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Ci sono 3460 News in 346 pagine e voi siete nella pagina numero 147

Protezione Civile: a partire da mezzanotte Allerta Meteo in Campania

Napoli- La Protezione Civile della Regione Campania ha diffuso un avviso di allerta meteo sull’intero territorio regionale a partire dalla mezzanotte e fino alle ore 23.59 di domani 5 giugno 2020.
Sulle zone 1,2,3,5 (Zona 1: Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Zona 2: Alto Volturno e Matese; Zona 3: Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Zona 5: Tusciano e Alto Sele) l’allerta sarà di colore Arancione mentre sulle restanti aree l’avviso è di colore Giallo.

Nelle zone di allerta Arancione si prevedono:

Precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio e temporale, localmente di forte intensità, in attenuazione dal pomeriggio-sera di domani, venerdì 5 giugno. Venti forti da Sud con locali raffiche nei temporali. Mare agitato con possibili mareggiate lungo e coste esposte fino al mattino. Il conseguente rischio è di tipo Idrogeologico diffuso con i seguenti scenari derivanti dall’impatto al suolo delle precipitazioni:

Instabilità di versante, localmente anche profonda, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango; significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione; allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti); Scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; Possibili cadute massi in più punti del territorio.

Nelle zone di allerta Gialla si prevedono:

Precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio e temporale, localmente di moderata intensità, in attenuazione nella seconda parte della giornata di domani. Locali raffiche nei temporali. Il conseguente rischio è di tipo Idrogeologico localizzato e i seguenti scenari di impatto al suolo:

Ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale; Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc); Possibili cadute massi in più punti del territorio; Fenomeni franosi superficiali legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, in bacini di dimensioni limitate. La Protezione Civile raccomanda agli enti competenti di porre in essere tutte le misure atte a prevenire e contrastare i fenomeni attesi, anche in linea con i rispettivi piani comunali di protezione civile.

(Protezione Civile Campania)

Inserito da Golfonetwork giovedì 4 giugno 2020 alle 19:25 -

Turismo,Lega scrive a Breton: settore balneare rischia di non risollevarsi

Turismo, Lega scrive a Breton: settore balneare rischia di non risollevarsi, avviare confronto per superare Bolkestein.
Bruxelles, 3 giu - “Abbiamo scritto una lettera al Commissario Breton per mettere in evidenza le grandi difficoltà che stanno affrontando i balneari in Italia. Il turismo nel nostro Paese rappresenta il 12% del Pil nazionale, il 13% della forza lavoro con 10 mila imprese attive solo per il turismo balneare, che garantiscono oltre 100 mila posti di lavoro diretti e quasi un milione di posti di lavoro indiretti: un settore fondamentale, costretto ora a fronteggiare una crisi senza precedenti. L’applicazione della famigerata direttiva Bolkestein imporrebbe agli operatori balneari di seguire una procedura di autorizzazione che, da tempo, frena gli investimenti e limita notevolmente l’accesso al credito, gettando l’intero comparto, oggi alle prese anche con le terribili conseguenze dell’epidemia del Coronavirus, in una situazione di grande incertezza. Il rischio è che il settore possa non risollevarsi. La Corte di Giustizia Ue, sull’argomento, ha aperto a diversi scenari: dopo l’ottimo lavoro svolto dal Ministro Centinaio per tutelare i balneari, serve ora avviare un confronto a livello europeo per rivedere la direttiva Bolkestein e valutare ogni strada possibile per difendere un settore essenziale per l’economia italiana”.
Così in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Campomenosi, capo delegazione Lega al Parlamento Europeo, Alessandra Basso, Mara Bizzotto, Paolo Borchia, Massimo Casanova, Rosanna Conte, Antonio Maria Rinaldi, Isabella Tovaglieri, Lucia Vuolo, firmatari della lettera indirizzata al Commissario al Mercato Interno Thierry Breton.
(Ufficio stampa Lucia Vuolo)


Lucia Vuolo

Inserito da Golfonetwork mercoledì 3 giugno 2020 alle 19:04 -

Campania, Anas: rete stradale, proseguono interventi di manutenzione

CAMPANIA, ANAS: PROSEGUONO GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE SU ALCUNE DELLE OPERE DI PROTEZIONE SITUATE SULLA RETE STRADALE NELLA REGIONE
- investimento complessivo di circa 1 milione di euro

Napoli, 1 giugno 2020
Proseguono i lavori di manutenzione sulle opere di protezione di alcune delle arterie stradali di competenza di Anas nella regione; nel dettaglio, le attività consistono nella sostituzione ed integrazione di barriere incidentate e la messa in sicurezza di punti singolari, in particolare le cuspidi degli svincoli, con installazione di attenuatori d'urto.
L’intervento – per un investimento complessivo di oltre 1 milione di euro – ha già interessato, tra le altre, le seguenti cuspidi: quattro dello svincolo al km 35,000 della SS7 Quater “Domitiana” nel territorio comunale di Villa Literno (CE), una al km 0,750 della SS7/bis “di Terra di Lavoro”, anch’essa a Villa Literno (CE), un’altra situata in corrispondenza delle rampe di immissione sulla SS162 NC di congiungimento con la strada provinciale 335 nel territorio di Giugliano in Campania (NA), una cuspide al km 66,320 della strada statale 372 “Telesina” allo svincolo Tangenziale Ovest di BN in direzione di Campobasso ed un’altra al km 10,550 della strada statale 700 “della Reggia di Caserta” allo svincolo per Caserta Centro..
In funzione dell’avanzamento delle attività – regolarmente riprese con l’attivazione della ‘Fase 2’ nell’ambito delle disposizioni governative per il contenimento del contagio da Covid-19 – sono attivi restringimenti della carreggiata oppure sensi unici alternati; l’ultimazione dell’intervento è prevista entro la fine del mese di ottobre.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che in ottemperanza alle disposizioni governative per l’emergenza Coronavirus è importante limitare i viaggi
(Biggi Chiara)



Inserito da Golfonetwork lunedì 1 giugno 2020 alle 13:20 -

Tavolo di conciliazione: risposte insoddisfacenti da parte del Ministero

I Sindacati indicono lo sciopero della scuola l’8 giugno.
Per ripartire servono investimenti straordinari, non piccoli aggiustamenti.
Si è svolto in videoconferenza l’incontro col Ministero dell’Istruzione per il tentativo di conciliazione chiesto dai sindacati a seguito della proclamazione dello stato di agitazione. L’incontro, presieduto dal Capo di Gabinetto, Dott. Luigi Fiorentino, ha lasciato del tutto insoddisfatte le organizzazioni sindacali che l’avevano richiesto, rappresentate dai loro segretari generali. 
Eccezion fatta per l’aggiornamento delle graduatorie dei supplenti, proposta che aveva già trovato risposta risolutiva nel testo di conversione del Decreto Scuola approvato nei giorni scorsi dal Senato, su tutte le altre questioni esposte nella lettera inviata per il tentativo di conciliazione le Organizzazioni Sindacali hanno dovuto prendere atto della totale assenza di precisi impegni da parte dell’Amministrazione.
In modo particolare, nessuna disponibilità rispetto alla richiesta di un potenziamento degli organici del personale docente e ATA, la cui necessità è resa evidente dai contenuti del documento con cui il Comitato Tecnico Scientifico indica le misure indispensabili per un riavvio in sicurezza delle attività in presenza, fissando parametri di distanziamento che imporranno un’articolazione del lavoro su gruppi ridotti di alunni. Tale documento, nel fornire un dettagliato quadro della situazione di cui si dovrà tenere conto nel programmare la riapertura delle scuole dal prossimo settembre, alla luce di tutte le precauzioni da adottare per prevenire rischi di contagio, ha reso ancor più evidente l’insufficienza delle risorse destinate al sistema d’istruzione per fronteggiare l’emergenza; per consentire di far fronte all’accresciuto fabbisogno di docenti e collaboratori scolastici, oltre che alla necessaria dotazione di materiali igienico sanitari e di DPI per alunni e personale, occorre infatti prevedere un loro sostanzioso incremento. Se davvero si vuol tornare in sicurezza alle attività in presenza, non bastano piccoli aggiustamenti, servono investimenti straordinari.
Ugualmente non accolte, nell’incontro di oggi, tutte le richieste avanzate dai sindacati: garantire il rigoroso rispetto del limite di 20 alunni per classe in caso di presenza di allievi con disabilità, rivedere almeno nella presente emergenza i parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche, provvedere alla messa in sicurezza degli edifici, promuovere modifiche normative che sottraggano i Dirigenti Scolastici da  responsabilità improprie in merito alla manutenzione degli edifici, incrementare le risorse del FUN per la Dirigenza, prevedere un concorso riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA. Tutto ciò si aggiunge alla mancata attuazione degli impegni che avrebbero consentito a molti precari con almeno tre anni di servizio una stabilizzazione del rapporto di lavoro già il prossimo settembre, così come non vi è alcuna certezza sulle risorse da destinare al rinnovo del Contratto per il triennio 2019-21.
Dall’esito totalmente negativo del tentativo di conciliazione consegue la decisione dei sindacati di indire lo sciopero di tutto il personale della scuola statale per l’intera giornata di lunedì 8 giugno. È una decisione assunta nella piena consapevolezza del carattere straordinario della situazione in cui la scuola si trova costretta a operare, in un contesto di generale emergenza per l’intera collettività, nel quale tuttavia sono emersi con ancor più evidenza ritardi e carenze da cui il nostro sistema è afflitto per la mancanza di un adeguato livello di investimento, evidenziato più volte negli ultimi anni nelle indagini e nei confronti internazionali. Proprio per questo si fa oggi ancor più pressante la necessità di ridare a istruzione e formazione la dovuta centralità nelle scelte politiche, perché il superamento dell’attuale emergenza, con un ritorno in piena sicurezza alle attività in presenza, segni anche per il sistema scolastico un momento importante di rinnovamento e di crescita.
È forte il timore per la riapertura delle scuole, mancando ad oggi un progetto chiaro e ben definito sulle modalità con cui tornare all’attività didattica in presenza. Il personale della scuola ha dato in questi mesi una grande prova di responsabilità, senso civico, passione per il proprio lavoro: non possono essere queste le uniche risorse su cui far conto, è il momento che faccia fino in fondo la sua parte chi ha la responsabilità di governare il Paese.
Flc  CGIL
Francesco Sinopoli

CISL Scuola
Maddalena Gissi

UIL Scuola Rua
Giuseppe Turi

SNALS  Confsal
Elvira Serafini

GILDA Unams
Rino Di Meglio


Inserito da Golfonetwork lunedì 1 giugno 2020 alle 13:03 -

In Italia più di centomila le famiglie bisognose di cui 20% campane

Famiglie bisognose in Campania, D’Avenia: “Serve una strategia per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio”
In Italia più di centomila le famiglie bisognose di cui 20% campane

A quasi un mese dall’inizio della Fase 2, è tempo per l’Italia fare i conti con i contraccolpi economici della pandemia di Covid-19.
Come già indicato dall’ultimo rapporto dell’Istat sugli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, infatti, si contano più di 100 mila famiglie italiane bisognose di cui il 20% in Campania.
La nostra Regione risulta essere, quindi, una vera e propria polveriera in cui, non ci sono soltanto i lavoratori forzati alla cassa integrazione che non hanno ancora ricevuto i soldi, ma è presente anche un alto tasso di chi ha lavorato sempre nell’ombra, quella nera del lavoro sommerso. Infatti, i lavoratori in nero campani, secondo l’ultimo bilancio stilato all’esito di un anno di controlli ad opera delle forse dell’ordine, conta ben il 60% e, rapportandolo alle stime economiche, rappresenta il 10% del Pil regionale.
È indubbio, che dinanzi a tali numeri, si abbia la necessità di elaborare una visione unitaria in grado di implementare una strategia appropriata per uno sviluppo economico e sociale orientato alla sostenibilità, proprio come proposto dal Vice Segretario regionale Centro Democratico, Giovanni D’Avenia:
«L’emergenza sanitaria di Covid-19, che negli ultimi mesi ha fatto salire di oltre un milione i nuovi poveri in Italia, ha provocato una forte crisi economica e sociale soprattutto nella regione Campania. La pandemia ha reso ancora più estreme le condizioni di vita di alcuni nostri concittadini, molte famiglie, infatti, sono rimaste senza reddito e alcuni stanno patendo la fame. A tal proposito, con la collaborazione del banco alimentare e delle associazioni “Più Sud” e “Super Sud”, ho ritirato personalmente, come ogni mese, tanti pacchi alimentari da donare alle persone bisognose. È un momento difficile per la nostra comunità ed è necessario compiere uno sforzo per migliorare la situazione».
Un impegno comune per il tessuto sociale campano, quindi, oggi costretto a fare i conti con una grave crisi economica scaturita dall’emergenza sanitaria e dal conseguente diffondersi di sacche di povertà e disagio in cui le istituzioni ricoprono un ruolo centrale al fine di migliorare la situazione attuale concependo piani di rilancio dell’economia volti a mitigare le problematiche economiche e lavorative esistenti.
(Ufficio Comunicazione Giovanni D’Avenia)

Inserito da Golfonetwork lunedì 1 giugno 2020 alle 12:58 -

Fase 2 Campania, Cirielli (FdI): Lavoratori stagionali abbandonati

FASE 2 CAMPANIA, CIRIELLI (FDI): “LAVORATORI STAGIONALI ABBANDONATI, GOVERNO E REGIONE NEMICI DEL TURISMO”
“Piena solidarietà ai lavoratori stagionali del turismo della Costiera Amalfitana, di Ischia e di tutta la Campania abbandonati da Governo e Regione”. Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera e parlamentare di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli: “Il fallimento delle politiche economiche del Governo nazionale Pd-M5S e gli annunci spot del governatore De Luca stanno mettendo in ginocchio l’intero comparto turistico. E’ vergognoso - dichiara Cirielli - che i lavoratori stagionali continuino ad essere esclusi dal bonus di 600 euro dell’Inps e, di conseguenza, anche dal contributo, seppur irrisorio, di 300 euro, finora solo annunciato dalla Regione Campania. Una situazione davvero allarmante che necessita di un immediato intervento da parte delle istituzioni. A tutti gli operatori del comparto turistico (dagli albergatori ai titolari di piccole e grandi strutture ricettive, dalle guide turistiche a tutti i lavoratori stagionali) vanno garantiti sussidi economici idonei ad affrontare la prossima stagione estiva che, a seguito delle misure anti-Coronavirus, sarà molto difficile da organizzare in tutte le località balneari della Campania, isole comprese. Fratelli d'Italia farà la propria parte per promuovere soluzioni ed accendere i riflettori su questo settore nevralgico della nostra regione. Infine, per quanto riguarda Ischia - conclude Cirielli - il governatore De Luca farebbe bene ad occuparsi anche del presidio ospedaliero, che deve essere potenziato con nuovo personale, nuovi posti letto ed interventi strutturali da completare in tempi rapidi per garantire un’adeguata assistenza ai pazienti dell’isola” conclude Cirielli.
(Ufficio stampa On. Edmondo Cirielli)

Inserito da Golfonetwork sabato 30 maggio 2020 alle 20:20 -

Imma Vietri (FdI): Fotografi e videomaker dimenticati da Governo e Regione

La dirigente di Fratelli d'Italia Imma Vietri si schiera al fianco dei fotografi e degli altri professionisti legati dal settore delle cerimonia che ieri, venerdì 29 maggio, hanno protestato in piazza Plebiscito a Napoli contro il disinteresse del Governo e della Regione per la categoria, duramente colpita dalla crisi economica dovuta all'emergenza Covid-19. "Le misure restrittive adottate per contenere la diffusione della pandemia- dichiara Imma Vietri - hanno avuto come effetto collaterale, tra gli altri, l'azzeramento delle cerimonie e, di conseguenza, il lavoro di tante persone che ruotano intorno ad esse. Nonostante questo, il Governo prima e la Regione Campania poi hanno abbandonato queste persone non prevedendo alcun contributo specifico. Anzi, al contrario, i fotografi e i videomaker hanno subito una vera e propria beffa perché la categoria ha lo stesso codice Ateco di classificazione economica degli ottici. Dal momento che a questi ultimi il Governo ha fin da subito concesso la possibilità di tenere aperte le loro attività, non è stato previsto il contributo di 2.000 euro".
"Fin dall'inizio di questa emergenza è stato chiaro che, non essendo più possibile celebrare i matrimoni o festeggiare altre occasioni, questo settore e il suo indotto avrebbe pagato un prezzo altissimo. Già un mese fa - ricorda Imma Vietri - avevamo segnalato la necessità di prevedere misure specifiche. Nulla di tutto questo è avvenuto, anzi il presidente De Luca ha annunciato la riapertura, da metà giugno del settore wedding. È evidente che si tratta di una riapertura fittizia perché con le regole stringenti sulla partecipazione alle cerimonie religiose e sulle distanze da rispettare nei locali molti sceglieranno di rimandare le cerimonie per non snaturarle, essendo occasioni di convivialità. L'unica conseguenza sarà che continueranno a non essere adottate forme di sostegno per il settore. Eppure in Campania sono censiti oltre mille fotografi professionisti. Non è possibile pensare che tanti professionisti e le loro famiglie possano sopravvivere con i 600 euro destinati dallo Stato ai possessori di partita Iva, anche perché, nonostante gli annunci di ripresa, le loro attività rimarranno ferme a tempo indeterminato".
Il lavoro di fotografi e videomaker è concentrato nel periodo che va dalla primavera all'inizio dell'autunno, poi si riduce drasticamente. Ad eccezione di pochi casi, quindi, non ripartiranno prima della primavera prossima. Ecco perché la dirigente di Fratelli d'Italia chiede che vengano attuate misure specifiche per chi dovrà patire le conseguenze di un così lungo stop all'attività lavorativa. "Una moratoria su tasse e tributi fino al momento in cui ripartirà l'intero settore mi sembra il minimo che si possa fare, ma bisogna anche mettere tanti bravi professionisti nelle condizioni di poter andare avanti anche se quest'anno lavoreranno poco o nulla. La Regione - conclude Imma Vietri - deve attivarsi per dare un sostegno a queste persone e alle loro famiglie, ingiustamente escluse dalla politica dei bonus fin qui attuata, senza nascondersi dietro annunci di riaperture che, in concreto, non rimetteranno in moto il settore".
Salerno, 30 maggio 2020 
(Fratelli d'Italia Salerno)


Inserito da Golfonetwork sabato 30 maggio 2020 alle 20:17 -

La Fedas in Piazza Plebiscito a Napoli, sabato 30 maggio alle ore 16

SPETTACOLO. La Fedas, Federazione Aziende Spettacolo Italia, si appella a Conte, Gualtieri, Patuanelli e Franceschini. Il 30 maggio, alle ore 16 in  Piazza Plebiscito, “GLI INVISIBILI IN PIAZZA”. Il mondo dello spettacolo non riuscirà a ripartire. Servono misure serie e concrete da parte di Stato, Regioni e Comuni.

NAPOLI. In silenzio, come un teatro senza luci e una piazza senza audio, per dar voce ad aziende e maestranze dello spettacolo. Il punto di partenza della manifestazione "Gli invisibili in piazza", in programma domani sabato 30 maggio alle ore 16 in Piazza Plebiscito a Napoli ed in diverse città d'Italia, organizzata dalla Fedas (Federazione Aziende Spettacolo Italia) presieduta da Raffaele Vitale. È iniziata la fase 2 ma per lo spettacolo, oltre la confermata riapertura di teatri e cinema il 15 giugno prossimo, non ci sono prospettive rosee all’orizzonte. Il settore di stabile vive ormai solo l’incertezza, dal momento che difficilmente potrà riavviarsi da solo senza aiuti da parte di Stato, Regioni ed Enti locali. Non basterà riaprire le strutture o proporre qualche evento spot con i soliti noti e i pochi addetti, legati al carrozzone statale delle fondazioni e delle partecipate di turno. Occor re una manovra per tutelare i soggetti economici indipendenti, i privati e gli invisibili. La Fedas, una associazione datoriale na zionale costituita per la tutela degli interessi sociali ed economici delle imprese che operano nello show business, insieme alle lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura italiana; riuniti in un Coordinamento nazionale di realtà, collettivi e movimenti autonomi indipendenti, che si riconoscono negli art. 4, 9 e 33 della Costituzione Italiana, nella cultura etica del lavoro, nei suoi doveri e nei suoi diritti, chiedono un tavolo di con fronto tecnico-istituzionale immediato sulla riapertura, fra Imprenditori, lavoratrici, lavo ratori, sindacati, governo e istituzioni. La Fedas è nata per tutelare tutti gli addetti alla filiera dello spettacolo: quegli invisibili che operano dietro le quinte e che consentono che ogni spettacolo possa andare in scena e “far divertire ed appassionare”, mutuando le parole del Premier Conte. I numeri parlano chiaro: un volume di affari di 65,5 miliardi di Euro; un impatto sul Pil pari a 36,2 miliardi di euro con 569 mila addetti all’intera filiera; 40% del totale delle notti trascorse in hotel. Diverse le soluzioni sul tavolo della Federazione, che vengono quindi proposte al Go verno in nome di quel principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale che costituisce la garanzia della legalità sostanziale di ogni procedimento amministrativo: si va dal credito di imposta, alla erogazione di somme a fondo perduto, fino all’estensione degli ammortizzatori sociali; si passa dalla condivisione di regole certe, al pagamento delle imposte del 2020 solo a partire dal 2021, con un piano di rateazione. L’Associazione nazionale, in questi giorni sta raccogliendo adesioni in ogni zona d’Italia, allo scopo di riunire e tutelare tutte le aziende italiane del settore. Racchiudendole in un unico contenitore che possa dar loro voce per chiedere allo stato il riconoscimento della categoria, leggi, regolamenti e contratti su misura. Ora però oltre a sussidi e sconti, ciò che davvero conta è far riprendere la “domanda”  pubblica e privata, consentendo al mercato di ripartire e alle emozioni di tornare a volare.
(FEDAS - Federazione Aziende Spettacolo Italia)        


Raffaele Vitale

Inserito da Golfonetwork venerdì 29 maggio 2020 alle 18:35 -

Fase 2,Cirielli (FdI) a De Luca: Nessuna discriminazione,aiuti i fotografi

“De Luca ascolti le legittime richieste di aiuto dei fotografi: la loro esclusione dal bonus per le micro imprese della Regione è inaccettabile”. Lo dichiara il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli a seguito della manifestazione di protesta organizzata oggi, a Napoli, dai Fotografi e Videografici Professionisti della Campania. “E’ inaccettabile che il governatore metta in campo forme di discriminazione tra le associazioni di categoria più colpite dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Tra queste - sottolinea Cirielli - ci sono sicuramente anche i fotografi che, a causa del lockdown, hanno visto saltare decine e decine di cerimonie (matrimoni in primis) e si apprestano a vivere un anno pieno di stop alle attività, che per molti di loro significa rischiare il fallimento. E questo la Regione Campania non deve assolutamente permetterlo. De Luca, quindi, la smetta con il suo teatro sui social ed inizi ad aiutare realmente tutti coloro che, senza un supporto economico concreto ed agevolazioni fiscali idonee, rischiano di andare ad incrementare ulteriormente il numero dei disoccupati nella nostra regione” conclude Cirielli.
(Ufficio stampa On. Edmondo Cirielli)


Edmondo Cirielli

Inserito da Golfonetwork venerdì 29 maggio 2020 alle 18:11 -

Festa della Repubblica: la Lega in piazza con l´Italia

Il segretario regionale della Lega in Campania, on Nicola Molteni - “Festa della Repubblica: la Lega in piazza con l'Italia che non si arrende”
Napoli 29 maggio 2020 - "La Lega  in piazza il 2 giugno, dalle 10:30 alle 13:00, per dare voce alla tante persone, imprese, categorie professionali e famiglie dimenticate e tradite da Governo e Regione a seguito dell'emergenza Coronavirus. Una data simbolica, quella della Festa della Repubblica che richiama a unità, fiducia e orgoglio. Saremo presenti nelle cinque province ad Avellino, in Corso Vittorio Emanuele a Caserta, in Largo San Sebastiano (via Mazzini) a Benevento, in piazza Castello. Per la provincia di Salerno abbiamo scelto invece la città di Positano per stare vicino alle centinaia di famiglie e alle migliaia di lavoratori che hanno contribuito a diffondere le bellezze della costiera nel mondo, quest'anno colpite al cuore dal governo e dalla regione, incapaci di varare misure concrete a sostegno del comparto turistico. A Napoli, in piazza Matteotti, la Lega, insieme altre forze di centrodestra, si riunirà nel rispetto delle regole sul distanziamento sociale, attorno al lungo tricolore, simbolo di un Paese che lotta e che vuole rinascere con una nuova visione di politica fatta di ascolto, di azioni concrete e basata sulla fiducia. In piazza l'Italia che non si arrende, l'Italia che si rialza con orgoglio".
Così il segretario regionale della Lega in Campania, on. Nicola Molteni e il responsabile organizzativo, Raoul Filoni.
(Ufficio Stampa Giancarlo Borriello)

Inserito da Golfonetwork venerdì 29 maggio 2020 alle 17:59 -

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