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Ci sono 3874 News in 388 pagine e voi siete nella pagina numero 190

Napoli: Ennesima aggressione ai Poliziotti

Ennesima aggressione ai Poliziotti. Ci costituiremo parte civile al processo devolvendo tutto alle famiglie colpite dal Coronavirus

Nel pomeriggio di ieri, durante la manifestazione indetta dal Centro sociale "Iskra", dal "Movimento Disoccupati 7 Novembre" e dal "SI-Cobas", alcuni poliziotti del Reparto Mobile di Napoli hanno dovuto fare ricorso a cure mediche a causa di un violento attacco da parte di alcuni facinorosi manifestanti.
Sull'ennesimo episodio di violenza gratuita contro esponenti delle forze dell'ordine, è intervenuto Giuseppe Raimondi,  Segretario Generale del sindacato di polizia Coisp di Napoli, che ha dichiarato: "Ennesimo attacco gratuito ai poliziotti che sono finiti in ospedale. Figli, mariti e padri che hanno pagato con ferite sulla propria pelle la difesa dei diritti di cittadini perbene per i quali rimangono un incrollabile baluardo nonostante tutto, aggrediti da quella parte di società in cui il sovvertimento di ogni principio e valore regna sovrano. Ai colleghi  va la nostra solidarietà, la nostra stima e la nostra vicinanza. Per l'ennesima volta, ci scontriamo con servizi di 'ordinaria follia', di quelli che possono addirittura apparire banali, di routine. Ed invece è bene sottolineare cosa significhi questo lavoro per gli operatori che ogni giorno escono di casa e non sanno se e come vi faranno ritorno, ben consci che la 'svolta per l'ospedale' ormai è la normalità in ogni occasione. Bisogna prendere coscienza che la grave recrudescenza di manifestanti "criminali" e "violenti" oggigiorno aumentano esponenzialmente e implacabilmente i rischi di questo nostro lavoro, per il quale parlare di "specificità" ormai è un eufemismo. Bisogna intervenire con una legge severa che punisca in modo esemplare i manifestanti violenti, la priorità assoluta deve essere: mettere le Forze dell'Ordine in condizione di operare, e di farlo con il maggior grado di sicurezza possibile. Maggiori numeri, maggiori mezzi, maggior sostegno, tutela assoluta su tutti i fronti per le Forze di Polizia devono essere le parole d'ordine per Governo e Parlamento se davvero lo Stato vuole continuare a dimostrare la sua superiorità e la sua autorevolezza perché chi colpisce un poliziotto ferisce lo Stato.  Adesso ci aspettiamo conseguenze severissime per chi ha aggredito impunemente e vigliaccamente i colleghi e ci costituiremo parte civile nel procedimento penale devolvendo lo spettante alle famiglie che hanno subito perdite a causa del Coronavirus".
(Luigi  Fusco)


Giuseppe Raimondi
(Segretario generale Coisp Napoli)


Inserito da Golfonetwork domenica 24 maggio 2020 alle 19:52 -

SI Cobas Napoli e Caserta: ci siamo ripresi la piazza, basta chiacchiere

CI SIAMO RIPRESI LA PIAZZA
BASTA CHIACCHERE: RISPOSTE CONCRETE PER LAVORATORI E DISOCCUPATI!

Ieri circa 500 persone sono scese in piazza per la manifestazione indetta dal SI Cobas assieme ai Disoccupati 7 novembre, e a cui hanno aderito alcuni settori sociali e politici cittadini.
Ci siamo ripresi le piazze cittadine non per lo “sfizio” di violare le norme contenute nel Dpcm della cosiddetta “fase-2”, ma in base a una necessità oramai vitale per migliaia di lavoratori, precari e disoccupati: essere ascoltati e ricevere risposte concrete a quella miriade di vertenze e di emergenze sociali che da mesi abbiamo posto all’attenzione delle istituzioni cittadine e regionali, della Prefettura e dell’Inps, e che da mesi restano puntualmente lettera morta.
Mentre lo stato centrale con l’alibi dell’emergenza-Coronavirus accentua sempre più la blindatura di ogni spazio e di ogni agibilità sindacale, sociale e politica, il Comune di Napoli e la Regione Campania, le cosiddette “istituzioni di prossimità”, si sono finora dimostrate “prossime” solo per accogliere e ricevere nei palazzi le loro rispettive consorterie elettorali e i sindacati asserviti.
In queste settimane di quarantena obbligatoria le condizioni di vita dei proletari della nostra città e della nostra regione si sono aggravate in maniera drammatica: migliaia di operai che attendono ancora l’erogazione della cassa integrazione o della FIS, disoccupati ridotti alla fame e impossibilitati anche ad “arrangiare al nero”, lavoratori messi per strada dalla sera alla mattina, mancanza di sicurezza e misure di prevenzione sui luoghi di lavoro, mobbing, discriminazioni e condotte antisindacali tese a colpire chi non abbassa la testa, finanche negli ospedali e nel comparto sanitario.
Sono innumerevoli le vertenze che ancora attendono una risposta e una presa di posizione netta da parte delle amministrazioni locali: disoccupati, TNT, Manutenzione Stradale, Cub, Asia, Di Gennaro, Conateco, Turi Transport, lavoratori della sanità, dello spettacolo… E la lista potrebbe continuare a lungo.
Di fronte al silenzio delle Istituzioni alla nostra richiesta di incontro urgente col sindaco De Magistris e col presidente della Campania De Luca, abbiamo deciso di muoverci tutti insieme verso piazza Matteotti, sede della Città Metropolitana, dovendo ancora una volta fare i conti con le provocazioni della Questura, che prima ha cinto d’assedio il presidio a Piazza Dante impedendo ai manifestanti persino di muoversi alla spicciolata sui marciapiedi e costringendoci a un corteo improvvisato e non previsto per i vicoli del centro storico, poi ha attaccato con i manganelli i lavoratori e i disoccupati sopraggiunti su via Roma.
Nonostante queste intimidazioni, siamo riusciti a raggiungere Piazza Matteotti e ad ottenere un incontro col vicesindaco Panini e col vicepresidente della Città Metropolitana Rinaldi, i quali hanno garantito sulla disponibilità di De Magistris a svolgere un primo tavolo unitario nel pomeriggio di lunedì 25.
In attesa di verificare se a queste dichiarazioni seguiranno finalmente fatti concreti, possiamo affermare con forza che ancora una volta la lotta si dimostra l’unico mezzo a disposizione dei proletari per ricevere ascolto dai padroni e dalle loro istituzioni.
Lunedì 25 maggio, ore 18, presidio a Piazza Municipio
Non siamo carne da macello!

SI Cobas Napoli e Caserta
SI Cobas Manutenzione Stradale – Banchi Nuovi
Movimento Disoccupati 7 novembre
Laboratorio Politico Iskra

Inserito da Golfonetwork domenica 24 maggio 2020 alle 19:49 -

Anas: lavori lungo la SS162/Dir del Centro Direzionale

CAMPANIA, ANAS: AVANZANO I LAVORI DI NUOVA PAVIMENTAZIONE LUNGO LA STRADA STATALE 162/DIR “DEL CENTRO DIREZIONALE”, IN PROVINCIA DI NAPOLI
- nessuna interruzione delle attività durante il periodo d’emergenza sanitaria da Covid-19, grazie all’adozione di tutte le misure di sicurezza previste in materia

Napoli, 21 maggio 2020
Avanzano i lavori di nuova pavimentazione di Anas (Gruppo FS) lungo la strada statale 162/dir “del Centro Direzionale” in provincia di Napoli, grazie all’adozione di tutte le necessarie misure di sicurezza previste in materia, per il contenimento del contagio da Covid-19.
Le attività di manutenzione programmata stanno interessando, attualmente, la carreggiata– in direzione di Napoli – da Acerra a Pomigliano e poi proseguiranno, in carreggiata opposta, tra Pomigliano ed Acerra; in conclusione di tali attività i lavori proseguiranno poi lungo la statale 162/NC, in tratti saltuari, comprese le rampe dello svincolo ‘Acerra-Casalnuovo’ e le rampe di innesto con la A1.
Attualmente, sulla SS162/dir, sono in vigore restringimenti della carreggiata stradale, in funzione dell’esecuzione delle attività; entro la fine della settimana – in relazione alle condizioni meteorologiche e comunque per una sola giornata lavorativa – saranno interdette al transito le rampe di ingresso ed uscita (di competenza ASI), nel territorio comunale di Castello di Cisterna (NA), con deviazione del traffico sulle rampe attigue.
(Biggi Chiara)

Inserito da Golfonetwork giovedì 21 maggio 2020 alle 20:53 -

Fase 2, Cirielli (FdI) a De Luca: basta coprifuochi

FASE 2, CIRIELLI (FDI) A DE LUCA: “BASTA COPRIFUOCHI, DIA RISPOSTE A COMMERCIO E TURISMO”
“Basta con i coprifuochi, De Luca spieghi quali risposte intende dare agli esercenti commerciali e agli operatori turistici della Campania”. Lo dichiara il Questore della Camera dei Deputati e parlamentare di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli: “Stop ai divieti, tra l’altro discriminatori tra i commercianti. Non è accettabile, infatti, che ristoranti e pizzerie possano giustamente rimanere aperti senza limiti di orario  mentre bar, vinerie, gelaterie, pasticcerie debbano chiudere obbligatoriamente entro le ore 23. E’ doveroso procedere compiendo un passo alla volta, ma bisognerebbe farlo tutti insieme senza distinzioni tra commercianti di serie A e di serie B. E poi - ricorda Cirielli - è indispensabile dare un aiuto concreto alle tante piccole attività che non riapriranno, perché i costi da sostenere per l’adeguamento alle normative anti-Covid sono elevatissimi. Cosa sta facendo De Luca per supportare economicamente le piccole e medie imprese campane? Nulla. Solo spot e mance elettorali. Così come è sconcertante che, ancora oggi, gli albergatori non sappiano cosa accadrà dopo il 2 giugno. Ci troviamo di fronte ad un paradosso: da un lato il premier Conte invita gli italiani a fare le vacanze in Italia, dall’altro De Luca non decide quando riaprire i confini regionali lasciando nell’incertezza più assoluta migliaia e migliaia di operatori del settore turismo. Il governatore ponga fine alle sue sceneggiate ed inizi ad occuparsi dei veri problemi della Campania, altrimenti sarà il principale responsabile della peggiore crisi economica della nostra regione” conclude Cirielli.
(Ufficio stampa On. Edmondo Cirielli)

Inserito da Golfonetwork giovedì 21 maggio 2020 alle 20:27 -

Anas e Croce Rossa Italiana insieme per la sicurezza degli autotrasportatori

“Save the Trucker”, prima iniziativa del protocollo d’intesa sottoscritto per il contenimento della diffusione del COVID-19
nell’ambito della Strategia di Sostenibilità del Gruppo FS Italiane
Simonini, AD Anas: “Per Anas la tutela della salute delle persone che viaggiano sulla sua rete stradale è un’assoluta priorità”
Ronzi, Segretario generale CRI: “Questo accordo con Anas è un punto di partenza molto significativo che pone al centro dell'attenzione la sicurezza di chi viaggia”
Di Matteo, Presidente Comitato Centrale Albo degli Autotrasportatori: “Lavorare in piena sicurezza è fondamentale, ora ancora di più”
 
Roma, 21 maggio 2020
Incrementare la sicurezza di chi viaggia per trasportare le merci. È l’obiettivo del nuovo protocollo d’intesa siglato da Anas (Gruppo FS Italiane) e Croce Rossa Italiana in collaborazione con Albo degli Autotrasportatori.
Il documento, redatto nell’ambito della Strategia di Sostenibilità del Gruppo FS, accende un faro sulle iniziative da mettere in campo per potenziare la sicurezza di chi percorre le strade Anas.
Il protocollo d’intesa pone le basi per un’ampia collaorazione tra Anas e Croce Rossa Italiana che prevede diverse iniziative in favore dei viaggiatori. La prima, operativa già da ieri sul Grande Raccordo Anulare, è “Save the Trucker”, un progetto interamente dedicato agli autotrasportatori, categoria in prima linea durante l’emergenza sanitaria COVID-19, il cui impegno nel garantire in maniera costante l’approvvigionamento dei beni essenziali si è rivelato determinante per la tenuta economica e sociale del Paese.
L’iniziativa si svolgerà, da oggi e fino al 21 giugno 2020, in orari specifici dal lunedì al venerdì, oltre che sul GRA, anche sulla A2 “Autostrada del Mediterraneo” presso l'Area di Servizio di Rosarno Ovest e Sala Consilina Est e sulla strada statale E45/3bis “Tiberina”. Lungo questi tracciati sono state istituite, presso alcune aree di servizio e ristoro selezionate tra quelle presenti sulla rete Anas, alcuni punti informativo-sanitari dove i volontari della Croce Rossa Italiana saranno a disposizione degli operatori dell’autotrasporto per effettuare lo screening di temperatura, la consegna gratuita di confezioni di gel disinfettante, la  distribuzione gratuita dei DPI, i dispositivi di protezione individuale (come mascherine e guanti di lattice) e per fornire tutte le informazioni relative al Covid-19.
“Save the Trucker – ha dichiarato l’Amministratore delegato di Anas Massimo Simonini – è un’iniziativa di Anas e Croce Rossa Italiana a tutela degli autotrasportatori per il contenimento della diffusione del Covid-19. In questi tempi difficili gli autotrasportatori non si sono mai fermati, garantendo il continuo rifornimento di merci e beni essenziali. Questo ha permesso a tutti noi, durante l’emergenza sanitaria, di restare a casa. L’accordo vuole essere uno strumento a supporto di questi lavoratori, che sono l'asse portante del nostro Paese, fornendo loro gli adeguati dispositivi di protezione individuali, a partire dalle mascherine. Per Anas infatti la tutela della salute delle persone che viaggiano sulla sua rete stradale è un’assoluta priorità.”
“Croce Rossa - ha dichiarato il Segretario generale di Croce Rossa Italiana Flavio Ronzi - è impegnata da sempre in attività volte a promuovere e a potenziare misure di sicurezza per i singoli e per la collettività.  Questo accordo con Anas è un punto di partenza molto significativo che pone al centro dell'attenzione la sicurezza di chi viaggia, soprattutto di chi lo fa per lavoro, in un momento in cui le attività economiche e produttive necessitano di interventi che ne favoriscano la ripresa” dichiara Flavio Ronzi, Segretario Generale della CRI.”
"Una delle priorità dell’Albo è la sicurezza degli autotrasportatori, sicurezza che passa anche attraverso attività come questa. - afferma la Presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori Maria Teresa Di Matteo -. Lavorare in piena sicurezza è fondamentale, ora ancora di più: per questo il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti già nei primi giorni dell’emergenza ha messo a punto un Protocollo, siglato da tutte le associazioni di categoria e dalle rappresentanze sindacali, contenente i comportamenti e le attività da mettere in campo per coniugare la sicurezza dei lavoratori con la necessità di proseguire questa attività lavorativa così fondamentale per il Paese.”
La Croce Rossa Italiana è in prima linea dall'inizio dell'emergenza sanitaria in corso in modo capillare su tutto il territorio nazionale attraverso migliaia di volontari e operatori che stanno lavorando senza sosta per sostenere la popolazione. La CRI sta intervenendo per garantire soccorso, supporto sanitario e logistico. Con il numero verde CRI PER LE PERSONE 800 – 065510 attivo h24 sta fornendo supporto psicologico e informazioni corrette a migliaia di cittadini. Oltre agli interventi in emergenza, la Croce Rossa Italiana si sta impegnando a trasformare questo momento critico nel “Tempo della Gentilezza”, intensificando su tutto il territorio nazionale, i servizi per le persone più vulnerabili e con maggior fragilità sociali e sanitarie, tra i quali la spesa a domicilio, il trasporto sociale, la consegna dei farmaci e dei beni di prima necessità.
Questo progetto tra l'Anas e la CRI non è l’unico. Nell’ambito dello stesso protocollo d’intesa, infatti, si sta già lavorando alla messa a punto di altre importanti iniziative dedicate ad un pubblico più vasto.
(Anas)

Inserito da Golfonetwork giovedì 21 maggio 2020 alle 20:24 -

Decreto rilancio: 12 miliardi per il saldo dei debiti della PA alle imprese

Il presidente Lombardi: «Gli enti si attivino subito: è l’unica liquidità che lo Stato garantisce all’edilizia». Accolte e inserite nel DL due proposte di FederCepi Costruzioni.
Gli enti locali ricevono dal c.d. Decreto Rilancio (Decreto-Legge n. 34 del 19 maggio 2020) una straordinaria opportunità per saldare i propri debiti verso le imprese che, nel 2019, hanno eseguito lavori pubblici, senza vedersi onorare i corrispettivi dovutri.
L’art. 115 infatti istituisce presso il Ministero dell’economia e delle finanze un apposito fondo (“Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili”), con una dotazione di 12 miliardi di euro per il 2020, distinto in due sezioni, delle quali una (per 8 miliardi) specifica proprio per appalti non saldati, nel 2019, nel settore delle costruzioni.
Il Fondo è alimentato da una specifica convenzione tra il Ministero dell’economia e delle finanze e la Cassa Depositi e Prestiti, che sarà sottoscritta (almeno stando al Decreto) entro il mese di maggio.
«Ci auguriamo che questa importante opportunità per gli enti locali di saldare i propri debiti verso le imprese – commenta il presidente nazionale di FederCepi Costruzioni, Antonio Lombardi – venga opportunamente ed adeguatamente sfruttata. Non parliamo di sovvenzioni, prestiti o agevolazioni: parliamo di quanto gli enti locali sono tenuti ed obbligati a corrispondere per lavori appaltati ed eseguiti, nel 2019, ma non regolarmente pagati alle imprese. In questo Paese, il comparto delle costruzioni deve sopperire ad una contingente e gravissima esigenza di liquidità determinata da una pandemia e da un devastante lockdown, semplicemente rivendicando quanto, in un qualunque paese civile, spetterebbe di diritto. Le reiterate sentenze di condanna della Corte Ue per tali ritardi, non si sono purtroppo tradotte in una maggiore efficienza né tanto meno nel rispetto della tempistica di pagamento imposta dalle norme europee. Ci auguriamo che ora questa opportunità offerta dal Decreto Rilancio si traduca in un immediato saldo delle spettanze 2019. Nella totale assenza di forme di sostegno da parte dello Stato, è già qualcosa il saldo di debiti risalenti allo scorso anno. L’edilizia, ancora una volta, ce la farà esclusivamente con le proprie forze».
Nei prossimi giorni FederCepi Costruzioni invierà una dettagliata informativa a tutte le stazioni appaltanti della Campania, affinché colgano l’opportunità offerta dal c.d. Decreto Rilancio e saldino sollecitamente alle imprese quanto dovuto per i lavori eseguiti nel 2019.
FederCepi Costruzioni trasmetterà infine una nota di ringraziamento al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Mario Turco che, come promesso a margine di un lungo confronto con il presidente Antonio Lombardi, ha recepito e inserito nel DL Rilancio due delle proposte di FederCepi: il sollecito saldo dei debiti della PA verso le imprese e la sospensione del contributo Anac sulle gare d’appalto.
Salerno, 21 maggio 2020
(FederCepi Costruzioni)

Inserito da Golfonetwork giovedì 21 maggio 2020 alle 20:23 -

Cisl scuola: Dirigenti e responsabilità in materia di sicurezza

Dirigenti e responsabilità in materia di sicurezza, non più rinviabili le risposte da parte del Governo. Agisca subito.
È tempo di fornire risposte alle legittime aspettative dei dirigenti scolastici. Non possiamo più attendere, l’intervento su questo tema è un passo da compiere, non più rinviabile.
La Cisl Scuola ritiene che sia una condizione imprescindibile per il ritorno nelle aule e per lo svolgimento dell’Esame di Stato. Lo avevamo già chiesto, abbiamo sollecitato e sostenuto tutti i tentativi sino ad ora intrapresi, in una interlocuzione costante anche con la Vice ministra on. Ascani. Ora è tempo di agire.
La nostra Organizzazione afferma ancora una volta con forza che è necessario intervenite subito sulle responsabilità dei dirigenti scolastici in tema di sicurezza. Il quadro normativo pre-emergenza era già incongruo, con una pesante e grave confusione di responsabilità tra enti locali e dirigenti scolastici, impropriamente individuati come datori di lavoro per le responsabilità connesse alle strutture e agli impianti, di proprietà degli enti locali. Ora il problema è addirittura ulteriormente aggravato sia per le problematiche legate alle misure anti-contagio da Covid 19 sia rispetto all’eventualità di ristrutturazioni per la riapertura a settembre delle sedi scolastiche. Si ipotizza persino di dover utilizzare spazi usualmente non dedicati all’istruzione, senza indicare chi dovrebbe assumere la responsabilità dell’idoneità degli spazi. Tutto ciò non è assolutamente tollerabile.
La Cisl Scuola, insieme ad altre organizzazioni sindacali, siglato responsabilmente un protocollo per la sicurezza nelle aule scolastiche, ha contribuito con grande attenzione ad individuare condizioni di garanzia per l’eventualità in cui l’esame di Stato si svolga in presenza, ha chiesto la definizione di luoghi istituzionali affinché le decisioni potessero essere assunte direttamente nei territori anche in relazione all’evoluzione della situazione epidemiologica. Ora tocca al Governo e al Parlamento dimostrare la stessa responsabilità.
Le modifiche da introdurre nel quadro normativo devono tenere conto dell’emergenza in corso ma devono anche risolvere, una volta per tutte, le incredibili ed inaccettabili contraddizioni che hanno reso le procedure per la sicurezza nelle scuole insostenibili.
La gestione dell’emergenza da Covid 19 esige in primo luogo una precisazione sull’art. 42 del dl 18/2020. Non è ipotizzabile una responsabilità del datore di lavoro per rischio di contagio, quando ci si è attenuti ai protocolli di sicurezza. È davvero chiedere l’impossibile. Tale precisazione non va data solo a parole ma deve essere fornita da chi ha la responsabilità di farlo. La questione riguarda tutti i datori di lavoro e quindi anche i dirigenti scolastici. E non basta una circolare. Il legislatore non può assolutamente sottrarsi alle proprie responsabilità. Deve essere pertanto estesa anche ai dirigenti scolastici l’ipotesi di intervento legislativo di cui ha parlato il direttore generale dell’INAIL, dott. Lucibello, durante l’audizione del 19 maggio presso l’11a Commissione del Senato.
L’INAIL ha offerto supporto tecnico per scrivere questa norma, per “rassicurare il sistema paese” e il Ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, ha affermato che il Governo valuterà tutti i dispositivi normativi che il Parlamento proporrà su questo tema.
Per i dirigenti scolastici, in tema di imputabilità penale, la Cisl Scuola chiede che si preveda un meccanismo simile a quello inserito nell’art. 590 sexies c.p. per le professioni sanitarie. Il secondo comma recita “qualora l'evento si sia verificato a causa di imperizia, la punibilità è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge ovvero, in mancanza di queste, le buone pratiche clinico-assistenziali, sempre che le raccomandazioni previste dalle predette linee guida risultino adeguate alle specificità del caso concreto”. Questa, con gli opportuni adattamenti al contesto scolastico, è la strada che può essere seguita ed è la logica conseguenza della definizione del protocollo con le OO.SS., è il passo che ora deve compiere il Governo sul versante della responsabilità penale e anche civile.
Ma occorre intervenire anche sulla responsabilità per le strutture edilizie e per gli impianti, analogamente a quanto è stato realizzato nel Regolamento emanato dal Ministero dell’Interno per la Polizia di Stato, con Decreto n. 127/2019. All’art. 2 è previsto che “la responsabilità del […] datore di lavoro è limitata agli effettivi poteri   di   gestione   posseduti”.
In Parlamento è attualmente in corso la conversione del dl 22/2020 e nella conferenza stampa sul DPCM relativo alle riaperture il Presidente del Consiglio ha annunciato un imminente decreto semplificazioni. Qualsiasi veicolo normativo si voglia scegliere, la Cisl Scuola ritiene che nella strategia per il rientro nelle aule scolastiche sia da inserire necessariamente un intervento sulla responsabilità in tema di sicurezza nelle scuole. E deve essere fatto prima dello svolgimento degli Esami di Stato, come doveroso atto di giustizia e di responsabilità; noi non intendiamo consentire che si continui ad abusare di quella responsabilità di cui i dirigenti stanno dando prova da anni.
Paola Serafin
Segretaria Nazionale CISL Scuola
responsabile per la Dirigenza Scolastica
(Cisl scuola nazionale)

Inserito da Golfonetwork giovedì 21 maggio 2020 alle 13:15 -

Avviso Regionale di Allerta Meteo




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Inserito da Golfonetwork martedì 19 maggio 2020 alle 20:45 -

Lega Campania, Turismo: aziende in ginocchio

Il coordinamento della Lega in Campania - “Turismo: aziende in ginocchio, De Luca penalizza settore”
Napoli 18 maggio 2020 - Le incapacità ed i ritardi del governo ed il rimpallo di responsabilità sulle riaperture da parte del presidente De Luca, danneggiano il settore turistico, un comparto strategico per la Campania. Inesistenti ed inefficaci gli aiuti messi in campo dall'esecutivo e dalla Regione. Solo confusione ed incertezza. Non si può decidere il 2 giugno, come annunciato da De Luca, un giorno prima della riapertura nazionale. Bisogna programmare. Gli imprenditori devono poter organizzare accoglienza, selezionare il personale ed avviare contratti di lavoro. I danni al turismo sono enormi: il 90% delle strutture sono chiuse e ci sono costi da sostenere. Basta, i campani meritano chiarezza, rispetto e regole certe. Meno show e più concretezza. La gente è stanca. Così una nota del Coordinamento regionale della Lega in Campania.
(Giancarlo Borriello - Lega Campania Il Portavoce)

Inserito da Golfonetwork lunedì 18 maggio 2020 alle 20:08 -

Torre Annunziata: Bimbo salvato dalla polizia
Torre Annunziata: Bimbo salvato dalla polizia. Il Coisp: " Eroe, ecco l'unico termine per definire il nostro sindacalista "
Nel pomeriggio di ieri nella villa comunale di Torre Annunziata, nel corso di una passeggiata dopo lunghe settimane di lockdown, un bimbo di appena due anni ha rischiato di perdere la vita a causa di un soffocamento. La tragedia è stata evitata solo grazie al pronto intervento di una Volante del Commissariato il cui personale, con professionalità, freddezza e competenza ha disostruito le vie respiratorie applicando con efficacia la manovra di Heimlich. Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale partenopeo del Sindacato di Polizia Coisp, intervenuto sulla vicenda ha dichiarato: "Eroe, è questo l'unico termine in grado di definire il collega che con estrema professionalità, preparazione e freddezza ha immediatamente percepito il pericolo comprendendone la natura ed effettuando alla perfezione l'unica manovra utile a salvare la vita del piccolo. Esprimo i più vivi complimenti al collega, che mi pregio di conoscere personalmente, il quale oltre ad essere un ottimo poliziotto sempre al servizio dei cittadini, è anche un brillante sindacalista della Polizia di Stato rivestendo l'incarico di Segretario generale provinciale aggiunto del Coisp partenopeo, sempre pronto a difendere i diritti dei poliziotti, specialmente in questo periodo di grosso rischio biologico dove i poliziotti napoletani sono costretti a lavorare senza forniture di DPI. Il mio pensiero va anche ai genitori ed al piccolo che hanno vissuto momenti da incubo. Esortiamo il Questore di Napoli - conclude Raimondi - a gratificare ed a ricompensare i suoi uomini per come meritano, avendo dato grande lustro alla Polizia di Stato."
Napoli 18.05.2020
(Luigi Fusco)



Antonio Matrone - Segretario Aggiunto Provinciale Coisp di Napoli
(Fare clic sull'immagine per ingrandire)


Inserito da Golfonetwork lunedì 18 maggio 2020 alle 20:06 -

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