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Torna alle news dalla Campania


Ci sono 3460 News in 346 pagine e voi siete nella pagina numero 335

Viabilità: dal 4 maggio senso unico alternato sulla S.S.372 -Telesina-

Campania, Anas: da lunedì 4 maggio 2015 senso unico alternato sulla strada statale 372 "Telesina", in provincia di Benevento. Il provvedimento, in vigore nella fascia oraria 7,00 – 18,00, si rende necessario per eseguire i lavori di manutenzione dei viadotti "Pantano" e "Pica".

L'Anas comunica che a partire da lunedì 4 maggio fino a mercoledì 13 maggio 2015, sarà istituito un senso unico alternato sulla strada statale 372 "Telesina", nella fascia oraria 7,00 – 18,00, in corrispondenza dei viadotti "Pantano" e "Pica", tra il km 60,500 e il km 61,085, nel Comune di Torrecuso,  in provincia di Benevento. Il provvedimento si rende necessario per consentire i lavori di ripristino di giunti usurati. Durante la limitazione, il traffico sarà regolato da un impianto semaforico e/o da movieri. L'Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida. (Annamaria Cosentino)

Inserito da Golfonetwork martedì 28 aprile 2015 alle 21:07 -

Meteo: in arrivo temporali e forti venti sulla regione Campania

Napoli- La Protezione civile della Campania comunica che, a partire da questa sera, la perturbazione in atto sulla regione darà luogo ad un peggioramento delle condizioni meteorologiche. E’ stato diffuso un avviso di criticità idrogeologica, per l’impatto che le precipitazioni attese potranno avere, a partire dalle 22 e per le successive 24 ore. In particolare, la criticità sarà di livello arancione, ovvero moderata, per le seguenti zone: Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana, Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini, Tusciano e Alto Sele, Piana Sele e Alto Cilento; Basso Cilento. Sulla restante parte della Campania il livello di criticità è invece giallo. La Protezione civile regionale raccomanda alle autorità competenti di porre in essere le misure previste dai rispettivi piani comunali di protezione civile e la vigilanza sul territorio rispetto alla corretta tenuta del reticolo idrografico, nonché il monitoraggio delle aree esposte al pericolo di frana e/o allagamento. Infine, si segnala un rafforzamento dei venti e dei mari e si invitano gli enti preposti a prestare attenzione alle strutture esposte alle loro sollecitazioni. (Protezione Civile Campania)

Inserito da Golfonetwork lunedì 27 aprile 2015 alle 20:04 -

«Scuola e Sport in tour» - Tappa conclusiva a Napoli - Stadio Militare Albricci

Napoli - Domani Venerdì 24 aprile allo stadio militare Albricci a partire dalle ore 9,30  si svolgerà la quinta tappa di "Scuola e Sport in Tour" per testimoniare le molteplici attività laboratoriali svolte nelle scuole e per riaffermare lo sport come uno dei percorsi privilegiati per fare educazione e formazione. Il progetto è promosso dall'ufficio XI Ambito Territoriale di Napoli dell'Ufficio Scolastico Regionale della Campania, dal CONI di Napoli con la collaborazione dell'Università Federico II di Napoli e dell'USSI- Unione Stampa Sportiva della Campania. Anche l'Esercito sarà presente poiché lo sport riveste grande importanza per i giovani come occasione formativa e come canale privilegiato per l'addestramento. Lo stadio Albricci rappresenta la giusta location in quanto vi è collocata l'Associazione "L'Esercito e lo Sport per il futuro di Napoli" scaturita da una convenzione di couso da parte del Ministero della Difesa e del Coni  già da circa tre anni. Tra le autorità presenti  interverranno il generale di brigata Antonio Raffaele, vertice del Comando Militare Esercito "Campania", la dott.ssa Luisa Franzese, direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale della Campania, il prof. Roncelli, delegato del CONI- Napoli, nonchè dei sindaci delle città luogo delle precedenti tappe . L'occasione sarà propizia per i numerosi studenti che vogliono intraprendere un futuro professionale nella Forza Armata terrestre per soddisfare ogni curiosità dato che sarà presente un Info-Team dell'Esercito Italiano atto a fornire delucidazioni sui vari concorsi, a partire dall'Accademia Militare di Modena, alla Scuola Sottoufficiali dell'Esercito di Viterbo e alla Scuola Militare Nunziatella. Ampia attenzione verrà riservata alla nuova pedina fondamentale dell'Esercito Italiano che nasce a seguito della sospensione della Leva: il Volontario in ferma prefissata di un anno, che riconosce nell'esercito la scuola madre anche per le Forze di Polizia (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Penitenziaria).  Il pubblico avrà anche modo di  ammirare delle tecnologie altamente avanzate usate dai soldati nelle missioni umanitarie di peacekeeping all'estero. Sponsor della manifestazione è il marchio GIVOVA, che ha messo a disposizione strutture tecniche e gonfiabili per rendere possibile l'esecutività delle varie discipline sportive. La giornata sarà di collaudo a quanti accoglieranno il prossimo 18 maggio sempre allo stadio Albricci il tedoforo della Maratona "L'Esercito marciava" a corollario delle commemorazioni per il centenario dell'inizio della Grande Guerra. La maratona, partirà da Trapani e arriverà a Trieste il prossimo 24 maggio.
(Ten. Col. Antonio Grilletto - Comando Militare Esercito "Campania")

Inserito da Golfonetwork giovedì 23 aprile 2015 alle 09:58 -

Anas: per frana, provvisoriamente chiuso un tratto della SS145

Campania, Anas: a causa di una frana, provvisoriamente chiuso un tratto della SS145 ‘Sorrentina’ nel comune di Vico Equense
L’Anas comunica che, a causa di una frana, da stanotte è chiuso provvisoriamente al traffico, in entrambe le direzioni, il tratto della strada statale 145 ‘Sorrentina’ in corrispondenza del km 14,200 in località Bikini, nel comune di Vico Equense in provincia di Napoli.
Il traffico è deviato lungo la galleria S. Maria di Pozzano sulla strada statale 145var ‘Sorrentina’ con indicazioni in loco.
Le squadre di pronto intervento dell’Anas sono presenti sul posto per la gestione della viabilità e per le prime verifiche tecniche.
(Leone Irene Anna)

Inserito da Golfonetwork giovedì 23 aprile 2015 alle 09:50 -

Napoli: le scale «vuoto a perdere» e trasformate in «Vespasiani» a cielo aperto

Napoli: le scale "vuoto a perdere" e trasformate in "Vespasiani" a cielo aperto. Occorre prendere provvedimenti.
Napoli: scale a perdere? Non soltanto a Via Cilea, laddove, dopo "avere messo in sicurezza"  quattro anni fa la scala in ferro che collega via Cilea con la sottostante via Doria,  ancora si attendono i lavori di manutenzione che permettano il transito pedonale, evitando così alle persone di dover fare un lungo e tortuoso giro e risolvere anche il danno estetico. Prima che fosse messa in sicurezza era comunque piuttosto "invivibile" e in qualche caso presa di mira da passanti che la confondevano con uno di quei vecchi "Vespasiani" cari ai film di Totò. In proposito lo storico romano Svetonio , riferisce che Tito, figlio di Vespasiano, lamentasse la natura disgustosa dell'introito (dovuto al fatto che l'urina raccolta veniva venduta alle "lavanderie" che l'usavano assieme alla cenere) e che suo padre mostrasse una cassetta piena di monete d'oro e gli chiedesse se si sentisse offeso dal suo odore; alla risposta negativa di Tito, Vespasiano esclamò, "Pecunia non olet, sed urina sì!" (Il denaro non puzza,eppure viene dalle urine!); il detto è ancora oggi usato per ribadire il concetto che il valore del denaro guadagnato non venga inquinato dalle sue origini. I Vespasiani furono fatti sparire dalle strade negli anni Sessanta, in quanto considerati di cattivo gusto. Una operazione contraddittoria rispetto alle necessità "aumentate" da parte della popolazione maschile residente e non, la quale, sia pur in piccola parte, sembra convinta di potere utilizzare semplicemente dove più gli sembra logico farlo, i "mezzi naturali" di cui la parte femminile non è fornita. Eppure di Vespasiani ce n'erano tanti e usati frequentemente, sparsi in giro per la città. "Me pare Ernesto a Furìa" è il termine che i napoletani ancora oggi usano per definire un individuo che fa credere di essere molto impegnato in affari importanti, pur se invece svolge una mansione modesta. Come quella svolta a suo tempo da un certo Ernesto, che a Forìa governava i bagni pubblici. Ma non mancavano a Piazza del Plebiscito e nella Villa Comunale. In teoria oggi ci sono quelli "a tempo", in qualche luogo, con la fatidica monetina che non c'è mai al bisogno, la sensazione claustrofobica di poterci restare chiusi e quella, neanche più simpatica, che finiscano le monetine e ti possa ritrovare con un estraneo nella cella. Accaduto ad una persona che conosco. Alternativa? I locali pubblici (!), le metropolitane, la stazione ferroviaria, le funicolari.  Notizia attinente, in una strada nascosta di Napoli (leggi vicolo), dove già vivere non è il meglio che si possa desiderare, un gruppo fisso di uomini aveva deciso di eleggere il proprio "Vespasiano privato", con il risultato che le persone del luogo, una sera, abbiano deciso di far loro passare l'abitudine con un discreto pestaggio: ha funzionato. Torniamo alle scale sempre chiuse di Via Cilea, per ricordare che, completati i lavori sul ponte, ristabilito il passaggio dei mezzi su gomma, la famosa scala è stata dimenticata, ancora transennata e impraticabile da entrambi i punti d'accesso. Ma c'è un'altra scala che ci riporta ai famosi Vespasiani, quella che, alle spalle di Piazza del Plebiscito, conduce su verso Piazzetta Demetrio Salazar, Pizzofalcone e Monte di Dio. Praticata ogni giorno dagli studenti del Liceo artistico Palizzi, situato presso il Museo Artistico Industriale, nell'ex Collegio della Marina Borbonica già convento di Santa Maria della Solitaria. Stiamo parlando di una scala  collocata alle spalle di Piazza Plebiscito, ossia di un luogo vicino a quello frequentato da turisti e che intende offrire all'osservatore una visione artistica e ideale di Napoli. Bene: quella scala è il Vespasiano di qualcuno, a punto tale che l'odore di "ammoniaca" prende alla gola. E' sporca, zeppa di ogni cosa possibile, pur se a due passi  da quello che era l'Istituto D'arte più prestigioso di Napoli, dove si sono diplomati ed hanno funto da Maestri i più grandi nomi degli artisti Napoletani. Un Istituto che possiede un patrimonio storico, culturale e archivistico di notevole valore, tra i quali una biblioteca dotata di un considerevole fondo librario; una gipsoteca; una raccolta di collezioni di ceramiche, maioliche, vetri, oggetti d'arte e di arredo; una sezione delle produzioni degli allievi e un giardino all'italiana affacciato sul golfo di Napoli. Ma tutto ciò integrato nel fetore della scala che conduce, alle spalle di Piazza del Plebiscito a Piazzetta Demetrio Salazar, per i pedoni, mentre per le automobili funzionano le "Rampe Poggeria", non certo in migliore condizioni di pulizia. Quale immagine vogliamo dare di noi ai turisti? Dove, quegli stessi, dovranno recarsi per le loro necessità? In che mondo vogliamo che vivano i nostri giovani? Occorre smettere di mostrare una maschera di ordine e pulizia che basta un nulla, girando l'angolo, a fare vacillare.
(Bianca Fasano)


Inserito da Golfonetwork martedì 21 aprile 2015 alle 19:22 -

Napoli: Comunicato Associazione Nazionale Liberi Consumatori

Simeoli (Associazione Nazionale Liberi Consumatori): "Contro la legionella controlli su aliscafi e navi nel Golfo di Napoli"
Il presidente dell'Associazione Nazionale  Liberi Consumatori, Gaetano Simeoli, in una lettera inviata all'autorita' marittima sanitaria di Napoli ed al corpo delle capitanerie di porto ha chiesto "un'immediata verifica e controllo degli impianti di aria condizionata presenti su tutte le unità veloci e traghetti tradizionali presenti ed operanti nel golfo di Napoli!. Afferma il presidente Simeoli: "La notizia del ricovero all'ospedale Rizzoli di Ischia di una paziente per legionella deve mettere in guardia le autorità e far predisporre tutti gli opportuni controlli, verifiche ed ispezioni di legge per preservare la salute pubblica e di coloro che usufruiscono dei collegamenti marittimi nel golfo di Napoli".
(Gaetano Simeoli - Associazione Nazionale Liberi Consumatori)

Inserito da Golfonetwork lunedì 20 aprile 2015 alle 17:35 -

Campagna Stop TTIP Italia: tenere i riflettori puntati
AL VIA IL NUOVO ROUND NEGOZIALE SUL TTIP A NEW YORK.
LA CAMPAGNA STOP TTIP ITALIA "TENERE I RIFLETTORI PUNTATI, DOPO IL 18 APRILE LE RAGIONI DEL NO NON POSSONO ESSERE IGNORATE"
 
[Roma, 20 aprile 2015] - Comincia oggi il nuovo meeting dei negoziatori europei e statunitensi per l'approvazione del TTIP, l'Accordo transatlantico di liberalizzazione economica al centro delle critiche e delle mobilitazioni della società civile di mezzo mondo. Sul tavolo delle controparti più che l'abbassamento delle tariffe c'è l'armonizzazione degli standard e delle normative, con un rischio concreto di indebolimento delle tutele ambientali e sociali nel Vecchio continente, così come di un'espulsione dal mercato di centinaia di migliaia di produttori agricoli europei e italiani non più competitivi a causa dell'importazione di agroalimentare a basso costo. Quanto sia problematica la questione lo dimostrano le ultime risoluzioni (Opinions) votate nelle diverse commissioni del Parlamento europeo i vista dell Risoluzione che verrà votata nel prossimo giugno dal Parlamento europeo, in cui a più riprese si chiede l'esclusione di settori specifici dal negoziato, confermando che le preoccupazioni della società civile sono concrete e non "miti" come più volte banalizzato dal Governo italiano e dalla Commissione Europea.
Dalla Commissione ambiente (Envi) che chiede che siano esplicitamente esclusi servizi pubblici, Ogm, pesticidi, clonazione animale, alla Commissione giuridica (Juri) che boccia senza appello l'arbitrato ISDS che permetterebbe alle imprese di denunciare i Governi i caso di leggi e normative che impattino sui loro profitti.
A complicare il tutto l'ultimo documento leaked da parte delle reti Stop TTIP, dove si mostra come lo scambio sul tavolo proposto dalla Commissione europea sia maggiore apertura degli appalti pubblici americani alle grandi imprese europee con, come contropartita, maggiore flessibilità sull'agricoltura.
"E' un patto scellerato" commenta Monica Di Sisto, tra i portavoce della Campagna Stop TTIP Italia, "che usa l'agricoltura europea e i suoi produttori come merce di scambio. Con la retorica delle IGP la Commissione europea prova a far digerire una pillola indigesta, promettendo ciò che è impossibile mantenere: il rischio è che per proteggere poche tipicità, nell'accordo CETA con il Canada le IGP italiane tutelate parzialmente sono una quarantina su 273 riconosciute, si butti a mare un'agricoltura di qualità che va ben oltre un riconoscimento formale, e con questo anche centinaia di migliaia di piccole aziende".
"La mobilitazione del 18 Aprile", sottolinea Marco Bersani, tra i portavoce della campagna italiana, "mostra come il movimento sia riuscito a rompere il muro di silenzio imposto de facto in Italia. Mentre in altri Paesi europei la questione tiene banco da tempo, il nostro Governo ha scelto di non metterlo in agenda per il dibattito pubblico, considerandolo come affare da addetti ai lavori. Quello che poniamo è soprattutto una questione democratica".
Per Elena Mazzoni, coordinatrice della campagna italiana "il rischio del TTIP non riguarda solo l'oggi, ma anche il domani. Il negoziato prevede che, a trattato ratificato, si crei un organismo tecnico congiunto Usa - Ue di cooperazione sulle regolamentazioni, che armonizzerebbe le normative e gli standard in autonomia e senza alcun controllo degli organismi democraticamente eletti. Oggi, per uscire dalla crisi, non c'è bisogno di aree grigie di decisione tra interessi economici, ma di un ampliamento sostanziale della partecipazione democratica nella ricerca di soluzioni condivise".
Un recente sondaggio di YouGov diffuso nel marzo scorso dimostra in alcuni Paesi europei come la Germania, Paese non pregiudizialmente refrattario al libero commercio, il numero di contrari sia sostanzialmente più alto rispetto a chi sostiene il TTIP (43% contro il 26%) e come nella patria del neoliberismo come la Gran Bretagna il confronto sia 19% "No" contro il 19% "Sì", con un 62% di "Non so", un numero decisamente alto per un trattato di questa portata.
(Alberto Zoratti)
Inserito da Golfonetwork lunedì 20 aprile 2015 alle 12:59 -

Napoli: primo pentito di camorra alla luce di nuove scoperte e rivelazioni

Napoli: Abbatemaggio primo pentito di camorra alla luce di nuove scoperte e rivelazioni

Lunedì 20 aprile 2015 | ore 17.30
presso il Caffè letterario del Convento di San Domenico Maggiore
piazza San Domenico Maggiore | Napoli

A.S.L. Napoli 1 Centro | Direttore Generale Ernesto Esposito
con il Polo Archivistico Sanitario dell'ex ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi
in collaborazione con l'associazione S/carte
con il patrocinio del Comune di Napoli
presenta

GENNARO ABBATEMAGGIO o' cucchieriello
incontro pubblico
sul primo pentito del primo maxiprocesso alla camorra (processo Cuocolo)

Ingresso libero
fino a esaurimento posti

Intervengono:
Ernesto Esposito, direttore generale dell'A.S.L. Napoli 1 Centro
Anna Sicolo, dirigente del P.A.S. A.S.L. Napoli 1 Centro
Giovandomenico Lepore, già procuratore della Repubblica
Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia
Vincenzo M. Siniscalchi, avvocato pubblicista
Isaia Sales, docente di storia delle mafie
Michela Sessa, direttore archivio di stato di Avellino
Francesco Rizzo, colonnello cc
Milly Coppola, psichiatra dell'A.S.L. Napoli 1 Centro (figlia del medico che ebbe in cura Abbatemaggio)
Luigi Carbone, giornalista Rai, nel ruolo di moderatore

Il direttore generale dell'A.S.L. Napoli 1 Centro Ernesto Esposito con il Polo Archivistico dell'ex ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi organizza, in collaborazione con l'associazione S/carte, l'incontro pubblico "Gennaro Abbatemaggio o' cucchiariello", alla luce del ritrovamento nell'archivio storico dell'ex o.p. Leonardo Bianchi della cartella clinica di Gennaro Abbatemaggio, datata 1956, mai citata dai numerosi studiosi e ricercatori che si sono occupati del fatto.
Il convegno si terrà lunedì 20 aprile, dalle 17.30, nel caffè letterario del convento di San Domenico Maggiore nell'omonima piazza. Un'occasione, dunque, per discutere del ruolo dei pentiti, il loro rapporto con gli inquirenti, la loro attendibilità e il loro contributo reale alla lotta alla criminalità organizzata.
Dopo i saluti del direttore generale e l'introduzione di Anna Sicolo, direttrice del Polo Archivistico Sanitario, interverranno Giovandomenico Lepore, già procuratore della Repubblica, Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, Vincenzo M. Siniscalchi, avvocato pubblicista, Isaia Sales, docente di storia delle mafie, Michela Sessa, direttore archivio di stato di Avellino, Francesco Rizzo, colonnello e Milly Coppola, psichiatra dell'A.S.L. Napoli 1 Centro, nonché figlia del medico che ebbe in cura Abbatemaggio, moderati dal giornalista Rai Luigi Carbone.
Il ricovero di Abbatemaggio avvenne a ridosso dell'affaire Montesi di cui l'Abbatemaggio, scontata la pena carceraria inflittagli nel processo Cuocolo, si dichiarò protagonista informato e diretto ma occulto, ritornando così nuovamente agli onori della cronaca. Dai documenti in cartella clinica, inoltre, si rileva che i due ricoveri a breve distanza l'uno dall'altro e la diagnosi di pazzia furono sollecitati esplicitamente da Abbatemaggio per la paura di vendette relative a sue rivelazioni sul caso Montesi.
Durante il convegno si dibatterà sul valore mediatico che il processo Cuocolo ricoprì a Napoli, al punto che Il Mattino mandava i suoi giornalisti a filmare le sedute processuali a Viterbo e i filmati venivano poi proiettati a Napoli nella Galleria Umberto I la sera stessa. Il pubblico napoletano seguì con grande trasporto le vicende processuali, tant'è che ancora oggi si dice, di chi si pente e parla: "Haje fatt' Abbatemaggio!". Abbatemaggio diventa un "personaggio pubblico": cavalca l'onda mediatica, diventa "manager" di se stesso fino a essere riconosciuto ufficialmente come "consulente sulla camorra" per film e opere teatrali.
(Ufficio stampa per l'associazione S/Carte Anna Marchitelli)



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Inserito da Golfonetwork domenica 19 aprile 2015 alle 20:59 -

Infrastrutture, in Campania spesa ancora bassa

I dati del Ministero dello sviluppo economico pubblicati su opencoesione.gov.it
La percentuale è ferma al 20,3%. Nell'ultimo anno forte accelerazione: erogato 1 miliardo di euro. In provincia di Salerno restano da spendere 1 miliardo e 100 milioni
Il presidente Lombardi: "Bene la svolta impressa negli ultimi dodici mesi, ma restano ancora troppi squilibri tra territori. Necessaria una visione più strategica ed ancorata ad un'idea di sviluppo complessivo della regione".

Tra il 31 dicembre 2013 ed il 31 dicembre 2014 la Regione Campania ha erogato oltre 1 miliardo di euro in spesa per la realizzazione di infrastrutture, innalzando, in termini percentuali, il rapporto tra spesa e finanziamenti disponibili dal 13% al 20,3%. Ma, se si osservano i numeri complessivi pubblicati sul sito opencoesione.gov.it pubblicati a marzo 2015 (dati aggiornati al 31 dicembre 2014), ci si rende conto che su 11 miliardi e 305 milioni di finanziamenti ne sono stati erogati soltanto 2 miliardi e 294 milioni. Le dinamiche dei flussi di spesa inerenti le opere infrastrutturali sono state monitorate dal Centro Studi ANCE Salerno, che ha dettagliato i flussi relativi alle 5 province della Campania. I progetti di natura infrastrutturale riferiti alla nostra regione monitorati da Opencoesione nel 2014 sono stati 4.435. Ed è in base a questo riferimento analitico che è stato possibile risalire alle specificità delle cinque province.

LO SCENARIO DELLE CINQUE PROVINCE DELLA CAMPANIA
La provincia nella quale al 31 dicembre 2014 risultava la maggiore quota di spesa erogata in termini assoluti è quella di Napoli con 1 miliardo e 365 milioni (il 19,6% sui finanziamenti disponibili). Seguono Salerno con oltre 457 milioni (29,2%); Benevento con 199 milioni (15,1%); Caserta con circa 177 milioni (10,4%) ed Avellino con oltre 137 milioni (17,3%).
È significativo verificare gli incrementi di spesa per singole province in termini percentuali nel periodo 2013/2014. Le più sostanziali implementazioni sono avvenute in provincia Salerno (+16,5%) ed Avellino (+9,8%). Seguono Benevento (+8,7%), Napoli (+4,7%) e Caserta (+3,6%). A livello regionale il tasso percentuale complessivo di aumento del rapporto tra spesa effettiva e finanziamenti disponibili è stato pari al 7,3%.
In termini assoluti i progetti infrastrutturali monitorati in Campania nel 2014 sono stati 4.435: 1836 in provincia di Napoli; 984 in provincia di Salerno; 721 in provincia di Caserta; 533 in provincia di Avellino e 356 in provincia di Benevento.
Scendendo nel dettaglio dei singoli territori al 31 dicembre 2014 risultano finanziamenti complessivi pari a 792,5 milioni di euro per la provincia di Avellino; 1 miliardo e 320 milioni di euro per la provincia di Benevento; 1 miliardo e 700 milioni di euro per la provincia di Caserta; 6 miliardi e 900 milioni di euro per la provincia di Napoli ed 1 miliardo e 560 milioni di euro per la provincia di Salerno.
"Lo squilibrio finanziario tra l'area napoletana - sottolineano gli analisti del Centro Studi ANCE Salerno - e tutte le altre aree della regione è evidente. La provincia di Napoli da sola potrebbe attingere a finanziamenti per circa 7 miliardi di euro; le altre 4 province tutte insieme si fermano a circa 5,5 miliardi di euro, 1 miliardo e mezzo in meno rispetto al solo Napoletano". Va, poi, notato che (sempre in termini complessivi e alla data del 31 dicembre 2014) su 11 miliardi e 305 milioni di euro disponibili, ne risultano erogati 2 miliardi e 294 milioni: il rapporto percentuale tra spesa e finanziamenti è pari al 20,3%.
I finanziamenti considerati comprendono: Fondi strutturali 2007/2013; Piano di Azione e Coesione; Fondi per lo Sviluppo e la Coesione 2007/2013; Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2000/2006.

LA PROVINCIA DI SALERNO
Se si analizza il dettaglio degli investimenti attivabili in infrastrutture in provincia di Salerno, emerge che la percentuale più alta di spesa erogata (59%, 126,3 milioni di euro) che si riferisce alle opere di rinnovamento urbano e rurale.
Il secondo ambito (sempre in termini percentuali) risulta (43%) quello definito "Energia ed efficienza energetica" con 24,3 milioni di euro. Seguono i progetti destinati alla tutela dell'Ambiente ed alla Prevenzione dei rischi con una percentuale di spesa peri al 26% (78,8 milioni di euro).
Nel segmento dei Trasporti e delle Infrastrutture a rete sono stati immessi (spesa erogata) 130,4 milioni di euro (19%).
Si deduce, quindi, che proprio in quest'ultimo strategico ambito di riferimento - dove sono disponibili risorse per oltre 692 milioni di euro - si è speso di meno.

LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE ANTONIO LOMBARDI
"Occorre riscontrare con grande positività - dichiara il Presidente di ANCE Salerno Antonio Lombardi - la svolta impressa negli ultimi dodici mesi all'accelerazione della spesa dei fondi europei dalla Regione Campania. Ma va anche detto che in termini complessivi siamo ancora lontani da percentuali di finanziamenti effettivamente erogati adeguate alle difficoltà che attraversa il settore delle costruzioni. È senza dubbio importante - continua Lombardi - la dinamicizzazione delle procedure inerenti i fondi disponibili, ma restano ancora lettera morta alcune proposte avanzate dall'ANCE che avrebbero potuto essere prese in considerazione a cominciare dalle task force gratuite di tecnici al servizio dei piccoli Comuni. Il problema dell'inadeguatezza di numerose strutture pubbliche nell'ambito dei soggetti attuatori e destinatari dei finanziamenti europei resta una delle cause principali dei ritardi nella spesa e, soprattutto, nella realizzazione della maggior parte dei progetti, con un gravissimo pregiudizio per le imprese ed i cittadini di questa regione". "Anche in un quadro sicuramente meno negativo rispetto a qualche mese fa - conclude il presidente di ANCE Salerno - è ormai improcrastinabile mettere in campo tutte le iniziative possibili per abbattere i tempi ed immettere nei territori maggiore liquidità per le imprese. Gli investimenti pubblici in una regione come la Campania e nell'intero Mezzogiorno più in generale, sono il principale fattore di rilancio dell'economia. E tutte le Pubbliche Amministrazioni dovrebbero farsi carico di atteggiamenti più proattivi e responsabili".
Salerno, 18 aprile 2015
(Ufficio stampa Ance Salerno)


Inserito da Golfonetwork sabato 18 aprile 2015 alle 19:37 -

Caserta: assegnato all´Isiss «Terra di Lavoro» il campo sportivo polivalente

Assegnato ufficialmente dalla provincia all'Isiss "Terra di Lavoro" il campo sportivo polivalente.
Il Coisp : "Un plauso alla preside Emilia Nocerino, portatrice sana della legalita'"
Questa mattina a Caserta, presso l'istituto scolastico ISISS Terra di Lavoro di cui è dirigente scolastico la dottoressa Emilia Nocerino, è stata ufficializzata l'assegnazione del nuovo campo polivalente realizzato in erba sintetica.
Numerose sono state le autorità presenti alla cerimonia tra cui il Presidente della Provincia Domenico Zinzi , Michele De Simone Delegato CONI Caserta, gli assessori provinciali Gabriella D'Ambrosio e Gianni Mancino. Tra le autorità presenti, non poteva mancare  la delegazione regionale del sindacato indipendente di polizia Coisp  guidato da Giuseppe Raimondi,  che tra l'altro riveste la carica di presidente del consiglio d'Istituto .
Giuseppe Raimondi, leader regionale del Coisp ha dichiarato: "Da tempo attendevamo questa ufficialità quasi come un sogno irrealizzabile, una chimera. Con l'ingresso del nuovo indirizzo scolastico sportivo, fortemente voluto dalla Preside Emilia Nocerino e condiviso da tutto il consiglio d'Istituto da me presieduto, non poteva mancare il campo polivalente che sarà gestito unicamente dalla scuola. Finalmente l'istituto potrà avvalersi di un nuovo campo polivalente realizzato interamente in erba sintetica dove i ragazzi potranno divertirsi, studiando.  La nuova struttura sportiva è un segno tangibile di come  il Consiglio d'Istituto dell'ISISS non solo sia presente,  ma  funzioni pure. La delegazione del Sindacato di Polizia Coisp, che mi onoro di rappresentare, non poteva assolutamente mancare a questo evento. Sono anni ormai che il Coisp promuove iniziative di legalità e collabora con le scuole,  dal Nord al Sud. Per vedere, sentire e comprendere la realtà giovanile attuale, bisogna necessariamente essere presenti; noi ci siamo e ci saremo per il  futuro, quotidianamente, presentandoci a loro come amici in divisa e non nemici da evitare. I nemici della società  - conclude il leader campano del sindacato di polizia Coisp  - sono coloro che hanno reso questo meraviglioso territorio da "Terra di Lavoro" o "Campania felix"  a "Terra dei Fuochi" .  Ringrazio la dottoressa  Emilia Nocerino per aver fortemente voluto la presenza del Coisp, dimostrando ancora una volta di essere una portatrice sana della Legalità e molto vicina ai suoi studenti ". 
Caserta 17.4.2015
(Addetto stampa FUSCO Luigi)


Inserito da Golfonetwork sabato 18 aprile 2015 alle 19:36 -

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