Perché non voterò alle prossime primarie. Per più di 40 anni sono stato sempre dalla stessa parte politica. Specialmente in gioventù mi sono attivamente impegnato. Poi è nato il PD, all'entusiasmo iniziale sono subentrate le delusioni. Quest'ultime si sono acuite subendo, a Sapri, la creazione di un Circolo frutto di un inciucio e, direi conseguentemente, non funzionante. Ai Circoli ed un base che discute e conta sempre meno fa riscontro una oligarchia rissosa che, quasi paradossalmente, è alla ricerca di leaders che garantiscano il consenso. Insomma mi sembra che gli iscritti siano ridotti a finanziatori e prestatori di manodopera volontaria, che i circoli non abbiano alcun ruolo nella formulazione delle linee guida che indirizzano l'attività del partito e degli eletti. Il partito ridotto a comitato di sostegno al leader. Una breve parentesi sull'utilizzo dei social network. Molti si riempiono la bocca con il PD 2.0. Semplici iscritti provate a twittare qualcosa a Renzi o a Orfini, o a Del Rio, o a Vozza … e vedete se vi rispondono. Io li capisco pure ma, per favore, basta con la retorica della democrazia in rete! In pratica la rete diviene un canale comunicativo monodirezionale dal centro alla periferia. Insomma il Partito, è evidente. non gode di buona salute e più che un candidato presidente alle regionali necessita soprattutto di un gruppo dirigente locale competente ed autorevole. Mi sembra che anche sulle primarie si faccia molta retorica scambiando una pur lodevole mobilitazione di cittadini per partecipazione. La data per le primarie regionali, dopo molte beghe e rinvii, è ora fissata per il 1° marzo e le primarie di partito( voilà!) sono divenute di coalizione. I candidati sono divenuti cinque: Migliore si aggiunge ad Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca, al socialista Marco Di Lello e al segretario regionale dell'Idv Nello Di Nardo. La senatrice Pd Angelica Saggese ha ritirato la sua candidatura. Ma di contenuti, di programmi nulla. Intendo programmi seri, frutto di faticoso lavoro e di tanti confronti. In questo contesto come è possibile fare una scelta ragionata? È possibile esprimere un voto di opinione? E su quali basi? In realtà si tratta di una sfida personalistica dove un ruolo fondamentale avranno le clientele, i fedelissimi, i portaborse. E diviene sospetta l'invocazione delle primarie; occasione, come le elezioni amministrative e politiche, per le figure di secondo piano di mostrare la loro capacità di raccogliere voti. Le primarie diventano così uno strumento di lotta politica approssimativo e semplificatorio. A questo punto la posizione di coloro che, pur di area progressista come me, diserteranno le prossime primarie non mi sembra tanto stravagante!" (Massimo Calise)  Massimo Calise
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