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Covid-19, Fratelli d´Italia attiva uno sportello di ascolto

Covid-19, Fratelli d'Italia attiva uno sportello di ascolto social per aiutare chi è in difficoltà psicologica
"Il Covid-19 potrebbe trascinare con sé un'altra epidemia di cui, purtroppo, si cominciano a intravedere i primi segnali. Parliamo dei disturbi depressivi". È quanto afferma Imma Vietri, responsabile regionale del Dipartimento Tutela Vittime di Fratelli d'Italia. "Quest'emergenza sanitaria sta erodendo la nostra economia e l'insicurezza rispetto al futuro alimenta in modo profondo disturbi psicologici. Stanchezza, impotenza, sensazione di non avere il controllo sulla nostra realtà ne rappresentano i sintomi. Pensare che una crisi come quella attuale non lasci conseguenze psicologiche sarebbe un'ingenuità. Le stiamo già vivendo adesso". Un dato su tutti, drammatico, ne è la conferma: dall'inizio dell'anno si sono registrati ben 42 suicidi tra commercianti e piccoli imprenditori, 25 durante il lockdown. Dieci milioni di italiani sono a rischio povertà e una crisi economica che comincia a manifestarsi in tutta la sua complessità potrebbe portare ad una "epidemia suicidiaria" come già ravvisato dall'Oms e dall'Osservatorio nazionale violenza e suicidio.
Per contribuire ad arginare questa preoccupante tendenza, il Dipartimento Tutela Vittime di Fratelli d'Italia, su iniziativa della coordinatrice nazionale Cinzia Pellegrino, ha attivato da alcune settimane uno sportello social sulla pagina Facebook "Emergenza covid 19: sportello di aiuto e sostegno", dove chiunque si trovi in un disagio psicologico possa chiedere aiuto e trovare assistenza gratuita, anche in forma anonima. A curare il servizio sono l'avvocato Maria Sabina Lembo e la psicologica Rosj Guido. Sulla pagina Facebook sono presenti anche molti video a cura di esperti che danno consigli utili su come riconoscere e prevenire comportamenti disfunzionali. Chiunque, infine, può scrivere una mail all'indirizzo tutelavittime@fratelli-italia.it per inoltrare una richiesta di aiuto.
Per i dirigenti di Fratelli d'Italia il Governo dovrebbe attivarsi con misure concrete a sostegno di tutte le fasce della popolazione in difficoltà a causa dell'emergenza. "È aberrante che famiglie, imprese, categorie produttive e commercianti siano ancora una volta totalmente dimenticati e abbandonati dall'ennesimo decreto annuncio di Conte. Senza una reale tutela di famiglie, aziende, imprenditori e lavoratori autonomi non ci sarà alcun "rilancio"". 
(Dipartimento Tutela Vittime Fratelli d'Italia - Imma Vietri responsabile regionale)


Imma Vietri

Inserito da Golfonetwork lunedì 18 maggio 2020 alle 13:29 -

Sinistra Italiana: Contro il nuovo scippo di risorse al Meridione

Desta  profonda preoccupazione il rischio che si consumi l’ennesima sottrazione di risorse ai danni del Sud. Nonostante le rassicurazioni in senso contrario del ministro Provenzano, gli elementi che indicano che si sta andando in questa direzione sono molti e senza possibilità di equivoco.

Va preliminarmente chiarito che tra le iniziative dell’Unione Europea per fronteggiare l’emergenza sanitaria è  prevista la flessibilità nell’utilizzo dei fondi strutturali. Sussiste dunque la possibilità di trasferire risorse tra i tre fondi della politica di coesione e tra le diverse categorie di Regioni.  Le diverse “categorie di Regioni”,  sono tre: 1) sviluppate; 2) in transizione; 3) in ritardo di sviluppo. – L’ attuale normativa, in linea con il principio della concentrazione geografica,  che regola a livello europeo i fondi strutturali, prevede che l’ 80% delle risorse vada al Mezzogiorno dove, com’è noto, sono ubicate le Regioni in ritardo di sviluppo. Autorizzare la “flessibilità” nell’uso dei fondi strutturali significa dunque trasferire risorse da quelle in ritardo di sviluppo a quelle sviluppate.  Questo rischio è confermato dal fatto che il Def 2020 viene dopo che si sono conosciuti i contenuti di un documento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica dove, tra le proposte per uscire dalla crisi, si formula l’ipotesi di modificare l’attuale ripartizione delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione. E il def 2020 è una prima applicazione di quel documento.

Va specificato che il Def è a contenuto vincolato per cui nella sua seconda sezione vanno indicate, tra l’altro, “le risorse destinate allo sviluppo delle aree sottoutilizzate con evidenziazione dei fondi nazionali addizionali”. Tuttavia,   scorrendo la sezione II del Def 2020  è possibile verificare che la norma viene rispettata soltanto sotto un profilo meramente formale perché vi è sì il capitolo dedicato alle “risorse destinate alla coesione territoriale e i fondi nazionali addizionali”, ma in questo capitolo manca l’indicazione dei programmi di spesa su cui applicare la riserva del 34% degli investimenti al Sud ( che corrisponde alla percentuale del peso demografico della popolazione meridionale)  come prevede la legge n. 18/2017.           

Si deve aggiungere inoltre che dal 1° febbraio 2020 e per gli anni 2020 e 2021, le risorse Fondo Sviluppo e coesione rinvenienti dai cicli programmatori 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020 possono essere in via eccezionale destinate ad ogni tipologia di intervento a carattere nazionale, regionale o locale connessa a fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia da  Covid-19 in coerenza con la riprogrammazione che, per le stesse finalità, le amministrazioni nazionali, regionali o locali operano  nell'ambito dei Programmi operativi dei Fondi SIE. È confermato che non sarà necessario il cofinanziamento del Governo italiano sui fondi europei (Fsc), deciso dalla UE,  allo scopo di consentire una rapida spesa senza gravare sul patto di stabilità. Come è evidente però questo comporterà  il mancato impegno dei fondi  di competenza del governo centrale che avrebbero dovuto integrare  quelli UE Non ci vuole molto a capire che si tratta di altre risorse sottratte al Sud, fatto già esplicitato nel def approvato ad aprile.  

Ma c’è di più. Il decreto  Rilancio prevede che, in considerazione della situazione di crisi connessa all’emergenza Covid-19,  le imprese con un volume di ricavi non superiore a 250 milioni e i lavoratori autonomi, con un corrispondente volume di compensi, non siano tenuti al versamento del saldo dell’IRAP dovuta per il 2019 né della prima rata, pari al 40 per cento, dell’acconto dell’IRAP dovuta per il 2020. Ma con l’IRAP si finanzia la sanità. Nonostante il governo abbia confermato di non voler attivare il prestito, il paradosso è che ci sono molte probabilità di ricorrere al Mes, che consentirebbe l’accesso a 36 miliardi con la condizionalità di utilizzarli solo, direttamente o indirettamente, per l’emergenza sanitaria. In questo caso la restituzione del nuovo debito e i relativi interessi saranno pagati da tutti i cittadini, inclusi quelli del Sud che soffrono già di una pessima condizione della sanità pubblica che è ampiamente sottofinanziata. Il paradosso è che si sottraggono i fondi destinabili anche la sanità già disponibili e si ricorre invece a un debito, che presenta sicuramente tassi bassi ma anche un elevato rischio di “stigma” che potrà essere pagato duramente in termini di giudizio dei mercati finanziari sulla sostenibilità del debito pubblico, con tutto quello che ne consegue in termini di rialzo dello “spread” e  attivazione delle procedure di intervento degli organismi europei assimilabili a quelli della famigerata troika ai danni della Grecia.

Per tutte queste ragioni denunciamo con forza che, nonostante le dichiarazioni, si sta consumando ai danni del Mezzogiorno l’ennesimo scippo di risorse. Un ulteriore taglio come quelle che si intravede   in una fase delicata come quella del dopo-Covid , quando bisognerà fare fronte alle urgenze di una crisi sociale ed economica senza precedenti nella storia repubblicana, renderà impossibile assicurare un minimo di ripresa e metterà a repentaglio la coesione sociale esponendo i meridionali al rischio di un ulteriore scivolamento in condizioni di marginalità, dipendenza e  vulnerabilità anche nei confronti delle mafie.     

Invitiamo pertanto le forze parlamentari di maggioranza a intervenire urgentemente sul def così come  formulato, come è ancora  possibile attraverso la nota aggiuntiva, per ripristinare le risorse necessarie alle regioni meridionali. E’ l’unico modo, questo, per evitare che si consumi una secessione di fatto irreversibile ai danni di una parte fondamentale del paese.
(SINISTRA ITALIANA - Coordinamento regionale Campania)

Inserito da Golfonetwork sabato 16 maggio 2020 alle 21:01 -

Li.Si.Po.: Ancora un suicidio nelle forze dell´ordine

ANCORA UN SUICIDIO NELLE FORZE DELL'ORDINE. DE LIETO (LI.SI.PO.) DEBELLARE QUESTA "STRAGE SILENZIOSA" 

A Campobello di Licata (AG) un giovane Maresciallo dell'Arma dei Carabinieri, ben voluto dai colleghi e dalla cittadinanza tutta, nell'odierna mattinata si è suicidato con la pistola d'ordinanza. Il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto ha dichiarato: "Il LI.SI.PO. tutto si unisce all'immenso dolore della famiglia del Carabiniere che si è tolto la vita. Purtroppo, amaramente siamo costretti a registrare che il "virus suicidi" nelle Forze dell'ordine continua sempre più a mietere vittime. Questa O.S. LI.SI.PO. ha sempre chiesto ai signori del "palazzo romano" un pool di psicologi a stretto contatto con gli operatori di Polizia, in modo tale da intervenire per tempo su qualsiasi situazione sospetta che l'appartenente alle Forze dell'ordine stesse vivendo, assicurando allo stesso modo il necessario supporto al fine di evitare il verificarsi di qualsiasi atto drammatico. Ad oggi, a giudizio del LI.SI.PO., - ha rimarcato de Lieto - non si sono visti i risultati sperati, il "virus suicidi" la fa sempre più da padrone e il numero delle perdite nelle file delle Forze dell'ordine sale sempre più in alto. Il LI.SI.PO. - ha concluso de Lieto - chiede ai signori politici, che tanto si sono impegnati per l'approvazione di una sanatoria che regolarizza gli stranieri irregolari, di impegnarsi allo stesso modo per debellare definitivamente questa "strage silenziosa" che continua a mietere vittime tra gli operatori della sicurezza".
Roma, 14 maggio 2020.
(Antonio Curci)


Inserito da Golfonetwork venerdì 15 maggio 2020 alle 19:38 -

Imma Vietri (FdI): Dati Istat drammatici per la Campania

Imma Vietri (FdI): "Dati Istat drammatici per la Campania. Dopo la crisi Covid, emergenza socio-economica annunciata"
"Lo scenario tracciato dall'Istat con il Rapporto Sdgs 2020 lascia presagire una situazione di grave emergenza socio-economica per la Campania quando ci saremo lasciati alle spalle la pandemia". Lo afferma Imma Vietri, dirigente di Fratelli d'Italia. "L'analisi fatta dall'Istituto Nazionale di Statistica sullo sviluppo sostenibile evidenzia come la nostra regione presenti ancora troppi indici di arretratezza, basti pensare che oltre la metà della popolazione (il 53,6%) vive in condizioni di povertà o di esclusione sociale e il 20,2% si trova addirittura in una situazione di grave deprivazione materiale. Se questi sono i dati di partenza - sottolinea la dirigente di FdI - è difficile ipotizzare una condizione migliore una volta superata l'emergenza Covid-19. Le misure prese nelle ultime settimane non potranno di certo invertire la tendenza, con la conseguenza che la Campania pagherà più di altre regioni le conseguenze della crisi. Molte aziende della filiera turistica, solo per fare un esempio, sono state lasciate senza alcuna forma di aiuto. Quando finalmente ci sarà la ripresa, saranno in condizioni di poter tornare a svolgere la loro attività o avremo detto addio ad una parte della nostra economia? E che futuro si prospetta per le persone che da queste aziende traevano il loro reddito? Eppure il turismo avrebbe meritato ben altra attenzione, se non altro perché rappresenta una grande fetta del Pil della nostra regione. Ma il discorso, purtroppo, vale anche ad altri settori".
Per quanto riguarda gli indicatori economici, il Rapporto Sdgs 2020 è implacabile: il reddito disponibile pro capite in Campania è di 13.456 euro, 5.500 euro in meno della media nazionale. "È la diretta conseguenza - sostiene Imma Vietri - di una situazione occupazionale drammatica: il tasso di disoccupazione è del 20% mentre quello di occupazione nella fascia di età che va dai 20 ai 64 anni è del 45,2%, molto più basso di quello nazionale (63,5%). È evidente che se non si mettono in campo azioni in grado di favorire concretamente l'occupazione ci ritroveremo sempre in una condizione di estrema povertà. Quello che i dati Istat ci indicano è che occorreva attivarsi da tempo, con misure adeguate, per invertire una situazione di difficoltà che viene sì da lontano, ma che poteva essere arginata con scelte politiche forti".
Su questo punto la dirigente di Fratelli d'Italia chiama in causa la gestione del governatore De Luca. "I ritardi nella gestione dei fondi europei da parte della Regione e le troppe ombre sul loro utilizzo in alcuni settori rappresentano un'occasione mancata. La condizione di disagio in cui vive una larga fetta della popolazione della Campania, quindi, non è destinata a migliorare. E chi ha governato in questi anni non potrà nascondere le proprie responsabilità dicendo che è stata tutta colpa della crisi legata alla pandemia"..
Salerno, 15 maggio 2020 
(Imma Vietri - dirigente Fratelli d'Italia)


Inserito da Golfonetwork venerdì 15 maggio 2020 alle 18:34 -

Esame avvocato 2019: bene la norma del DL Rilancio

“Esame avvocato 2019: bene la norma del DL Rilancio per la correzione degli elaborati da remoto”.
"In seguito a numerose sollecitazioni provenienti da praticanti avvocati, abbiamo seguito in queste ore la delicata vicenda della mancata correzione degli elaborati della sessione 2019. Andava nella direzione giusta la nota del Presidente della Commissione centrale esami avvocato, che invitava le Sottocommissioni distrettuali a riprendere le attività di correzione dal prossimo 15 maggio. Questa nota però faceva “salva la persistenza di ragioni ostative di carattere locale”, legate naturalmente al rispetto dei protocolli di sicurezza."
Cosi' in una nota l'on.Piero De Luca
" Pertanto, poiché gli elaborati sono stati consegnati e meritano di essere corretti sull’intero territorio nazionale, come condiviso in un confronto con il Responsabile Giustizia del Pd, Walter Verini, e il Presidente dell’Unione regionale degli Ordini forensi campani, Americo Montera, abbiamo lavorato con il gruppo PD, insieme al Sottosegretario Andrea Giorgis, per inserire una norma specifica nel DL Rilancio. Questa disposizione autorizza la correzione delle prove scritte anche in deroga al sistema tradizionale, attraverso l’utilizzo di ogni strumento telematico idoneo da remoto. Stiamo seguendo con attenzione dunque le problematiche dei giovani candidati, che non devono sentirsi assolutamente “abbandonati” dalle Istituzioni e che vanno sostenuti in ogni modo per evitare il rischio di "perdere" l'attuale sessione di esame di abilitazione". 
(Ufficio stampa Piero De Luca)

Inserito da Golfonetwork giovedì 14 maggio 2020 alle 11:52 -

Dl rilancio: Cafasso (pres. Ais), ritardi Cig sulla pelle dei lavoratori

DL RILANCIO: CAFASSO (PRES. AIS), “RITARDI CIG SULLA PELLE DEI LAVORATORI. GOVERNO INTERVENGA PER EVITARE FRIZIONI SOCIALI”
Divario anche tra Regione e Regione: 2,53 % erogata in Lombardia e 43% in Campania

Napoli - “9,1 milioni di lavoratori hanno fatto domanda di CIG e soltanto 6,2 milioni sono stati soddisfatti. Risultato? 3 milioni di lavoratori sono senza stipendio da due mesi! Ancora più penalizzati i lavoratori che devono districarsi con il nodo della CIG in deroga, riservata alle imprese con meno di 5 dipendenti e a tutte le altre aziende che normalmente non avrebbero accesso alla cassa ordinaria. Il procedimento in questo caso è particolarmente complesso e prevede un accordo delle Regioni con i sindacati, una istruttoria regionale, la trasmissione all'INPS, procedura complessa e travagliata. Solo successivamente avviene il pagamento. Pertanto il budget è dello Stato ma procedure regionali, con ben 21 regolamentazioni diverse che stabiliscono i termini per il pagamento del sussidio, e con altrettante Regioni non ugualmente preparate a gestire la mole di richieste arrivate. Di conseguenza abbiamo un divario anche tra Regione e Regione. Ad esempio, il 2,53% di CIG erogata in Lombardia ed il 43% in Campania. A chi dobbiamo quindi attribuire il ritardo nel lavorare le pratiche? All’INPS o alle Regioni? Nella bozza diramata dai media del “Decreto Rilancio”, intanto, si parla di CIG prolungata a 3 settimane anziché 9, per mancanza di copertura. Si aspetta ancora la conferma del Ministero del Lavoro sul superamento di questa ambigua obiezione. E in tutto questo rimbalzo di competenze tra enti diversi a rimetterci, naturalmente, sono i lavoratori! E’ stato un grave errore la scelta di ricorrere a questa procedura così farraginosa che ha messo in crisi il sistema. Per non parlare dei ritardi dovuti ad un “Decreto aprile” mai nato, ad un “Decreto maggio” che non si sa bene quando sarà approvato. L’irresponsabilità di alcuni non può diventare la responsabilità di lavoratori ed aziende! Il Governo deve intervenire urgentemente per superare i ritardi che si stanno accumulando nell'erogazione della cassa integrazione. È assolutamente necessaria una semplificazione per garantire la liquidazione rapida degli importi spettanti. Il lavoro che si sta svolgendo è immane ma, un’attività h24, 7 giorni su 7, deve valere la soddisfazione di vedere pagata la Cassa Integrazione ai lavoratori delle nostre aziende. E non possiamo dimenticare ciò che vivono gli artigiani con gli ulteriori ed immotivati oltre che incostituzionali paletti dell’FSBA e gli stagionali, che non prenderanno l’indennità se hanno lavorato anche un solo giorno nel 2020!! Migliaia di famiglie sono in grave difficoltà. Aumentano gli episodi di disperazione collettiva. Il rischio di frizioni sociali è alto. E noi non vogliamo essere correi con le inadempienze dello Stato, di quelle superficialità che hanno risvolti pesanti sulla vita della gente. Tutte le istituzioni coinvolte, il Governo; il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo; il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico; le Regioni, sono chiamate ad uno sforzo responsabile. Sappiamo che il momento è delicato e che non è stato facile gestire l’emergenza Coronavirus ma non bisogna mai perdere di vista che il lavoro è un diritto fondamentale, è dignità ed è vita. E chi rappresenta lo Stato non può dimenticarlo” - E’ quanto ha dichiarato Nino Carmine Cafasso
Presidente AIS (Associazione Imprese di Servizi), Giuslavorista e Consulente del Lavoro.
(Barbara La Rosa)

Inserito da Golfonetwork mercoledì 13 maggio 2020 alle 18:49 -

Anas: proseguono interventi di manutenzione programmata

CAMPANIA, ANAS: PROSEGUONO GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE PROGRAMMATA LUNGO LA SS372 “TELESINA”, TRA LE PROVINCE DI BENEVENTO E CASERTA
- interventi di sostituzione e integrazione della segnaletica verticale;
- oltre 2 milioni e 300 mila euro l’investimento complessivo per le statali 7/bis “di Terra di Lavoro” e 7 Quater “Domitiana”

Napoli, 13 maggio 2020

Proseguono i lavori di Anas di manutenzione programmata lungo la strada statale 372 “Telesina”, già interessata, in alcuni tratti, da lavori di sostituzione delle barriere di sicurezza; in particolare, avanzano i lavori di rifacimento della segnaletica verticale, tra le province di Benevento e Caserta.
Nel dettaglio, l’intervento – già completato per oltre il 60% – riguarda la sostituzione e l’integrazione della segnaletica verticale e complementare lungo l’intero tracciato della statale 372, svincoli compresi.
Il lavoro rientra nell’ambito di un intervento più ampio di sostituzione della segnaletica verticale – per un investimento complessivo di oltre 2 milioni e 300 mila euro – che riguarda anche alcuni tratti delle strade statali 7/bis “di Terra di Lavoro” e 7 Quater “Domitiana”, che saranno interessate successivamente, tra le province di Napoli e Caserta.
In funzione dell’avanzamento delle attività sono attivi restringimenti della carreggiata oppure sensi unici alternati; l’ultimazione dell’intervento è prevista entro la fine del mese di ottobre.
Durante l’esecuzione dei lavori, il Raggruppamento Temporaneo d’Imprese CMS Srl – KIKAI Srl con sede in Ospedaletto d’Apinolo (AV) adotta tutte le misure di sicurezza imposte in materia di cantieri stradali per il contenimento del contagio da Covid-19.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che in ottemperanza alle disposizioni governative per l’emergenza Coronavirus è importante limitare i viaggi
(Biggi Chiara)

Inserito da Golfonetwork mercoledì 13 maggio 2020 alle 13:10 -

Ugo Grassi, Sanità in Campania: De Luca che confusione

Il senatore della Lega Ugo Grassi - “Sanità in Campania: De Luca  che confusione. Salvati da medici ed infermieri ".
Napoli 13 maggio 2020 – “La professionalità di medici, infermieri e operatori sanitari che ha salvato la Campania dal collasso durante i giorni bui dell'emergenza Covid da sola non può bastare a tamponare le falle di un sistema regionale dell'assistenza fiaccato da cinque anni di pessima amministrazione da parte di De Luca e del centrosinistra in Campania. E, giorno dopo giorno, si stanno palesando i problemi di sempre.
Primo: i pronto soccorso degli ospedali di Napoli hanno difficoltà ad accogliere i pazienti ordinari ricoverati con il 118. Non ci sono ancora percorsi dedicati per i malati ordinari, mancano letti e barelle e molti reparti sono chiusi per sanificazione. Una situazione intollerabile che ha spinto il direttore del 118 a denunciare pubblicamente «la grave situazione di ricettività da parte dei presidi ospedalieri cittadini». Dalla Regione fanno spallucce.
Secondo: che la Campania fosse tra le ultime regioni d'Italia per numero di tamponi lo hanno certificato i principali enti di controllo. Ma in questi giorni sono ancora meno i tamponi che vengono eseguiti: mancano i reagenti e quindi si allungano i tempi per eseguire i test sui pazienti. Dov'è finita la sicumera di De Luca? Non pervenuta. Come non pervenuto è il piano per lo screening sierologico di massa annunciato dal governatore: 300mila test sierologici. Mai visti. Anzi, nell'unica città della Campania dove era imminente il programma di screening della popolazione, Ariano Irpino, De Luca e i suoi manager collezionano l'ennesimo flop. La procura di Avellino sta facendo luce sullo strano caso degli otto tamponi positivi prima positivi, poi negativi, con inquietanti voci, riportate dalla stampa, che almeno un tampone risulterebbe infine positivo al gene N (uno degli indicatori del virus). Bene, avevamo denunciato da tempo che qualcosa non andava. Così è a rischio la salute dei cittadini.  La campagna che avrebbe dovuto iniziare in questi giorni, slitta perché l'Asl non ha ancora dato il parere sull'idoneità dei locali. Forse si comincia sabato".
Così il senatore della Lega, Ugo Grassi.
(Giancarlo Borriello - Lega Campania Il Portavoce)

Inserito da Golfonetwork mercoledì 13 maggio 2020 alle 12:45 -

Fase 2 in Campania, i cittadini presi in giro

Il deputato della Lega Gianluca Cantalamessa - “Fase 2 in Campania, i cittadini presi in giro dalle false promesse di Conte e De Luca".
Napoli 13 maggio 2020 – “Le promesse delle sinistre, da Conte a De Luca,   stanno portando alla fame i cittadini campani. Non è ancora finita la fase 1 e lo stiamo vedendo dall’emergenza sanitaria per mancanza dei reagenti per i tamponi e dalla disorganizzazione nella riapertura degli ospedali.  L’inizio della fase 2 annunciata da De Luca è un disastro. L’allarme lanciato dalla FIPE è l’ennesimo segnale preoccupante. Se oltre 10mila aziende sono a rischio significa che ci sono almeno 100mila persone che nei prossimi mesi non avranno possibilità di ricollocarsi. Anche sui ristoratori stiamo assistendo ad un triste teatrino. I guadagni sulla ristorazione si contano sul numero di tavoli e dei coperti. Se si taglia drasticamente il numero di questi significa levare soldi dalle tasche degli imprenditori e delle famiglie di chi ci lavora. Significano cali drastici degli introiti che avranno ripercussioni catastrofiche. Così non può andare. Non è possibile fare politica con falsi annunci per un pugno di like in più. Nella vita reale ci sono problemi che vanno affrontati con tempistiche precise. Basta, stanno facendo  danni enormi in regione Campania, sulla pelle dei cittadini presi in giro”.
Così il deputato della Lega, Gianluca Cantalamessa.
(Giancarlo Borriello - Lega Campania Il Portavoce)

Inserito da Golfonetwork mercoledì 13 maggio 2020 alle 12:43 -

Anas: riavviati lavori di manutenzione programmata

CAMPANIA, ANAS: RIAVVIATI I LAVORI DI MANUTENZIONE PROGRAMMATA LUNGO LA SS7 “APPIA”, IN PROVINCIA DI AVELLINO
- l’investimento complessivo è di circa 1 milione e 400 mila euro;
- l’ultimazione dell’intervento è prevista entro la fine del mese prossimo.

Napoli, 12 maggio 2020
Anas (Gruppo FS Italiane) ha riavviato i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino dei dissesti stradali tra il km 283,300 ed il km 299,800 della strada statale 7 “Appia”, lungo un tratto sito tra i territori comunali di Pratola Serra e Venticano, in provincia di Avellino, interessato da un precedente movimento franoso; la ripresa si è resa possibile a seguito dell’adeguamento del cantiere da parte del Raggruppamento Temporaneo d’Imprese Sibilio Raffaele - Dott. Biagio Dezio Costruzioni Srl, con sede in Casoria (NA) alle misure di sicurezza imposte in materia di contenimento del contagio da Covid-19.
Nel dettaglio, è già stato completato l’intervento strutturale previsto al km 299,800, unitamente alla posa in opera delle barriere di sicurezza stradale; sono già state realizzate, inoltre, una serie di paratie di pali ed alcune opere di regimentazione idraulica.
Attualmente è in fase di ultimazione un’ultima paratia di pali e nel tratto interessato dall'opera strutturale il rifacimento della pavimentazione stradale e della segnaletica orizzontale.
Con l’ultimazione dei lavori, prevista entro la fine del mese prossimo, verranno rimossi i due provvedimenti attualmente in vigore per il traffico ovvero la chiusura al traffico del tratto di statale 7 "Appia" cha va dal km 278,800 al km 284,100 ed il restringimento della carreggiata stradale dal km 299,600 al km 299,900.
L’investimento complessivo dell’intervento è di circa 1 milione e 400 mila euro.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri
(Chiara Biggi)

Inserito da Golfonetwork martedì 12 maggio 2020 alle 13:02 -

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