SAPRI - "Investire in Salute, fa bene al Paese!" Questo il tema di una interessante tavola rotonda, organizzata dal Rotary Club "Sapri - golfo di Policastro" Distretto 2100, presieduto dal dott. Giovanni Bellotti, con segretario il dott. Giovanni Castaldi, che si terrà domani, 17 maggio a partire dalle 10.30 presso l'aula consiliare del Comune di Sapri e che rientra nell'ambito delle attività socio - culturali pianificate dal Distretto 2100, per l'anno 2014/2015. Dopo i saluti di apertura del Presidente del Rotary Club "Sapri - golfo di Policastro" dott. Giovanni Bellotti e quelli del Sindaco di Sapri, arch. Giuseppe Del Medico, la scaletta degli interventi, prevede la relazione tecnica della professoressa Paola Adinolfi, Direttore del Dipartimento Studi e Ricerche Aziendali dell'Università degli Studi di Salerno e a seguire, gli autorevoli interventi del dott. Michele Oricchio, Procuratore Regionale della Corte dei Conti che parlerà della Salute dal punto di vista "legale" e quello del prof. Aurelio Tommasetti Magnifico Rettore dell'Ateneo Salernitano che parlerà del management in Sanità. Le conclusioni della giornata, di studio, approfondimento e riflessione, sono state affidate al prof. Bruno Ravera, Presidente dell'Ordine dei Medici di Salerno. Moderatore dell'incontro, il prof. Elio Borgonovi, Ordinario presso l'Università Bocconi di Milano. All'incontro, presenzieranno anche i past-president del Distretto 2100: Giovanni Colicchio, Giovanni Castaldi, Gennaro Ferrara e tanti altri, tra cui lo stimatissimo chirurgo-ortopedico dott. Vincenzo Palmieri, sotto la cui guida il Rotary Club ha dato grande lustro alla rivalutazione della storia locale, tra cui la figura del pittore spagnolo Josè Ortega, allievo di Picasso ed esule per sua scelta che trascorse gli ultimi 20 anni della sua vita a Bosco (ridente frazione del capoluogo San Giovanni a Piro). Qui, comprò un terreno ove disegnò e costruì la sua casa studio, oggi "Casa Museo", che dominata da atmosfere moresche è sita ai piedi del dolomitico massiccio Monte Bulgheria. E poiché, proprio nel piccolo borgo cilentano, Ortega ritrovò molto di quello che era stato costretto ad abbandonare in Spagna, "El pintor de la mancha" decise di far "dono" al suo popolo adottivo di un bellissimo murales in maioliche, che racconta una tragica pagina di storia locale, intrisa di dignità e voglia di libertà: sono, raffigurati dei soldati borbonici in marcia verso la repressione dei moti del 1820, che ebbero nel Cilento la loro patria d'origine (la scintilla insurrezionale scoccò proprio a Bosco). Alla memoria del compianto ed eclettico artista spagnolo, naturalizzato cilentano, il Rotary Club ha voluto dedicare un premio "ad hoc", che annualmente premia, personalità del territorio e non, che nel corso dell'anno si sono distinte per la loro attività, in vari campi dello scibile umano. (Pino di Donato) |