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Ci sono 3130 News in 313 pagine e voi siete nella pagina numero 165

Anas: limitazioni al traffico lungo la SS7 Appia

CAMPANIA, ANAS: PER LAVORI SUGLI IMPIANTI TECNOLOGICI DI ALCUNE GALLERIE, LIMITAZIONI AL TRAFFICO LUNGO LA SS7 “APPIA”, TRA LE PROVINCE DI BENEVENTO ED AVELLINO
- interessate le gallerie ‘Avellola’, ‘Montechiuppo’, ‘Candida’ e ‘Salsa Irpina’ in esclusivo orario notturno tra le 22.00 e le 6.00 del giorno successivo.
 
Napoli, 14 novembre 2018
Per l’esecuzione di interventi di manutenzione sugli impianti tecnologici in alcune gallerie situate lungo la strada statale 7 “Appia” tra le province di Benevento ed Avellino, a partire da lunedì 19 novembre 2018, si rendono necessarie limitazioni alla circolazione veicolare.
Nel dettaglio, nel beneventano per la manutenzione sugli impianti della galleria ‘Avellola’, si rende necessaria la chiusura al traffico della tratta di statale dal km 262,000 al km 262,920, compreso il tunnel, esclusivamente tra le ore 22.00 e le ore 6.00 del giorno successivo, nelle due notti tra lunedì 19 e martedì 20 novembre e tra martedì 20 e mercoledì 21 novembre.
Durante i lavori, il traffico verrà deviato, con indicazioni in loco, lungo la viabilità comunale adiacente.
Infine, in provincia di Avellino, sempre in esclusivo orario notturno tra le 22.00 e le 6.00 del giorno successivo, per attività manutentive sugli impianti delle gallerie ‘Montechiuppo’, ‘Candida’ e ‘Salza Irpina’ sarà in vigore il senso unico alternato lungo il tratto della SS7 “Appia” compreso tra il km 309,160 ed il km 316,070, nelle notti tra mercoledì 21 e sabato 24 novembre.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida
(Biggi Chiara)

Inserito da Golfonetwork mercoledì 14 novembre 2018 alle 20:06 -

Comunicato Anas

CAMPANIA, ANAS: AL VIA – IN ESCLUSIVO ORARIO NOTTURNO – I LAVORI DI NUOVA PAVIMENTAZIONE LUNGO LE RAMPE DI SVINCOLO SUL RACCORDO AUTOSTRADALE 2 “DI AVELLINO”
· gli interventi saranno eseguiti tra lunedì 12 e mercoledì 21 novembre;
· in funzione dell’avanzamento delle attività, interdetti al transito alcuni svincoli dell’infrastruttura autostradale

Napoli, 9 novembre 2018
Prenderanno il via a partire da lunedì 12 novembre i lavori di nuova pavimentazione lungo le rampe degli svincoli del Raccordo Autostradale 2 “di Avellino”, in esclusivo orario notturno compreso tra le 22 e le 6.00 del giorno successivo, ad esclusione dei fine settimana; con l’esecuzione di tali interventi si completerà la più ampia attività di ripavimentazione, in Accordo Quadro, relativa a tutti gli svincoli del RA2.
Nel dettaglio, in funzione dell’avanzamento degli interventi, si rendono necessarie le seguenti chiusure al transito:

- nelle notti del 12 e 13 novembre, chiusura delle rampe di uscita e di ingresso dello svincolo di Fisciano, alternativamente in carreggiata nord e sud;

- nella notte del 14 novembre (fino alle ore 6.00 del 15), chiusura delle rampe di uscita e di ingresso dello svincolo di Solofra, in carreggiata nord;

- nelle notti del 15 e 16 novembre, chiusura delle rampe di uscita e di ingresso dello svincolo di Serino, alternativamente in carreggiata nord e sud;

- nelle notti comprese tra il 19 ed il 21 novembre, chiusura delle rampe di uscita e di ingresso dello svincolo di Atripalda/innesto con la SS7/bis in direzione ovest, in carreggiata sud;

- nella notte del 21 novembre (fino alle ore 6.00 del 22), chiusura delle rampe di uscita e di ingresso dello svincolo di Atripalda/innesto con la SS7/bis in direzione est, in carreggiata sud.

Durante le interdizioni al traffico – precedentemente comunicate alle Prefetture di Avellino e di Salerno ed alle Forze dell’Ordine Locali – la circolazione verrà deviata in loco lungo viabilità alternative.
All’approssimarsi delle aree di cantiere vigerà il divieto di sorpasso ed il limite massimo di velocità di 30 km/h per tutte le categorie di veicoli.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida.
(Biggi Chiara)

Inserito da Golfonetwork venerdì 9 novembre 2018 alle 19:28 -

Carmela Rescigno a capo del Dipartimento Nazionale Sanità di Fratelli di Italia

Sanità, Giorgia Meloni nomina la campana Carmela Rescigno a capo del Dipartimento Nazionale di Fratelli di Italia.
Giorgia Meloni ha nominato Carmela Rescigno, consigliere comunale di Camposano e responsabile Enti Locali di Fratelli di Italia a Napoli e provincia, a capo dipartimento nazionale Sanità di Fratelli. La nomina è stata preceduta dalla telefonata della Meloni con cui ha comunicato all’esponente di Fdi la guida della struttura nazionale.
"Sono onorata e orgogliosa della scelta. Ma soprattutto lo considero un incarico di grande responsabilità in una Regione in cui l'assistenza sanitaria è scadente e inadeguata alle richieste dei cittadini. Metterò le mie competenze a disposizione della comunità di Fratelli di Italia e di tutti quei cittadini che si battono per una sanità efficiente e all'avanguardia" ha commentato Rescigno.
(Dipartimento Nazionale Sanità Fratelli di Italia)

Inserito da Golfonetwork venerdì 9 novembre 2018 alle 12:17 -

IV seminario di Alcolisti Anonimi a Benevento

"La nostra identità: la spiritualità attraverso l'autofinanziamento".
Gli Alcolisti Anonimi dell'Area Campania sono lieti di invitare chiunque sia interessato a conoscere il metodo di recupero di A.A. a partecipare al quarto seminario interregionale di Alcolisti Anonimi Campania, che si terrà dalle ore 10:15 alle ore 19:30 di sabato 1 dicembre e dalle ore 9:00 alle ore 12:30 di domenica 2 dicembre, presso il President Hotel a Benevento.
Il tema scelto per il seminario trae spunto da uno dei principi che sono alla base dell'identità di Alcolisti Anonimi: noi non accettiamo denaro da chi non è alcolista in recupero presso l'associazione. Perché sosteniamo l'autofinanziamento? Per un profondo senso spirituale che abbiamo imparato a dare alle nostre azioni. In A.A., infatti, anche fare un buon uso del denaro ha un valore spirituale: i soldi servono per mantenere i gruppi aperti, per portare avanti A.A. in modo che sia sempre indipendente da influenze esterne, per rendere noi alcolisti autonomi e responsabili dell'associazione e, di riflesso, responsabili anche del nostro recupero e della nostra vita.
Le nostre esperienze personali ci hanno fatto comprendere che l'alcolismo può portare alla distruzione di tutto ciò che ha valore nella vita, dalla salute agli affetti, dal piano relazionale a quello professionale, causando spesso danni irreversibili. Numerosi studi scientifici hanno inoltre evidenziato che gli alcolisti sono più predisposti a comportamenti ad alto rischio per sé e per gli altri /quali guida di autoveicoli e lavoro in condizioni psico-fisiche inadeguate), nonché al fumo e/o all'abuso di droghe, rispetto ai bevitori sociali e agli astemi. L'alcolismo colpisce tutte le fasce sociali, in particolare i giovani, con conseguenze devastanti in termini sanitari e sociali. Noi Alcolisti Anonimi sappiamo tutto questo perché lo abbiamo vissuto in prima persona. Per questo sentiamo l'importanza di diffondere il metodo di Alcolisti Anonimi grazie al quale siamo usciti dal tunnel dell'alcolismo attivo.
Da oltre ottant'anni Alcolisti Anonimi è impegnata a promuovere e a portare  in tutto il mondo un messaggio di speranza, una valida opportunità di recuperarsi dall'alcolismo, un sostegno disinteressato e duraturo agli alcolisti che desiderano smettere di bere ma che non sanno come fare per uscire dal problema.
Alcolisti anonimi è iscritta al registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale (A.P.S.) ed è composta esclusivamente da alcolisti in recupero: all'interno dei Gruppi non vi sono operatori sociali né educatori né professionisti del settore, ma vi è solo chi del problema ha avuto esperienza diretta e concreta. A.A. è un'associazione di auto-aiuto e non di volontariato: l'alcolista anonimo cerca spontaneamente e senza alcun compenso di aiutare chi ancora non ha trovato una via d'uscita., perché aiutando gli altri in realtà aiuta se stesso a consolidare la raggiunta sobrietà e a migliorare lo stile di vita. L'unico requisito per entrare a far parte di A.A è desiderare di smettere di bere: chiunque abbia un problema con l'alcol può divenire membro dell'Associazione. Alcolisti Anonimi opera facendo leva unicamente sulle proprie risorse: l'Associazione si regge sui contributi volontari dei propri membri e non richiede né percepisce sostegni economici esterni di alcun genere. A.A. non si impegna in progetti di ricerca né in campagne di prevenzione: l'Associazione si concentra unicamente nell'opera di recupero dei propri membri e di attrazione verso nuovi alcolisti desiderosi di aiuto. Pertanto A.A. non aderisce formalmente ad altre organizzazioni e istituzioni. Alcolisti Anonimi richiede che si osservi il principio dell'anonimato, sia perché questo assume un profondo significato spirituale che esorta a porre i principi dell'Associazione al di sopra della personalità dei singoli componenti, sia a tutela dei membri A.A.
In Italia A.A. è diffusa su tutto il territorio nazionale e sostiene il recupero di un gran numero di alcolisti; ciò nonostante, l'attività dell'Associazione viene spesso fraintesa o interpretata in modo distorto, equivocando la sua reale e importante funzione. Per favorire l'incontro tra A.A., i cittadini, le Istituzioni, e le associazioni che si occupano del recupero dall'alcolismo, risultano allora essenziali eventi come quello che si terrà l'uno e il due dicembre a Benevento, nel corso del quale saranno affrontate diverse tematiche inerenti al recupero dall'alcolismo e all'azione che A.A. svolge sul territorio. Al seminario interverranno i rappresentanti delle Istituzioni, medici, psicologi e giornalisti.
Vi attendiamo!
Serene 24 ore a tutti.
"Io sono responsabile, quando qualcuno ovunque chiede aiuto, Io voglio che la mano di A.A. sia sempre presente; e per questo, io sono responsabile". Bill W.
Benevento, 8 Novembre 2018                 
(Alcolisti Anonimi Benevento)

Inserito da Golfonetwork giovedì 8 novembre 2018 alle 19:34 -

Emergenza maltempo: l´Oipa chiede la sospensione dell´attività venatoria

Emergenza maltempo: l´Oipa chiede la sospensione dell´attività venatoria in tutta Italia
Temporali, alluvioni, esondazioni di fiumi e smottamenti di ettari ed ettari di terreno: in questi giorni l’Italia, dal Trentino passando dal Veneto fino ad arrivare in Sicilia, è colpita da eventi meteorologici catastrofici che, oltre che causare disagi e vittime umane, hanno creato una situazione di notevole stress per gli ecosistemi e soprattutto per gli animali selvatici. Le avverse condizioni climatiche, infatti, mettono in seria difficoltà gli animali selvatici non solo per il reperimento del cibo, ma anche per la scomparsa delle loro tane o ripari, distrutte da smottamenti e esondazioni: inutile dire come questo metta a serio rischio la conservazione della fauna in ampi settori del territorio nazionale, sia nel breve che nel medio periodo, e potrebbe avere effetti negativi sulle dinamiche di popolazione di molte specie.
Proprio a causa di queste straordinarie condizioni di emergenza, l’OIPA ha inviato al Ministero dell’Ambiente e alle regioni coinvolte da fenomeni climatici estremi, una richiesta di sospensione dell’attività venatoria su tutto il territorio nazionale, applicando quanto previsto  dalla legge 157/92, che all’articolo 19, comma 1 recita: “Le regioni possono vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie di fauna selvatica […], per importanti e motivate ragioni connesse alla consistenza faunistica o per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche o per malattie o altre calamità”.
“L’OIPA, contraria per principio ad un’attività crudele ed anacronistica come la caccia, chiede a gran voce lo stop delle doppiette dei cacciatori per la salvaguardia della fauna selvatica, già oltremodo stremata, impaurita e sconvolta da queste eccezionali condizioni metereologiche – dichiara Massimo Comparotto, presidente OIPA Italia Onlus – E questo non solo per una ragione di etica e giustizia, ma per evitare che i colpi dei cacciatori aggravino il pericolo per la conservazione delle specie: i censimenti faunistici effettuati prima dell’inizio della stagione, effettuati per stabilire il numero di esemplari che possono essere abbattuti, sono ora costituiti da dati inattendibili perché viziati dai decessi dovuti al maltempo”.
(Ufficio stampa Oipa)

Inserito da Golfonetwork giovedì 8 novembre 2018 alle 19:29 -

Anas: dal 15 novembre 2018 obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali
CAMPANIA, ANAS: DAL 15 NOVEMBRE 2018 OBBLIGO DI CATENE A BORDO O PNEUMATICI INVERNALI SUI TRATTI DELLE ARTERIE VIARIE A RISCHIO DI PRECIPITAZIONI NEVOSE O FORMAZIONE DI GHIACCIO
Napoli, 8 novembre 2018
Anas ricorda che a partire dal 15 novembre 2018 e fino al 15 aprile 2019 sarà in vigore l’obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali sui tratti delle arterie viarie campane maggiormente esposti al rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio.
Nel dettaglio, l’obbligo riguarderà: - la strada statale 87 “Sannitica”: dallo svincolo Zona Industriale - Torrecuso (km 78,600) fino al Confine Regionale (km 105,840), in provincia di Benevento; - la strada statale 212 “della Val Fortore”: dallo svincolo con la strada provinciale 51 (km 25,120) fino al Confine Regionale (km 49,670), in provincia di Benevento; - la strada statale 212/Var “della Val Fortore”: dallo svincolo di Pesco Sannita (km 10,000) fino alla rotatoria con la strada provinciale beneventana (km 21,274); - la strada statale 90/bis “delle Puglie”: dal bivio Sant`Arcangelo Trimonte (km 16,700) fino a Montecalvo Irpino (km 32,700), in provincia di Benevento; - la strada statale 90 “delle Puglie”: dalla fine del centro abitato di Ariano Irpino (km 27,000) fino all`intersezione con la strada statale 90/bis (km 37,500), in provincia di Benevento; - la strada statale 303 “del Formicoso”: dall`intersezione con via Melfi (bivio per Fontanarosa, km 2,550) fino all`intersezione con la strada statale 425 e la strada provinciale ex SS303 (km 20,084), in provincia di Avellino; - la strada statale 425 “di Sant`Angelo dei Lombardi”: dall’intersezione con la statale 400 (km 0,000) fino all’intersezione con la strada statale 303 e la strada provinciale ex SS303 (km 8,510), in provincia di Avellino; - la strada statale 400 “di Castelvetere”: dall`intersezione con la strada statale 425 (km 29,400) fino all`intersezione con la ex strada statale 7 (km 35,400), in provincia di Avellino; - la strada statale 7 “Appia”: dallo svincolo per Chiusano - San Domenico (km 314,700) fino allo svincolo di Lioni (km 346,800) e dalla intersezione con le ex strade statali 7 e 91 (km 378,800) fino al Confine Regionale (km 389,800), in provincia di Avellino; - la strada statale 691 “Fondo Valle del Sele”: dallo svincolo Zona Industriale Calabritto (km 13,350) fino alla intersezione con la strada statale 7 dir/C nel territorio comunale di Lioni (km 31,200), in provincia di Avellino; - la strada statale 166 “degli Alburni”: da Ponte Fasanella (km 30,000) fino all`intersezione con via Tempa - San Pietro al Tanagro (km 61,300), in provincia di Salerno; - il Raccordo Autostradale 2 “ di Avellino” dallo svincolo di Montoro Inferiore (km 13,700) allo svincolo di Atripalda/innesto con la strada statale 7/bis (km 30,440); - il Raccordo Autostradale 9 “di Benevento”: dall’altezza del casello autostradale di Benevento della A16 (km 0,000) fino allo svincolo di Benevento est (km 12,500); - la strada statale 7/bis “di Terra di Lavoro”: dal km 64,000 (in prossimità dell’impianto di carburanti) fino alla rotatoria (km 74,400), in provincia di Avellino; - la strada statale 19 “delle Calabrie”: dall`intersezione con la strada regionale ex SS488 (km 26,570) all’intersezione con Contrada Pedicara (km 40,250) e dall`intersezione con Contrada Fonti (km 78,170) fino al Confine Regionale (km 102,170), in provincia di Salerno.
L’obbligo è segnalato su strada tramite apposita segnaletica verticale ed ha validità anche al di fuori dei periodi indicati, in caso di condizioni meteorologiche caratterizzate da precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio.
Nella pagina “piani e interventi” del sito Anas è possibile visualizzare tutti i tratti stradali ed autostradali ove vige l'obbligo di catene a bordo o pneumatici da neve e le principali aree di sosta in caso blocco della circolazione per i mezzi pesanti.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida
(Biggi Chiara)
Inserito da Golfonetwork giovedì 8 novembre 2018 alle 12:07 -

Carabiniere muore mentre insegue ladro, Cirielli: Morte non sia inutile

Caserta- Carabiniere muore mentre insegue ladro, Cirielli (Fratelli di Italia): “Morte non sia inutile. Subito inasprimento pena”
“Emanuele Reali, il carabiniere di 34 anni morto a Caserta, investito dal treno mentre inseguiva un ladro, è un eroe. Il suo sacrificio non sia inutile. Il governo Lega-Cinque dia una risposta forte, varando una legge, così come richiesto da tempo da Fratelli di Italia, che inasprisca le pene per violenze e aggressioni a pubblico ufficiale”: è quanto afferma Edmondo Cirielli, Questore della Camera dei Deputati e parlamentare di Fdi.
“Alla moglie e ai figli di Reale va il mio cordoglio. Una morte che allunga l’elenco dei militari morti per difendere la sicurezza dei cittadini. Che dovrebbe spingere alla riflessione chi, nelle ultime settimane, con troppa superficialità ha gettato fango sull’Arma” - conclude Cirielli
(On. Edmondo Cirielli)

Inserito da Golfonetwork mercoledì 7 novembre 2018 alle 10:28 -

Protezione Civile: da domani a partire dalle ore 5 nuova Allerta Meteo

Napoli- La Protezione civile della Regione Campania ha diffuso un avviso di criticità meteo con livello di criticità idrogeologica Giallo valido dalle dalle ore 5 di domani mattina fino alle ore 17 della stessa giornata solo sulle zone di allerta 1 (Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana), 3 (Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini) e 5 (Tusciano e Alto Sele). L’avviso riguarda precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio o temporale e raffiche di vento nel corso dei temporali nelle stesse zone di allerta. Il livello di criticità idrogeologica è Giallo ed è connesso anche alla saturazione dei suoli derivante dalle piogge degli ultimi giorni. Nei principali scenari di evento si legge, tra le avvertenze, che potrebbero verificarsi “occasionali fenomeni franosi superficiali legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, in bacini limitati, interessati recentemente da precipitazioni e quindi con suoli già saturi o parzialmente saturi”. Tra le altre possibili conseguenze delle precipitazioni si segnalano anche ruscellamenti superficiali, allagamenti, scorrimento delle acque nelle sedi stradali, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazione delle aree limitrofe anche per effetto di criticità locali, come restringimenti, timbrature, fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche. La Protezione Civile raccomanda alle autorità competenti di prendere atto delle comunicazioni ufficiali della Sala Operativa di Protezione civile regionale e del Centro Funzionale e di porre in essere tutte le misure atte a prevenire e contrastare i fenomeni attesi sia in ordine al rischio idrogeologico che rispetto al controllo e monitoraggio delle strutture esposte alla sollecitazione del vento, anche in linea con i rispettivi piani comunali di protezione civile.

(Protezione Civile Campania)

Inserito da Golfonetwork martedì 6 novembre 2018 alle 21:46 -

Dissesto idrogeologico, la Campania tra le regioni più a rischio

Il presidente di FederCepi Costruzioni, Antonio Lombardi: “Trecentomila persone in pericolo: le risorse ci sono, subito un piano per la messa in sicurezza del territorio”
I recenti gravissimi episodi di dissesto idrogeologico in Veneto ed in Sicilia, costati in quest’ultimo caso nove vittime, tra cui due bambini, impongono una seria riflessione sulla corretta gestione e manutenzione del territorio affinché simili situazioni non si ripetano più.
Riflessione tanto più opportuna e necessaria in realtà, come la Campania, a rischio estremamente elevato, dove è già stato – in passato – pesantissimo il tributo di vite umane determinato dalla cattiva gestione e manutenzione del territorio.
I dati Ispra dell’ultimo monitoraggio (287-2018) sono estremamente allarmanti: il 60,2% del nostro territorio regionale è a rischio frana, contro una media nazionale del 19,9%. Il 19,6%  presenta un livello di pericolosità da frana elevato o molto elevato (più del doppio della media nazionale: 8,4%). Il problema interessa 302.783 residenti: 116.115 famiglie, il 5,6% del totale.
Soltanto la Val d’Aosta, in tutta la penisola, presenta livelli di pericolosità superiori (81,9%).
Tra le province più “a rischio”, sempre secondo l’Ispra, Avellino e Salerno, con, rispettivamente, il 23,3% e il 22,5% del territorio.
Salerno e Genova sono sono le province italiane che presentano il numero più elevato di edifici a rischio frane. Il quadro è davvero preoccupante: 90.789 edifici in Campania sono in zone a rischio molto elevato ed elevato (P3 e P4), l’8,6% del totale (dato Italia: 550.723 edifici 3,8% del totale). A Caserta il 5,7% (12.089), a Benevento l’11,2% (11.096), a Napoli 16.032 (13,1%) a Salerno 19.373 (12,8%).
Eppure, a fronte di una situazione così palesemente preoccupante, la politica stenta ad adottare interventi incisivi: basti pensare che rispetto al 2015, in Campania appena 11 km quadrati sono stati messi in sicurezza, con un miglioramento della rischiosità di appena lo 0,1%.
I dati predetti, ma anche gli ineluttabili costi di ripristino successivi agli eventi drammatici patiti, dovrebbero essere di monito ed insegnamento: negli ultimi dieci anni il nostro paese ha dovuto spendere oltre 40 miliardi di euro. Negli ultimi tre anni la media annua di spesa per il  ripristino dei danni si è attestata a  7,5 miliardi l’anno.
Tralasciando il dolorosissimo tributo in termini di vite umane, davvero pesante: trenta soltanto nell’ultimo anno.
Le opportunità per porre fine a questa “mattanza” della natura, tutta imputabile all’incuria dell’uomo, al disinteresse, ma anche all’inefficienza della politica, esistono e vanno sfruttate adeguatamente.
Nella sola programmazione POR-FESR 2014-2020 le risorse che, a vario titolo, possono essere appostate su interventi di mitigazione del rischio idrogeologico ammontano ad oltre 1,4 miliardi (tra Asse 10 per lo sviluppo urbano sostenibile, Asse 6 per la tutela e la valorizzazione del territorio, e Asse 5, specifico per la prevenzione dei rischi naturali ed antropici).
Ma siamo ormai ben oltre la metà di quella che dovrebbe rappresentare la fase “attuativa” del Programma. Ad appena due anni dalla scadenza, occorre una tempestiva e vigorosa accelerazione delle procedure affinché ai programmi ed ai progetti (ove esistenti) conseguano finalmente cantieri ed opere.
Che quanto accaduto in Veneto ed in Sicilia sia da monito in una Regione come la nostra che presenta addirittura livelli di rischio superiore alle aree interessate dalle recenti calamità.
Salerno, 6 novembre 2018
(FederCepi Costruzioni - Il presidente Antonio Lombardi

Inserito da Golfonetwork martedì 6 novembre 2018 alle 18:16 -

Odissea in tre ospedali, morto a 56 anni lo storico cameraman Mario Barone

Napoli- E’ giallo nella città partenopea sulla misteriosa morte di Mario Barone, 56 anni, noto e storico cameraman campano originario di San Giorgio a Cremano. Si indaga per un presunto caso di malasanità dopo che l’uomo è stato sottoposto a due interventi e girato tre ospedali. Mario Barone è deceduto al Cardarelli di Napoli, dove è arrivato in gravissime condizioni. Prima era stato ricoverato all’ospedale di Boscotrecase, poi trasferito al San Leonardo a Castellammare di Stabia. Ma nella struttura sanitaria stabiese le sue condizioni sono continuate a peggiorare. Arrivato con un trasferimento di urgenza al Cardarelli, i medici hanno provato a salvarlo con una seconda operazione. Ma la situazione é peggiorata definitivamente (si sospetta a causa di complicazioni sopraggiunte a causa di una infezione). E' stata aperta una inchiesta dalla Procura di Napoli, é stata disposta l’autopsia sul corpo dell’uomo per arrivare ad accertare le cause della morte e se ci siano responsabilità nella prematura scomparsa. Mario Barone, collaboratore in passato di Tele A e altre tv, era il creatore del format AnteprimaTv, si occupava anche di teatro. Affranta la conduttrice del programma Lorenza Licenziati, i suoi colleghi, i suoi amici ed i familiari.



Inserito da Golfonetwork lunedì 5 novembre 2018 alle 21:05 -

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