NAVIGHI A 56k ?
Golfonetwork - IL PORTALE DEL GOLFO DI POLICASTRO (Salerno)

Golfonetwork su twitter Imposta Golfonetwork come pagina iniziale Aggiungi Golfonetwork ai preferiti Segnala Golfonetwork ad un amico o ad un'amica 
 Sei in: Home » news_regionali

 



Torna alle news dalla Campania


Ci sono 3877 News in 388 pagine e voi siete nella pagina numero 378

Napoli: rapporto immigrazione e imprenditoria 2014



Fare clic sull'immagine per ingrandire


Inserito da Golfonetwork lunedì 13 aprile 2015 alle 12:55 -

Fuori Regione: Corigliano Calabro (Cs), convegno sulla filiera ittica
Fare il punto sulle strategie da intraprendere per tutelare e salvaguardare la filiera ittica e l'intero sistema economico proveniente dal mare. Era questo l'obiettivo del convegno dal titolo "La pesca tradizionale nella nuova Programmazione Comunitaria e le nuove opportunità", che ha avuto luogo ieri pomeriggio a Corigliano, in provincia di Cosenza. Manifestazione vissuta sul  confronto attivo con le associazioni di marineria locali, i rappresentanti di forze economiche e sociali e gli esponenti istituzionali per affrontare le problematiche di settore legate ad una ormai nota sfavorevole congiuntura economica e per proporre soluzioni tese a valorizzare il comparto. L'evento, organizzato in collaborazione con il Gruppo Pd della Camera dei Deputati, ha visto come relatori i referenti delle associazioni di settore nazionali e locali (Federcoopesca, Lega Pesca, Agci Pesca) e rappresentati del governo regionale, su impulso del capogruppo Nicodemo Oliverio e della responsabile nazionale del Pd per la pesca e l'acquacoltura, on. Laura Venittelli. Un tema molto sentito e dibattuto nelle oltre tre ore di discussione e confronto, che hanno visto un pubblico numeroso e attento come non mai, sensibile per ragioni sociali, culturali ed economiche sulle tematiche legate alla crisi della pesca, alla difficoltà di adempiere alle restrittive norme comunitarie in materia, alla necessità di far sentire forte la voce della categoria sia a livello nazionale che internazionale. I rappresentanti nazionali e regionali di Federcoopesca, Legapesca e Agci Pesca, e le rappresentanze sindacali della Cisl e della Cgil hanno portato al dibattito le richieste e le esigenze dei pescatori calabresi, costretti a subire le conseguenze della crisi economica e delle tante direttive comunitarie che hanno minato i consumi, e caratterizzate soprattutto le difficoltà di un settore che è attraversato da tensioni fortissime, che ora ha bisogno di risposte e di certezze per il futuro. L'on. Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in Commissione agricoltura della Camera, tra gli organizzatori dell'evento calabrese, ha fortemente chiesto una più forte attenzione delle istituzioni regionali, nazionali e comunitarie, verso un settore strategico per l'economia di una regione fortemente penalizzata qual è la Calabria.
Per Oliverio, i pescatori calabresi hanno bisogno di interlocutori credibili e disponibili, di una forte rappresentanza al livello europeo che sappia garantire le esigenze di quanti vivono da decenni grazie alla pesca. L'impegno di Oliverio è stato quello di monitorare costantemente quanto accade nei diversi livelli di governo del settore, per poi ritrovarsi fra un anno per verificare i risultati. La responsabile nazionale del Pd delle Politiche della pesca e dell'acquacoltura, on. Laura Venittelli, ha affermato come le regole dell'Ue continuino a creare problemi al settore ittico italiano. Non solo, ma che diventa sempre più importante far sentire la voce del Parlamento e del Governo italiano all'interno delle istituzioni comunitarie. Ha inoltre dato la disponibilità sua ad ascoltare le richieste delle categorie interessate, con l'impegno a migliorare i provvedimenti che regolano il settore che in questo momento vive una crisi molto grave. In particolare, ha ribadito l'onorevole Venittelli, è stato chiesto al governo da parte del gruppo Pd in Commissione agricoltura un impegno immediato e concreto a verificare la fattibilità del programma sperimentale,  presentato dall'Alleanza delle cooperative, sulla pesca del Rossetto ed una diversa  distribuzione  delle nuove quote del tonno per consentire,  in questo settore, l'eventuale riconversione delle ferrettare in palangari. Infine, al governo regionale l'impegno  alla costituzione  dell'osservatorio,  cosiddetto tavolo blu. I rappresentati delle istituzioni regionali e nazionali hanno ascoltato la voce e le proposte dei pescatori, che hanno denunciato i gravi ritardi, mentre i pescatori non possono attendere altro tempo senza una soluzione ai gravi problemi del comparto. E' la prima volta che in Calabria si tiene una iniziativa sulla pesca di questo livello, con tanto pubblico, tanta partecipazione al confronto, tanta disponibilità da parte delle istituzioni a garantire ascolto e risposte ai problemi di un settore che ha bisogno  di un profondo cambiamento e di nuove e più certe regole per il suo funzionamento. Momento di assoluto rilievo che si è chiuso con gli interventi dei Consiglieri regionali Mimmo Bevacqua e Mauro D' Acri e con gli impegni assunti dall'assessore regionale al Lavoro e alle Attività produttive Carlo Guccione e dal sottosegretario di stato alla Pesca Giuseppe Castiglione.
Inserito da Golfonetwork sabato 11 aprile 2015 alle 20:43 -

Napoli prima città al Sud con defibrillatori a bordo

L'Associazione Onlus Carmine Speranza formera' il personale
Metro e funicolari cardioprotette. Il capoluogo partenopeo fa da apripista in materia di sicurezza e salute dei passeggeri a bordo. Napoli infatti sarà la prima città del Sud ad avere defibrillatori sui mezzi pubblici.
Il progetto salvavita promosso dall'Assessorato alla Mobilità del Comune di Napoli e curato dall'Anm prevede in una prima fase di dotare di 10 defibrillatori le principali stazioni della linea 1 della metropolitana (Garibaldi, Vanvitelli, Museo, Toledo, Piscinola, Chiaiano), le stazioni superiori della Funicolare Centrale e di Montesanto, il capolinea bus di via Brin e il parcheggio del Centro Direzionale con l'obiettivo finale di coprire l'intero sistema dei trasporti. Il servizio - presentato oggi nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo - partirà tra tre mesi non appena saranno formate 250 unità scelte tra il personale addetto Anm con una sessione di 8 ore di corso.
"In base agli attuali dati scientifici ogni anno a Napoli circa mille persone muoiono di arresto cardiaco" ha affermato il dott. Antonio Lettieri direttore e consulente scientifico dei corsi di formazione. Non pochi i casi registrati sui mezzi pubblici. A Napoli nel 2014 tra bus, metrò, tram e funicolari in totale 3 decessi, 120 malori e 70 chiamate al 118.
"La possibilità di sopravvivenza diminuisce del dieci per cento ogni minuto che passa. Possibilità che invece si eleva fino al quaranta per cento - ha aggiunto Lettieri - se gli astanti intervengono con la combinazione di manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e l'uso dei defibrillatori semiautomatici nei primi 4 minuti". Lo sa bene Alfonso Speranza che cinque anni fa a causa di un arresto cardiaco ha perso il figlio Carmine su un campo di calcio che oggi porta il suo nome come l'associazione fondata da suo padre che terrà lezione di supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce agli addetti dell'Anm. "Mio figlio aveva 23 anni e quel giorno maledetto - ha raccontato - nessuno sapeva cosa fare.
L'autoambulanza arrivò dopo 22 minuti e da questo tragico evento abbiamo scelto di diffondere la cultura del pronto soccorso, del massaggio cardiaco e dell'uso del defibrillatore". Ad oggi l'Associazione Carmine Speranza ha formato oltre 3mila persone in Campania che a loro volta hanno salvato sette vite umane. "E' un'iniziativa che vuole migliorare - ha commentato l'amministratore unico dell'Anm, Alberto Ramaglia - la qualità della vita di chi ci dà fiducia scegliendo di muoversi con i mezzi pubblici e che ci porterà ad adeguarci agli standard europei". A Londra infatti i defibrillatori nelle stazioni metro esistono dal 1999.
(Associazione Onlus Carmine Speranza)

Inserito da Golfonetwork sabato 11 aprile 2015 alle 13:26 -

Ance Salerno: Risparmio energetico, Campania in ritardo

Risparmio energetico, Campania in ritardo
L'analisi conferma l'urgenza di interventi migliorativi
La spesa media delle famiglie potrebbe diminuire di circa 1.200 euro annui attraverso interventi di efficientamento degli edifici. Il presidente Lombardi: "Subito un piano di comunicazione per informare gli utenti sui vantaggi derivanti dagli sgravi fiscali previsti per chi ristruttura".
In Campania la spesa media per i consumi energetici su base annua potrebbe decrescere di circa 1.200 euro (1.152,6 €), se i proprietari di appartamenti (superficie considerata 100 m2) attivassero interventi di efficientamento in grado di fare scattare il passaggio dalla classe a maggiore dispersione (G) a quella con più capacità di trattenere il calore prodotto. L'elaborazione del Centro Studi ANCE Salerno prende spunto dai dati Istat ("I consumi energetici delle famiglie - anno 2013") diffusi nel mese di dicembre 2014. In base a questa rilevazione la spesa media per consumi energetici delle famiglie in Campania ammonta a 1.356 €. Se si considera tale parametro - considerando che la maggioranza delle abitazioni presenti sul territorio regionale si trova in classe "G" - e si attuano interventi tali da ridurre i consumi al livello di quelli previsti per la classe "A", si ottiene un risparmio dell'85%. In termini assoluti il passaggio di un appartamento di 100 m2 dalla classe "G" alla classe "A" potrebbe ridurre il consumo di gasolio da 1.356 € a 203.4 € in dodici mesi, con un risparmio di 1.152,6 €. È evidente che, aldilà dell'ipotesi messa a fuoco, anche procedendo in maniera più graduale (traghettando, cioè, gli appartamenti in classe "G" verso le classi immediatamente superiori) si conseguirebbero, in ogni caso, risparmi significativi: dalla classe G alla classe F il 20%; dalla classe F alla classe E il 25%; dalla classe E alla classe D il 25%; dalla classe D alla classe C il 22,2%; dalla classe C alla classe B il 28,6%; dalla classe B alla classe A il 40%.

LA SPESA MEDIA DELLE FAMIGLIE PER CONSUMI ENERGETICI
In Campania se si va a scomporre la percentuale complessiva della spesa per i consumi energetici su base annua, si individua l'energia elettrica (45,9%) come principale fonte di alimentazione, seguita da: metano (33,3%); gasolio (1,3%); GPL (11%); legna o pellet (8,5%). Sul piano della spesa media complessiva delle famiglie va detto che il valore di 1.356 € è nettamente al di sotto della media Italia (1.635 €) anche, naturalmente, in considerazione delle caratteristiche climatiche che connotano la regione. I consumi più alti, infatti, si localizzano in Valle d'Aosta (2.000 €); Emilia Romagna (1.916 €); Veneto (1.898 €); Lombardia (1.823 €); Piemonte (1.822 €); Friuli Venezia Giulia (1.780 €).

LO SCENARIO NAZIONALE
Nel 2013, è scritto nel report Istat, le famiglie hanno complessivamente speso per consumi energetici oltre 42 miliardi di euro, con una spesa media per famiglia pari a 1.635 euro. La spesa per consumi energetici delle famiglie è - come si diceva - più elevata al Nord e più contenuta nel Mezzogiorno, con un differenziale che supera i 400 euro. Bisogna, poi, aggiungere che "la spesa media annua cresce in ragione sia del numero dei componenti della famiglia sia della loro età. Una famiglia monocomponente giovane spende in media circa 650 euro in meno rispetto a una coppia con 3 o più figli".

GLI INVESTIMENTI DELLE FAMIGLIE
Secondo la fotografia scattata dall'Istat gli investimenti dichiarati dalla famiglie per conseguire quote di risparmio energetico negli ultimi cinque anni si sono concentrate soprattutto nell'ambito della riduzione delle spese per l'energia elettrica. Il 21% di questi investimenti è stato destinato al contenimento delle spese di riscaldamento dell'abitazione; il 15% per il riscaldamento dell'acqua ed il 10% per il condizionamento.

L'UTILIZZO DEGLI IMPIANTI
L'Istat sottolinea che l'87% delle famiglie "tiene in funzione quotidianamente gli impianti di riscaldamento dell'abitazione durante la stagione invernale", ma all'interno dell'87% si oscilla dal 98% della provincia di Bolzano al 62% della Sicilia".
Va aggiunto che la frequenza di utilizzo "è direttamente connessa al tipo di impianto: gli impianti centralizzati, regolati a livello condominiale, sono più sistematicamente in funzione tutti i giorni (96,4%), diversamente dagli autonomi (86,9%) e dagli apparecchi singoli (76,8%), la cui accensione viene stabilita direttamente dagli utilizzatori".
 
Il commento del presidente Ance Salerno Antonio Lombardi
"Il quadro che emerge dall'analisi elaborata sulla base del report Istat - dichiara il presidente di ANCE Salerno Antonio Lombardi - evidenzia le potenzialità legate alle dinamiche di efficientamento energetico delle abitazioni in Campania. Si tratta di un'importante opportunità di contenimento della spesa familiare che potrebbe riflettersi in maniera virtuosa sia sul versante del miglioramento della qualità ambientale dei nostri territori, che sul fronte della ripartenza di un settore strategico come quello dell'edilizia e della filiera connessa. Stiamo parlando - continua Lombardi - di risparmi nell'ordine di circa 1.200 euro. Sono cifre in grado di incidere in maniera sostanziale sulla quotidianità dei cittadini campani". "Va, inoltre, aggiunto - conclude Lombardi - che la famiglie possono usufruire di benefici fiscali estremamente importanti. Ma manca ancora il tassello principale: è urgente attivare una campagna di comunicazione pubblica efficace, in grado di spiegare tutti i vantaggi che possono scaturire dalla realizzazione di lavori di efficientamento energetico. ANCE Salerno è pienamente disponibile a collaborare con Enti ed Istituzioni che decideranno di impegnarsi per sollecitare un miglioramento generale del quadro complessivo delle classi di riferimento delle abitazioni".

LA SCHEDA
LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
La legge di stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190) ha prorogato al 31 dicembre 2015, nella misura del 65%, la detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Nella stessa misura è prevista anche la detrazione per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e per quelli che riguardano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio.
Dal 1° gennaio 2016 l'agevolazione sarà invece sostituita con la detrazione fiscale (del 36%) prevista per le spese relative alle ristrutturazioni edilizie.
La legge di stabilità 2015 ha inoltre:
- aumentato dal 4 all'8% la percentuale della ritenuta d'acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l'obbligo di operare all'impresa che effettua i lavori;
- esteso l'agevolazione ad altre tipologie di interventi. In particolare, dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015 si può usufruire della detrazione anche per l'acquisto e la posa in opera di:
  schermature solari, nel limite di 60.000 euro
  impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nel limite di 30.000 euro.
Un'altra novità è stata introdotta dall'art. 12 del decreto sulle semplificazioni fiscali (decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175), che ha eliminato l'obbligo di inviare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate per i lavori che proseguono per più periodi d'imposta.
Infine, altre importanti disposizioni intervenute negli ultimi anni sono:
- la modifica del numero di rate annuali in cui deve essere ripartita la detrazione (dal 2011 è obbligatorio, infatti, ripartire la detrazione in dieci rate annuali di pari importo);
- l'esonero dall'obbligo di presentazione dell'attestato di certificazione (o qualificazione) energetica per la sostituzione di finestre, per l'installazione dei pannelli solari e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
- l'eliminazione dell'obbligo di indicare separatamente il costo della manodopera nella fattura emessa dall'impresa che esegue i lavori.
(Fonte: Agenzia delle Entrate, Guida alle agevolazioni per il risparmio energetico, gennaio 2015)
Salerno, 11 aprile 2015
(Ance Salerno - L'Ufficio stampa)

Inserito da Golfonetwork sabato 11 aprile 2015 alle 12:57 -

Campania, Anas: limitazioni sulla SS7 “Appia” in provincia di Avellino

L’Anas comunica che nei giorni 8, 9, 10 e 13 aprile 2015, dalle ore 8,00 alle ore 17,00, sarà istituito il senso unico alternato in corrispondenza del km 311,259 della strada statale 7 “Appia”, in provincia di Avellino. Il provvedimento si rende necessario per consentire le attività di manutenzione del viadotto “Candida” e, in particolare, il riposizionamento del cavo Telecom ai margini della carreggiata, in direzione Lioni. Nel tratto stradale sarà in vigore il limite di velocità a 30 km/h e il divieto di sorpasso. L’Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida.
(Gioia Gianluca)

Inserito da Golfonetwork mercoledì 8 aprile 2015 alle 16:46 -

Ance Salerno: In Campania per un´opera pubblica occorrono 5 anni

I DATI ELABORATI DALLA SVIMEZ SULLA LENTEZZA DEI PERCORSI AMMINISTRATIVI
IN CAMPANIA PER UN'OPERA PUBBLICA OCCORRONO 5 ANNI
Per la realizzazione delle infrastrutture finanziate dalle politiche di coesione la forbice tra Nord e Sud è pari a 3 anni e 4 mesi. Particolarmente critica per lungaggini e macchinosità si rivela la fase della progettazione preliminare. Il presidente Lombardi: "Situazione insostenibile: anche 14 anni e mezzo per il completamento di un'opera di importo superiore a 100 milioni di euro. Le maggiori penalizzazioni ricadono sulle spalle della filiera delle costruzioni".
In Campania per realizzare un'opera pubblica finanziata dalle politiche di coesione sono necessari mediamente cinque anni (media Italia 4 anni e 5 mesi). La nostra regione si colloca, insieme con la Liguria (5 anni) tra le ultime tre (preceduta da Sicilia, 6,9 anni e Basilicata 5,8) in questa specifica graduatoria estrapolata dalla Svimez dallo studio sul tema: "I tempi di attuazione e di spesa degli interventi infrastrutturali delle politiche di coesione" di Carla Carlucci, Fabio De Angelis e Maria Alessandra Guerrizio, pubblicato sulla "Rivista economica del Mezzogiorno", trimestrale della Svimez edito da Il Mulino e diretto da Riccardo Padovani.
La regione più virtuosa da questo punto di vista è l'Emilia Romagna (3,8 anni), mentre quella più lenta è la Sicilia (7 anni). Ma non mancano alcune sorprese, come la Calabria che, con la media di 4,2 anni, supera il Veneto (4,6) ed il Friuli (4,7). Lo studio ha preso in considerazione la dinamica dei tempi di attuazione e di spesa di circa 35.000 opere pubbliche finanziate con misure che fanno riferimento alla politica di coesione nazionale ed europea nel periodo 1999-2013 per un valore complessivo superiore ai 100 miliardi di euro. E' significativo evidenziare che una percentuale molto consistente di questi finanziamenti si concentra nelle regioni meridionali: Calabria (17,6%); Puglia (12%); Campania (11,6%) e Sicilia (oltre 10%). Sotto il profilo dell'individuazione degli enti attuatori risulta che poco meno della metà (15.621) sono Comuni al di sotto di 50.000 abitanti, mentre 1.829 interventi sono stati gestiti da Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti. Le Province hanno promosso 1.889 interventi, le Regioni 1.337 ed i gestori di rete 2.250. In capo ai Ministeri risultano 914 interventi.

LA CAMPANIA
È interessante entrare nel merito dei cosiddetti tempi di attraversamento che a livello nazionale pesano per il 61% sui tempi complessivi di attuazione. Gli autori della ricerca hanno individuato cinque fasi inerenti un'opera pubblica: progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, affidamento ed esecuzione dei lavori. Grande attenzione è stata dedicata all'analisi dei ritardi che si accumulano soprattutto nei tempi di "attraversamento": tempi che - è scritto in una nota della Svmez diffusa il 31 marzo scorso - rallentano l'iter dell'opera" impendendole di passare alla fase successiva per i motivi più diversi (attese di finanziamenti o di decisioni da parte di Enti differenti dall'Ente attuatore; pronunce e sentenze dell'Autorità Giudiziaria o altri incidenti di percorso). In Campania le tre fasi relative alla progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva) richiedono 2 anni e 6 mesi di attività. Le procedure di affidamento assorbono 8 mesi, mentre l'esecuzione vera e propria dei lavori si concentra in 1 anno e 6 mesi, per un totale complessivo di 5 anni. Praticamente, in media, 7 mesi in più rispetto all'indicatore che emerge a livello nazionale. Ma i tempi di attesa nelle fasi di progettazione ed affidamento dei lavori al Sud arrivano a pesare - sui tempi complessivi - addirittura per circa il 65%. Il momento più "complesso" è quello della progettazione preliminare dove, nella media nazionale, il peso arriva a sfiorare il 75%. La Svimez segnala, inoltre, che i ritardi sono direttamente proporzionali al costo dell'opera: in quelle di importo superiore a 100 milioni di euro pesano per il 45% del tempo totale, mentre per le opere al di sotto dei 100.000 euro arrivano a pesare per il 72%.
Se, invece, si analizzano i tempi complessivi di attuazione (a livello nazionale), le opere di importo inferiore ai 100.000 euro impiegano in media quasi 3 anni per giungere a compimento, mentre quelle di importo superiore ai 100 milioni di euro superano in media i 14 anni e mezzo.

TEMPI DI ATTUAZIONE NEI SINGOLI SETTORI DI INTERVENTO
A livello settoriale al Sud gli interventi che richiedono tempi di attuazione più dilatati (7,2 anni) riguardano quelli che rientrano nell'ambito della categoria trasporti, seguiti da quelli inerenti le risorse idriche (5,6 anni), le strade (5,1 anni); lo smaltimento reflui e rifiuti (5 anni); cultura e servizi ricreativi (5 anni). Nel segmento critico della difesa del suolo occorrono 4,1 anni per la realizzazione di un'opera, mentre tutti gli interventi che fanno riferimento alla filiera dell'edilizia si compiono in media in 3 anni e mezzo.
 
L'AFFIDAMENTO DEI LAVORI
Tra le criticità più rilevanti per il Sud si configurano quelle legate al percorso di affidamento dei lavori. Rispetto alla media nazionale sforano i tempi abbondantemente Calabria (+15%), Puglia (+21%) e Basilicata (+31%). Ma addirittura quasi raddoppiano rispetto al tempo medio necessario a livello nazionale Sicilia e Campania (+48%). Situazione molto difficile anche per i tempi dell'esecuzione dei lavori: sforano la media nazionale in maniera ampia la Campania (+12,6%), il Lazio (+18%) e l'Abruzzo (+24%). Ma c'è chi fa peggio: nella fase di esecuzione dei lavori raddoppia i tempi la Basilicata (+51%). Sorprende anche in questo caso la Calabria che, invece, accelera (-4,8%).
Per quanto concerne il completamento della spesa la Campania rientra tra le regioni del Mezzogiorno (con Molise e Puglia) che riescono a contenere i tempi in valori inferiori alla media nazionale.
Alla chiusura dei cantieri (per attività amministrative successive alla fine dei lavori) al Sud resta ancora da spendere il 32%, 4 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale del 28% del costo totale dell'opera. Al Nord il residuo si attesta al 22%: ben 10 punti percentuali al di sotto della media delle regioni del Mezzogiorno. Va aggiunto che - come segnala sempre la Svimez - "più i progetti sono piccoli più si è lenti a spendere: a livello nazionale nei progetti di importo inferiore ai 100.000 euro a cantieri chiusi resta da spendere ancora il 49% del totale, contro il 14% dei progetti di importo superiore ai 100 milioni di euro". Per quanto riguarda più specificamente l'esecuzione dei lavori nell'edilizia la spesa rimanente si attesta intorno al 25%.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DI ANCE SALERNO ANTONIO LOMBARDI
"Lo studio della Svimez - dichiara il Presidente di  ANCE Salerno Antonio Lombardi - dimostra con estrema chiarezza l'incapacità degli Enti pubblici di valutare con esattezza i tempi della spesa relativi alla realizzazione di opere pubbliche. La complessità dei percorsi amministrativi si riflette in maniera esponenziale sull'aumento dei costi derivanti dall'allungamento all'infinito dei tempi. In questo modo - continua Lombardi - si generano contenziosi infinitamente lunghi che aumentano i costi delle imprese e dello Stato. E' un cane che si morde la coda: da un lato i soggetti attuatori dilatano i tempi ed aumentano i costi; dall'altro lo Stato deve fare fronte alla crescita delle risorse da reperire per il completamento di opere che restano incompiute per decenni".
"Occorre - conclude Lombardi - procedere in maniera urgente alla semplificazione delle procedure soprattutto nella fase della progettazione e dell'affidamento dei lavori: il 61% della durata complessiva della realizzazione di un'opera si perde proprio per mettere a punto il progetto e l'affidamento. Per non parlare del tempo perso nella progettazione preliminare. Senza mettere mano a nuove procedure più efficaci e più rapide, sarà veramente difficile immettere liquidità nei circuiti economici e produttivi dei singoli territori. Ancora una volta deve essere ribadito che non esiste un problema di risorse, ma soltanto una gravissima criticità della capacità di spesa".
Salerno, 4 aprile 2015
(Ance Salerno - L'Ufficio stampa)

Inserito da Golfonetwork sabato 4 aprile 2015 alle 10:39 -

Trasporti: comunicato Sindacato OR.S.A. Autoferro - TPL Campania
Come ogni anno, alla vigilia delle Festività Pasquali, ed in particolare del Lunedì in Albis, cresce il timore da parte dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale di dover passare l’ennesima giornata campale, perché esposti, sul proprio posto di lavoro (nelle stazioni, sugli autobus, sui treni), alle oramai consuete violenze da parte di quei pseudoviaggiatori che approfittano di questi giorni per sfogare le proprie pulsioni barbare minacciando, aggredendo, vandalizzando o addirittura tenendo in ostaggio centinaia di persone perché bloccano un treno al di fuori delle stazioni, danneggiandolo al punto tale che non può proseguire la corsa e mostrando al mondo intero un’immagine degradata e degradante del nostro paese. Come ogni anno il Sindacato OR.S.A. chiede con forza alle istituzioni, Regione Campania, Prefettura e Questura, il supporto e la protezione delle Forze dell’Ordine per consentire a chi viaggia ed a chi lavora di poterlo fare in tranquillità e soprattutto in sicurezza, perché non si trasformi in tragedia una giornata di festa.
(Segreteria Regionale Sindacato OR.S.A. Autoferro-TPL Campania)
Inserito da Golfonetwork venerdì 3 aprile 2015 alle 22:30 -

Napoli: «Qualcuno volò sul nido del cuculo»

"Qualcuno volò sul nido del cuculo" sarà in scena al Teatro Bellini di Napoli, dal 10 al 19 aprile 2015. In anteprima nazionale l'8 aprile per gli studenti del Master in Drammaturgia e Cinematografia della Federico II.
Lo spettacolo nasce dal celebre romanzo di Ken Kesey, del 1962, originale e suggestivo già nel titolo, "il nido del cuculo" infatti, è una delle molte espressioni del gergo americano per indicare il manicomio. Nel 1971 diviene testo teatrale, grazie a  Dale Wasserman  che ne realizzò un adattamento scenico per Broadway,  per poi passare sull'omonima pellicola, entrata di diritto nella storia del cinema, del 1975 di Miloš Forman con uno straordinario Jack Nicholson.
Oggi la storia di Randle McMurphy, il protagonista del romanzo, diventa quella di Dario Danise, la California degli anni '50 è quella dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa nel 1982. Grazie alla rielaborazione fatta dallo scrittore partenopeo Maurizio de Giovanni, la drammaturgia di Wasserman torna in scena, in un'opera che non tradisce né la forza né la sostanza visionaria, che anzi lo avvicina a noi, sia cronologicamente sia geograficamente.
"I personaggi del libro io li ho ritrovati tutti chiari davanti a me nell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Aversa - ha dichiarato l'autore Maurizio de Giovanni- vorrei raccontarvi che per me è stato un lavoro difficile e faticoso, la verità è che mi sono divertito da morire". L'autore ha poi definito il suo lavoro come quello paziente di un tappezziere che calza un copridivano su una struttura già esistente.
La regia è quella inconfondibile di Alessandro Gassman, al tempo stesso elegante e appassionata. "Lo spettacolo racconta la follia, ma lo fa in maniera logica -ha spiegato il regista- gli attori sono quelli giusti, scelti in maniera accurata, ma soprattutto giusti anche fisicamente, ai quali ho lasciato molta libertà d'improvvisazione, chiedendogli di parlare con me delle loro idee, così sono uscite fuori delle cose divertenti e a volte molto toccanti. In questo spettacolo -continua Gassman- abbiamo cercato di tirare fuori l'umanità di tutti i personaggi, anche quelli più cattivi, per tentare di spiegare il perché di alcuni eccessi".
Dario Danise è interpretato da Daniele Russo, il nuovo paziente, un ribelle anticonformista che deve essere "studiato" per determinare se la sua malattia mentale sia reale o simulata. Elisabetta Valgoi interpreta Suor Lucia, l'infermiera Ratched di Wasserman, anche lei "folle ma senza sapere di esserlo", come ha dichiarato la stessa attrice.
 Lo spirito ribelle di Dario porterà scompiglio e disordine e contagerà gli altri pazienti cercando di risvegliare in loro il diritto di esprimere liberamente le emozioni e i desideri. Attraverso lui i pazienti riusciranno ad individuare qualcosa che continua ad esser loro negato: la speranza di essere compresi, di essere liberi. Un testo che è una lezione d'impegno civile, un atto di accusa contro i metodi di costrizione e imposizione adottati all'interno dei manicomi, ma soprattutto una straordinaria metafora sul rapporto tra individuo e potere costituito, sui meccanismi repressivi della società, sul condizionamento dell'uomo da parte di altri uomini. Un grido di denuncia che scuote le coscienze e che fa riflettere.
(Olga Marotta)


Inserito da Golfonetwork giovedì 2 aprile 2015 alle 22:18 -

Campania, Anas: limitazioni al traffico, per lavori, sulla SS 268

Campania, Anas: limitazioni al traffico, per lavori, sulla strada statale 268 “Del Vesuvio”, in provincia di Napoli
L’Anas comunica che a partire dalle ore 6,00 di mercoledì 8 aprile fino a lunedì 14 settembre 2015, sarà istituito un restringimento di carreggiata, in maniera alternata in entrambe le direzioni, sulla strada statale 268 “Del Vesuvio”, tra il km 6,300 e il km 7,000, tra gli svincoli di Somma Cupa di Nola e Pomigliano – Somma Vesuviana.
Il provvedimento si rende necessario per eseguire i lavori di adeguamento delle barriere di sicurezza, la messa in opera dei pannelli fonoassorbenti e la sistemazione dei relativi cordoli in prossimità del viadotto “San Domenico”, al km 6,580 della strada statale 268 “Del Vesuvio”.
Per consentire, inoltre, le attività propedeutiche al nuovo dispositivo del traffico veicolare, si rende necessario chiudere provvisoriamente il tratto, dalle ore 22,00 di martedì 7 alle ore 6,00 di mercoledì 8 aprile 2015. Durante la chiusura temporanea, i veicoli provenienti da Napoli in direzione Angri, saranno deviati allo svincolo di Pomigliano – Somma Vesuviana (km 6,200), con rientro sulla statale allo svincolo di Somma Cupa di Nola (km 8,500). Percorso inverso per i veicoli in direzione Napoli.
(Annamaria Cosentino)

Inserito da Golfonetwork giovedì 2 aprile 2015 alle 20:30 -

A Napoli mamme e bimbi a scuola per salvare il cervello

Tutta la Campania sotto la norma, Benevento e Avellino fanalini di coda
A NAPOLI MAMME E BIMBI A SCUOLA PER SALVARE IL CERVELLO:
PROGETTO ITALIANO CONTRO LA CARENZA DI IODIO IN PEDIATRIA
Il 1° aprile incontro aperto al pubblico con i pediatri della "Federico II"
Dal 2 aprile campagna di sensibilizzazione nelle 246 scuole della città e 66.000 bambini
a cura dell'Assessorato all'Istruzione del Comune di Napoli in sinergia con i pediatri

Napoli, 30 marzo 2015 - Arriva nelle scuole di Napoli il Progetto Italiano Contro la Carenza di Iodio in Pediatria, la Campagna di informazione e di educazione alla salute infantile che si propone di ribadire ad alunni, genitori e docenti l'importanza di assumere alimenti ricchi di iodio, dal sale iodato al pesce di mare ed al latte, promuovendone quindi un consumo adeguato.  La carenza iodica in Campania rappresenta un problema diffuso: in nessuna provincia, infatti, viene raggiunta la soglia di normalità.
Nessuna provincia campana è iodosufficiente: Benevento e Avellino fanalini di coda
In Campania  nessuna provincia è iodosufficiente. È quanto emerge dall'indagine eseguita nell'ambito del Piano Operativo Multiregionale "Eradicazione del gozzo endemico e dei disordini da carenza iodica nell'Italia Meridionale", finanziato dall'Unione Europea e coordinato dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e dal CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche. E' infatti di 79 microgrammi il valore medio di iodio in tutta la regione, quindi al di sotto del valore di iodosufficienza di 100 microgrammi, con le province di Benevento ed Avellino fanalini di coda.
Il 1° aprile evento educazionale aperto al pubblico con i pediatri dell'Università "Federico II"
Mercoledì 1 aprile è in programma a Napoli, presso il 36° Circolo Didattico "L. Vanvitelli" in via Luca Giordano, 128, un incontro educazionale. L'iniziativa prevede la presenza dei medici specialisti del Dipartimento di Pediatria dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", che forniranno indicazioni sul fabbisogno di iodio dei neonati, dei bambini, delle donne in gravidanza, oltre che degli adulti in generale. Il tutto con il supporto di tre questionari che saranno somministrati a bambini, genitori e insegnanti per verificare la conoscenza della problematica e trasmettere informazioni pratiche sulle abitudini alimentari corrette da seguire, a scuola e a casa.
I lavori verranno coordinati dalla professoressa Maria Carolina Salerno, responsabile dell'Unità di Endocrinologia Pediatrica presso il Dipartimento di Pediatria dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II": "L'iniziativa si propone di sensibilizzare ed educare l'opinione pubblica sull'importanza di una adeguata assunzione di iodio, così da prevenire disturbi e patologie. L'assunzione insufficiente di iodio, infatti, può diventare la causa di un deficit intellettivo e cognitivo, in particolare se riguarda soggetti in età evolutiva, donne in gravidanza e neonati ".
L'incontro educazionale sarà aperto al pubblico: genitori e figli possono partecipare telefonando per prenotazioni oltre che per informazioni al numero 02 72094038. Si tratta di un'occasione importante per acquisire informazioni pratiche da parte dei medici specialisti su come alimentare in modo corretto i bambini ed evitare i deficit cognitivi provocati da un'eventuale carenza iodica.
Il Comune di Napoli cura la distribuzione del materiale informativo in 246 scuole a 66.000 bambini
La Campagna prevede anche la distribuzione di materiale informativo, locandina e brochure, a partire dal 2 aprile, alle 246 scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di I grado del Comune di Napoli, per un totale di circa 66.000 alunni ed insegnanti. La diffusione avverrà a cura dell'Assessorato alla Scuola e all'Istruzione del Comune di Napoli. "Sensibilizzare i ragazzi sui temi come la salute è di primaria importanza - sostiene l'Assessore Annamaria Palmieri - soprattutto nella fascia di età che è molto importante per una crescita sana. Proprio per questo il Comune di Napoli, in sinergia con SIEDP, provvederà alla diffusione del materiale informativo della Campagna nelle 246 scuole del Comune, raggiungendo circa 66.000 alunni".
Progetto Italiano Contro la Carenza di Iodio in Pediatria a livello nazionale
Si tratta della tappa campana della Campagna che prevede 10 incontri nei maggiori capoluoghi d'Italia. L'iniziativa, promossa da SIEDP, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica. Ha inoltre ottenuto i più importanti patrocini nazionali a partire da quello del Ministero della Salute e dell'Istituto di Sanità ma anche locali come quello della Regione Campania e del Comune di Napoli.
(Giovanni Domina)


Consigli alle mamme della Campania: più iodio migliora i risultati dei figli a scuola
A TAVOLA SERVONO PESCE DI MARE, LATTE, POCO SALE MA IODATO
L'aria di mare non serve, lo iodio bisogna mangiarlo
Sono alcuni dei consigli pratici per un corretto apporto di iodio
utili a tutti in ogni fase della vita ma in particolare alle giovani donne
Napoli, 30 marzo 2015 - L'aria di mare? Non serve ad assumere iodio! L'uso del sale marino integrale? Non contribuisce molto ad integrare il fabbisogno di iodio! Lo iodio è un minerale, bisogna mangiarlo!
I cibi consigliati
È fondamentale mangiare regolarmente pesce di mare, periodicamente molluschi e crostacei, ma anche utilizzare sale iodato, anche se poco. Si tratta di suggerimenti adatti a tutti i cittadini, ed in particolare alle giovani donne in età fertile, con l'obiettivo di preservare la salute della tiroide in ogni fase della vita ma soprattutto di salvaguardare i neonati da futuri deficit intellettivi e psicomotori.
Una tazza di latte al giorno contribuisce in maniera significativa al fabbisogno iodico giornaliero. Non ci sono invece differenze tra latte fresco e a lunga conservazione né tra intero e scremato.
Gravidanza, latte materno e lattanti: più iodio migliora i risultati dei figli a scuola
Il neonato allattato al seno beneficia dell'apporto iodico della madre iodo sufficiente anche se la quantità di iodio del latte si riduce nelle madri fumatrici. Il latte materno contiene una quantità di iodio più elevata rispetto a quello vaccino.
I deficit cognitivi della carenza di iodio nei bambini possono essere almeno in parte prevenuti con un'assunzione supplementare di questa preziosa sostanza durante la gravidanza. Dati recenti, frutto di diversi studi scientifici, dimostrano che l'assunzione di iodio nelle donne in gravidanza assicura al lattante un adeguato apporto nutrizionale di iodio. Più iodio in gravidanza permette quindi di migliorare le capacità cognitive dei figli a scuola. Anche una lieve carenza di iodio nella dieta materna può compromettere lo sviluppo intellettivo del bambino.
Preparazione del cibo
Nella preparazione del cibo, il contenuto di sale iodato si riduce del 20% con la frittura, del 58% con l'ebollizione, e del 23% con la cottura alla griglia con una media calcolata pari al 30%.  In commercio ci sono formulazioni di sale iodato protetto che non risentono di queste perdite.
Arrivano le patate allo iodio
Grazie ad una speciale concimazione naturale anche gli ortaggi possono essere arricchiti di iodio. Attualmente sono in commercio patate allo iodio che contengono circa 23 mcg di questo elemento per 100 grammi (15% del fabbisogno di iodio giornaliero) a differenza di quelle non addizionate che ne contengono solo minime tracce.
Ad esempio, un piatto di gnocchi preparati in casa con patate allo iodio, apporta quasi il 58% del fabbisogno giornaliero di iodio per i bambini e oltre il 44% per gli adulti.
La cottura, compresa la bollitura, non determina una diminuzione del contenuto di iodio.  Queste patate possono essere utilizzate per preparare piatti sia dolci che salati.
Gli integratori di iodio
Sono oggi disponibili in commercio integratori contenenti quantità variabili di iodio (50, 100, 225 mcg) sotto forma di capsule molli o sotto forma di gocce che possono fornire dal 15% al 150% della razione alimentare giornaliera, ossia per un adulto tra 22,5 e 225 mcg di iodio al giorno.
Il fabbisogno quotidiano di iodio per bambini, adulti e donne in gravidanza
E' da sottolineare che con i livelli di iodazione consentiti dalla normativa vigente (30 mcg/kg), 5 g di sale iodato al giorno per l'adulto e 2-3 g per il bambino come raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, sono sufficienti per raggiungere il fabbisogno quotidiano (Dati Istituto Superiore di Sanità).
L'apporto di iodio giornaliero raccomandato per un adulto è di 150 mcg.
In gravidanza il fabbisogno aumenta a 250 mcg. Il periodo in cui il fabbisogno di iodio aumenta in maniera significativa è da 0 a 5 anni: mentre un neonato ha bisogno di 40 mcg, un bambino da 0 a 5 anni ne necessita 90 e tra i 6 e 12 anni 120.
Mamme e neonati: tutti i rischi della carenza iodica
Ritardi nel linguaggio, dislessia, deficit psico motori, piccoli tremori ma anche malformazioni congenite e cretinismo: sono alcune delle più frequenti conseguenze di una carenza di iodio nella futura mamma o nelle fasi di sviluppo del bambino.
Nelle prime settimane di gravidanza, infatti, si formano alcuni degli organi più importanti: il cervelletto, ad esempio, si sviluppa proprio nel primo trimestre di gravidanza.
(Giovanni Domina)

Inserito da Golfonetwork martedì 31 marzo 2015 alle 11:57 -

© Riproduzione riservata

Pagina:   << Precedente   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31   32   33   34   35   36   37   38   39   40   41   42   43   44   45   46   47   48   49   50   51   52   53   54   55   56   57   58   59   60   61   62   63   64   65   66   67   68   69   70   71   72   73   74   75   76   77   78   79   80   81   82   83   84   85   86   87   88   89   90   91   92   93   94   95   96   97   98   99   100   101   102   103   104   105   106   107   108   109   110   111   112   113   114   115   116   117   118   119   120   121   122   123   124   125   126   127   128   129   130   131   132   133   134   135   136   137   138   139   140   141   142   143   144   145   146   147   148   149   150   151   152   153   154   155   156   157   158   159   160   161   162   163   164   165   166   167   168   169   170   171   172   173   174   175   176   177   178   179   180   181   182   183   184   185   186   187   188   189   190   191   192   193   194   195   196   197   198   199   200   201   202   203   204   205   206   207   208   209   210   211   212   213   214   215   216   217   218   219   220   221   222   223   224   225   226   227   228   229   230   231   232   233   234   235   236   237   238   239   240   241   242   243   244   245   246   247   248   249   250   251   252   253   254   255   256   257   258   259   260   261   262   263   264   265   266   267   268   269   270   271   272   273   274   275   276   277   278   279   280   281   282   283   284   285   286   287   288   289   290   291   292   293   294   295   296   297   298   299   300   301   302   303   304   305   306   307   308   309   310   311   312   313   314   315   316   317   318   319   320   321   322   323   324   325   326   327   328   329   330   331   332   333   334   335   336   337   338   339   340   341   342   343   344   345   346   347   348   349   350   351   352   353   354   355   356   357   358   359   360   361   362   363   364   365   366   367   368   369   370   371   372   373   374   375   376   377  378  379   380   381   382   383   384   385   386   387   388   Successiva >>



© 2025 Golfonetwork
Per non darvi mai meno del massimo.
Chi Siamo Privacy policy Segnala Golfonetwork.it ad un tuo amico/amica