"La libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un'opinione, la libertà non è uno spazio libero, LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE." Così cantava alla fine degli anni '60 Giorgio Gaber in una delle sue più celebri canzoni. E non riesco a pensare ad un frase più chiara, semplice e diretta per significare quanto importante è la partecipazione dei cittadini tutti ma in primis i giovani, alla vita del Paese. Dai dati di una recente ricerca emerge che la maggior parte dei giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni vive intrappolata in un confuso stato di attesa, sospesa tra preoccupazione e dipendenza senza gli strumenti necessari per costruire il proprio futuro. Ma a dispetto di tutto, in un'epoca di paure e profonde incertezze, emerge anche che i giovani, stante le difficoltà legate al mercato del lavoro e alla ricerca di una piena autonomia rispetto al nucleo familiare d'origine, partecipano attivamente alla vita della comunità locale, ora impegnandosi direttamente a livello comunale, ora portando avanti esperienze nel mondo del volontariato e dei comitati cittadini. D'altro canto i giovani, sono consapevoli del fatto che solo attraverso l'impegno politico nei partiti del Comune di riferimento è possibile cambiare lo status quo. Questo perché il Comune rappresenta ancora il motore dello sviluppo del territorio ma anche l'istituzione più prossima al cittadino , il quale e in grado di rispondere in modo più efficace alle loro necessità. In ultimo, gli enti locali e in particolar modo i Comuni, incentivano la partecipazione politica e sociale dei giovani rispetto al governo nazionale che rappresenta ancora un vero e proprio barriage generazionale e di genere. Mentre si scrive, si rincorrono voci sempre più insistenti di tagli agli Enti Locali, accorpamenti, riorganizzazioni, etc… fondamentali per arginare, a detta del Governo, il drammatico deficit di bilancio del nostro Paese. Convinto sia della necessità di una migliore organizzazione degli Enti di prossimità, sia della necessità di un ferreo contenimento della spesa pubblica, se è vero, come è vero, che i giovani partecipano alla vita pubblica attraverso questi Enti, vorrei porre una questione di cruciale importanza: in che modo la "politica" vuole garantire la partecipazione dei giovani alla cosiddetta "vita pubblica"? D'altronde nel nostro sistema di governance solo attraverso la partecipazione attiva, e propositiva, all'interno delle Istituzioni si può costruire un Paese diverso. O, forse, dobbiamo pensare che, slogan elettorali a parte, dei giovani e del loro ruolo, alla "politica" in realtà non interessi poi un granché? Io vorrei poter credere invece che, diventi chiaro a tutti che il futuro non si costruisce domani, ma oggi. E che, Guardo al futuro. I giovani tra partecipazione politica e governo locale , tornando alle parole di Gaber con cui ho aperto questa prefazione, se "liberta è partecipazione", allora meno partecipazione vuol dire meno libertà. Ed io non voglio vivere in un paese meno libero. (Scanniello Mariano - #QuestoeilmiopaeseSAPRI) 
|