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Ci sono 3460 News in 346 pagine e voi siete nella pagina numero 289

Traffico aereo, sindacato autonomo conferma lo sciopero del 14 maggio

Labigi:"Inascoltati da ENAV, continueremo la nostra battaglia. Chiederemo un incontro al neo presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia"
Non sono intenzionati ad arretrare dalle proprie posizioni gli iscritti al Sindacato Autonomo i quali hanno confermato lo sciopero di quattro ore previsto, su tutto il territorio nazionale (isole comprese), il 14 maggio. Dopo il fermo del 9 aprile che ha comportato la cancellazione di oltre trecento voli e un'adesione dell'oltre il 70%, gli uomini radar sono pronti ad incrociare ancora una volta le braccia per far valere i propri diritti.
"Rappresentiamo - sottolinea Gianluca Labigi, coordinatore nazionale di Un.I.C.A. - circa il 30% dei dipendenti di Enav e oltre il 50% dei controllori del traffico aereo. Bisogna far comprendere, ai passeggeri e alle compagnie aeree, che non siamo entusiasti di scioperare. Sappiamo di causare enormi disagi ai cittadini. Tra di loro vi sono anche i nostri familiari e amici che prendono l'aereo nei giorni in cui cerchiamo di rappresentare i nostri problemi. Se ci fosse un altro modo per farci ascoltare, sicuramente lo faremmo ma, purtroppo, non è così ed ecco che siamo costretti a scioperare. Ci teniamo però a ribadire che le nostre azioni sono sempre state affrontate con senso di responsabilità. Negli anni, pur di tessere un dialogo con l'azienda, siamo scesi a molti compromessi: abbiamo cancellato molti scioperi, così come altrettanti ce ne hanno differiti e, ancora, abbiamo ridotto gli orari per attenuare gli impatti".
Non solo gli uomini radar, ma anche esperti assistenza al volo, personale FISO e Meteorologi hanno scioperato lo scorso 9 aprile testimoniando, dunque, che il malcontento è generale e diffuso. Secondo i dati pubblicati da Eurocontrol, lo sciopero scorso ha provocato, in Italia, oltre 60 ore di ritardo.
"La firma di un Contratto di Settore che vede come Associazione datoriale "Assocontrol", un'associazione che raggruppa una sola azienda, ENAV (visto che a Techno Sky il contratto non si applica) - aggiunge Labigi - fa pensare che il contratto aziendale possa essere lo strumento più adeguato per regolare i rapporti tra lavoratori ed UNA azienda. Le ormai consolidate indicazioni governative sia nazionali che europee descrivono il futuro mondo del lavoro regolato da contratti aziendali, ed è quello che chiediamo anche noi, almeno per quelle aziende con un certo numero di dipendenti. Frattanto - rimarca il coordinatore nazionale - aspettiamo l'insediamento ufficiale del neo presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, al quale facciamo i nostri auguri per il prestigioso incarico. Dopo il 25 maggio, data in cui si ufficializzerà la sua nomina, auspichiamo di poter incontrare il presidente Boccia per discutere con lui delle problematiche e delle prospettive della nostra professione".
Altra questione, non meno importante e sentita, sulla quale si batte il sindacato Un.I.C.A., è quello riguardante le pensioni. "In questo momento - aggiunge Labigi - abbiamo due colleghi, ai quali a breve se ne aggiungeranno molti altri, che si trovano in un limbo normativo: ENAV ed INPS non sanno come affrontare la situazione, il DPR 248/90 riporta dei riferimenti che la legge Fornero mette in discussione. La nostra figura professionale - visto l'elevato stress psicofisico e le responsabilità connesse allo svolgimento delle nostre mansioni - è sempre stata abbinata alle forze dell'ordine; nelle ristesura della legge, però, si è persa la nostra categoria dalle liste di quelli che a 60 anni possono andare in pensione nonostante la licenza non ci permetta di operare oltre i 60 anni".
(Ufficio stampa Francesca Blasi)

Inserito da Golfonetwork martedì 19 aprile 2016 alle 20:22 -

Napoli: 20 Aprile 2016 Conferenza Stampa - Campania Differenzia


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Inserito da Golfonetwork martedì 19 aprile 2016 alle 20:17 -

Per lavori, chiuso per una notte il tratto della SS 268 “Del Vesuvio”

Campania, Anas: per lavori, chiuso per una notte il tratto della strada statale 268 “Del Vesuvio” tra San Giuseppe Vesuviano nord e lo svincolo di Palma Campania, in provincia di Napoli
Nel dettaglio la chiusura al traffico sarà in vigore tra le 22.00 di venerdì 22 aprile e le ore 6.00 di sabato 23 aprile 2016
Anas comunica che, per consentire il proseguimento delle attività nell’ambito dei lavori di raddoppio e completamento della strada statale 268 “Del Vesuvio” dal km 8,120 al km 19,854, tra le ore 22.00 di venerdì 22 aprile e le ore 6.00 di sabato 23 aprile 2016 si rende necessaria la chiusura della statale, in entrambi i sensi di marcia, tra il km 13,725 (svincolo di San Giuseppe Vesuviano nord) e il km 17,200 (svincolo di Palma Campania), in provincia di Napoli.
Durante la chiusura del tratto di statale, il traffico verrà deviato su strade alternative all’interno dei territori comunali di San Gennaro Vesuviano e Ottaviano come segue:
- Uscita obbligatoria dei veicoli che da Napoli viaggiano sulla SS268, in direzione Angri, in corrispondenza dello svincolo di San Giuseppe Vesuviano nord al km 13,725 e rientro in corrispondenza dello svincolo di Palma Campania al km 17,200;
- Uscita obbligatoria dei veicoli, che da Angri viaggiano sulla SS 268, in direzione Napoli, in corrispondenza dello svincolo di Palma Campania al km 17,200 e rientro in corrispondenza dello svincolo di San Giuseppe Vesuviano nord al km 13,725.
A seguito della riapertura del tratto di statale (a partire dalle ore 6.00 del 23 aprile), inoltre, tra il km 15,200 ed il km 16,200 il traffico verrà disposto a doppio senso di circolazione su carreggiata unica (con una corsia per senso di marcia).
Anas raccomanda prudenza nella guida
(Biggi Chiara)

Inserito da Golfonetwork martedì 19 aprile 2016 alle 17:56 -

Napoli: Incendio di un cassonetto nei pressi di un plesso scolastico

Napoli. Incendio di un cassonetto nei pressi di un plesso scolastico durante le operazioni di voto. Poliziotti  scongiurano il peggio e garantiscono il regolare svolgimento del diritto.
Il Coisp: "Sempre a protezione dei diritti costituzionali " 
Nella giornata di ieri si sono svolte le operazioni di voto in occasione dei referendum abrogativo delle cosiddette "trivelle". Numerosi sono stati gli istituti scolastici sede delle sezioni elettorali.
A Napoli, nel quartiere di Secondigliano, alla IV traversa del Cassano, presso l'istituto comprensivo Statale "Berlinguer" si stavano svolgendo regolarmente le operazioni di voto quando un incendio ha interessato un attiguo cassonetto dei rifiuti , sprigionando alte fiamme che mettevano a repentaglio l'incolumità dei presenti  nonchè il rischio che stesso si propagasse alle auto in sosta . L'intervento immediato degli agenti addetti alla vigilanza seggi ha evitato che la situazione potese degenerare garantendo contemporaneamente il regolare svolgimento del voto.
Giulio Catuogno, Segretario Generale Provinciale  del Sindacato Indipendente di Polizia Coisp, intervenendo sulla vicenda, ha dichiarato : " Voglio complimentarmi con i colleghi dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli e personale della Polizia Municipale del Comune di Napoli per la professionalità con cui hanno gestito una situazione che poteva degenerare per la incolumità delle persone, garantendo contestualmente il procedere regolare delle operazioni di voto, massima espressione di diritto costituzionale. I colleghi, utilizzando un estintore e qualche secchio di fortuna, sono riusciti a spegnere le fiamme che si facevano sempre più minacciose facendo però proseguire l'afflusso di elettori alle sezioni. Il loro intervento immediato ha scongiurato il propagarsi delle fiamme che in caso contrario avrebbero potuto coinvogere le auto in sosta peggiorando sicuramente la sitauzione . Anche in questa situazione di emergenza i poliziotti hanno dato chiaro esempio di professionalità e senso del dovere, facendo di tutto per mettere in sicurezza l'incolumità delle persone, senza, sottolineo, interrompere o sospendere le operazioni di voto,  salvaguardando così due principi democratici,  la sicurezza e il voto. Come sempre - continua Catuogno - i colleghi sono intervenuti senza  pensare al fatto che il contratto di lavoro è ormai fermo da svariati anni ed il rinnovo, sancito da una sentenza della Consulta, è ancora lontanissimo,  anzi con la oscura probabilità di un nuovo blocco. In ogni intervento - conclude il leader provinciale partenopeo del Coisp - dimostiamo al Governo italiano che il Comparto  Sicurezza e tutte le donne e gli uomini che lo compongono non meritano di essere ulteriormente mortificato, che la Sicurezza nella sua massima espressione non deve essere considerata una spesa bensì un investimento.  Chiediamo al Questore di Napoli di ricompensare adeguatamente  i colleghi che ieri hanno dato lustro all'amministrazione con la loro professionalità ".
Napoli, 18 aprile 2016
(Addetto stampa Coisp Luigi Fusco)

Inserito da Golfonetwork lunedì 18 aprile 2016 alle 20:25 -

Dossier stagione venatoria 2015/2016

Come ogni anno, l'Associazione Vittime della Caccia pubblica i dati di morti e feriti, sia adulti, sia minori che, costantemente, accompagnano ogni stagione venatoria.

Relativamente alla stagione venatoria recentemente conclusa il bilancio è, come sempre, molto pesante:

- Morti totali = 24

- Feriti totali = 87

per un totale di 111 vittime.

Di queste 78 sono cacciatori che, con 18 morti e 60 feriti, sono vittime della loro stessa attività ludica.

Vittime non cacciatori di questa attività ad alta pericolosità sociale sono, invece, 33 in totale: 6 morti e 27 feriti.

Tra queste ci sono 2 minori morti e 4 feriti.

Nel conteggio sono esclusi casi di vittime per cadute, infarti od incidenti di altra natura che non siano le armi da caccia o vittime in altri contesti.

Sono, inoltre, esclusi dalla raccolta dati anche i casi di adulti che si suicidano con armi da caccia.

E' possibile visionare l'intero dossier alla pagina http://www.vittimedellacaccia.org/archivio/3135-avcdossier-stagione-venatoria-20152016.html

Impressionante la frequenza degli incidenti.

"In media 3 fattacci di cronaca al giorno per mano di cacciatori, con persone morte, ferite, aggredite o minacciate" dichiara Daniela Casprini dell'Associazione Vittime della Caccia che ha recentemente vinto al Tar (Veneto) contro il sindaco pro-caccia di Verona "senza tenere conto di centinaia e centinaia di casi contro animali domestici, fauna selvatica anche protetta, illeciti e crimini venatori. Tutto in soli 5 mesi ...".   

(Associazione Vittime della Caccia)    

Inserito da Golfonetwork lunedì 18 aprile 2016 alle 12:17 -

Comunicato sindacale unitario (Area V-Dirigenza Scolastica)

Il 14 aprile 2016 il MIUR ha reso alle OO.SS. rappresentative dell'Area V l'informazione preventiva sulla ripartizione alle Regioni del FUN (Fondo Unico Nazionale) 2015/16, da utilizzare per le contrattazioni regionali sulla retribuzione di posizione e di risultato per l'anno scolastico in corso.
Mentre si svolgeva l'informativa sono stati consegnati al MIUR un migliaio di schede con la verità sulla retribuzione del dirigenti scolastici compilate dai colleghi che hanno aderito al "cedolino day".
Nel Decreto di costituzione del FUN 2015/16 le risorse disponibili per il salario accessorio dei dirigenti scolastici sono state ridotte di oltre 55 milioni rispetto al 2010, in conseguenza del Decreto Tremonti e degli interventi dei Governi che si sono succeduti dal 2010 in poi, e sono state aumentate di circa 60 milioni per effetto degli aumenti del FUN stabiliti dalla legge 107/2015.  Ad essi vengono però sottratti 14,5 milioni che secondo il MEF sarebbero stati pagati in più ai dirigenti in tutte le regioni nel 2011/12 e in alcune negli anni successivi. Oltre la metà dei restanti 45,5 milioni potrà essere utilizzata solo per la retribuzione di risultato.
Da questi dati risulta con assoluta evidenza che i cosiddetti aumenti della legge 107/2015 non ripristinano la retribuzione media professionale dei dirigenti scolastici al livello del 2010 e sono destinati ad essere distribuiti in modo ineguale fra i dirigenti - in conseguenza della loro valutazione - con le ovvie conseguenze sulla pensione e sulla liquidazione.
Per poter amplificare l'effetto delle sue comunicazioni il Governo continua a parlare di aumenti ai dirigenti scolastici per riconoscere il maggior carico di responsabilità attribuito dalla legge 107/2015. Tace quindi sul fatto che la legge 107/2015 ha stanziato 20 milioni in meno per il prossimo anno e di 34,5 in meno per il 2018. Le retribuzioni dei dirigenti diminuiranno quindi già a partire dall'anno scolastico 2016/17, per ridursi ulteriormente nel 2017/18.
I fatti sono quindi evidenti:

1) non viene ripristinata la retribuzione media professionale dei dirigenti scolastici    rispetto al 2010;
2) la retribuzione dei dirigenti scolastici nei prossimi anni tornerà a diminuire;
3) parte della retribuzione verrà spostata sul risultato e sarà collegata alla valutazione effettuata dai Direttori Regionali;
4) si ridurrà la base di calcolo per la liquidazione e la pensione.

FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL hanno dichiarato il loro completo dissenso rispetto alle scelte del Governo sulla retribuzione dei dirigenti scolastici: iniqua rispetto agli altri dirigenti pubblici e alle responsabilità attribuite, continuamente in diminuzione, ineguale al suo interno a fronte di uguali carichi di lavoro.
Il Governo non ha rispettato gli impegni assunti con le OO.SS. e con tutti i dirigenti scolastici e utilizza comunicati e risposte a interrogazioni parlamentari per diffondere notizie che non corrispondono alla realtà.
I dirigenti scolastici saranno in campo nelle prossime settimane, insieme a tutti gli altri lavoratori della scuola, per rivendicare il diritto ad una retribuzione equa e dignitosa e al rinnovo del contratto, anche al fine di disciplinare le procedure valutative dei dirigenti scolastici ai cui esiti sono connessi effetti salariali immediati e futuri evitando che essi dipendano unilateralmente dal datore di lavoro.

Roma, 14 aprile 2016

I coordinatori nazionali Area V-Dirigenza Scolastica

FLC CGIL Gianni Carlini
 
CISL SCUOLA Mario Guglietti
 
UIL SCUOLA Rosa Cirillo
 
SNALS CONFSAL Pasquale Ragone

Inserito da Golfonetwork venerdì 15 aprile 2016 alle 12:49 -

SS 163 Amalfitana, Anas investe 1 milione e 150 mila euro

Campania, Anas investe 1 milione e 150 mila euro per la messa in sicurezza di un tratto di costone roccioso situato a monte della strada statale 163 “Amalfitana”, in provincia di Napoli
Domani, mercoledì 13 aprile 2016, in Gazzetta Ufficiale il bando di gara
Anas pubblicherà sulla Gazzetta Ufficiale di domani, mercoledì 13 aprile 2016, un bando di gara per lavori di messa in sicurezza del costone roccioso situato a monte della strada statale 163 “Amalfitana” in corrispondenza del km 7,500, nel territorio comunale di Piano di Sorrento, in provincia di Napoli.
Gli interventi consisteranno nel ripristino, riparazione ed integrazione delle barriere paramassi e permetteranno la salvaguardia del patrimonio naturale e stradale e, soprattutto, la messa in sicurezza di una tratta importante della principale arteria viaria di collegamento verso l’omonima costiera, meta turistica rinomata in tutto il mondo. La strada statale Amalfitana, infatti, oltre ad essere una delle strade statali paesaggisticamente più belle che Anas gestisce in Italia, si configura altresì come porta d’accesso verso le principali località di mare della Campania.
Gli interventi relativi all’appalto, dell’importo complessivo di 1 milione e 150 mila euro, dovranno essere eseguiti in 120 giorni decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
Il termine per il ricevimento delle offerte, da inviare al Compartimento Anas della Viabilità per la Campania Viale Kennedy, 25 – 80125 Napoli, è fissato entro e non oltre le ore 12.00 del 17 maggio 2016.
(Biggi Chiara)

Inserito da Golfonetwork martedì 12 aprile 2016 alle 13:19 -

Viabilità: lavori sulla S.S. 268 -Del Vesuvio- dal 15 aprile

Campania, Anas: per lavori, a partire da venerdì 15 aprile, chiusa la carreggiata della strada statale 268 "Del Vesuvio", tra Somma Vesuviana ed Ottaviano, in provincia di Napoli. Inoltre, per interventi di manutenzione sugli impianti tecnologici, da mercoledì 13 aprile chiusa per due notti la galleria 'Parco della Reggia' lungo la strada statale 700 a Caserta.

Anas comunica che, al fine di eseguire alcune attività – tra cui la demolizione della spalla del Cavalcavia 'Campo delle Mele' – nell'ambito dei lavori di raddoppio e completamento della strada statale 268 "Del Vesuvio" dal km 8,120 al km 19,854, tra le ore 22.00 di venerdì 15 aprile e le ore 20.00 di domenica 17 aprile 2016 si rende necessaria la chiusura della statale, in entrambi i sensi di marcia, tra il km 8,550, nel territorio comunale di Somma Vesuviana, ed il km 12,300, nel territorio comunale di Ottaviano, in provincia di Napoli. Durante la chiusura, il traffico verrà deviato lungo strade comunali di Somma Vesuviana ed Ottaviano come segue, secondo percorsi alternativi già adottato in precedenti occasioni:

- Uscita obbligatoria dei veicoli che da Napoli viaggiano sulla statale 268 in direzione Angri, in corrispondenza dello svincolo di Somma Vesuviana al km 8,550 e rientro in corrispondenza dello svincolo di Ottaviano Zona Industriale al km 12,300;

- Uscita obbligatoria dei veicoli che da Angri viaggiano sulla statale 268 in direzione Napoli, in corrispondenza dello svincolo di Ottaviano Zona Industriale al km 12,300 e rientro in corrispondenza dello svincolo di Somma Vesuviana al km 8,550.

Inoltre, per l'esecuzione di attività di manutenzione sugli impianti tecnologici della galleria 'Parco della Reggia', situata lungo la strada statale 700 "della Reggia di Caserta", tra le ore 22.00 di mercoledì 13 aprile e le ore 6.00 di giovedì 14 aprile 2016 e tra le ore 22.00 di giovedì 14 aprile e le ore 6.00 di venerdì 15 aprile, sarà chiuso al traffico il tratto compreso tra il km 8,500 ed il km 11,000, nel territorio comunale di Caserta. Nel dettaglio, sarà interdetto alla circolazione il tratto compreso tra lo svincolo di Caserta Ovest-Casagiove e quello di Caserta Zona Ospedale, in entrambe le direzioni, con deviazione del traffico - indicata in loco - all`interno del centro abitato di Caserta. (Chiara Biggi)

Inserito da Golfonetwork lunedì 11 aprile 2016 alle 19:42 -

A Marzo 2016 aumento del traffico del 4,5% sulla rete stradale Anas

Anas, Osservatorio del traffico: +4,5% a marzo 2016 rispetto allo scorso anno. Flussi record a Pasqua per mari e monti.
Le abbondanti nevicate di marzo hanno favorito le località sciistiche rispetto a quelle balneari che hanno comunque registrato significativi aumenti.

Prosegue il trend di crescita individuato dall’Osservatorio del Traffico di Anas dall’inizio dell’anno. E’ del 4,5% l’incremento dei flussi nel mese di marzo 2016, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, sulla rete stradale e autostradale di competenza Anas. L’indice di Mobilità Rilevata (IMR) ha inoltre registrato un incremento della circolazione del 3,1% rispetto al mese di febbraio 2016. Nel segmento dei veicoli pesanti è stato rilevato un aumento pari al 3,6% rispetto al mese di marzo 2015, dovuto in particolare agli incrementi sulla rete del Sud Italia.

Il week end pasquale 26/28 marzo 2016

In montagna. Nel week end pasquale, rispetto allo scorso anno (4/6 aprile 2015), sono stati registrati forti aumenti di traffico in corrispondenza delle località sciistiche anche grazie all’abbondanza di neve sulle piste da sci. Gli incrementi medi settimanali hanno raggiunto il 20%, con punte del 30% nei giorni di sabato 26 marzo e di lunedì 28, sulla SS17, a sud di Roccaraso, località sciistica dell’Appennino Abruzzese. Lungo la SS26, a La Thuile, sulle alpi Valdostane, sono stati registrati incrementi medi settimanali che superano il 25%, con punte di oltre il 50% nel fine settimana. Importanti incrementi medi settimanali anche lungo la SS51 di Alemagna tra Valle di Cadore e Cortina d’Ampezzo, nelle giornate di sabato e nel lunedì di pasquetta con incrementi del 20-25% rispetto a quelli rilevati a Pasqua del 2015.

Al mare. Lungo la SS16 “Adriatica”, il traffico è cresciuto del 12% circa, rispetto al 2015, nella giornata del lunedì di pasquetta. Forti aumenti, con punte di oltre il 30%, anche nel corso della settimana ricomprendente la Pasqua con particolare riferimento ai tratti romagnolo (Cattolica), marchigiano (Pesaro), e abruzzese (Alba Adriatica e Ortona).
In aumento il traffico sulla A3 Salerno Reggio Calabria rispetto al week end pasquale del 2015, con incrementi medi dell’10% sul tratto reggino. Nella sola giornata del lunedì dell’Angelo l’incremento sullo stesso tratto è stato di oltre il 20% rispetto ai volumi misurati l’anno precedente.

Le arterie più trafficate della rete Anas

L’arteria più trafficata di tutta la rete Anas, è ancora una volta il Grande Raccordo Anulare di Roma: venerdì 4 marzo sono state raggiunte le punte più alte con il passaggio di 164.750 veicoli.

Al Nord è la strada statale 36, in provincia di Lecco, la più trafficata con 85.640 veicoli rilevati venerdì 11 marzo mentre al Sud la più alta concentrazione di traffico è sulla tangenziale di Bari (135.800 veicoli rilevati giovedì 24 marzo). Per quanto riguarda le isole, in Sicilia sul Raccordo Autostradale 15, a Misterbianco, in provincia di Catania, il picco massimo è stato di 77.500 veicoli venerdì 18 marzo mentre in Sardegna il picco è sulla SS131dir, a Cagliari, dove venerdì 25 marzo sono transitati 45.800 veicoli. (Chiara Biggi)

Inserito da Golfonetwork lunedì 11 aprile 2016 alle 19:39 -

Declassamento Ospedali Napoli: CasaPound protesta con lenzuola insanguinate

Napoli, 11 aprile. Lenzuola insanguinate e striscioni che recitano “Basta tagli alla sanità, Napoli sanguina”, "Gli ospedali non si declassano, si migliorano" - questo lo scenario che si è presentato stamane agli occhi di personale medico e pazienti degli ospedali Santobono Pausilipon, Cardarelli, Policlinico, Pellegrini e San Gennaro di Napoli.
“Con i nuovi tagli alla sanità previsti dal piano di riordino ospedaliero – si legge nella nota diffusa da CasaPound Napoli – sono sempre più reali ipotesi di declassamento e ridimensionamento di diversi poli ospedalieri napoletani”.
“La necessità di adeguare la rete ospedaliera campana e in particolar modo napoletana ai nuovi standard prescritti dalla normativa nazionale (decreto ministeriale 70 del 2015 e dalla Legge di stabilità 2016) – continua la nota – se da un lato prevede l’apertura dell’Ospedale del mare situato ai confini con i paesi del vesuviano, con relative assunzioni, e la creazione di un nuovo presidio ospedaliero con numerosi posti letto, dall’altro ha in programma la chiusura di due ospedali napoletani, l’Annunziata e il San Gennaro, presidi ospedalieri che già riversano in condizioni precarie, e che a stento riescono a garantire assistenza ai cittadini dei quartieri a rischio quali Forcella e Sanità; resterebbero aperti ma con un pesante ridimensionamento gli ospedali Ascalesi a Forcella e Santa Maria degli Incurabili; per il Cardarelli invece è prevista la riduzione di 50 posti letto, e lo stesso numero di posti letto sarà tolto all’Azienda dei Colli che comprende gli ospedali Monaldi, Cotugno e Cto”.
“Una situazione inaccettabile dunque – prosegue la nota - ; chiudere interi presidi ospedalieri, o ridimensionare alcuni reparti degli stessi, con riduzione di posti letto, riduzione del personale, e chiusura di ulteriori reparti, significherebbe mettere in ginocchio la sanità a Napoli, obbligando i pazienti a trasferirsi in altre regioni per cure più specialistiche. Una situazione paradossale: basti pensare ad esempio al Santobono Pausillipon, che vanta reparti di oncologia e chirurgia pediatrica considerate eccellenze della sanità italiana, che vede aumentare i ricoveri di bimbi dalle provincie di Napoli e Caserta, caratterizzate queste ultime da altissimi tassi di crescita dei tumori infantili, ma per il quale è prevista la la trasformazione da unità complesse a unità semplici dei reparti di chirurgia oncologica pediatrica, di ematologia pediatrica, del laboratorio pediatrico, e l’accorpamento del centro trapianti con il centro trasfusionale. Fronteggiare in questo modo una situazione d’emergenza come quella napoletana, rispondendo con il declassare, equivale a voler far morire lo stesso“.
"Da anni ci opponiamo ai tentativi sempre crescenti di rendere la sanità pubblica un ente privato;altro dato preoccupante che emerge infatti dalle 200 pagine del piano - conclude la nota - è l’aumento dei posti letto nel settore della riabilitazione privata. Inutile cercare dunque di ingannare i cittadini con l’interesse ai centri per disabili e l’istituzione di ispettori per i controlli sanitari, quando a monte manca l’elemento basilare, fondamentale ed imprescindibile per garantire l’assistenza sanitaria e medica ai cittadini, ovvero il perfetto funzionamento dei presidi ospedalieri: quelli napoletani avrebbero tutte le potenzialità per essere il fiore all’occhiello della sanità nazionale, ma mentre i politici e gli amministratori giocano a monopoli con i tagli alla sanità, i cittadini napoletani sanguinano: muoiono per davvero”.
(CasaPound Napoli)

Inserito da Golfonetwork lunedì 11 aprile 2016 alle 13:41 -

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