Noi con Salvini: In ogni provincia un Circolo per la Bigenitorialità. A Napoli cinque proposte. In Regione il Tavolo per le famiglie separate. Napoli 23 marzo 2 016 - Subito in Regione il Tavolo per la Bigenitorialità. Parte da Napoli la sfida per restituire dignità al caposaldo della società meridionale: la Famiglia. Noi con Salvini, infatti, ha presentato ieri, nel capoluogo partenopeo, un documento denuncia sulle difficoltà per le famiglie italiane dei separati. Da oggi anche all'ombra del Vesuvio, come in gran parte del territorio nazionale, il "Circolo della Bigenitorialità". Non solo uno sportello informativo, dove sarà possibile ricevere il sostegno necessario alla dura battaglia per i diritti dei nostri figli (che meritano l'affetto da entrambi i genitori), ma anche un luogo dove ascoltare e conoscere le difficoltà delle famiglie dei separati che molte volte non ricevono la giusta attenzione e dove poter immaginare un percorso di sensibilizzazione delle Istituzioni con nuove proposte. "Abbiamo il dovere, morale e materiale, di ridare voce alla famiglia, in particolare a quella separata. - spiega Vincenzo Spavone, Responsabile nazionale del Coordinamento Bigenitorialità, separazioni e affido minori di NCS - Dare un volto ai bambini senza volto, dare voce ai genitori senza voce, restituire gli affetti ai tanti nonni privati dei loro nipoti. E restituire, a tutti loro, dignità e rispetto. Sono gli oltre quattro milioni di genitori separati in Italia a chiederlo. Non solo Noi con Salvini. Nel nostro paese ci sono oltre 40mila bambini nelle case famiglia che di famiglia non hanno davvero nulla. In moltissimi casi sarebbe più opportuno dare un supporto economico e soprattutto materiale ai genitori invece di sottrargli il minore. Si specula sulla pelle dei più piccoli per meri interessi economici. Tutto questo non è più tollerabile in un paese che si dichiara civile. Ringraziamo Cesare Romano, il Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della regione Campania per la sensibilità e la disponibilità ad avviare un tavolo in Regione sulle nostre proposte". Conclude. Proposte per Napoli ed i Comuni del Centro Sud Obiettivo: Ridefinire responsabilità, compiti e strategie dei Sevizi Sociali dei Comuni nell'ambito separativo tra Genitori e Genitori/Figli per fornire sostegno alla famiglia in crisi o in difficoltà e per far crescere il bambino nell'ambito del proprio nucleo familiare.* *Per nucleo familiare si intende la rete parentale, fino al terzo grado. Prima della struttura di accoglienza, si deve prevedere l'affido temporaneo a nonni o zii in vista del definitivo rientro del bambino nella famiglia di origine. 1 - Istituzione Ufficio Genitori Separati dai Figli presso l'Assessorato al Welfare con operatività riguardante tutte le problematiche relazionali genitori/figli con particolare attenzione ai minori istituzionalizzati ed "ospitati " nelle strutture di accoglienza. Tutte le implicazioni economiche. sociali e psicologiche vanno ricondotte nell'ambito di competenze di quest'Ufficio. Stiamo parlando delle famiglie o di singoli genitori/minori che (anche per Decreto o Sentenza del Tribunale Civile o Minorile) entrano in contatto o sono presi in carico dall'Amministrazione Comunale. 2- Istituzione del Garante della Bigenitorialità* aventi competenze autonome e deliberanti in merito i procedimenti amministrativi e giuridici in cui è coinvolta la Pubblica amministrazione nei rapporti tra Famiglia o singolo minore. *Bigenitorialità: il diritto del minore a non essere separato dai propri genitori (mamma e papà) e di ricevere il sostegno educativo, materiale e morale di entrambi. Il bambino ha il diritto di avere rapporti continuativi e significativi con entrambi i genitori anche se questi sono separati tra loro. Legge 54 del 2006 detta dell'Affido Condiviso. Convenzione ONU Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. 3- Revisione ed integrazione dei Protocolli di lavoro vigenti tra i Comuni (Assessorato ai Welfare) con il Tribunale per i Minorenni. Su Napoli sarebbe opportuno avviare Protocollo con l'Autorità Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza della Regione Campania, con l'Assessorato al Welfare e con il Tribunale Civile. Unificare i protocolli e prevedere procedure amministrative più snelle con la priorità di Tutela e Difesa dei minori e genitori coinvolti, con la partecipazione diretta delle associazioni Famigliari che li rappresentano. Videoregistrazione degli incontri tra le parti , specie in presenza di minori, e la sottoscrizione di verbali dei singoli incontri, con copia all'utente anche di tutte le relazioni inviate dai Servizi e dalle ASL ai Tribunali di competenza (aspetto giuridico già chiarito dal Garante della Privacy con specifica Sentenza). GIL (Gruppo Integrato di Lavoro tra i servizi comunali ed i dipartimenti ASL): vanno riformati e ristrutturati al fine di determinare le competenze specifiche e le responsabilità sia amministrative che giuridiche. 4- Istituzione di una Commissione Consiliare Permanente con partecipazione di soggetti appartenenti all'associazionismo famigliare, avente finalità di controllo, verifica e monitoraggio dell'operatività di Centri e Strutture convenzionate con il Comune preposte a gestire le problematiche famigliari. Con relazione annuale. Interruzione di qualsiasi finanziamento - anche a progetti precedentemente approvati - una volta individuate discriminazioni, illeciti o scarsi risultati. 5- Status di Genitore Sfrattato. Equiparare la categoria dei genitori separati con figli minori non conviventi - costretti a lasciare la propria abitazione a seguito di sentenza di separazione/divorzio o decreto del Tribunale per i Minorenni - allo status di cittadini sfrattati per finita locazione , indipendentemente dal titolo di proprietà della precedente abitazione assegnata in via giudiziaria all'altro genitore collocatario della prole. Ciò consentirebbe loro di usufruire di "eventuale" assistenza alloggiativa temporanea nella prima fase di emergenza e successivamente di accedere all'edilizia agevolata sulla base del reddito realmente disponibile che residua una volta decurtate le obbligazioni stabilite dalla sentenza medesima. Tale status resterebbe subordinato al previo accertamento di assenza di ulteriori redditi derivanti da rendite finanziarie o altre proprietà immobiliari e di indisponibilità di alloggi alternativi situati nel territorio provinciale. Alla presentazione ha partecipato anche il vice coordinatore campano Gianluca Cantalamessa che ha avviato il primo "Circolo per la bigenitorialità" in provincia di Napoli, l'on.Souad Sbai, del direttivo nazionale e Cesare Romano, Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Campania. (Ufficio del Portavoce - Giancarlo Borriello) 
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