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Ci sono 3460 News in 346 pagine e voi siete nella pagina numero 242

Decreto Trivelle: comunicato Coordinamento Nazionale NO TRIV

Le Regioni italiane propongano ricorso entro il primo agosto per far annullare il "decreto trivelle".

Con sentenza n. 170/2017, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità delle disposizioni del comma 7 e del comma 10 dell'art. 38 del decreto "Sblocca Italia" (d.l. n. 133/2014, convertito, con modificazioni, con legge n. 164/2014). In particolare, al comma 7 del decreto si legge: «Con disciplinare tipo, adottato con decreto del Ministero dello sviluppo economico, sono stabilite, entro centoottanta giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, le modalità di conferimento del titolo concessorio unico di cui al comma 5, nonché le modalità di esercizio delle relative attività ai sensi del presente articolo».

Sul punto, la Corte ha stabilito quanto segue:

«Il disciplinare tipo - adottato con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 25 marzo 2015 (Aggiornamento del disciplinare tipo in attuazione dell'articolo 38 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164) e successivamente abrogato e sostituito dal decreto del Ministero dello sviluppo economico 7 dicembre 2016 (Disciplinare tipo per il rilascio e l'esercizio dei titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale) - prevede, coerentemente con quanto disposto dalla norma impugnata, le modalità di conferimento del titolo concessorio unico e le modalità di esercizio delle attività in tema di idrocarburi. Ciò anche con riferimento a quelle sulla terraferma, come chiaramente previsto dall'art. 1 di entrambi i decreti.

Il censurato comma incide dunque sulla materia di competenza concorrente «produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia», cui ricondurre le attività di prospezione, ricerca e coltivazione degli idrocarburi sulla terraferma. Rimettendo esclusivamente al Ministro dello sviluppo economico l'adozione del disciplinare tipo, realizza una chiamata in sussidiarietà senza alcun coinvolgimento delle Regioni, sebbene questa Corte abbia reiteratamente affermato l'esigenza della previsione «di procedure che assicurino la partecipazione dei livelli di governo coinvolti attraverso strumenti di leale collaborazione o, comunque, [di] adeguati meccanismi di cooperazione per l'esercizio concreto delle funzioni amministrative allocate in capo agli organi centrali» (sentenza n. 7 del 2016).

D'altra parte, scrutinando una fattispecie normativa analoga a quella in considerazione, sempre afferente al settore energetico degli idrocarburi, questa Corte ha ravvisato «la parziale illegittimità costituzionale della disposizione censurata, per la mancata previsione di strumenti di leale collaborazione per la parte che si riferisce a materie di competenza legislativa ed amministrativa delle Regioni interessate» (sentenza n. 339 del 2009).

Si deve pertanto concludere che l'art. 38, comma 7, del d.l. n. 133 del 2014 è costituzionalmente illegittimo, nella parte in cui non prevede un adeguato coinvolgimento delle Regioni nel procedimento finalizzato all'adozione del decreto del Ministro dello sviluppo economico con cui sono stabilite le modalità di conferimento del titolo concessorio unico, nonché le modalità di esercizio delle relative attività».

La pronuncia della Corte si arresta formalmente alla dichiarazione di illegittimità del comma 7 dell'art. 38, in ossequio alla regola della "corrispondenza tra chiesto e pronunciato". Le Regioni ricorrenti, infatti, avevano impugnato il solo comma 7 dell'art. 38, lamentando il mancato coinvolgimento delle Regioni nella predisposizione della disciplina recata dal disciplinare tipo circa il rilascio del titolo concessorio unico, in ragione del fatto che l'art. 38 dello Sblocca Italia determinasse l'abrogazione tacita del vecchio regime sui permessi e sulle concessioni, come disciplinato dalla legge n. 9 del 1991. Solo successivamente, con legge di stabilità 2015, il Parlamento avrebbe reintrodotto il vecchio regime posto dalla legge n. 9 del 1991, facendolo, dunque, rivivere e affiancandolo al regime sul titolo concessorio unico.

Ebbene, nonostante la Corte non si sia spinta oltre quanto chiesto dalle Regioni (almeno non formalmente), deve ritenersi che il disciplinare tipo del 7 dicembre 2016, pubblicato in G.U. il 3 aprile 2017, sia radicalmente illegittimo – e alla luce della pronuncia della Corte anche irragionevole – per essere stato adottato senza la partecipazione delle Regioni (attraverso la Conferenza Stato-Regioni) alla predisposizione della disciplina sulle modalità operative concernenti (anche) il rilascio dei permessi e delle concessioni.

Di qui sembra opportuno che le Regioni (anche a Statuto speciale, giacché il disciplinare concerne terraferma, mare entro le 12 miglia marine e mare oltre le 12 miglia marine) propongano ricorso avverso il nuovo disciplinare tipo, adottato con decreto del Ministero dello sviluppo economico, entro i termini previsti. Essendo i termini per il ricorso al TAR (60 giorni) ormai spirati, residuerebbe unicamente il rimedio del ricorso straordinario al Capo dello Stato (120 giorni), da esercitare entro il prossimo 1° agosto.

(Coordinamento Nazionale No Triv - Enzo Di Salvatore)

Inserito da Golfonetwork lunedì 24 luglio 2017 alle 13:02 -

Avviso condizioni di suscettività all´innesco e propagazione d´incendi boschivi




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Inserito da Golfonetwork giovedì 20 luglio 2017 alle 13:11 -

Una prima ingiustizia della riforma Orlando

Una prima ingiustizia della riforma Orlando 
La giustizia che favorisce i ricchi

Il nuovo art. 162-ter c.p. e l'estinzione dei reati per condotta riparatoria
Assolutamente evidente appare la finalità deflattiva della nuova causa di estinzione di reati , introdotta nel codice penale con l'art. 162-ter, che permette all'imputato di evitare il processo se, in fase preliminare al dibattimento di primo grado, operi restituzioni e risarcimento o ne faccia offerta in forma reale e in misura che possa esser valutata congrua dal giudice.
Ove possibile, inoltre, l'imputato dovrebbe eliminare le conseguenze dannose o pericolose del reato per cui è processo.
Seppur applicabile solo ai processi per reati perseguibili a querela rimettibile, la misura è, almeno potenzialmente, tale da comportare una notevole riduzione dei carichi attualmente gravanti sul sistema giustizia, notoriamente ridotto al collasso.
La deflazione dei carichi che gravano su tutti gli uffici giudiziari e contribuiscono a rendere ingestibile il sistema è intento certamente apprezzabile.
Tuttavia, la realizzazione, che di quest'intento si ipotizza, sembra poter sollevare più d'una perplessità.
Innanzitutto, non si mancherà di sottolineare il fatto che il risarcimento del danno è prevalentemente economico, se non monetario; esso, pertanto, graverà in modo diverso su soggetti chiamati a rispondere del medesimo reato ed introdurrà, conseguentemente, una nuova ed intensa forma di discriminazione tra soggetti che, al cospetto della legge, dovrebbero avere medesima dignità, posizione e valutazione.
Meno gravoso sarà la sforzo dell'imputato abbiente rispetto a quello cui si esporrà chi ha una posizione più umile.
Addirittura impossibile sarà, invece, una spontanea attivazione virtuosa da parte degli imputati che hanno diritto al patrocinio a spese dello Stato (i quali, peraltro, non vorranno contraddire un'ordinanza di accoglimento eventualmente "generosa").
Eppure, il risultato cui tanta virtù dovrebbe tendere è uguale per tutti: sfuggire al processo, quantomeno nei casi in cui la condanna appaia probabile.
Il risultato effettivo, invece, sarà che l'imputato abbiente potrà schivare con poco sforzo quella stessa condanna che, per fatti assolutamente sovrapponibili, colpirà chi non possa permettersi di fingere buona volontà.
Risultato ulteriore, e francamente poco apprezzabile, rischia di essere quello di rendere evidente che la pena, almeno nei casi di reati procedibili a querela, non trova giustificazione nelle teorie classiche (retribuzione, mantenimento dell'integrità dell'ordinamento, minaccia) per essere invece uno spauracchio finalizzato al riequilibrio di posizioni private, turbate dalla condotta oggetto di rubrica penale ma non più valutabili dal giudice.
La possibilità di ricorrere a questa norma sarà di incremento a quegli abusi del processo che già oggi si praticano. Si denunciano condotte che hanno ben poco di penalmente rilevante solo al fine di ottenere vantaggi che nel processo civile sono lunghi e incerti. Quante truffe vengono denunciate perché non si è nella possibilità di adempiere l'obbligazione?
Ulteriore titubanza fa sorgere la formulazione del testo, laddove non si chiarisce la differenza tra restituzioni e risarcimento, da un lato, ed eliminazione delle conseguenze dannose (basterà un solo adempimento o sarà necessaria la compresenza di tutti?); e si indica l'obbligo di eliminare queste ultime, stemperando però il tutto con la genericità di quell'ove possibile che può temersi darà adito a valutazioni caso per caso e, quindi, a qualche, probabile ed incolpevole arbitrio.
(Avv. Giovanni Falci)


Avv. Giovanni Falci

Inserito da Golfonetwork mercoledì 19 luglio 2017 alle 21:11 -

Chiusura per lavori di un tratto della SS 700 “della Reggia di Caserta”

Campania, Anas: per l’esecuzione di alcuni rilievi, tra le 20.00 e le 22.00 di giovedì 20 luglio 2017 chiuso un tratto della strada statale 700 “della Reggia di Caserta”
Anas comunica che, per l’esecuzione di alcuni rilievi lungo il tratto stradale, tra le ore 20.00 e le ore 22.00 di giovedì 20 luglio 2017 sulla strada statale 700 “della Reggia di Caserta” sarà chiuso il tratto tra il km 0,500 ed il km 2,850.
Durante la chiusura il traffico verrà deviato lungo la viabilità comunale di Caserta attraverso gli svincoli di ‘Caserta Zona Industriale’ al km 2,850 e di ‘Maddaloni’ al km 0,500 della statale 700.
All’approssimarsi delle aree di cantiere vigerà il limite di velocità di 50 km/h ed il divieto di sorpasso per tutte le categorie di veicoli.
Anas raccomanda prudenza nella guida
(Biggi Chiara)

Inserito da Golfonetwork martedì 18 luglio 2017 alle 20:26 -

Cammarano (M5S),porto di Policastro: «Una discarica al posto della spiaggia»

Napoli – “Se questo è il modo in cui i nostri amministratori vogliono incentivare il turismo siamo messi molto male”. Lo dice Michele Cammarano Consigliere regionale del MoVimento 5 stelle in Campania “Non basta la mancanza d’acqua e gli incendi ad aggravare il soggiorno dei nostri turisti ci si mettono Regione e amministratori locali per realizzare una discarica di sedimenti marini sul litorale portuale di sottoflutto del porto di Policastro”.
Lì dove c’era una passeggiata fronte mare con scogliera radente e qualche ansa per la balneazione ora troviamo migliaia di metri cubi di sedimenti dragati dal porto e trasportati con un via vai incessante di automezzi pesanti,- continua Cammarano- il tutto, appunto in piena estate. “A questo proposito abbiamo inoltrato formale interrogazione alla Giunta Regionale chiedendo chiarimenti sull'esecuzione del progetto e sulla regolarità dell’intero intervento di manutenzione dei fondali. I sedimenti fini riportati non solo verranno dilavati alla prima mareggiata ma verranno riversati dalla mareggiata stessa sul piano viario della Contrada Marina, con pericolo per la circolazione e per i passanti. Il turismo, -conclude Cammarano- soprattutto nei nostri territori è fatto di piccole attenzioni che costerebbe poco praticare, preferendo invece sfruttare la bella stagione per deturpare ancora di più il poco di natura che ci resta.
(MoVimento 5 stelle Campania)


Inserito da Golfonetwork martedì 18 luglio 2017 alle 13:14 -

Comunicato Coordinamento Nazionale NO TRIV: Ricerca ed estrazione idrocarburi

RICERCA ED ESTRAZIONE IDROCARBURI: NELLA SENTENZA N° 70/2017 DELLA CORTE COSTITUZIONALE UN ASSIST ALLE REGIONI CONTRO IL GOVERNO.

A RISCHIO I RISULTATI OTTENUTI CON IL REFERENDUM NO TRIV E CON IL REFERENDUM COSTITUZIONALE.

TRANNE VENETO E ABRUZZO, REGIONI AL PALO. ULTIMA POSSIBILITA': IMPUGNARE IL DISCIPLINARE-TIPO ENTRO IL 1 AGOSTO.

Con sentenza n° 70 del 23 maggio 2017, depositata il 12 luglio, la Corte Costituzionale ha accolto in parte i ricorsi presentato dalle Regioni Abruzzo, Veneto, Puglia, Marche e Lombardia contro lo "Sblocca Italia" (d.l. 133 del 12 settembre 2014 poi convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164) sulla spinta della mobilitazione di numerosi comitati ed associazioni che colgono, quindi, a distanza di alcuni anni, un meritato successo.

Sono dunque illegittime le disposizioni contenute nel comma 7 e nel comma 10 dell'art.38 del decreto.

Il comma 7 riguarda le modalità di conferimento del titolo concessorio unico e le modalità di esercizio delle attività in tema di idrocarburi, previste dal Disciplinare-tipo del 24 marzo 2015; secondo la Corte " ... incide dunque sulla materia di competenza concorrente «produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia», cui ricondurre le attività di prospezione, ricerca e coltivazione degli idrocarburi sulla terraferma".

Il comma 10 consente al MISE di autorizzare progetti sperimentali di ricerca e coltivazione di idrocarburi per un periodo fino a cinque anni in zone di mare dentro le 12 miglia, di concerto con il Ministero dell'Ambiente e dopo aver acquisito il parere, non vincolante delle Regioni.

Ma c'è dell'altro.

La sentenza del 12 luglio contiene elementi che, se opportunamente sfruttati, potrebbero disinnescare anche il nuovo e contestatissimo Disciplinare-tipo pubblicato dal MISE il 3 aprile scorso, che oggi regolamenta il rilascio dei titolo per la ricerca e la coltivazione degli idrocarburi. Infatti, anche nell'iter di approvazione del nuovo Disciplinare-tipo Governo e MISE non hanno coinvolto le Regioni che invece avrebbero dovuto rilasciare l'Intesa.

Per le Regioni si profila dunque la concreta opportunità di neutralizzare il Disciplinare-tipo: per ottenere questo importante risultato sarebbe sufficiente che anche una Regione soltanto decidesse di impugnarlo entro il 1 agosto con un ricorso strarordinario dinanzi al Capo dello Stato.

In più di una occasione il Coordinamento Nazionale No Triv ha evidenziato gli elementi di illegittimità del Disciplinare-tipo: indebolimento del potere delle Regioni in materia di rilascio di titoli autorizzativi; possibilità per le compagnie di apportare modifiche al programma dei lavori di concessioni già ricevute o prorogate, per l'intera durata di vita utile del giacimento fino al recupero di tutte le riserve accertate; quindi la possibilità di installare nuove ulteriori piattaforme nel mare continentale.

Finora hanno impugnato il Disciplinare-tipo le sole Regioni Veneto ed Abruzzo. Si confida che possano integrare i ricorsi già depositati tenendo conto degli importanti elementi contenuti nel dispositivo della Corte.

In verità, è risultato finora molto strano ed anche privo di logica ed incoerente che le altre Regioni, soprattutto quelle che più si sono esposte nella contrapposizione al Governo in occasione del Referendum No Triv e del Referendum Costituzionale, non abbiano seguito l'esempio del Veneto e dell'Abruzzo.

Quali enti esponenziali delle comunità locali, le Regioni nascono ed esistono per dare voce ai territori; le loro prerogative costituzionali, difese strenuamente anche dal movimento No Triv in occasione del Referendum costituzionale, sono state ancora una volta, con il nuovo Disciplinare-tipo, violate dal Governo.

In quale altra occasione le Regioni dovrebbero agire se non entro il primo agosto?

(Coordinamento Nazionale No Triv)

Inserito da Golfonetwork lunedì 17 luglio 2017 alle 10:23 -

Causa incendio chiuso tratto S.S. 163 -Amalfitana-

Campania, Anas: chiuso tratto sulla SS163 "Amalfitana" a causa di un incendio tra Furore e Conca dei Marini (Salerno).

Anas comunica che sulla strada statale 163 "Amalfitana" viene chiuso il tratto dal km 24,000 al km 25,000, in entrambe le direzioni, sulla costiera amalfitana, tra Furore e Conca dei Marini, in provincia di Salerno. Il provvedimento si è reso necessario a causa di un incendio che si è diffuso in una scarpata. Il traffico per chi proviene da Amalfi in direzione Sorrento, e viceversa, viene deviato sulla ex strada statale 366 "Agerolina". Sul posto è presente il personale Anas, dei Carabinieri di Amalfi, dei Vigili Urbani di Conca dei Marini per gestire la viabilità e ripristinare la circolazione nel più breve tempo possibile, mentre i Vigili del Fuoco di Maiori lavorano per domare il fuoco.

(Anas)

Inserito da Golfonetwork domenica 16 luglio 2017 alle 11:20 -

Capri: Festival della Voce 25-31 Luglio 2017

FESTIVAL DELLA VOCE
A CURA DI Massimiliano Finazzer Flory
CAPRI
25 – 31 LUGLIO 2017
 
15 luglio 2017 - Un Festival artistico, alternativo e geniale, è quello che dal 25 al 31 luglio si terrà a Capri sotto la direzione di Massimiliano Finazzer Flory.
A patrocinare la rassegna è il Comune di Capri che collabora per la realizzazione del “Festival della Voce”: la cultura come voce alternativa alla lettura del presente.
Per una settimana ogni giorno sono organizzati eventi sul tema della voce prendendo spunto dalla lettura, grazie alla presenza per la prima volta della casa editrice Mondadori eccezionale partner del Festival.
Sarà quindi un Festival di grande livello ed importanza artistica che va: dall’omaggio ad Arturo Toscanini in occasione dei 150 anni dalla nascita, al ricordo di Pino Daniele. Molti scrittori ed intellettuali con le loro novità editoriali, tra i quali: Philippe Daverio, Sveva Casati Modigliani, Romina Power, Red e Chiara Canzian, Claudio Strinati.
Durante le giornate del festival ci sarà un eccezionale debutto per il Festival “Il volto della voce: Nadar e Sarah Bernhardt”. La storia di un sodalizio nato nella Parigi bohèmien tra due grandi artisti sul finire dell’800.
Massimiliano Finazzer Flory leggerà brani della Signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio.
Il mezzosoprano Manuela Barabino, accompagnata al pianoforte, interpreterà arie dalla Traviata di Giuseppe Verdi e Elegie di Jules Massenet.
Durante la performance si potrà ascoltare la voce originale di Sarah Bernhardt.
Faranno da sfondo le immagini originali del grande fotografo parigino Nadar. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.


Inserito da Golfonetwork sabato 15 luglio 2017 alle 20:47 -

Napoli: VIII Edizione del Premio Ammaturo per la Legalità

Il Coisp : I nostri complimenti vanno al Questore De Iesu, ha dimostrato che le Istituzioni sono anche e soprattutto in quartieri come la Sanità confermando che lo Stato c'è e che non ha paura di 'seminare legalità anche dove si nasce in quasi totale assenza di essa.
Napoli - Anche quest'anno, nella particolare location del Chiostro della Basilica Di Santa  Maria  della Sanità,  si è svolta la cerimonia in memoria del Vice Questore della Polizia di Stato Antonio Ammaturo assassinato barbaramente dalle Brigate Rosse nel 1982.  Presenti all'importante quanto significativa cerimonia numerose autorità fra le quali, di spicco: il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il Prefetto di Napoli Carmela Pagano , i familiari dello stesso Ammaturo più altri noti personaggi, fra i quali il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. A fare gli onori di casa, naturalmente, un grande uomo e poliziotto, il Questore  Antonio De Iesu.
Presente all'evento anche il Sindacato di Polizia Coisp con una sua delegazione capitanata dal Segretario Generale Provinciale Giuseppe Raimondi il quale così commenta l'evento:  "Sono onorato di poter prendere parte ad un evento così importante in primis come cittadino, poi come poliziotto e sindacalista. Sono passati 35 anni dall'omicidio Ammaturo,  ma per le vittime del dovere e per i gli uomini che, come me, vestono una divisa sembra che il tempo non  sia mai passato. E' giusto commemorare… per  non dimenticare ! Per non dimenticare chi per questo Stato e per questa collettività ha  dato la vita, sacrificando e condizionando anche la vita dei propri familiari. Sono contento - continua il leader del Coisp partenopeo - che il Prefetto Franco Gabrielli sia molto presente sul territorio napoletano, viste le sue frequenti visite, perché questo dimostra una maggiore attenzione e sensibilità alla città ma anche a chi lavora strenuamente per tutelarla e difenderla. Ancora, mi compiaccio per le parole del primo cittadino, il Sindaco Luigi De Magistris, quando dice che l'illegalità e la criminalità si combattono innanzitutto dall'interno delle Istituzioni.  Il mio plauso va, infine, al Questore Antonio De Iesu il quale, scegliendo come location della commemorazione odierna proprio la Sanità,  ha dimostrato ancora una volta di conoscere la sua città e le problematiche da cui è piagata, ha dimostrato che le Istituzioni sono anche e soprattutto in quartieri come questo segnati da una dilagante criminalità a conferma  che lo Stato c'è e che non ha paura di 'seminare legalità anche dove si nasce in quasi totale assenza di essa'".
A margine della commemorazione, il sindacalista del Coisp, Raimondi, si è soffermato a lungo con le autorità presenti all'evento per congratularsi e discutere di vari aspetti di legalità e sicurezza sul territorio partenopeo.
(Antonella Bufano)


Inserito da Golfonetwork sabato 15 luglio 2017 alle 20:43 -

Napoli: Ennesimo salvataggio da parte della Polizia di Stato

Il Coisp : complimenti ai colleghi del reparto volo di Napoli.  La loro caparbietà è stata ripagata con il salvataggio di due vite umane.  
Napoli - E' del primo pomeriggio di oggi la notizia di un elicottero della Polizia di Stato del VI Reparto Volo di Napoli, che  ha tratto in salvo due persone  disperse in mare. Nel pomeriggio di ieri tre persone intenzionate ad andare a pesca a Nisida prendono il largo con una imbarcazione di 9 metri dirigendosi verso la meta prestabilita.  Dei tre soggetti, dopo qualche ora si perde ogni notizia e traccia e, scattato l'allarme,  iniziano tempestivamente le ricerche, si alza in volo il POLI 55 del Reparto Volo di Napoli.  Le ricerche si sono protratte ininterrottamente  per tutta la notte fino a stamattina ma della piccola barca e dei soggetti a bordo della stessa nessuna traccia. Ma i poliziotti non si sono rassegnati ed hanno continuano con tenacia la loro operazione di rintraccio fino a quando alle ore 15.30 circa hanno avvistato,  a 21 miglia da Sorrento,  due  persone aggrappate a dei pezzi di plastica  che  si vi sorreggevano con l'intento di tenersi a galla. Immediatamente sono scattati i soccorsi: gli agenti a bordo dell'elicottero hanno lanciato una zattera ed una ciambella ai due naufraghi per poi proseguire con le operazioni di salvataggio e messa in sicurezza dei malcapitati. Purtroppo il terzo componente dell'imbarcazione risulta ancora disperso. Dai racconti dei due naufraghi, pare che l'imbarcazione sia naufragata a causa dell'impatto in una secca.
Sull'episodio è intervenuto Giuseppe Raimondi, Segretario Generale Provinciale del Sindacato indipendente di Polizia Coisp, il quale ha dichiarato: "Registriamo l'ennesimo episodio di nostri operatori che si distinguono giornalmente per la loro opera dedita alla sicurezza, finalizzata al salvataggio della collettività che sono chiamati a tutelare.  Mi riferisco al caso degli elicotteristi del VI Reparto Volo di  Napoli che, con grande abnegazione al lavoro e spirito di sacrificio,   pur di cercare di trovare e salvare quelle vite umane hanno lavorato ininterrottamente dal pomeriggio di ieri per tutta la notte fino al rintraccio e messa in salvo dei naufraghi alle 15.30 circa di oggi. Esprimo la massima solidarietà ed i più vivi complimenti  ai colleghi, che mi pregio di conoscere personalmente, per la tempestività  nell'intervento e per le capacità operative utilizzate nel trattare un caso tanto delicato quanto ormai dato per disperato e che sarebbe potuto sfociare in una  tragedia, anche per gli altri due dei tre superstiti. Spero sinceramente che si riesca a trovare incolume anche la terza persona.  Il mio appello va ora - continua   Raimondi - al Questore di Napoli affinchè  quanto compiuto dai colleghi non passi inosservato, tenendo in considerazione soprattutto gli scarsi mezzi con cui questi ragazzi si trovano ad operare ed il fatto che  operano  ed intervengono in volo dove tutte le manovre diventano più difficili. Tengo particolarmente a sottolineare anche il fatto che i nostri elicotteristi, i 'Nostri Angeli del cielo', danno un contributo valido se non, alle volte, determinante, nella lotta alla criminalità,  specie  in una realtà quale quella campana, piagata da una complessità di problematiche  che i nostri colleghi affrontano grazie al loro senso del dovere ed abnegazione al lavoro". 
(Antonella Bufano)


Inserito da Golfonetwork venerdì 14 luglio 2017 alle 19:53 -

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