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Scuola: incontro al MIUR sulla vertenza diplomati magistrali

FLC CGIL - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA RUA - SNALS CONFSAL - GILDA UNAMS
Incontro al MIUR del 16/01/2018 sulla vertenza diplomati magistrali

Nel corso dell'incontro di oggi al MIUR sulla questione dei docenti diplomati l'amministrazione in apertura ha reso nota una prima serie di dati desunti da un monitoraggio tuttora in corso e che si concluderà nei prossimi giorni, quando gli uffici regionali avranno risposto a un'ulteriore serie di quesiti contenuti in una circolare in corso di invio. Queste al momento le risultanze dell'indagine:

1) i docenti assunti a tempo indeterminato con clausola risolutiva sono 6.669 a livello nazionale
2) gli iscritti in GAE con riserva a seguito di una sentenza cautelare 43.534
3) gli iscritti in GAE a pieno titolo 26.252

Le supplenze che coinvolgono docenti inseriti in GAE con riserva sono:

A) 23.356 incarichi al 30/6 o 31/8
B) 20.110 supplenze brevi

Ultimato il monitoraggio, il MIUR ne trasmetterà gli esiti, per avere opportune indicazioni operative, all'Avvocatura dello Stato, che difficilmente potrà pronunciarsi prima della metà di marzo, periodo previsto in linea di massima per una nuova convocazione dei sindacati sulla questione. Fino ad allora, quindi, non è ipotizzata da parte del MIUR alcuna iniziativa volta a dare applicazione alla sentenza, i cui effetti peraltro non riguardano assolutamente coloro che sono interessati alle 7 sentenze passate in giudicato (5.000 persone, la cui posizione di inserimento nelle GAE deve pertanto ritenersi definitiva) né tanto meno chi è stato assunto in passato, per concorso o dalle graduatorie per soli titoli, essendo in possesso del solo diploma magistrale. Dovrebbe essere superfluo, ma è il caso di precisare che quel diploma conserva in via permanente il suo valore legale come titolo abilitante (requisito confermato anche dalla recente sentenza del CdS) il cui possesso dà diritto di partecipare ai concorsi per l'accesso all'insegnamento nella scuola primaria e dell'infanzia.
"Occorre fare il possibile per trovare una soluzione politica, lo abbiamo ribadito oggi al MIUR segnalando l'urgenza di interventi che consentano di ricomporre con giustizia ed equilibrio gli interessi e i diritti in gioco in questa vicenda, sulla quale va fatta una vera e propria operazione verità". Così Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola, che prosegue: "Tante volte le informazioni diffuse sui media sono state date in modo approssimativo, lacunoso, inesatto. Peggio ancora, c'è chi strumentalizza vicende così drammatiche e pesanti prendendole per fare campagna acquisti di candidature per le imminenti elezioni RSU. E questo sarebbe il nuovo modo di fare sindacato? Riceviamo ogni giorno appelli e comunicati di chi, su fronti opposti, rivendica il diritto a mantenere il posto su cui è stato assunto con riserva, o quello di riaverlo perché a suo tempo indebitamente negato. Chi ha interesse a lasciar andare avanti una così triste guerra tra poveri? Noi certamente no. Per noi l'assistenza legale è un servizio agli associati, non uno strumento di propaganda o di proselitismo. Siamo e facciamo sindacato, l'obiettivo è una soluzione politica che rispetti i diritti di tutti e non lasci a casa nessuno"
La FLC CGIL ha sollevato fra l'altro il problema della tempistica. "L'alto numero delle persone coinvolte – afferma il segretario generale Francesco Sinopoli - pone con forza l'esigenza di individuare una soluzione in tempi brevi e, nonostante la fase di transizione che si vive a livello politico è necessario cominciare da subito a lavorare a una soluzione che dia risposta ai tanti lavoratori interessati, in modo da non escludere nessuno. Il parere dell'Avvocatura – prosegue Sinopoli - dovrà servire a dare rassicurazioni sulle situazioni pendenti, al fine di garantire la conclusione dell'anno scolastico ed evitare che i tanti docenti destinatari di una sentenza cautelare possano esser preda di operazioni speculative e strumentali. I numeri che oggi l'amministrazione ci ha consegnato sono la base da cui partire per definire un piano programmatico di assunzioni nella scuola primaria e dell'infanzia, che risponda alle esigenze diversificate dei docenti e dei territori, evitando le contraddizioni che ha generato la Legge 107".
"I dati ricevuti dal Miur – dichiara Pino Turi segretario generale Uil Scuola - non risolvono di per sé il problema, ma aiutano a definirne i contorni. Bisogna mandare messaggi di chiarezza alle persone attraverso un'informativa trasparente e oggettiva; chi responsabilità di gestione della scuola pubblica ha il dovere di prendere in mano la situazione e governarla. Solo un intervento legislativo può dare le risposte alle diverse situazioni determinate dalla sentenza. La fase è molto delicata, occorrono parole e idee chiare da parte dell'amministrazione. Soprattutto, indipendentemente dal colore del Governo, bisogna iniziare a lavorare a soluzioni politiche che siano risolutive del problema. E' acclarato – conclude Turi - che la via giudiziaria è ormai preclusa e comunque non può dare risultati di natura collettiva: occorre un provvedimento specifico che solo la politica può ed ha l'onere di fare con soluzioni che debbano tenere conto delle diverse posizioni giuridiche e geografiche senza lasciare i lavoratori in balia degli eventi". 
"È apprezzabile l'impegno dell'amministrazione per aver fornito, su richiesta delle OO.SS.,   gli esiti di un monitoraggio complessivo sulla situazione numerica riguardante tutte le regioni coinvolte in tale problematica – afferma Elvira Serafini segretaria generale dello Snals-Confsal – Ma non può essere l'Avvocatura dello Stato, con il proprio parere, a risolvere una situazione così complessa e con risvolti conflittuali all'interno della stessa categoria. Non possiamo assolutamente trascurare nessuna parte interessata che riguardi il personale della scuola dell'infanzia e della scuola primaria: occorre, pertanto, una soluzione politica condivisa con le parti sociali".
Rino Di Meglio, Coordinatore Nazionale della GILDA-UNAMS, esprime preoccupazione per "la latitanza della politica rispetto ad una situazione che rischia di danneggiare la conclusione dell'anno scolastico, coinvolgendo migliaia di docenti. E fra non molti mesi – aggiunge - scatterà anche quanto previsto dalla legge 107/15, cioè coloro che avranno lavorato per un periodo di 36 mesi, anche non continuativi, rischieranno il licenziamento definitivo, in assenza di un rimedio legislativo. Da parte nostra esprimiamo serie perplessità nei confronti di chi tenta di perseguire vie giudiziarie lunghe ed improbabili. Chiediamo al Governo di predisporre con urgenza una soluzione politico-legislativa (anche se dovesse cambiare l'Esecutivo, almeno si abbrevieranno i tempi) che affronti la situazione, salvaguardando i diritti di tutti, compresi quelli non trascurabili degli alunni, tenendo anche presente che le graduatorie della Scuola Primaria sono esaurite in molte province. Una situazione grave che non deve essere sottovalutata".
Nel corso dell'incontro i sindacati hanno posto all'attenzione del MIUR la necessità di individuare soluzioni atte a rimuovere analoghe ragioni di contenzioso che potrebbero riproporsi anche sul versante degli insegnanti tecnico pratici. Hanno infine ribadito come la situazione che si sta determinando per i possibili effetti della sentenza del Consiglio di Stato, unita al compiersi del terzo anno di vigenza della legge 107, renda ancor più evidente la pericolosità delle disposizioni contenute nel comma 131 della legge stessa, che prevede la non reiterazione dei contratti a termine per oltre un triennio. Disposizioni al limite del paradosso, con le quali un giusto obiettivo – contrastare l'abuso di lavoro precario – viene perseguito ponendo a carico dei lavoratori, e non del datore di lavoro, le sanzioni che da tale abuso derivano. Un'assurdità, ma prima ancora una palese ingiustizia che va assolutamente impedita, rimuovendone alla radice la causa prima che i suoi effetti abbiano a verificarsi.

(Cisl Scuola Nazionale)

Inserito da Golfonetwork martedì 16 gennaio 2018 alle 20:50 -

Comunicato Cisl Scuola Nazionale: nota su trattativa all'ARAN

NOTA SU TRATTATIVA ALL'ARAN – INCONTRO DEL 15 GENNAIO

L'incontro di prosecuzione del negoziato all'ARAN di lunedì 15 gennaio si è incentrato prevalentemente su tre questioni: le modalità con cui definire gli incrementi economici, le procedure disciplinari e le relazioni sindacali. La discussione si è svolta ancora sugli aspetti di metodo, la cui rilevanza non è di poco conto soprattutto sulle questioni di carattere normativo. Per quanto riguarda gli incrementi retributivi, l'ARAN ha illustrato i criteri con cui si sta elaborando la proposta che verrà portata al tavolo di trattativa: al fine di sostenere i trattamenti retributivi più bassi rispetto all'obiettivo di incremento medio fissato nell'accordo di palazzo Vidoni, si ipotizza l'introduzione di un elemento perequativo sotto forma di "una tantum" che verrebbe corrisposta dal mese di marzo e fino al mese di dicembre 2018 in aggiunta all'incremento base, anch'esso decorrente dal 1° marzo. Prevista anche la corresponsione di arretrati relativi agli anni 2016 e 2017 e ai primi due mesi del 2018. L'indennità di vacanza contrattuale attualmente percepita si conserva e verrà conglobata nei nuovi stipendi. Prevista anche la rivalutazione di tutte le indennità a carattere continuativo attualmente corrisposte (CIA, RPD, indennità DSGA) e delle altre dotazioni finalizzate all'erogazione di salario accessorio (fondo di istituto).
Per quanto riguarda gli aspetti disciplinari, a fronte di un approccio dell'ARAN tendente a uniformare la materia in tutti i comparti e settori del lavoro pubblico è stata sottolineata, da parte di tutte le sigle sindacali, la necessità di tenere conto delle specificità riguardanti la scuola, avendo a riferimento quanto contenuto nel decreto l.vo 297/1994 (testo unico delle disposizioni riguardanti la scuola).
I nodi politici di più difficile soluzione si sono rivelati anche in questo incontro quelli relativi alle materie affidate alla contrattazione. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la richiesta di un'esplicita attribuzione alle sedi negoziali di questioni che investono direttamente la gestione del rapporto di lavoro (articolazione dell'orario di lavoro, attribuzione della sede di servizio, ecc.), in coerenza a quanto previsto nell'accordo del 30 novembre 2016 e all'impegno di riequilibrare a favore del contratto il rapporto tra norme di legge e norme pattizie. Su questi aspetti, di rilevante valenza politica, è quanto mai indispensabile che si passi immediatamente alla puntuale individuazione delle problematiche su cui sviluppare il confronto, che non può continuare a svolgersi su mere affermazioni di principio. Serve dare più concretezza al tavolo di trattativa se si intende favorire, come nelle attese di tutti, una conclusione positiva e in tempi brevi del negoziato.
La ripresa dei lavori è già stata fissata per il pomeriggio di mercoledì 17 gennaio, ripartendo dal tema delle relazioni sindacali.

(Flc  CGIL Francesco Sinopoli)
 
(CISL  Scuola Maddalena Gissi)
 
(UIL  Scuola Rua Giuseppe Turi)

Inserito da Golfonetwork martedì 16 gennaio 2018 alle 12:55 -

Coisp: Sono due anni che chiediamo leggi speciali a Napoli

Adolescenti mancati assassini. Il Sindacato di Polizia Coisp al Ministro Minniti : Sono due anni che chiediamo leggi speciali a Napoli . Come sempre aspettiamo prima il morto !
Napoli - Vista l'escalation di episodi di violenza giovanile barbara ed inaudita che si sta verificando in questi ultimi giorni a Napoli, domani la città partenopea vedrà riuniti i rappresentanti di Istituzioni e Forze dell'Ordine in un Vertice, in Prefettura, il quale sarà presieduto dal Ministro dell'Interno in persona, Marco Minniti. Infatti, alle ore 15, è prevista la riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica con la partecipazione anche dei vertici della Magistratura Minorile. 
Giuseppe Raimondi,  Segretario Generale Provinciale partenopeo del Sindacato indipendente di Polizia Coisp, così si esprime: " Purtroppo siamo arrivati alla follia; episodi di ordinaria violenza che si reiterano quasi quotidianamente; sfortunatamente stiamo assistendo alla esibizione di una adolescenza senza freni. Questi ragazzi, che provocatoriamente oso definire bulli, teppistelli e mancati assassini, tali soltanto perché fra le loro vittime innocenti ed inconsapevoli non c'è ancora scappato il morto, sono quegli stessi ragazzi che si vedono a casa giocare alla playstation o emulare un presente familiare fatto di abusi, soprusi e di famiglie praticamente assenti. A questo punto - continua Raimondi - la sola prevenzione non può assolutamente bastare, così come non è sufficiente la repressione come contemplata dai nostri codici:  a Napoli servono Leggi Speciali,  sono ormai due anni che chiediamo leggi speciali e certezza della pena. Approfitto della presenza, qui a Napoli,  del Ministro Minniti, per  chiedergli a nome mio e del Sindacato che rappresento, di valutare l'adozione di un Protocollo, di concerto con il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, con il Prefetto e con il Questore Dr. Antonio De Iesu, inerente la possibilità, di varare un coprifuoco per tutti i ragazzi minori di 17 anni, stabilendo l'impossibilità per questa categoria di soggetti, di uscire oltre una certa ora, le 23:00. Ovviamente, la nostra è una pura provocazione che vuole essere una sfida per le Istituzioni competenti, famiglie e scuole comprese, il tutto con la finalità di arginare un sempre più dilagante fenomeno di anarchia adolescenziale irrispettosa non solo delle leggi vigenti nello stato in cui sono nati e risiedono, ma irrispettosi soprattutto di ciò che è il proprio simile e la stessa vita umana. Proprio per questo noi chiediamo: tolleranza zero e se questo significa adottare leggi speciali o un regime speciale teso a ripristinare ordine e rispetto, allora che ben venga questa cosa. Chiediamo un tempestivo ed incisivo intervento di tutti coloro deputati a farlo, in primis la Politica che non può continuare ad essere sorda e cieca di fronte a questo dilagante fenomeno di attacco al vivere civile ed all'ordine precostituito, che altro non è che un attacco allo Stato. Questo - continua il leader provinciale partenopeo del Coisp - è solo uno dei tanti fatti che negli ultimi tempi troppo spesso si stanno perpetrando in Campania ed a Napoli in primis. Siamo stanchi di vedere attacchi così efferati nei confronti di ragazzi che hanno la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato… Ed io critico questa inerzia delle Istituzioni e della Politica in merito ad una decisa reazione nell' adottare provvedimenti più decisi tendenti a punire in modo esemplare gli autori di certi comportamenti; ribadiamo e chiediamo la certezza e la severità della pena. Il tutto finalizzato a ripristinare la legalità e rispetto delle regole e restituire questi luoghi alla civiltà.
(Antonella Bufano)


Giuseppe Raimondi

Inserito da Golfonetwork martedì 16 gennaio 2018 alle 10:11 -

Baby gang nel napoletano. De Lieto (Li.Si.Po.), situazione gravissima

Baby gang  nel napoletano. De Lieto (Li.Si.Po.), situazione gravissima  intollerabile. Piena imputabilita' a 13 anni.
Episodi   raccapriccianti  posti in essere da baby gang  di giovanissimi delinquenti che, forti   di far parte del "branco", aggrediscono, malmenano  e compiono ogni sorta di violenza, nei confronti di ragazzi, per derubarli  di telefonini o altro. La  lunga catena di violenza ed aggressioni in cui sono coinvolti anche ragazzi di età inferiore ai 14 anni e quindi, non imputabili, deve far riflettere.  Tanti, troppi ragazzi eludono l'obbligo scolastico ed emulano comportamenti  con cui, forse, hanno familiarità o con i quali sono venuti, comunque  a contatto, adottandoli, come modello di vita. Proprio per  tutelare questi giovani  sbandati - ha dichiarato il presidente nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto - è necessario  rivedere la legislazione penale, per quanto riguarda i minorenni. Piena imputabilità al compimento dei tredici anni di età , ritenendo che a quella età, oggi, un ragazzo è capacissimo di discernere  il bene dal male ed è perfettamente in grado di rendersi conto delle proprie e delle altrui azioni. La delinquenza minorile, è un fenomeno che si sta accentuando negli ultimi anni   e proprio  per stroncare comportamenti fuori da ogni regola, caratterizzati da violenza   assurda ed ingiustificata, il  LI.SI.PO. - ha concluso de Lieto, chiede, oltre all'estensione della piena responsabilità penale,   una più incisiva azione di contrasto.
Roma, 15 gennaio 2018
(Antonio Curci)

Inserito da Golfonetwork lunedì 15 gennaio 2018 alle 17:38 -

Aumenti stipendi agli operatori di Polizia - le bugie del Governo



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Inserito da Golfonetwork sabato 13 gennaio 2018 alle 11:38 -

Contratto istruzione e ricerca, il confronto continua

CONTRATTO ISTRUZIONE E RICERCA, IL CONFRONTO CONTINUA. TRATTATIVA AGGIORNATA A LUNEDÌ 15 GENNAIO
L’incontro che si è da poco concluso all’ARAN sui temi attinenti il settore scuola nell’ambito della trattativa per il rinnovo contrattuale del comparto istruzione ricerca è rimasto sostanzialmente circoscritto a pur importanti questioni di metodo, avendo a riferimento la proposta del Presidente dell’Agenzia, Sergio Gasparrini, di incentrare il confronto sulla parte normativa non su un testo complessivo redatto ex novo, ma sulle sole clausole contrattuali integrate o modificate rispetto al CCNL vigente. Su questa impostazione si è convenuto di continuare la trattativa in modo che, partendo dai
testi dell’attuale contratto, si possa giungere quanto prima alla firma del contratto.
Sulla parte economica, invece, l’ARAN si è dichiarata non ancora in grado di formulare una sua proposta, dovendo ancora prendere visione delle annunciate integrazioni all’Atto di Indirizzo, riguardanti gli stanziamenti aggiuntivi contenuti nella legge di bilancio per il 2018 ma anche la possibilità di riportare all’ambito negoziale parte delle risorse destinate al personale per effetto della legge 107/2015.
La posizione dell’ARAN appare ancora segnata, in generale, da un atteggiamento di rigida e inaccettabile chiusura rispetto alla richiesta di ricondurre pienamente alla disciplina contrattuale le materie attinenti la gestione del rapporto di lavoro fatte oggetto negli anni scorsi di interventi legislativi; un atteggiamento che mal si concilia con gli impegni esplicitamente assunti e sottoscritti dalle parti nell’accordo quadro di Palazzo Vidoni. Ampliare e valorizzare gli spazi di confronto e negoziato resta uno degli obiettivi da perseguire, insieme a quello di un più adeguato riconoscimento del lavoro e delle professionalità operanti nel settore.
Per quanto riguarda in particolare le relazioni sindacali è stato consegnato all’ARAN un testo, redatto da Flc Cgil, Cisl FSUR e Uil Scuola RUA ma sul quale hanno espresso condivisione anche tutte le altre sigle presenti al tavolo negoziale, contenente integrazioni e modifiche rispetto una bozza precedentemente elaborata dall’Agenzia. Al termine dell’incontro si è convenuto di riprendere la trattativa nella giornata di lunedì 15 gennaio; la convocazione all’ARAN è per le ore 15.
Roma, 11 gennaio 2018

FLC CGIL
Francesco Sinopoli
CISL SCUOLA
Maddalena Gissi
UIL SCUOLA
Giuseppe Turi

Inserito da Golfonetwork giovedì 11 gennaio 2018 alle 21:08 -

Comunicato Cisl Scuola Nazionale

Gissi: sul contratto i tempi dipendono dai contenuti, difficile chiudere in poche ore

Riprenderà domani, 11 gennaio, alle ore 14, il tavolo di trattativa all'ARAN per il rinnovo del contratto affrontando i temi specifici del settore scuola. Nei giorni precedenti hanno avuto luogo gli incontri degli altri tre settori compresi nel comparto Istruzione e Ricerca (Università, Ricerca e Afam). "Siamo anche noi interessati ad una conclusione in tempi brevi del confronto, ma è chiaro che ciò è possibile solo se vengono sciolti positivamente i nodi su cui si sta sviluppando la discussione. Una discussione che non può essere affrettata, ci prenderemo i tempi necessari per approfondire come è giusto e normale che sia tutte le questioni, economiche e normative, ancora sul tappeto". Così Maddalena Gissi, nella sua veste di segretaria generale della Federazione Scuola, Università e Ricerca della Cisl, che risponde in questo modo alle voci circolanti su una possibile firma del contratto entro la fine di questa settimana. "Mi sembra un'ipotesi poco realistica – conclude – anche se per quanto ci riguarda la questione dei tempi è direttamente legata ai contenuti di un possibile accordo. Su quelli valuteremo e decideremo, come è nostro costume da sempre".

(Cisl Scuola)

Inserito da Golfonetwork mercoledì 10 gennaio 2018 alle 20:49 -

Forza Nuova e Fiamma Tricolore insieme alle elezioni

Abbiamo atteso il primo gennaio per mostrarvi il simbolo con cui saremo presenti alle elezioni del 4 marzo 2018. È un simbolo forte e inequivocabile; non un semplice logo, ma una prospettiva programmatica futura.
Il SIMBOLO DI FORZA NUOVA dimostra che chi da tempo regge la barra della Rivoluzione Italiana e da un anno ormai ha messo in fibrillazione non solo regime e sinistre - ma anche le segreterie di quei partiti moderati che “moderatamente” hanno tradito l’Italia e gli italiani negli ultimi 25 anni - vuole confermare il proprio impegno tenace, portandolo dalle piazze e dai quartieri alle urne. E, dalle piazze al Parlamento, ci impegneremo affinché ci sia FORZA NUOVA, con le battaglie per la sovranità, monetaria e politica, per il diritto alla vita, con la solidarietà concreta alle famiglie italiane in difficoltà, la lotta dura per il diritto alla casa e contro lo scempio dello Ius Soli che abbiamo contribuito a bloccare.
Il SIMBOLO DELLA FIAMMA TRICOLORE è lì a dimostrare il valore importante della tradizione e della storia di un mondo che ha creduto e non ha tradito. Questo mondo riconosce il nostro valore, noi riconosciamo l’esigenza attuale di rappresentarlo e di unirci a ciò che esso ancora significa per tantissimi italiani.
“ITALIA AGLI ITALIANI” è la eco di innumerevoli manifestazioni - che hanno visto centinaia di migliaia di italiani scendere in piazza con rabbia e amore, con forza e dolore, con straordinario spirito di sacrificio e di fedeltà alla Patria – e insieme un programma irrinunciabile, una nobile guerra ideale da combattere, un traguardo da raggiungere.
Questo simbolo è lo scudo degli italiani che amano l’Italia e che l’Italia, la nostra Italia - non un “Paese” abitato da popolazioni provenienti da ogni parte del mondo in cui i minareti sostituiscano i campanili delle nostre chiese - vogliono consegnare ai propri figli e nipoti. Questo simbolo è la nostra promessa, perché quello che comincia oggi sia il primo anno di libertà.
Contattateci, firmate le nostre liste, offriteci le vostre candidature, unitevi agli italiani di buona volontà che questo simbolo intende raccogliere attorno a sé e rappresentare degnamente. Lavorate con noi per l’Italia agli Italiani!
(Roberto Fiore - Forza Nuova)

Inserito da Golfonetwork domenica 7 gennaio 2018 alle 15:18 -

Comunicato Sippic Funicolare di Capri

Capri- A partire da lunedì 8 Gennaio andrà a riposo fino a Marzo 2018 il vagoncino rosso che da oltre un secolo unisce il centro di Capri e la Piazzetta con Marina Grande e il Porto. L'Amministratore Avv. Anna La Rana ha scelto di chiudere di lunedì con un orario comodo e non con l'ultima corsa della domenica per dar modo ai turisti di godere di un'altra giornata di vacanza e contemporaneamente portare benefici all'economia isolana, obiettivo sempre portato avanti dall'Amministratore. Dopo il tran tran della stagione turistica che anche quest'anno ha visto salire a bordo del particolare mezzo di trasporto migliaia di passeggeri, turisti e isolani, permettendo di raggiungere le due stazioni in pochi minuti, la storica Funicolare di Capri si godrà il suo meritato riposo. A darne l'annuncio è stato il direttore di esercizio Ing. Pasquale Santoro, che ha comunicato che il periodo previsto di interruzione dell'esercizio sarà di circa 60/70 giorni per consentire i lavori che quest'anno saranno particolarmente impegnativi ed ha informato anche che in concomitanza con la chiusura dell'impianto, andrà in vigore il servizio sostitutivo a mezzo autobus con partenze da Marina Grande dal piazzale antistante la stazione inferiore e dallo stazionamento dei bus di Piazza Ungheria. "Dopo l'abbattimento delle barriere architettoniche - dichiara l'avvocato Anna La Rana - per agevolare i disagi ai passeggeri con disabilità motorie, ultimate all'inizio della riapertura della Funicolare del 2017 ed il restyling delle due stazioni, quella inferiore di Marina Grande e superiore della Piazzetta, inizierà quest'anno 2018 il progetto per una mobilità sostenibile che la Società realizzerà come prima fase progettuale attraverso la sostituzione dei vecchi motori con altri di ultima generazione predisposti ad alimentare energia rinnovabile con risparmio energetico. La fase successiva del progetto che potrà aver inizio solo dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni dagli Enti preposti, prevede l'utilizzo effettivo delle nuove tecnologie mirate all'attuazione del risparmio energetico, attraverso una serie di soluzioni che consentiranno all'equipaggiamento elettrico della funicolare di essere interconnesso con un impianto fotovoltaico dimensionato opportunamente per alimentare in modo autonomo il modulo batteria per l'energy storage.Il progetto da realizzare prevede l'alimentazione ad energia pulita e rinnovabile attraverso un notevole impegno finanziario dell'Azienda. Gli investimenti saranno notevolmente superiori a quelli che sarebbero stati necessari per la semplice sostituzione dei due motori, interventi utili radicali - continua la l'Avv. La Rana - che andranno a vantaggio della mobilità dei passeggeri e aumenteranno la sicurezza e la continuità del servizio. Ovviamente ribabisco, che la successiva fase del progetto, in conformità delle direttive europee tese alla maggiore utilizzazione dell'energia rinnovabile, potrà essere realizzata solo dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni". All'inizio della primavera prossima dunque la ringiovanita funicolare riprenderà il suo tran tran quotidiano attraversando quel percorso nel verde che unisce il mare con le bellezze naturali dell'isola.

(Sippic Funicolare di Capri)

Inserito da Golfonetwork sabato 6 gennaio 2018 alle 19:15 -

Dal 9 gennaio lavori sul Raccordo Autostradale 9 di Benevento

Anas: per lavori di nuova pavimentazione sul Raccordo Autostradale 9 "di Bevenento", a partire da martedì 9 gennaio 2018, limitazioni alla circolazione veicolare. Inoltre, per attività di una società telefonica, senso unico alternato in corrispondenza della galleria 'Salza Irpina', in provincia di Avellino.

Anas comunica che – per l'esecuzione di lavori di nuova pavimentazione lungo il Raccordo Autostradale 9 "di Bevenento", nell'ambito dell'Accordo Quadro #bastabuche – a partire da martedì 9 gennaio 2018 saranno in vigore limitazioni al traffico.
Nel dettaglio, fino al 31 gennaio, ad esclusione dei giorni festivi e prefestivi, sarà in vigore il restringimento della carreggiata nord o sud, in tratti saltuari compresi tra il km 0,000 ed il km 7,730, nella provincia di Benevento. Inoltre lungo la strada statale 7 "Appia", in provincia di Avellino – per lavori di una società telefonica - nei giorni giovedì 11 e venerdì 12 gennaio, nella fascia oraria compresa tra le 7.00 e le 17.30, sarà attivo il senso unico alternato tra il km 315,300 ed il km 316,150, in corrispondenza della galleria 'Salza Irpina', nell'omonimo territorio comunale, in provincia di Avellino. Anas raccomanda prudenza nella guida.

(Chiara Biggi)

Inserito da Golfonetwork venerdì 5 gennaio 2018 alle 18:06 -

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