L'associazione culturale Incipit presenta la mostra del M.ro Claudio Martinenghi dal titolo "Man, Where are You?"; una esposizione di oltre 50 opere che si interrogano sul tema dell'abbrutimento dell'uomo e del suo allontanamento dai valori che hanno legato insieme l'umanità e Dio. La mostra che si aprirà il primo Agosto p.v., alla presenza di numerose autorità civili e religiose, sarà a disposizione dei visitatori per il mese di Agosto, tutte le sere a partire dalle ore 21.00 presso i locali dell'ex Istituto Scolastico Santa Croce in Sapri. Ai visitatori sarà donata copia del catalogo delle opere esposte. "Dove sei?" è la domanda che la Divinità rivolge all'uomo subito dopo averlo visto mangiare il frutto dell'albero proibito. La Divinità sa benissimo dove si trova Adamo fisicamente, ma si rivolge a lui chiedendogli dove sia la sua umanità, che fine ha fatto, che strada ha deciso di intraprendere. Adamo è un uomo disorientato, che ha perso il suo posto nella creazione perché persegue il potere, la voglia di dominio su tutto, la voglia di essere come Dio, di superarlo. L'uomo scopre il suo limite e non lo accetta e pretende di poter sovrastare l'altro (Dio) e di dominarlo. Lo stesso accadrà a Caino nell'uccisione di Abele. Scoprendo il proprio limite agli occhi della Divinità, Caino non "tollera" il favore che questi concede ad Abele e decide di superare il rivale eliminandolo. Dio chiede a Caino "Dove è Abele, tuo fratello?". La domanda fatta da Dio all'umanità (Adamo) diventa sociale (Caino) sottolineando come la frattura che inizialmente nelle scritture sacre si consuma tra Dio ed uomo, diventa una frattura nel rapporto tra fratelli, tra uomo ed uomo, una frattura sociale diffusa. È da questa consapevolezza che prende vita l'opera di Claudio Martinenghi. Il tratto potente, i colori accesi, la disperazione che si legge nelle anatomie maschili, mirano a rappresentare la disumanizzazione dell'uomo, il suo essere animale, la sua incapacità di intessere relazioni che possano salvarlo, l'inadeguatezza al proprio limite nei confronti del mondo spirituale e naturale. È un uomo sconfitto quello di Martinenghi, che ha ceduto alle pulsioni e che si è isolato, abbrutendo se stesso e il genere umano. È un'opera che rispecchia l'età contemporanea in cui la lotta tra popoli ha prodotto le più grandi barbarie che l'umanità abbia mai vissuto. Il contrasto, l'alimentazione della cultura del diverso, il disprezzo verso lo straniero, hanno dato morte a milioni di persone nella storia dell'umanità, disgregando i sistemi di coabitazione, sfaldando i legami sociali, facendo venire meno la relazione tra "fratelli". È lo stesso Papa Francesco che nella visita al museo ebraico della Shoah di "Yad Vashem" (Un posto un nome) a Gerusalemme si rivolge all'umanità con la domanda "Dove sei?". Nel luogo che fa memoria del più grande divoramento della razza umana, ma soprattutto dell'umanità scomparsa sia fisicamente sia spiritualmente, il Santo Padre ha fatto proprio lo sgomento provato da Dio nei confronti dell'umanità e della sua capacità di essere artefice di grandi meraviglie ma soprattutto di grandi brutture e di malvagità. È un appello alla conversione spirituale e civica quello urlato a Gerusalemme, lo stesso appello che strappa l'anima osservando l'opera di Martinenghi, in cui l'uomo ci appare in tutta la sua decadenza. Oggi viviamo in un mondo che sottilmente spinge l'uomo verso la disumanizzazione costante e sistematica, crea divisioni, allontanamenti, barriere, ed è proprio contro questo sistema culturale, questa voglia di prevalere sugli altri, questo abbrutimento che si scaglia l'opera di Claudio Martinenghi, che prova, attraverso la più nobile delle arti visive, ad aprire gli occhi al mondo, richiamando all'umanità spirituale, culturale, sociale, chiedendo: "Men, Where are You?". (Lorenzo Latella - Associazione culturale Incipit)



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