Accompagnato da padre Lech Rynkiewicz (mamma mia com'è difficile scrivere i nomi polacchi !), di recente, ho visitato per un'intera mattinata, gli studi di radio Vaticana, che, dopo la ristrutturazione delle trasmissioni in onde medie ed onde corte , si può ascoltare in Italia, ricorrendo ai sistemi digitali. Padre Lech è stato molto gentile e professionale. Mi ha illustrato tutto! Insomma, mi ha fatto vedere tutto quello che bisognava vedere: i vari studi e le redazioni della " Radio del Papa". Oggi, radio Vaticana è una voce che si esprime, come afferma il direttore generale, padre Federico Lombardi, che ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare alcuni anni or sono, in "48 lingue diverse, ripresa da numerosissime radio sparse in tutti i continenti". La comunità di lavoro a Roma è composta da ben 62 nazionalità diverse! Ed io sono rimasto molto sorpreso nel vedere in una stanza i tre giovani (una donna e due uomini, molto cortesi e simpatici) della redazione libanese. Insomma, in questa mattinata indimenticabile, ho avvertito " l'universalità della Chiesa cattolica", ho respirato questo senso di universalità, ispirato al Vangelo di Cristo. Per concludere, alcuni dati statistici di radio Vaticana, che fu inaugurata da Papa Pio XI il 12 febbraio del 1931, mi piace farveli conoscere. Pensate, i canali satellitari sono 8, quelli web 10 ed i canali podcast sono 88! Poi, 1800 sono le apparecchiature informatiche, mentre i server sono 70 ed i cavi di rete 90 km.! E le lingue? Sono tante! Dalle più conosciute all' arabo, al cinese e a quelle sconosciute, come l'urdu, il malgascio, l'hindi, il kikongo, l'ewondo e l'amarico! (Tonino Luppino)
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