VIBONATI. L'estate è arrivata, ma i problemi nel Golfo di Policastro sono sempre lì: viabilità, mancanza di infrastrutture, incapacità da parte di amministratori ed imprenditori di ragionare e guardare al di là del proprio orticello. Carlo Faraco, commissario del Movimento Giovani Sud per il Golfo di Policastro, parla a tutto campo della situazione attuale in cui versa l'economia cilentana, fissando dei paletti. "Ripartire da 7 km, velocità alla quale si è finora percorsa la strada dello sviluppo del turismo. Occorre arrivare almeno a 20 km/h, altrimenti sarà la fine soprattutto per i giovani del nostro comprensorio, che in tanti ogni giorno fanno le valige, costretti ad emigrare per cercare nuove opportunità di lavoro". Ma di chi è la responsabilità, Faraco? "Non c'è una politica che vada nella direzione giusta, in quanto ci si fa la guerra l'uno contro l'altro per non far nulla. Le amministrazioni locali, prima che quelle centrali, sono latitanti. A livello turistico siamo sotto zero, a causa di un livello altissimo di menefreghismo: la parola d'ordine è 'non far nulla'. E tutto ciò permette un certo atteggiamento di disaffezione della gente alla politica". Ma qual è la ricetta del movimento Giovani Sud? "E' molto semplice. Serve un comune sentire da parte affinché vengano realizzati quei progetti che servono davvero al nostro territorio per il progresso e lo sviluppo del Golfo di Policastro e del Cilento" Le prossime iniziative che metterete in campo? "Unire i giovani e farli partecipare alla vita amministrativa dei nostri comuni. Avendo una presenza massiccia nei consigli comunali e nelle amministrazioni comunali, potrebbero aprirsi spiragli per una nuova era della politica nel Golfo" La politica ed i politici locali andrebbero rottamati? "Certo, perché qui abbiamo sindaci che dopo 10 anni perpetuano una sorta di dinastia familiare con elezioni di mogli, figli, nipoti, pronipoti; in questo senso si instaura un regime quasi monarchico e nepotistico. Invece credo che la democrazia significa dare spazio ai giovani che abbiano voglia di cambiare le cose". Problema viabilità, la situazione della Cilentana è l'emblema di una situazione in cui si brancola ormai nel buio… "E' un'indecenza. Da decenni assistiamo a strade-gruviera, soprattutto quelle interne, dove i cittadini trovano quotidianamente difficoltà nel raggiungere i propri paesi. La politica, in tutto ciò, latita. Ma in primis dovrebbero intervenire i sindaci, che conoscono meglio di chiunque altro il proprio territorio, per farsi sentire nelle sedi opportune e nei palazzi del potere, anche incazzandosi e togliendosi la fascia tricolore se necessario". (Mov. Giovani Sud per il Golfo di Policastro e la Basilicata)
Carlo Faraco
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