Nonostante il caldo infernale dell’estate 2015, i Pubblici Uffici del Comune di Sapri sono privi d’impianti di climatizzazione. A pagarne le conseguenze non sono solo i cittadini ospiti, ma soprattutto gli impiegati. Essi, infatti, stressati nel fisico e nella mente, non riescono pienamente a concentrarsi per rendere servizi celeri ed efficienti. Pare, però, che le stanze del Sindaco e del comandante dei Vigili facciano eccezioni. Solo l’ufficio protocollo, poi, gode di un piccolo frigorifero, donato da un cittadino saprese. L’assenza delle relazioni umane aziendali viene da lontano, come del resto l’arcaica struttura organizzativa. Dai lontani tempi dei Sindaci Brandi e Peluso è cambiato poco o niente. Del Medico, che ha strappato la vittoria a D’Agostino per un pugno di voti, che doveva spazzare via il vecchio sistema, si erge a difenderlo con ostinazione. Ne è prova lo stato comatoso della Città della Spigolatrice, dove la piena efficienza si riscontra solo per la vigilanza automobilistica, che consente di far cassa. Mi chiedo e domando, ma il ricavato dei tributi comunali come si spende. Un’istituzione democratica dovrebbe fare un resoconto giornaliero finanziario online, ma la trasparenza non appartiene alla cultura locale, ne sono prova anche certe gestioni condominiali locali e non solo. Chi non si ritrova nel suo ruolo, dovrebbe avere l’umiltà di dimettersi e tornarsene alle proprie cose private. E’ meglio essere ignorato dalla Storia, che essere ricordato come negatore di valori e di aperture verso la gente, specialmente emarginata. (Prof. Nicola Pisani) Nicola Pisani
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