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Ci sono 3460 News in 346 pagine e voi siete nella pagina numero 191

Campania: prorogata l'Allerta Meteo anche per domani 24 febbraio

Napoli- La Protezione civile della Regione Campania ha prorogato l’avviso di criticità meteo per vento e mare anche per l’intera giornata di domani. Proseguiranno infatti “Venti forti nord-orientali, con locali raffiche”. Il mare si presenterà “agitato al largo e lungo le coste esposte con possibili mareggiate”. Si ricorda agli enti competenti che fino alla mezzanotte di oggi si prevedono venti ancora molto forti e persistenti sull’intero territorio e di mantenere in essere tutte le misure atte a prevenire e contrastare i fenomeni e di prestare attenzione alle fasce fragili della popolazione.

(Protezione Civile Campania)

Inserito da Golfonetwork sabato 23 febbraio 2019 alle 13:47 -

Comunicato Anas

CAMPANIA, ANAS: SULLA STRADA STATALE 268 “DEL VESUVIO”, PER LAVORI DI NUOVA PAVIMENTAZIONE, TRA IL 25 FEBBRAIO ED IL 1° MARZO CHIUSA – IN CARREGGIATA NORD – LA TRATTA TRA GLI SVINCOLI DI ‘OTTAVIANO-SAN GIUSEPPE NORD’ ED ‘OTTAVIANO ZONA INDUSTRIALE’, IN PROVINCIA DI NAPOLI
- Fruibile da lunedì 25 febbraio la rampa di accesso, in direzione Napoli, dello svincolo di ‘Ottaviano Zona Industriale’

Napoli, 22 febbraio 2019
Sulla strada statale 268 “del Vesuvio”, per lavori di nuova pavimentazione drenante e di realizzazione della relativa segnaletica sulla carreggiata nord, a partire dalle ore 9.00 di lunedì 25 gennaio e fino alle ore 17.00 di venerdì 1° marzo 2019 sarà chiusa al traffico la tratta compresa tra gli svincoli di ‘Ottaviano-San Giuseppe nord’ ed ‘Ottaviano Zona Industriale’, in provincia di Napoli; condizioni meteo particolarmente avverse comporteranno uno slittamento delle attività.
Contestualmente, a partire dalle ore 9.00 di lunedì 25 febbraio, sarà fruibile la rampa di accesso, in direzione Napoli, dello svincolo di ‘Ottaviano Zona Industriale’, funzionale al rientro sulla SS268 della circolazione proveniente da Angri, deviata su viabilità comunale.
Nel dettaglio, i veicoli che da Angri viaggiano sulla SS268 “del Vesuvio” in direzione di Napoli, verranno deviati con uscita obbligatoria in corrispondenza dello svincolo di Ottaviano-San Giuseppe nord (km 13,800) e rientro in corrispondenza dello svincolo di Ottaviano Zona Industriale (km 12,500). Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida.
(Biggi Chiara)

Inserito da Golfonetwork venerdì 22 febbraio 2019 alle 13:20 -

Nasce il «Tavolo del Mare» di Capri

Dieci associazioni tutte legate con scopi diversi all’ambiente ed al mare, si sono riunite, su intenti comuni ed in modo trasversale, per salvaguardare “la risorsa mare”. Scopo comune delle associazioni è di monitorare lo stato del mare dell’isola di Capri, che al momento non gode di ottima salute. Una tendenza al peggioramento che aumenta di anno in anno e che solo attraverso la realizzazione di un’Area Marina protetta potrebbe arginarsi.
Partendo da queste basi, consapevoli che è necessario un confronto continuo su queste problematiche, per mantenere alta l’attenzione dell’intera comunità, si è giunti a questa condivisione di intenti tra le varie associazioni aderenti: Arci Pesca Fisa, Asic Capri, Capri Sommersa, Capriamoci, Chi Ama Capri, FIOPS, L’Amo di Capri, Legambiente, Marevivo, Marina di Capri e Yacth Club, creando un “Tavolo del Mare” periodico e perpetuo, dove discutere con le amministrazioni comunali e le autorità competenti, su tutte le problematiche, cercando di proporre rimedi anche con gli strumenti normativi a disposizione. Il tutto con la massima trasparenza e condivisione, con l’intento di coinvolgere anche il Ministero dell’Ambiente, sollecitando la tanta attesa Area Marina Protetta dell’Isola di Capri.
Le associazioni promotrici del “Tavolo del Mare” si sono poste come obiettivo, pertanto, quello di:
•Salvaguardare l’ambiente dell’isola di Capri, incentivandone la fruizione turistica sostenibile;
•Accelerare la macchina amministrativa per l’istituzione dell’Area Marina Protetta di Capri;
•Aiutare dove possibile la futura AMP, divenendo strumento di supporto per la stessa, salvaguardandola e divulgandola;
•Rafforzare ed incrementare il rispetto delle normative vigenti in mare e nell’ambiente in genere;
•Salvaguardare e tutelare il fragile equilibrio degli ambienti costieri e marini ormai fortemente minaccianti;
•Essere di aiuto e supporto alle autorità competenti;
•Promuovere interventi che riducano e regolamentino il traffico costiero dell’isola;
•Attuare ogni iniziativa al fine di ridurre la velocità, che è divenuta una vera piaga del turismo in mare.
(Tavolo del Mare Capri)


Inserito da Golfonetwork venerdì 22 febbraio 2019 alle 12:12 -

Coisp: detenuto per duplice omicidio non rispetta il permesso premio

Detenuto per duplice omicidio di due poliziotti non rispetta il permesso premio e viene arrestato. Il Coisp: "Sono anni che chiediamo la certezza della pena e stop ai benefici per chi si rende responsabile di delitti tanto efferati."
Nel corso del fine settimana trascorso, un detenuto in permesso premio non ha rispettato le prescrizioni ed è quindi stato tratto in arresto dai poliziotti pescaresi.
Autore dei fatti è un uomo che nel 1993 si rese responsabile unitamente ad un complice del duplice efferato omicidio di due poliziotti partenopei, Gennaro Autori e Michele Del Giudice.
Sulla vicenda è intervenuto duramente Giuseppe Raimondi, Segretario Generale provinciale del Sindacato di Polizia Coisp, il quale ha dichiarato: "Sono trascorsi quasi 26 anni da quella maledetta sera in cui i due colleghi della squadra mobile di Napoli furono barbaramente e vigliaccamente trucidati da due delinquenti che non esitarono a colpirli a morte alle spalle. Ricordo bene le fasi successive quando tutta la Polizia partenopea si mise sulle loro tracce stanandoli in una zona impervia della collina dei Camaldoli, uomini che dopo ore di estenuanti attività diedero grandissima prova di professionalità traendo in arresto i due al termine di un folle conflitto a fuoco, rendendo così onore ai due fratelli ammazzati. Oggi purtroppo apprendiamo dalla stampa che uno dei due assassini, condannato all'ergastolo, aveva ricevuto un permesso premio violando le relative prescrizioni e solo grazie alla professionalità ed all'intuito dei colleghi pescaresi è stato giustamente tratto in arresto. Tutto ciò - prosegue Raimondi - mi provoca profonda amarezza e rammarico perché non deve assolutamente esistere che per crimini tanto efferati possa essere concesso un beneficio ad un ergastolano che già in passato si era reso responsabile di evasioni, e che guarda caso stava sfruttando per commettere chissà quale altra azione. Certezza della pena e diniego dei benefici per determinati reati, sono le uniche armi per combattere l'illegalità, e per impedire che degli eroi siano disonorati anche dopo 26 anni dal loro sacrificio."
(Luigi Fusco)


Giuseppe Raimondi

Inserito da Golfonetwork mercoledì 20 febbraio 2019 alle 13:25 -

Campania, Anas: incidente sulla SS7 Via Appia a Lioni (Av)

Napoli, 20 febbraio 2019
Sulla strada statale 7 ‘Via Appia’ è provvisoriamente chiuso il tratto in corrispondenza del km 348,500, nel comune di Lioni in provincia di Avellino, per un incidente tra più veicoli.
Sul posto sono presenti il personale Anas e le Forze dell’Ordine per ripristinare la circolazione il prima possibile.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida.
(Anas)

Inserito da Golfonetwork mercoledì 20 febbraio 2019 alle 09:15 -

1848: un 170° da rivisitare e ricordare

Cade quest’anno il 170° della famosa rivoluzione del 1848 che è rimasta anche nel frasario comune come “succede il ’48” quando dei grossi guai accadono.
Una serie di articoli riguarderà questo tema fondamentale della storia duosiciliana che è il vero prodromo del risorgimento del 1860.
Cominciamo con scandire le date di quell’anno fatidico evidenziando gli avvenimenti più rilevanti.
Già a fine 1847 attorno al Faro sediziosi stranieri appiccano focolai a stento rintuzzati dai Regi.
Il nuovo anno si apre con i moti di Sicilia.

Gennaio 12
Scoppia la rivoluzione a Palermo grazie alla regia inglese (Lord Mintho),  ai settari internazionali sbarcati, ai nobili oppressi (loro sì dai Borbone) e ai loro nuovi servi della gleba i famosi picciotti.
Gennaio 29
Il Re Ferdinando si trova in grande imbarazzo con la Sicilia rivoltata e Napoli zeppa di sediziosi. Prima di prendere decisioni fa quello che nessuno storico postumo ha mai riportato: esce dalla reggia e incontra con una esigua scorta i popolani in varie zone della capitale. Ad essi chiede pareri e consigli che sono tutti orientati contro la rivoluzione dei signori e degli stranieri, con l’assicurazione che i Napoletani avrebbero combattuto per lui.

Febbraio 11
Promulgazione della Costituzione delle Due Sicilie fatta dal primo regnante nella penisola italica. Infatti a Torino avverrà il 4 marzo , a Firenze il 10 e a Roma il 14. Essa solo apparentemente non toccava il Re perché lo stringeva con le sue norme sempre di più sino a condurlo all’impossibilità di esercitare il suo ruolo. L’effetto più deleterio per la massa era l’adozione del tricolore massonico, pur con le insegne nazionali.

Marzo 7
A Palermo l’ignavia dolosa dei capi fa ritirare le truppe borboniche. L’isola è in mano ai rivoluzionari guidati ufficialmente da Ruggero Settimo e ufficiosamente dall’Inghilterra. E’ rifiutata la costituzione data da Re Ferdinando II e le ultime concessioni dei delegati da Napoli su istigazione di Lord Minto che prepara l’indipendenza dal legittimo trono borbonico. Ovunque tricolori con il triscele.

Marzo 23
Scoppia la cosiddetta I Guerra d’Indipendenza tra l’Impero Austriaco e una irrituale lega italica guidata dal regno di Piemonte con l’aiuto di volontari dal Regno delle Due Sicilie, Stato Pontificio, Granducato di Toscana. Per mare e per terra l’armata duosiciliana parte al comando di Guglielmo Pepe. Ciò sguarnisce il regno sebezio di importanti truppe per volontà della rivoluzione internazionale che aveva rivoltato la Sicilia e stava per farlo a Napoli.

Aprile 13
Il burattino della setta massonica R. Settimo apre il Parlamento a Palermo dichiarando la decadenza della dinastia borbonica nella sala “Ercole” del palazzo dei Normanni. L’ennesimo sporco tentativo degli inglesi di separare per indebolire il regno è in piena esecuzione.

Aprile 18
Ferdinando II indice le elezioni pretese dalla setta destabilizzatrice per convocare anche a Napoli il suo Parlamento, “cavallo di troia” per minare le strutture pure della parte citrafaro del Regno e strumento capace di incastrare il Re e quindi portare progressivamente  alla rovina i suoi sudditi. Le candidature sono tutte decise dai rivoluzionari, stabilmente riuniti nell’ex convento di Montoliveto (uno dei tanti soppressi e saccheggiati dai francesi nel 1799) che oggi è caserma dei Carabinieri…

Aprile 30
Al comando del filo giacobino Guglielmo Pepe sale verso la pianura padana l’armata duosiciliana che la piazza settaria ha imposto al Re di inviare in soccorso dei Piemontesi nella cosiddetta I guerra d’indipendenza.

Maggio 9
Dalle varie province e specialmente dall’estero arrivano nella capitale brutti ceffi tricolorati con il compito di prepararsi per un vero e proprio colpo di stato a prescindere da costituzione, elezioni, riforme e volontà popolare. Il 9 giunge in rada anche una flotta francese per appoggiare in qualsiasi modo i sediziosi, da quello diplomatico a quello logistico, da quello morale a quello  dell’eventuale fuggi fuggi conclusivo.
 
Maggio 12
La spedizione borbonica in val padana, per  l’illusione della guerra italica voluta dai settari per sguarnire Napoli,  si trova tra i due paeselli di Curtatone e  Montanara, presso Mantova, proprio mentre un’armata quasi 3 volte superiore comandata dal grande Radetsky tenta di prendere alle spalle il presuntuoso Carlo Alberto. Inizia così una terribile ed eroica battaglia che blocca di colpo gli austriaci sorpresi dal valore di questi soldati venuti dalle Due Sicilie.

Maggio 14
I poco onorevoli deputati, riuniti nell’ebbrezza  rivoluzionaria a Montoliveto, tentano la rottura con la benevolenza del sovrano. Infatti pretendono una serie crescente di richieste inaccettabili e al di là della Costituzione già promulgata. Vogliono abolizione la religione cattolica, il nome del regno Due Sicilie e porre un giuramento costituzionale non sugli articoli approvati ma su qualsiasi altro da inserire in seguito. Sono i prodromi della rivolta armata già preparata  a puntino per il giorno dopo per una rivoluzione che viene da lontano e che sostanzialmente estranea al popolo napolitano.  

Maggio 15
Dopo aver rigettato tutte le convenienti proposte del re, i rivoluzionari provocano i soldati sparando sul posto di guardia della Reggia. Sono le 11 quando Lancieri e Svizzeri assaltano la barricata di S. Ferdinando ed aprono la reazione all’impopolare rivolta portata da lontano. Per 3 o 4 ore si combatte selvaggiamente per tutto il centro della capitale da via Santa Brigida al Largo della Carità, da via Montoliveto al convento omonimo dove sono asserragliati i deputati settari. Anche i popolani, luciani in testa, aiutano i Regi a spazzare via la ribellione. Napoli a fine giornata è insanguinata ma libera dal cancro rivoluzionario.

Barricata di via S. Brigida
Maggio 16
Dopo i luttuosi avvenimenti del giorno prima nella capitale, la situazione ancora turbolenta in Sicilia e l’equivoca guerra con l’Austria, a Napoli si comincia a cambiare veramente le cose. Nel nuovo esecutivo, il ministro degli esteri principe di Cariati consegna al rappresentante di Carlo Alberto la nota con cui si interrompe la sorta di alleanza nella guerra in Val Padana e si annuncia il richiamo delle truppe borboniche del gen. Pepe.

Maggio 29
Dopo i primi scontri avuti il 12 il mar. Radetzky dà l’ordine di sfondare le difese tosco-napoletane schierate tra Curtatone e Montanara con un’armata quattro volte superiore in uomini e con adeguata artiglieria. Grazie ai soldati regi e al prodigarsi dei volontari non fuggiti per paura, per un’intera giornata gli imperiali sono inchiodati al campo, riuscendo solo a sera a prevalere e salvando quindi C. Alberto e il grosso del suo esercito nei pressi di Goito. La popolazione acclamerà gli eroi venuti dalle Due Sicilie che saranno addirittura decorati dal re sabaudo come il col. Rodriquez, comandante del btg. Cacciatori.

Giugno 15
Re Ferdinando in questi giorni di 170 anni fa un lento giro dalla reggia di Napoli a quella di Portici per incontrare la popolazione festante e complimentarsi per l’aiuto ricevuto nel reprimere la rivoluzione. Indice anche i comizi elettorali per il 15 giugno per riaprire un parlamento meno succubo dei settari.

Giugno 18-30
Scacciati a furor di esercito e di popolo dalla capitale, i rivoluzionari riaccendono la lotta, lautamente finanziata dalla massoneria, in posti più lontani e meno pericolosi. Cosenza inalbera il tricolore con il nizzardo Ribotti e le Calabrie, in  buona parte, sono destabilizzate. Con l’avanzare dei Regi pian piano si ritorna alla legalità con l’evidente favore popolare.

Luglio
Il pluritraditore Guglielmo Pepe disattende l’ordine del Re di rientro per la spedizione nel nord italico assieme a suoi degni compari e a qualche compagnia plagiata o imbrogliata. Si unisce quindi al rivoluzionario veneziano Daniele Manin che lo nomina duce della sua effimera repubblica.

Agosto
In questi giorni di 170 anni fa il popolo della capitale organizza una grande manifestazione per ribadire la sua volontà sovrana dopo la sconfitta della rivoluzione. VIVA IL RE e ABBASSO LA COSTITUZIONE si legge sui cartelli portati dai napolitani di Napoli. Era già stato il grido dei soldati quando Ferdinando II l’aveva concessa per evitare un già preordinato spargimento di sangue.

Agosto 31
Alla fine del mese l’armata duosiciliana, con appena quattordicimila soldati, è a Reggio pronta allo sbarco nella Sicilia in mano ai ribelli. Il comandante in capo principe Filangieri prepara un ultimatum prima di aprire le ostilità.

1 Settembre
Ferdinando II decide di dedicarsi solo alla riconquista siciliana e pertanto proroga la seduta del Parlamento a novembre in modo da interrompere quella che da maggio dura imperterritamente con impudente lavorio dei ribelli perdonati ma non pentiti…

3  Settembre
Ignorato dai ribelli l’ultimatum di Filangieri, quella domenica mattina si scatena la battaglia. I rivoltosi aprono addirittura le ostilità bombardando dalle postazioni fuori città la Cittadella. La risposta è immediata e coincide con lo sbarco delle truppe nei pressi di Gazzi che assalgono le fortificazioni nemiche avanti Messina. Anche dalla Fortezza escono truppe regie per la liberazione della città convergendo verso la barriera difensiva dei sediziosi.

7  Settembre
Dopo cinque giorni di furiosi combattimenti, a mezzogiorno Carlo Filangieri può telegrafare a Napoli che Messina è di nuovo libera! La popolazione, fuggita per terrore dei rivoluzionari, rientra dal Faro con empatia, reciproca, con i Regi.

Settembre
Verso la fine del mese Girgenti rialza le insegne borboniche sotto l’impulso del vescovo e sfida i ribelli di Palermo, assieme ad altri centri minori siciliani.

23 Settembre
Il Banco di Palermo sospende, per la prima volta nella sua storia, il pagamento delle Fedi Credito a causa della cattiva amministrazione pubblica che ha riempito di debiti la capitale siciliana, come da costume dei governi rivoluzionari neo-giacobini

26 Ottobre
Giuseppe La Masa, vilmente fuggito da Messina all’arrivo dei Regi, fa il gradasso a Palermo cavalcando da sedicente eroe. Improvvisamente viene disarcionato con contusioni non molto gravi, fortunatamente per lui ma sfortunatamente per la Patria che affosserà 12 anni dopo. Evidentemente era montato su un cavallo di puro cuore siciliano…

1° Novembre
Il mese si apre con una stretta fiscale eccezionale del governo di R. Settimo che affama letteralmente la popolazione per le spese folli dell’amministrazione rivoluzionaria. Al raddoppio dei beni alimentari si affianca quello degli sbarchi di mercenari stranieri lautamente pagati.

15 Novembre
A Roma la rivoluzione vuole ottenere la preda più ambita e destabilizzare gli Stati Pontifici. Il primo ministro Pellegrino Rossi, che apertamente denuncia gli inganni della guerra in val Padana e scopre le carte dei settari, è brutalmente assassinato ed il papa esautorato e relegato nel Quirinale.

25 Novembre
Nella notte tra il 24 e il 25 giunge a Gaeta il papa Pio IX sotto mentite spoglie per sfuggire alla rivoluzione a Roma. Il governatore della città, nel dubbio della sua identità, lo pone agli arresti all’albergo della Pergolella attendendo ordini superiori. Ma Re Ferdinando è stato già avvisato direttamente dell’augusto ospite e sbarca da una piccola flotta per accoglierlo degnamente in quella che sarà una lunga e graditissima permanenza nel regno.

8 dicembre
In occasione della festa dell’Immacolata, Patrona delle Due Sicilie, si svolge a Palermo la consueta grande processione facendo sfilare la Vergine tra la devotissima popolazione. L’accompagnano anche gli atei e blasfemi rivoluzionari con fascia tricolore mostrando le contraddizioni, l’ipocrisia e il populismo che li caratterizzano nello spazio e nel tempo.

1849 gennaio
Con lo stato pontificio in preda ai rivoluzionari scacciati da altre zone redente, quattro potenze accolgono l’appello del Papa, esiliato a Napoli, inviando contingenti armati per la liberazione di Roma: il Regno delle Due Sicilie, l’Impero Asburgico, il Regno di Spagna e la Repubblica Francese.

9 febbraio
Nella Roma, in preda ai nuovi barbari rivoluzionari, è proclamata la Repubblica Romana di cui fa parte la peggiore feccia di asserviti, in varie maniere, alla massoneria da Garibaldi a Mazzini, da Pisacane a Mameli per citare i più popolari…
(Parlamento Due Sicile - Vincenzo Gulì)

Inserito da Golfonetwork martedì 19 febbraio 2019 alle 11:35 -

Anas: chiuso per due notti tratto Serino-Solofra

CAMPANIA, ANAS: PER ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE E RILIEVI NELLA GALLERIA ‘MONTEPERGOLA’, CHIUSO PER DUE NOTTI – IN DIREZIONE SUD – IL TRATTO SERINO-SOLOFRA SUL RACCORDO AUTOSTRADALE 2 “DI AVELLINO”
- sempre in provincia di Avellino, per la chiusura della SS7 “Appia” Ofantina a Parolise, viene esteso anche ad alcuni mezzi con massa superiore alle 3,5 tonnellate il transito su uno degli attuali percorsi alternativi

Napoli, 12 febbraio 2019
Due nuovi dispositivi provvisori per il traffico, in provincia di Avellino.
Nel dettaglio, per permettere ad Anas (Gruppo FS Italiane) di eseguire lavori di manutenzione ricorrente ed alcuni rilievi all’interno della galleria ‘Montepergola’, situata sul Raccordo Autostradale 2 “di Avellino”, nelle notti di giovedì 14 e venerdì 15 febbraio (fascia oraria 22.30-6.30 del giorno successivo) sarà chiuso al traffico – in direzione sud – il tratto compreso tra lo svincolo di Serino (km 23,500) e lo svincolo di Solofra (km 20,000), con deviazione del traffico su viabilità locale con indicazioni in loco.
All’approssimarsi delle aree di cantiere vige il limite di velocità di 40 km/h ed il divieto di sorpasso per tutte le categorie di veicoli.
Inoltre – stante la chiusura al traffico del tratto di strada statale 7 “Appia” Ofantina tra il km 311,650 ed il km 314,100 (ad eccezione dei mezzi diretti all’area PIP) per i lavori sul viadotto ‘Parolise II e III’ – il Comitato Operativo per la Viabilità (COV) istituito presso la Prefettura di Avellino lo scorso 28 gennaio ha decretato l’utilizzo della viabilità alternativa, già precedentemente predisposta per i mezzi di peso inferiore a 3,50 tonnellate e per gli autobus di linea, anche ai mezzi di massa superiore a 3,50 tonnellate purché intestati ad attività commerciali e produttive ricadenti nei comuni di Parolise e San Potito Ultra o ai titolari delle medesime, o di proprietà di residenti in tali comuni, o diretti ad attività commerciali e produttive ricadenti nei territori di Parolise e San Potito Ultra, ancorché prive di Documento di trasporto (DDT), ma in possesso di Nulla Osta al transito rilasciato dal Sindaco del Comune in cui ricade l'attività.

La viabilità alternativa già individuata è la seguente:
Mezzi provenienti da Avellino EST: uscita dallo svincolo di Candida e percorrenza della via Crocefisso-via Nazionale fino allo svincolo di Parolise.
Mezzi provenienti da SS7 “Appia” e da ex SS400: uscita svincolo Parolise e percorrenza SP39-via Nazionale e via Selvatico, con successiva immissione sulla statale 7. Via Selvatico risulta a senso unico in direzione della statale 7.
Resta confermata, per tutti gli altri mezzi di peso superiore a 3,50 tonnellate, la seguente viabilità alternativa obbligatoria:
Mezzi provenienti da Avellino EST: uscita sulla SS7 "Appia" in direzione Montemiletto, innesto sulla SP173 al km 296,400, successivo innesto sulla SP214 e sulla SP88 fino allo svincolo statale 7 Ofantina-exSS400 in Chiusano San Domenico.
Mezzi provenienti da SS7 “Appia" e da ex SS400: uscita dalla statale 7 Ofantina, allo svincolo SS400–Chiusano San Domenico con percorrenza verso la SP88, innesto sulla SP214 e successivamente sulla SP173 fino all’intersezione con la statale 7 “Appia” al km 296,400 per poi proseguire verso l’autostrada in direzione Avellino Est o Benevento.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida
(Biggi Chiara)

Inserito da Golfonetwork martedì 12 febbraio 2019 alle 19:02 -

Meteo: in arrivo forte vento e mare agitato

Napoli- La Protezione civile della Campania ha diffuso un avviso di Allerta Meteo per vento e mare valevole dalla mezzanotte di oggi per l’intera giornata di domani (13/2/2019) su tutto il territorio regionale. Sono previsti, infatti, “Venti forti settentrionali con possibili raffiche”. Il mare, lungo le coste esposte e, nello specifico nelle zone di allerta 1, 3 e 6 (Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Piana Sede e Alto Cilento) si presenterà agitato”. Si raccomanda alle autorità competenti di porre in essere tutte le misure atte a prevenire e contrastare i possibili effetti dei fenomeni attesi e, in particolare, di controllare le strutture esposte alle sollecitazioni del vento e del mare. Non vi sono, invece, condizioni di rischio idrogeologico da precipitazioni piovose: il livello di allerta, per quanto riguarda piogge e temporali è Verde, ossia nullo.

(Protezione Civile Campania)

Inserito da Golfonetwork martedì 12 febbraio 2019 alle 13:31 -

Anas: provincia di Napoli, lavori lungo le SS268 e 145/VAR

CAMPANIA, ANAS: LAVORI LUNGO LE STRADE STATALI 268 “DEL VESUVIO” E 145/VAR ‘SANTA MARIA DI POZZANO’, IN PROVINCIA DI NAPOLI
- le attività di manutenzione ordinaria sugli impianti tecnologici nel tunnel di Pozzano saranno eseguite in esclusivo orario notturno

Napoli, 11 febbraio 2019
Durante questa settimana saranno eseguiti alcuni interventi lungo le strade statali 268 “del Vesuvio” e 145/Var ‘Santa Maria di Pozzano’, in provincia di Napoli.
Nel dettaglio, lungo la strada statale 268 “del Vesuvio”, per interventi puntuali di nuova pavimentazione, fino al prossimo venerdì 15 febbraio è attivo il senso unico alternato, tra il km 0,000 ed il km 7,000, in tratti della lunghezza massima di 1000 metri, tra i territori comunali di Cercola, Sant’Anastasia, Pollena Trocchia e Somma Vesuviana, in provincia di Napoli.
Per l’esecuzione della medesima attività, nella giornata di domani, martedì 12 febbraio – tra le ore 13.00 e le ore 15.00 circa – sarà interdetta al traffico la rampa di accesso dello svincolo di ‘Madonna dell’Arco’ al km 2,500.
All’approssimarsi delle aree di cantiere vigerà il limite di velocità di 30km/h ed il divieto di sorpasso per tutte le categorie di veicoli.
Inoltre, lungo la strada statale 145/Var in provincia di Napoli, per l’esecuzione di interventi di manutenzione ordinaria sugli impianti tecnologici della galleria di ‘Santa Maria di Pozzano’, situata tra i territori comunali di Castellammare di Stabia e Vico Equense, si rende necessaria la chiusura al traffico della arteria stradale, compreso il tunnel, in esclusivo orario notturno.
L'interdizione al transito sarà attiva tra le ore 22.00 e le ore 6.00 del giorno successivo, nelle due notti comprese tra mercoledì 13 e giovedì 14 febbraio e tra giovedì 14 e venerdì 15 febbraio 2019.
Il traffico da/per Napoli verrà deviato lungo la Nuova Strada Acquisita 161.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida.
(Biggi Chiara)

Inserito da Golfonetwork lunedì 11 febbraio 2019 alle 19:58 -

I distretti turistici della Campania protagonisti alla Bit di Milano

Marrazzo: "Obiettivo: rilanciare offerta turista a livello internazionale"
I luoghi, i sapori e i saperi dei Distretti Turistici della Regione Campania, protagonisti alla BIT di Milano.

Nella giornata di ieri si è tenuta la Conferenza dei Distretti Turistici della Provincia di Napoli. Hanno partecipato: l'assessore regionale al Turismo Corrado Matera, il Direttore Generale al Turismo Rosanna Romano, il Presidente del Coordinamento Regionale dei Distretti Turistici della Campania Vincenzo Marrazzo.
Tra gli interventi: Mario Esposito del Distretto Turistico "Penisola Sorrentina" (patron del Premio nazionale "Penisola Sorrentina"), Benedetto Valentino (Premio Ischia Internazionale di Giornalismo), Polisto Amitrano e Roberto Sbrizzi del Distretto Turistico Pompei Monti Lattari Valle del Sarno, il Vicesindaco di Portici con delega al Turismo Fernando Farroni (Distretto Turistico Atargatis-Costa del Vesuvio), Andrea Di Francia del Distretto Turistico Flegreo.
Quest'oggi, invece, è toccato alle Province di Salerno, Caserta, Avellino e Benevento. Tra gli interventi, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il sindaco di Aversa Domenico De Cristofaro, il
sindaco di Lauro Antonio Bossone.
L'obiettivo dei Distretti Turistici è quello di creare un sistema territoriale integrato che superi la dicotomia pubblico - privato e che organizzi in modo unitario l'offerta turistica, mettendo a disposizione servizi efficienti e di qualità.
In un contesto territoriale profondamente lacerato dalla crisi economica, alla ricerca di nuove linee
strategiche sulle quali investire, rafforzare le zone costiere, rilanciare turisticamente le aree interne,
attraverso l'organizzazione di un'offerta turistica di qualità, può e deve contribuire a rivitalizzare
l'intera economia regionale.
"In un sistema economico globalizzato sempre più interconnesso e competitivo, nel quale si assiste al trasferimento della produzione di beni e servizi, - spiega il Presidente del Coordinamento Regionale dei Distretti Turistici della Campania Vincenzo Marrazzo - il paesaggio, i beni architettonici e le tradizioni culturali ed enogastronomiche, costituiscono il nostro patrimonio non delocalizzabile, il valore aggiunto da tutelare e sul quale costruire una proposta turistica integrata e di qualità.
L'impegno del Coordinamento dei Distretti Turistici della Regione Campania è promuovere il processo di creazione ed implementazione dei Distretti Turistici in virtù di un deciso impegno a favore della valorizzazione del nostro patrimonio naturale e culturale e della Rigenerazione Urbana delle nostre città anche e soprattutto grazie alla Zona a Burocrazia Zero che la Legge Regionale 26 del 2 agosto 2018 ha avviato in Campania uniformando ed armonizzando ogni qualsivoglia normativa regionale alla Legge Nazionale 106/2011 di istituzione dei Distretti Turistici.
Piccole e medie imprese, enti locali ed altri soggetti pubblici, associazioni di categoria e tutti i soggetti che concorrono alla formazione dell'offerta turistica hanno finalmente la possibilità di fare sistema per meglio rispondere alle esigenze del mercato, sostenere la cooperazione tra le imprese, migliorare l'organizzazione dei servizi e promuovere nuovi modelli di sviluppo.
Obiettivo comune - conclude Marrazzo - è riqualificare e rilanciare l'offerta turistica a livello nazionale ed internazionale, accrescere lo sviluppo delle aree e dei settori del Distretto, migliorare l'efficienza nell'organizzazione e nella produzione dei servizi, assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano con particolare riferimento alle opportunità d'investimento, di accesso al credito, di semplificazione e celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni". 
(Francesca Blasi)


Inserito da Golfonetwork lunedì 11 febbraio 2019 alle 19:46 -

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