Terremoti e calamità climatiche. De Lieto (Li.Si.Po.), lo Stato si ricordi di chi rischia tutti i giorni la vita, per garantire la sicurezza di tutti.
L'emergenza sismica e climatica che si è abbattuta sull'Italia centrale, ha fatto emergere numerose lacune, che hanno investito appieno, la macchina dei soccorsi. Molte problematiche, dovute certamente, alla situazione complessa e caotica, seguita ad eventi imprevisti, come il terremoto, o prevedibili e gestibili, come l'emergenza climatica. Mezzi che mancavano, o che, comunque, non erano dove servivano ed una situazione, aggravata dalla tragedia dell'hotel di Rigopiano, con morti, dispersi e persone tratte in salvo. Una tragedia immane che ha distrutto economie, case, strade, ha sconvolto il tessuto sociale, di aree vastissime, ha smembrato famiglie ed avrà certamente un impatto sulla vita dei singoli e di intere comunità. In questo quadro, difficile e complesso, si è posto all'attenzione dell'intero Paese, il coraggio, la professionalità, lo spirito di sacrificio, dei soccorritori che, in tanti casi, a mani nude hanno aiutato i cittadini in difficoltà, hanno salvato vite umane, come nel caso dell'hotel Rigopiano. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), ha dichiarato il Presidente Nazionale Antonio de Lieto, ritiene che questa tragica esperienza, debba imporre il ripianamento degli organici dei Vigili del Fuoco e l'immediata dotazione di tutti i mezzi, rilevatisi indispensabili in questa emergenza, di cui i Vigili del Fuoco, non erano dotati, oppure erano insufficienti. Lesinare sulla sicurezza, è veramente assurdo, perché, a pagarne le conseguenze, poi, sono i cittadini, il territorio ed i costi economici e sociali, saranno prevedibilmente enormi. C'è da augurarsi che passato il particolare momento, i tanti buoni propositi, le tante parole, non vengano rapidamente dimenticate , in attesa di una nuova tragedia. Vigili del Fuoco, Forze dell'ordine, Forze Armate e tutti i soccorritori, nessuno escluso, rappresentano il vero volto del nostro Paese, fatto di amore per gli altri e di spirito di sacrificio . La totalità degli Italiani - ha continuato de Lieto - ha apprezzato il coraggio di chi, mettendo in pericolo la propria vita, ha cercato di trarre in salvo cittadini rimasti sotto le frane o rimasti isolati, ma forse, chi di dovere, deve sentire l'obbligo morale di garantire migliori condizioni di vita e di lavoro, per questi uomini e per queste donne, che tutto danno, per garantire il bene "sicurezza", nella sua eccezione più ampia. E' assurdo pensare che ricevano uno stipendio mensile che, in media, non supera i 1.300\1.500 € al mese ed anche l'erogazione del "bonus" degli 80 €, destinato alle Forze di Polizia, ai Vigili del Fuoco ed alle Forze Armate, è sospeso dalla mensilità di gennaio, in attesa di "determinazioni di legge". Anche se, certamente , dopo l'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio, sarà rinnovato, UE permettendo, anche per il 2017. Poche decine di euro, per chi ha stipendi modestissimi, molte volte, fanno la differenza. Sono necessari, a giudizio del LI.SI.PO. più mezzi, più risorse, più personale. E' necessario - ha concluso de Lieto - anche, aumentare significativamente gli stipendi di tutti gli appartenenti Forze di Polizia, al Corpo dei Vigili del Fuoco ed alle Forze Armate, fermi da troppo tempo e totalmente insufficienti, a garantire una vita economicamente dignitosa a chi si sacrifica quotidianamente per garantire ordine ed sicurezza, a tutti gli Italiani. (Antonio Curci) |