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FdI: Centro Covid di Boscotrecase saturo, si apra il Maresca

Coronavirus, Fratelli d’Italia: “Centro Covid di Boscotrecase saturo. Si apra il Maresca di Torre del Greco”

“I ricoveri Covid-19 all’ospedale di Boscotrecase, in provincia di Napoli, sono stati bloccati. Il presidio è già saturo. Uno scenario che avevamo già previsto e denunciato. Rinnoviamo l’appello al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca: si usi subito, senza perdere altro tempo, l’ospedale Maresca di Torre del Greco per l’attivazione del centro Covid-19”. E’ quanto chiedono Carmela Rescigno, responsabile nazionale Sanità di Fratelli d’Italia, e Alessandra Tabernacolo, consigliere comunale di Fratelli d’Italia nel comune di Torre del Greco.
“Basta perdere tempo. Si segua l’esempio di Milano: c’è l’area della mostra d’Oltremare libera. La Regione Campania allestisca un centro Covid regionale” spiegano Rescigno e Tabernacolo.
(Ufficio stampa Fratelli d'Italia - Dipartimento Sanità)

Inserito da Golfonetwork martedì 24 marzo 2020 alle 12:00 -

Emergenza COVID: comunicato Sinistra Italiana

Emergenza COVID : dispositivi di protezione, terapia intensiva ed assistenza domiciliare. Fate presto!
Gli ultimi dati disponibili dicono che anche in presenza di un primo flebile segnale positivo che riguarda il numero di contagiati giornalieri, il coronavirus in Campania continua a diffondersi. È probabile che occorrerà attendere ancora diversi  giorni prima di vedere gli effetti delle misure di distanziamento sociale.
Intanto a Napoli le terapie intensive sono ormai piene. Apprendiamo dalla stampa dell’allestimento di ospedali da campo e della destinazione di plessi a pazienti Covid, ma non abbiamo nessuno notizia precisa sull’aumento dei posti in terapia intensiva e subintensiva. È di vitale importanza sapere se la Campania è in grado di affrontare un drastico aumento di contagi, che se da un lato va assolutamente scongiurato dall’altro non si può in questo momento escludere.
Per questo è assolutamente necessario tutelare gli operatori sanitari. Invece i dispositivi di protezione individuale sono ovunque insufficienti. Ci arrivano notizie di personale ospedaliero in attesa dell’esito del tampone regolarmente al lavoro anziché in quarantena. Sarebbe gravissimo se queste notizie fossero confermate.
Non è superfluo ribadire come sia di primaria importanza non esporre a contagio il personale e gli ospedali. L’ultima cosa che possiamo permetterci è che i presidi sanitari diventino focolai di infezione. In questo senso va segnalata la situazione particolarmente critica del San Leonardo di Castellammare di Stabia che richiede un immediato intervento della Asl competente.
Le esperienze di maggiore efficacia nel contenimento del coronavirus, quella praticata in Veneto ad esempio, indicano che è necessario mettere in campo, insieme alle misure di contenimento sociale, una precisa strategia di isolamento dei focolai attraverso un uso massiccio dei tamponi e di diagnosi a domicilio. A oggi la Campania risulta la regione con una delle percentuali più basse di tamponi praticati per numero di abitanti mentre molti cittadini con sintomi sono abbandonati a sé stessi. È urgente il potenziamento della medicina territoriale e dell’assistenza domiciliare a tutela della salute dei pazienti Covid 19 non ospedalizzati.
Per questo chiediamo che venga indicata una chiara strategia di implementazione delle unità di terapia intensiva e subintensiva e del numero complessivo di letti. Chiediamo di aumentare decisamente il numero di tamponi praticati. Sarebbe utile l’impiego del milione di kit rapidi promessi dal presidente De Luca di cui più nulla al riguardo è stato reso noto.
Insieme, chiediamo l’indicazione  dei plessi ospedalieri che si intende dedicare a pazienti Covid, e di come si procederà all’acquisizione  dei presidi sanitari necessari per l’emergenza (mascherine, respiratori, caschi).
I cittadini e le cittadine della Campania stanno facendo la loro parte con responsabilità. Meritano che il governo regionale agisca con trasparenza ed efficacia a tutela della loro salute.
(Sinistra Italiana - Coordinamento della Campania Federazione di Salerno)

Inserito da Golfonetwork lunedì 23 marzo 2020 alle 20:08 -

Covid-19:Infermieri,medici e poliziotti mandati al massacro senza protezione

Covid-19. Infermieri, medici e poliziotti mandati al massacro senza protezione. Il Coisp: Denunciamo le istituzioni!
"Per il mondo intero e per la nostra Nazione in particolare sono giorni tragici,  scanditi da una lotta estrema contro un avversario infinitesimale ma molto aggressivo e soprattutto letale che sta mettendo a dura prova tutta la popolazione" - sono queste le prime parole di Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale di Napoli del Sindacato di Polizia Coisp - che  continua: "Quella che stiamo combattendo è una guerra senza esclusione di colpi che vede principali protagonisti a salvaguardia della popolazione, medici, infermieri e personale sanitario in generale che stanno lavorando con turni massacranti e spesso senza le necessarie precauzioni, con altissimo senso del dovere, pagando un contributo pesante in termini di vite umane; a loro va il ringraziamento, la stima l'affetto e la solidarietà di tutti i cittadini italiani. Non possiamo però dimenticare tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato, del Comparto sicurezza e difesa in generale, che con altrettanto senso del dovere, abnegazione, spirito di sacrificio sono quotidianamente in prima linea impegnati nel contenimento del rischio contagio; sin dai primi giorni siamo stati impiegati nelle cinturazioni di interi paesi, ed oggi che il fenomeno è purtroppo di portata nazionale, impegnati nei controlli in strade, aeroporti, stazioni, porti proprio per dare esecuzione ai vari Decreti nazionali e locali che si stanno susseguendo. Purtroppo il malcostume non si poteva estinguere in questo periodo, in cui assistiamo ad aggressioni da parte di balordi nei confronti di poliziotti e carabinieri colpevoli solo di effettuare i dovuti controlli per evitare che la catastrofe raggiunga proporzioni immani. Controlli spesso effettuati senza i  dovuti  ed adeguati dispositivi di protezione individuali come mascherine e guanti. Come sindacalista, rappresentante dei lavoratori e soprattutto della loro sicurezza, nella città partenopea sono stato costretto, sia per dovere giuridico ma soprattutto morale, a diffidare le Istituzioni affinché provvedano a far lavorare in sicurezza i poliziotti napoletani dotandoli di tutte le protezioni previste dalle norme di sicurezza individuali, perché quella delle donne e degli uomini in divisa è vero che sia una missione, ma che non diventi suicida per colpe altrui. Massimo rispetto per i sanitari - conclude infine il leader provinciale del Coisp - ma non dimentichiamo i poliziotti, che ringrazio a nome mio, del sindacato che rappresento e di tutti i cittadini  per la massima disponibilità e professionalità dimostrata. Esorto la cittadinanza a non guardarci come nemici ma solo come angeli custodi che lavorano per il bene della collettività. Usciremo da questo incubo ma occorre la collaborazione di tutti."
Napoli 21 marzo 2020
(Luigi Fusco)


Giuseppe Raimondi

Inserito da Golfonetwork sabato 21 marzo 2020 alle 17:26 -

Militarizzare l´Italia? De Lieto (Li.Si.Po.), plaude a De Luca

Militarizzare l´Italia? De Lieto (Li.Si.Po.), plaude a De Luca. Tamponi per gli operatori della sicurezza e militari.
Il Libero Sindacato di Polizia LI.SI.PO. - LI.SI.PO. - ha dichiarato il segretario generale Antonio de Lieto - plaude al Governatore della Campania Vincenzo De Luca, e concorda sulla dichiarazione di militarizzare l'Italia e attribuire poteri eccezionali alle forze dell'ordine, con l'obiettivo di contenere al massimo i decessi. E' sotto gli occhi di tutti che i decreti, in più regioni, non sono stati rispettati da tanti cittadini pertanto, a giudizio del LI.SI.PO., occorre il "pugno duro". A tal riguardo, tenuto conto che gli operatori delle Forze di Polizia e dell'Esercito - ha continuato de Lieto - sono altamente esposti a rischio di contagio, il LI.SI.PO. rivolge un accorato appello al Capo del Governo affinché, per tutti gli operatori della sicurezza e tutti i militari impiegati in servizi di controllo del territorio, vengano disposti i tamponi per gli accertamenti del COVID-19. Predetti accertamenti sanitari, a giudizio del LI.SI.PO. - ha concluso de Lieto - possono essere fatti dal personale medico e paramedico già in organico alle Forze di  Polizia e Forze Armate.
(Antonio Curci)

Inserito da Golfonetwork sabato 21 marzo 2020 alle 13:32 -

Iannone (FdI): De Luca si occupi di più di prevenzione sanitaria

Coronavirus. Iannone (FdI): De Luca si occupi meno di Facebook e più di prevenzione sanitaria.

“In Campania il presidente De Luca ha il dovere di assicurare le priorità. Il personale sanitario deve essere dotato delle mascherine e di tutti i presidi di sicurezza. È uno scandalo che siano costretti a lavorare in precarie situazioni e condizioni. Le mascherine devono essere quelle realmente protettive e non le ‘sciarpette’ arrivate, che offendono il sacrificio di chi da eroe rischia di diventare martire. Non c’è dubbio che il governo abbia dato prova di massima inadeguatezza e irresponsabilità, ma De Luca deve farsi sentire e nell’eventualità muoversi anche in autonomia. Al tempo stesso auspichiamo che si stia lavorando seriamente per creare nuovi posti di terapia intensiva e non farsi imperdonabilmente sorprendere da un picco di contagi anche nella nostra Regione. E’ giusto invocare misure stringenti per richiamare i cittadini alla propria responsabilità sociale, ma non si pensi di focalizzare tutta l’attenzione soltanto su questo fronte puramente per motivi di visibilità personale. Abbiamo bisogno di tutelare la salute degli operatori sanitari e di potenziare al massimo i nostri presidi sul territorio. Al governatore, che nella spesa per pubblicizzare il suo profilo Facebook è secondo soltanto a Trump, diciamo meno musica ed anticipiamo il virus”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario regionale di FdI in Campania.
(Antonio Iannone)

Inserito da Golfonetwork venerdì 20 marzo 2020 alle 19:06 -

Covid-19: De Lieto (Li.Si.Po.), impiego esercito e porti chiusi

Circa l'impiego dell'esercito in Campania con l'obiettivo del contenimento del contagio da Covid-19, il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) auspica che tale provvedimento venga esteso su tutto il territorio nazionale, tenuto conto che non tutti i cittadini rispettano il divieto di uscire dalle proprie abitazioni, fatte salve esigenze particolari, tra l'altro già contemplate nel decreto del CDM. Il Libero Sindacato Polizia LI.SI.PO.  ribadisce la forte posizione di condanna sostenuta dal Segretario Generale Antonio de Lieto nei confronti di tutti coloro che non hanno rispettato il divieto di uscire dalle proprie abitazioni, contribuendo, a parere del LI.SI.PO., al possibile aumento di contagi di COVD-19. Il Libero Sindacato di Polizia LI.SI.PO. - ha continuato de Lieto - auspica che, quanto prima, si provveda ad inasprire le sanzioni per chi non rispetta i divieti imposti nelle ordinanze, siano esse nazionali che regionali. Le immagini trasmesse durante gli odierni TG, ove è stato mandato in onda il servizio fatto a Bergamo che riprende una "processione" di circa 70 autocarri militari che trasportavano salme di persone contagiate dal COVD-19, deve far riflettere coloro i quali, incuranti del rischio che corre l'intero Paese, hanno violato le prescrizioni restrittive. Infine, il LI.SI.PO. - ha concluso de Lieto - rivolge l'ennesimo appello al Ministro dell'Interno affinchè provveda a chiudere tutti i nostri porti per meglio tutelare, a giudizio del LI.SI.PO., la salute dei cittadini. Tale provvedimento sempre a nostro giudizio, servirebbe a scongiurare eventuali contagi che, forse, ad oggi non vengono messi in conto.
Roma, 19 marzo 2020.
(Antonio Curci)


Inserito da Golfonetwork giovedì 19 marzo 2020 alle 19:41 -

Decreto Cura Italia: si doveva fare di più

La posizione di Confapi Milano sul Decreto "Cura Italia" per affrontare l'emergenza Covid-19: per aziende e lavoratori autonomi si doveva fare di più. Le misure adottate dal Governo non sono sufficienti a sostenere il mondo dell'industria, delle PMI e dei liberi professionisti.

Milano-  "Non è il tempo di polemizzare. Eppure, il Governo poteva fare di più per industria, imprese e professioni" - dichiara Nicola Spadafora, Presidente di Confapi Milano. 
In un momento di emergenza sanitaria senza precedenti e di grave difficoltà economica per il Paese, Confapi Milano non può tacere davanti a questi ritardi. La Lombardia, a tutti i livelli, pubblico e privato, ha però dimostrato di essere abituata a decidere, bene ed in fretta.
"Se non fosse per il nostro sistema sanitario regionale, attraverso la stretta sinergia tra pubblico e privato, saremmo già al collasso. Oggi dobbiamo quindi dire grazie al principio di sussidiarietà adottato in questa Regione, straordinaria, solidale e laboriosa. Intendiamo comunque - afferma Spadafora - rivolgere un invito al mondo dell'impresa, dell'industria e delle professioni: stiamo uniti, aiutiamo chi rimane indietro e chi soffre, lavoriamo ancora più di ieri, con coraggio, sacrificio e passione, per le nostre famiglie, le nostre imprese, i nostri lavoratori ed il nostro Paese. Insieme sapremo uscirne!".
(Confapi Milano)


Nicola Spadafora

Inserito da Golfonetwork giovedì 19 marzo 2020 alle 19:39 -

Emergenza Covid-19, comunicato LI.SI.PO.

EMERGENZA COVID-19: RICHIESTA TRASFORMAZIONE CONGEDO ORDINARIO IN CONGEDO STRAORDINARIO   PER   IL PERSONALE POLIZIA DI STATO

Il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto, ha inviato una nota diretta al Ministro dell'Interno ed al Capo della Polizia che integralmente si riporta: "Giungono a questa O.S., numerose segnalazioni, da parte del personale Polstato che, sollecitati da Questori e Dirigenti di vari uffici di Polizia dell'intero Paese, ad usufruire di periodi di congedo ordinario, pur di non sovraffollare gli uffici in questo periodo di piena emergenza dovuta al contagio aggressivo da CORONAVIRUS che si sta registrando in tutta l'Italia, stanno facendo ricorso, in alternanza tra loro, per non creare alcuna forma di disservizio, ad una sorta di periodo di "ferie forzate", usufruendo di giorni che vengono, giocoforza, sottratti al proprio e personale periodo di Congedo Ordinario. Valutato che i dipendenti di molti altri uffici ed Amministrazioni che, per ovvi motivi, non stanno prestando la propria opera lavorativa e professionale, si vedranno riconosciuti i giorni di assenza - non dipendente dalla loro volontà - quale periodo di Congedo Straordinario (anche per chi, sfortunatamente, è in quarantena), questa O.S. C H I E D E alle SS.LL, di poter concedere ugual trattamento al personale tutto della Polizia di Stato al quale, per i motivi sopra cennati, viene, oggigiorno, caldamente consigliato di prendere giorni di Congedo Ordinario, per una concreta alternanza sui luoghi di lavoro, dando agli stessi la possibilità di convertire questi giorni di assenza, in giorni di Congedo Straordinario, per i mesi di Marzo ed Aprile 2020, in guisa da non intaccare il "budget" di C.O. previsto per ognuno di loro e che, come tutti ci auguriamo, potrebbe invece, essere usufruito ad emergenza cessata, con la dovuta spensieratezza. Atteso che gran parte del personale ha ancora da usufruire il congedo ordinario valevole per l'anno 2019 si chiede la riconversione in congedo straordinario sia del 2019 che dell'anno corrente. Certo di una positiva valutazione della presente richiesta, si porgono distinti Saluti".
Roma, 19 marzo 2020.
(Antonio Curci)


Inserito da Golfonetwork giovedì 19 marzo 2020 alle 19:36 -

Istituzioni e cittadini, impegno comune contro il Covid-19

La dirigente di Fratelli d'Italia, Imma Vietri: "Campania ultima per tamponi effettuati, la Regione avvii subito uno screening sulla popolazione"

"L'emergenza Covid-19, che ha colpito pesantemente anche la Campania, impone un impegno su più fronti e da parte di tutti". Imma Vietri, dirigente di Fratelli d'Italia, rivolge un appello alle istituzioni regionali: "I divieti imposti sono indispensabili per contenere la diffusione del contagio. Al tempo stesso, però, vanno sostenuti gli sforzi di quanti si stanno adoperando con grande abnegazione in un momento così difficile. È per questo che occorre al più presto dotare di dispositivi di protezione individuale tutto il personale sanitario, non solo quello ospedaliero, ma anche i medici di famiglia che pure stanno combattendo in trincea questa battaglia. È di ieri l'allarme del segretario generale della Federazione dei Medici di Medicina Generale, Silvestro Scotti, sul rischio di dover chiudere gli studi professionali nelle zone più esposte, rischio che potrebbe estendersi nei prossimi giorni anche ad altre realtà territoriali. Del resto l'altissimo numero di contagiati tra i sanitari (ad oggi oltre 2600 persone in Italia) rende chiare le condizioni in cui medici e infermieri sono costretti a lavorare".
Per l'esponente di Fratelli d'Italia, poi, bisogna fare di più anche su altri fronti: "Ad oggi, la Campania è l'ultima regione per numero di tamponi effettuati in relazione alla popolazione residente e siamo ancora in attesa che si avvi l'utilizzo dei test veloci che il governatore De Luca dice di aver acquistato".
Un invito, Imma Vietri lo rivolge alla Protezione civile regionale: "Ci sono persone che ancora non hanno capito la portata del rischio e ripetono comportamenti assolutamente pericolosi. Probabilmente queste persone continuano a ritenere il contagio un problema geograficamente lontano. Ecco perché sarebbe necessario che la Protezione civile regionale della Campania, così come avviene ad esempio in Lombardia, pubblicasse quotidianamente un report con l'andamento del contagio nei singoli comuni di ogni provincia, senza lasciare tale incombenza all'impegno delle singole amministrazioni locali. Così facendo sarà chiaro a ciascuno la reale entità del problema e come possa colpire indistintamente ognuno di noi".
Salerno, 19 marzo 2020
(Imma Vietri - Responsabile regionale Dipartimento Tutela Vittime Fratelli d'Italia)


Imma Vietri


Inserito da Golfonetwork giovedì 19 marzo 2020 alle 19:19 -

Cisl Scuola: uno sforzo corale per non far fermare la scuola

Il periodo che stiamo attraversando è uno dei più difficili e drammatici della storia repubblicana ed è per questo che dobbiamo stare vicini alle nostre allieve e ai nostri allievi.
L’emergenza in atto va superata e, per farlo, occorrono unità e condivisione da parte di tutte le componenti della comunità scolastica, agendo nell’ambito dei contratti e delle norme vigenti, sia pure in una situazione del tutto straordinaria.
Per questo, considerato il prolungarsi della situazione di emergenza senza che siano, ad oggi, prevedibili i tempi della sua durata, va posto in essere ogni sforzo per garantire, nelle forme possibili, le attività didattiche ai nostri allievi.
La didattica a~distanza,~che in condizioni ordinarie non può essere sostitutiva di quella in presenza, non ha consolidati riferimenti normativi,~né precedenti, salvo che per alcune casistiche, come quella attivata per l’istruzione domiciliare, che prevede necessarie garanzie a tutela dei docenti e dello studente.
Fondamentale ricordare che la scelta delle metodologie, anche nell’ambito della didattica a distanza, è facoltà precipua del docente garantita dall’articolo 33 della Costituzione, nell’esercizio della libertà di insegnamento.
È segno di grande sensibilità e responsabilità il fatto che in tutte le situazioni in cui ciò risulta praticabile le scuole abbiano messo in atto modalità che consentono non solo di veicolare contenuti didattici, ma anche e soprattutto di ricostituire per quanto possibile il tessuto di relazioni fra insegnanti e alunni e fra gli alunni stessi, consentendo di vivere una componente di socialità altrimenti negata e che costituisce aspetto essenziale della vita scolastica.
In questo quadro, che deve vedere tutti coinvolti, e in questo momento di straordinario e corale impegno, va favorito in ogni modo un preliminare coinvolgimento di tutti i soggetti, evitando che prevalga la dimensione burocratica.
Crediamo che alcuni principi e criteri di riferimento (libertà di insegnamento, dimensione collegiale della professionalità) debbano essere attentamente considerati e debitamente rispettati pur nella eccezionalità di una situazione nella quale è interesse di tutti sollecitare la massima cooperazione fra tutti i profili professionali, e non l’arroccamento su specifiche prerogative.
Nella situazione che stiamo vivendo FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams ritengono doveroso ringraziare tutti i docenti impegnati quotidianamente nel contatto con gli allievi e con i colleghi ed evidenziano la grande prova di senso di responsabilità e di professionalità di cui tutto il personale della scuola sta dando prova, ben sapendo che quelle in atto sono strategie adottate in situazione di assoluta emergenza e che come tali devono essere gestite.

Roma, 17 marzo 2020


Flc  CGIL
Francesco Sinopoli
 
CISL Scuola
Maddalena Gissi
 
UIL Scuola Rua
Giuseppe Turi
 
SNALS  Confsal
Elvira Serafini
 
GILDA Unams
Rino Di Meglio

(CISL SCUOLA NAZIONALE)

Inserito da Golfonetwork mercoledì 18 marzo 2020 alle 18:16 -

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