Ormai credo sia ben nota la mia predilezione per i monaci! Chissà, forse, in una precedente vita, dovevo essere un monaco, magari un monaco Certosino (ne conosco personalmente alcuni!). Già, i Certosini, onore e gloria di Santa Romana Chiesa, a me sì tanto cari, perchè incessantemente cantano, nella solitudine ed il silenzio dell'eremo, lodi al Signore! Di recente, ho avuto la possibilità di avvicinare, nel loro monastero di Cisterna di Latina, ove opera anche l'Associazione "Monastero Tibetano", animata da Valerio e Simona, alcuni monaci Tibetani, i devoti del Buddha, che osservava: "Io non cerco nessuna ricompensa, nemmeno di rinascere in cielo, ma cerco il bene degli uomini: cerco di ricondurre coloro che si sono persi e di illuminare coloro che vivono nelle tenebre!". Conoscendoli, ho ricordato questo passaggio d'una preghiera tibetana, letta su una rivista: "Avrò solo pensieri gentili verso gli altri, non mi arrabbierò e non penserò male di nessuno. Aiuterò gli altri il più possibile,mettendo la mia vita al loro servizio!". Ritengo sia stata una vera fortuna per me l'incontro (tanti anni or sono, a Milano, ne avevo incontrati altri...ma fugacemente!) con questi monaci: gentili, sorridenti, colti e tanto, tanto semplici, umili ed altruisti! Geshe Lobsang Sherab, classe 1972, lo avevo già incontrato a Salerno alcuni mesi or sono, grazie agli amici dell'Associazione salernitana "DevaYoga",e, di recente, l'ho incontrato di nuovo a Cisterna di Latina, ove ho ascoltato una sua lectio sulla rinuncia: uno degli aspetti più importanti del sentiero!Dopo la lectio, ho conversato amabilmente con il maestro, con questo venerabile monaco tibetano che a vent'anni ha preso i voti maggiori direttamente da Sua Santità il quattordicesimo Dalai Lama Tenzin Gyatso. Giunto in Italia nel 1998, Geshe Lobsang Sherab, oggi guida ed ispira tutte le attività ed i progetti legati al Centro Giang Ciub di Bergamo ed è l'ispiratore dell'Associazione non lucrativa "Kailash Onlus", che sostiene, attraverso le adozioni a distanza, la causa dei profughi tibetani e dei bambini che vivono nella fascia Himalayana. Geshe Lobsang Shareb, ormai mio "amico spirituale", tra un sorriso e qualche risata gioiosa, mi ha ricordato che..."bisogna aprire il proprio cuore ed avere fiducia!". Per il maestro venerabile tibetano, che opera da sempre per la promozione della pace e la salvaguardia dei diritti umani, guidando numerosi ritiri di studio e meditazione,..."la pace e la tolleranza non sono solo concetti accademici, ma concrete aspirazioni di ogni uomo, qualunque religione egli professi!". Come non dargli ragione...!!!(Tonino Luppino)

 Lama Tenzin
 Geshe Lobsang Sherab
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