All'IRCC "G. Pascale" di Napoli, il "primo evento" in Campania che ha visto giornalisti e medici confrontarsi sulla Comunicazione in Sanità nell'era dei Social Network. Dal dibattito è emerso che il "Pascale" è la prima Azienda Salute del Mezzogiorno per innovazione tecnologica, studi, scoperte in campo oncologico, abbattimento dei tempi di attesa, scelta da Russia e Cina per specializzare i loro medici freschi di laurea. Napoli- "Comunicare la Sanità nell'era dei Social Network", questo il titolo e anche il tema di un interessante dibattito a più voci tra medici e operatori dell'informazione che si sono confrontati sullo stato dell'arte della Comunicazione in Sanità nell'era dei Social Network. L'evento, organizzato dall'Ordine dei Giornalisti della Campania, di concerto con la Direzione Strategica del "G. Pascale" guidata dal manager dott. Attilio Bianchi, si è svolto martedì 25 settembre nell'aula magna di via Mariano Semmola, ideato, organizzato e moderato dal coordinatore dell'Ufficio Comunicazione & Marketing dell'IRRC dott. Mario Anepeta ed ha offerto approfondimenti sul binomio vincente Sanità e Informazione. Ricco ed autorevole il parterre dei relatori intervenuti ai lavori; solo per citarne alcuni: il direttore amministrativo avv. Carmine Mariano, il direttore sanitario dott.ssa Rosa Martino, il direttore della UOC di Biologia Molecolare e Oncogenesi virale dott. Franco Maria Buonaguro, il responsabile della formazione dott. Francesco De Falco, il direttore generale Attilio Bianchi, il prof. Filippo Petruzzelli e la psicologa Alessandra Sannella entrambi liberi docenti presso l'Università di Cassino e Lazio Meridionale, il prof. Gaetano Bruno Ronsivalle (Università di Verona) che ha spiegato le varie fasi di un piano di Comunicazione sui Social Network, la dott.ssa Arianna Boldi dell'Ente di formazione WeMole. Cinque i crediti formativi, portati a casa dai giornalisti che hanno partecipato all'evento. E' il primo evento che si è fatto in Campania che ha unito giornalisti ed operatori della Sanità in un Ospedale, senza alcun timore: si vuole inaugurare una collaborazione tra la Sanità e i giornalisti, sempre nell'ottica dell'utenza! L'"esperimento", che è perfettamente riuscito, è stato partorito dalla fervida mente del coordinatore della Comunicazione & Marketing della Direzione Scientifica dott. Mario Anepeta. "La Comunicazione in Sanità è strategica per le Aziende Sanitarie Locali - ha affermato il direttore amministrativo avv. Carmine Mariano - perché costituisce un affiancamento all'azione di cura del paziente". Gli ha fatto eco il direttore sanitario dott.ssa Rosa Martino, che si è detta una strenua e convinta sostenitrice della Comunicazione in Sanità, perchè una Comunicazione efficace ed efficiente è una carta vincente! L'insuccesso - precisa la Martino - porta ai rari casi di mala Sanità, dovuti proprio ad errori di Comunicazione interna. "Umanizzare la cura", significa comunicare al paziente la sua malattia nel giusto modo, coinvolgendolo nelle varie scelte. C'è la necessità di corsi di formazione ad hoc sulla Comunicazione, oggi diversificata! Infatti, non sempre si riesce a scrivere in un linguaggio chiaro e comprensibile ciò che va trasmesso". A seguire, il direttore della U.O.C. di Biologia Molecolare e Oncogenesi virale, dott. Franco Maria Buonaguro che, nel portare i saluti del direttore scientifico, prof. Gerardo Botti, assente giustificato per motivi di salute, è stato il primo a credere nel progetto di mettere insieme medici e giornalisti, ha parlato delle quattro componenti che giocano un ruolo chiave, molto importante nel campo della prevenzione; più precisamente: Formazione e Informazione per la parte sanitaria; Comunicazione e Divulgazione per i cittadini, infatti in Italia non esiste alcun sistema di "Public App", al pari degli USA. Quindi si è soffermato sul dato epidemiologico, che vede al sud innalzata l'asticella dei tumori T4 che colpiscono la mammella; la causa è attribuita a una non appropriata campagna di prevenzione! Al nord invece, lo stesso tipo di tumore, viene diagnosticato quando è nella fase inferiore a 1 cm., per cui è più facilmente curabile. Continuando la carrellata degli interventi, il responsabile della formazione Francesco De Falco, si è soffermato ed ha analizzato "alcune" problematiche della Comunicazione. Sotto la lente di ingrandimento è finito un fondo di giornale (articolo) pubblicato nel marzo scorso su un quotidiano a tiratura nazionale, nel quale si affermava, "impropriamente", che chi si ammala di tumore, diventa rabbioso. In realtà, è stata riportata una notizia "non veritiera"; la malattia non fa diventare "cattivi", però causa uno stato di "alterazione", il cui passaggio successivo è la "depressione". Per la deontologia professionale che deve sempre caratterizzare l'opera di informazione, un bravo giornalista deve dare un supporto psicologico affinché la gente affronti la malattia, con più forza ed energia! Nella cura del tumore, se la mente chiaramente è "forte" il tumore si combatte meglio perché si rafforzano le difese immunitarie interne. Successivamente, il massimo dirigente della formazione ha lanciato un appello agli organi d'Informazione ad essere più accorti e cauti nel riportare notizie sulla Sanità e fare molta attenzione e cautela a quel che si scrive, senza enfatizzare e andare alla ricerca del sensazionale, così da evitare distorsioni della notizia. A conclusione della prima parte del dibattito l'intervento del top manager dell'IRCC "G. Pascale" dott. Attilio Bianchi (che vanta nobili origini cilentane), da perfetto comunicatore ed esperto innovatore, ha snocciolato, con un pizzico di orgoglio, i dati inerenti l'attività della prestigiosa Azienda Sanitaria da lui diretta che, sotto la sua autorevole guida, si è riscattata dal passato, occupando oggi stabilmente la vetta più alta tra le Aziende che si occupano di Salute al Meridione. Da buon comunicatore, ha ribadito che la "Comunicazione in Sanità" è parecchio importante! Oggi, il problema è che il paziente prima di andare dal medico va su internet e si accultura; questo fa sì che, quando va dal medico, ne sappia quanto o più di lui; molto spesso però, gran parte di quelle notizie, non sono attendibili! Per cui, c'è bisogno di nuovi strumenti e di un nuovo modo di pensare abbandonando il "sensazionalismo". Da quando si è insediato alla guida del Pascale, Bianchi sta tracciando un percorso virtuoso di avanguardia, che ha fatto del nosocomio un Ospedale internazionale cercando di portare la Fondazione ad alti livelli, mai visti prima, sia nell'abbattimento dei tempi delle liste di attesa (oggi, al di sotto dei canonici 30 giorni) e addirittura nel caso della Radioterapia scende a quota "zero". Abbiamo stipulato un accordo quadro di collaborazione con la prima Accademia di Russia, quella di Perm (il cui nome deriva dal termine permiano delle fasi geologiche) e un accordo di formazione con la Cina, per "formare" 350 giovani medici cinesi al Pascale alcuni dei quali già "specializzandi" con una cadenza mensile di 30 unità. Intanto la pagina facebook registra 10.000 visualizzazioni. Uno dei mali della Sanità attuale è che, nel corso degli anni, si è perso di vista la figura della persona. Da qui la necessità di reimpostare la Comunicazione, così da coniugare la Ricerca col dialogo sul Territorio, attraverso una Sanità "digitale". Il vero "gap" è che non sempre riusciamo a trasformare tutte le informazioni che ci arrivano in conoscenza! Facendo proprio il modo di dire dei greci c'è un approccio "eolistico". Concludendo, "ogni rigo scritto sulla Sanità, è in grado di cambiare il destino di tante persone!" Per il titolare della Comunicazione Aziendale, "le idee viaggiano con le gambe degli uomini; nella Sanità la Comunicazione è tutto! Da un'indagine del Censis biomedica, risulta che le "informazioni" ricercate sulla Salute sui motori di ricerca è pari al 97,6%: è un dato molto importante per capire cosa scatta nella mente di molte, tante persone. Prima dell'era di internet, erano davvero poche le possibilità di poter veicolare le informazioni sanitarie. Con i "Social", questo avviene in modo veloce, con poca spesa e in tempo reale (grazie agli smartphone). Non bisogna aver paura di ciò che viene portato all'esterno e dei feedback, poiché come ha concluso Mario Anepeta, di Comunicazione se ne parlava circa 2.000 anni fa; il filosofo greco Eraclito di Efeso (535 a.c.-475 a.c.) diceva che "…ascolto non danno, dire non sanno!" Ovvero, l'ascolto è la cosa più importante che ci sia, perché se non ascolti, ovviamente non glielo sai dire!" (Pino Di Donato)
     Il D.G. Bianchi col D.A. Mariano e il Direttore della UOC Biologia Molecolare e Oncogenesi virale prof. Buonaguro Il coordinatore Comunicazione & Marketing Mario Anepeta  
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