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Ci sono 3132 News in 314 pagine e voi siete nella pagina numero 85

Concorso Ripam, Piero De Luca(Pd): No ad un´altra prova scritta

Concorso Ripam, Piero De Luca(Pd): “No ad un’altra prova scritta, inviata lettera al Ministro Brunetta”.
“Ho appena inviato una lettera al Ministro Brunetta, facendo seguito all’interrogazione parlamentare presentata nei giorni scorsi, per sollecitare la massima attenzione sul Corso-Concorso Unico territoriale (Concorso Ripam) della Regione Campania”

Così in una nota l’on. Piero De Luca.

“La previsione di un’altra prova scritta, come reso noto da un recente comunicato del Ministero per la Pubblica Amministrazione, rallenterebbe ingiustificatamente l’iter concorsuale, e sarebbe quindi contraddittoria rispetto alle finalità di accelerazione delle procedure, ipotizzate dal DL 44/2012-spiega il deputato Dem- I candidati hanno già svolto ben due prove scritte e stanno portando a termine, in questi giorni, il periodo di formazione presso gli Enti Locali della Campania. Pertanto, in linea con le indicazioni nazionali volte a semplificare le procedure di reclutamento del personale, sarebbe auspicabile che i candidati svolgessero, al massimo, solo un’ultima prova orale, semmai per esporre il progetto di tirocinio effettuato, prima di poter essere definitivamente assunti in servizio qualora selezionati.
Mi auguro, vivamente, che il Ministro ascolti questa richiesta e che le esigenze di celerità ed efficienza, rappresentate dagli Enti Locali partecipanti, dai sindacati e dai candidati stessi, possano essere recepite dalla Commissione RIPAM nella definitiva modifica dei Bandi di Concorso.
È in gioco il futuro di oltre 1800 giovani e di tante pubbliche amministrazioni del nostro territorio” conclude il vice capogruppo Pd alla Camera.
(Ufficio stampa Piero De Luca)

Inserito da Golfonetwork martedì 13 aprile 2021 alle 19:33 -

Lettera Aperta Cittadinanzattiva Campania

Lettera aperta al Presidente della Giunta della Regione Campania On. Vincenzo De Luca

Oggetto: Pazienti fragili e affetti da Malattie Rare e Campagna vaccinale Covid 19 in Regione Campania

Egr. Presidente De Luca,

nella settimanale comunicazione televisiva del venerdì, lo scorso 8 aprile Lei ha giustamente e correttamente osservato:

“Ieri ho ascoltato un grido di dolore e di indignazione del Presidente del Consiglio che condividiamo tutti quanti rispetto a qualche trentenne che ha scavalcato ultra ottantenni nella vaccinazione. Io con rispetto e parafrasando quel grido di Draghi mi rivolgo a lui e dico a mia volta: con quale coscienza si può togliere ai cittadini campani una quantità di 210.000 dosi di vaccino? Con quale coscienza il Governo nazionale dà ogni anno ad ogni cittadino campano 47 euro in meno nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale? Con quale coscienza tollera che la Campania abbia 15.000 dipendenti in meno nel sistema sanitario in base alla popolazione? Mi auguro che questo mio grido di dolore sia accolto. E mi rivolgo al Capo dello Stato: con quale coscienza si può accettare che per anni si sia calpestato l’articolo 3 della Costituzione sull’uguaglianza fra tutti i cittadini.”

Come non condividere ognuno dei punti evidenziati nel Suo accorato appello al Presidente del Consiglio Draghi ed al nostro Presidente della Repubblica Mattarella! Ma con rispetto e parafrasando quel Suo grido di dolore ci rivolgiamo a Lei e diciamo a nostra volta: con quale coscienza nella stessa comunicazione televisiva ha annunciato che “… la Campania vuole dare priorità alle categorie economiche e non procedere per fasce d’età”.
Ci auguriamo di aver capito male, ma se invece fosse questa la nuova impostazione vaccinale della Giunta Regionale, accoratamente La invitiamo Signor Presidente a riflettere sulle seguenti considerazioni che, con lo spirito costruttivo che sempre caratterizza le nostre iniziative, sottoponiamo alla attenzione Sua, dei cittadini campani e delle forze politiche regionali.
Quasi tutte le categorie economiche hanno subito e stanno subendo un danno enorme per il dilagare della pandemia da Covid 19, soprattutto le attività che sono legate al turismo e in particolare in una regione come la Campania con storici problemi socio-economici pur in costanza di un’attrattività turistica unica al mondo per le sue peculiarità e specificità. È in questo contesto che dare priorità alle categorie economiche corre il rischio molto serio di vanificare i grandi sforzi sin qui fatti dai cittadini tutti della nostra regione.
Significa aprire nella nostra regione una conflittualità tra le stesse categorie, tra aree territoriali diverse, tra isole e zone interne e soprattutto tra categorie e soggetti fragili che vedono ancora una volta ritardare i tempi vaccinali laddove si considerino anche i notevoli ritardi negli approvvigionamenti dei vaccini. Ma soprattutto, decidere di individuare un nuovo criterio valido solo per la Campania significa venir meno a quel principio di uguaglianza costituzionale di tutti i cittadini da Lei giustamente richiamato e contro il quale sarebbe il primo ad entrare in conflitto, contravvenendo all’ “ordine di priorità” del Piano Vaccinale Nazionale ribadito anche nell’ultima Ordinanza n° 6/2021 del Commissario per l’emergenza Covid-19:

Persone di età superiore agli 80 anni;
Persone con elevata fragilità e, ove previsto dalla specifiche indicazioni dei familiari, caregiver, genitori/tutori/affidatari;
Persone ti età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni.

Il punto, Sig. Presidente, è in quel “…a seguire…” Significa che PRIMA di passare ad una nuova categoria si COMPLETA la categoria precedente. E la motivazione di questa scelta è nella esperienza dolorosa e tragica di questo anno difficilissimo che è alle nostre spalle e che ha visto morire proprio le succitate categorie nell’ordine elencato nel Piano Vaccinale Nazionale. NON è morto l’addetto al turismo di una zona interna o di un’isola, ma è morto l’ultra ottantenne con comorbilità o la persona fragile per patologia congenita o acquisita o per Malattia Rara e che poteva essere un operatore turistico!

L’ obiettivo del Piano Vaccinale Nazionale parte dall’assunto che:

la vaccinazione riduce verticalmente la mortalità ed il ricovero ospedaliero dei casi gravi;
essere vaccinati non elimina totalmente la possibilità di essere contagiati o di contagiare.

Relativamente al primo punto, con quale coscienza si stabilisce di dare priorità alle categorie economiche sapendo che non seguire la priorità anagrafica e per gravità clinica significa:

condannare parte di questi cittadini campani a morte certa
ritardare l’allentamento della pressione sulle terapie intensive e sulle strutture ospedaliere
ritardare l’abbassamento dell’indice di contagio

Come si vede, dare priorità alle categorie economiche corre il rischio di ottenere l’effetto contrario a quello desiderato rendendo meno attrattiva la nostra regione.
Viceversa, raggiungere la copertura vaccinale per le categorie del P.V.N. significa ridurre drasticamente e in tempi brevi la mortalità, i ricoveri e l’indice di contagiosità rendendo di nuovo attrattiva la nostra regione e riaprendo prima tutte le attività senza correre il rischio di doverle richiudere.
In sintesi, dare priorità alle categorie economiche significa ancora una volta contrapporre economia e salute. Sono film già visti, sig. Presidente della Giunta, e ogni volta che queste due dimensioni fondamentali della nostra vita individuale e collettiva sono poste in opposizione ci sono stati solo sfaceli, e gli esempi regionali, nazionali ed internazionali di ieri e di oggi sono nella memoria di ciascuno di noi.
E qui veniamo al secondo punto, la possibilità di essere contagiati o di contagiare pur essendo stati vaccinati. Sentiamo sempre più spesso la leggenda metropolitana di “zona Covid free” o di “isola Covid free” come se fosse realmente possibile non essere più contagiati o non essere più contagiosi per il solo fatto di essere vaccinati. Queste fake news hanno come conseguenza più grave quella di deresponsabilizzare i cittadini facendo credere di avere acquisito una sorta di totale immunizzazione, soprattutto laddove si deve tener conto che il superamento della fase pandemica non significherà la fine dei problemi sanitari ma comporterà il passaggio ad una fase endemica in cui bisognerà convivere con il virus ancora non sappiamo con quali modalità.
Siamo vicini all’uscita dal tunnel ma come ci ha ricordato Papa Francesco, “Nessuno si salva da solo…”  Ci aiuti, Sig. Presidente, a continuare a combattere tutti insieme il virus che è il nostro vero nemico, e non a sbagliare avversario pensando che il mio nemico sia l’operatore turistico o il malato fragile o affetto da Malattia Rara.
Con molta coscienza, disponibile ad ogni confronto e/o iniziativa utile ad accelerare i tempi vaccinali per riportare quanto prima alla ripresa le attività economiche, culturali e sociali nella nostra amata Campania in condizioni sanitarie non emergenziali e con la individuata modalità organizzativa che permetta la tracciabilità del virus per stroncare sul nascere i potenziali focolai infettivi.
(Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Campania Lorenzo Latella)

Inserito da Golfonetwork martedì 13 aprile 2021 alle 19:31 -

Vaccini,è corsa alle dosi.Pellegrino (Iv):Imperativo colmare ritardi

Vaccini, è corsa alle dosi. Pellegrino (Iv): “Imperativo colmare ritardi per scongiurare chiusura hub campani”
“E’ emergenza, reperire i vaccini è la sfida da vincere. Sono poche le dosi disponibili, in Campania quanto nel resto del Paese. Va scongiurata la chiusura dei centri vaccinali della Campania per mancanza di dosi. Una situazione che mette a rischio la tenuta della campagna di immunizzazione. Si fa fatica a mettere a riparo dal Covid gli anziani e i fragili. Appare un puntino minuscolo all’orizzonte l’immunità di gregge. Conseguenza  anche della disastrosa gestione Arcuri che ha generato una Babele. Finalmente con la gestione del presidente Draghi e del commissario Figliuolo c’è un indirizzo univoco per l’intero Paese ma la mancanza di vaccini può compromettere l’intero Piano. In Campania, la complessa macchina organizzativa messa in campo dalla Regione funziona e risponde, ma se mancano i vaccini si può fare poco e la macchina si inceppa. Le multinazionali non hanno rispettato i contratti e i termini di consegna. Bene ha fatto il premier Draghi a richiamare le aziende produttrici dei vaccini al rispetto degli impegni presi. Condivido le sue parole di condanna rivolte ai furbetti del vaccino durante l’ultima conferenza stampa: “Con che coscienza una persona salta la fila sapendo di lasciare esposto una persona a rischio”. Il nostro Paese deve guarire dal Covid e da quel male endemico e oscuro che mira a risparmiare e favorire gli “amici degli amici”, le corporazioni, le clientele. Anche in piena pandemia il sistema clientelare ha funzionato, sui tamponi prima e sui vaccini dopo. Il problema è la continua impunità per questi soggetti. I responsabili e soprattutto coloro che hanno favorito e consentito questo becero e vergognoso fenomeno di protezioni, in uno Stato di diritto, vanno puniti penalmente e interdetti dai pubblici uffici, così come prevedono le norme. Confido nel cambio di passo che Draghi ha invocato”. Così Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale.
(Ufficio stampa Tommaso Pellegrino)


Tommaso Pellegrino

Inserito da Golfonetwork lunedì 12 aprile 2021 alle 20:39 -

Coronavirus. Iannone (FdI): Asl Avellino sospende vaccinazioni sine die

Coronavirus. Iannone (FdI): Asl Avellino sospende vaccinazioni sine die, è uno scandalo
“Presenterò una interrogazione parlamentare al ministro Speranza perché è scandaloso che l’ASL di Avellino abbia comunicato ai centri vaccinali dell’intera provincia che a decorrere dall’11 Aprile 2021 vengono sospese sine die le vaccinazioni. Non sembra vero ai cittadini irpini ma questa è la triste realtà che lascia sgomenti. Mentre De Luca vanta risultati straordinari che non esistono e il governo nazionale annuncia l’accelerazione della campagna vaccinale in Irpinia si ferma tutto. Non è accettabile questa mortificazione e per Fratelli d’Italia le responsabilità devono emergere con chiarezza.”
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario regionale di FdI in Campania.
(Ufficio stampa Fratelli d'Italia)

Inserito da Golfonetwork sabato 10 aprile 2021 alle 20:16 -

Anas: provincia di Benevento,lavori sulla SS212 della Val Fortore

CAMPANIA, ANAS: AL VIA  I LAVORI DI NUOVA PAVIMENTAZIONE SULLA SS212 “DELLA VAL FORTORE”, IN PROVINCIA DI BENEVENTO
- interventi per un investimento complessivo di circa 2,2 milioni di euro;
- in alcuni in tratti specifici, la statale sarà interessata dalla rimozione totale della vecchia pavimentazione e dalla realizzazione ex novo di un nuovo piano viabile

Napoli, 9 aprile 2021
E’ stato avviato oggi, venerdì 9 aprile 2021, l’intervento di manutenzione programmata per la nuova pavimentazione lungo la strada statale 212 “della Val Fortore”, in provincia di Benevento; i relativi lavori sono stati consegnati da Anas la scorsa settimana al Raggruppamento Temporaneo d’Imprese con mandataria SIAC Srl, con sede in Montecalvo Irpino (AV).
Nel dettaglio le attività, per un investimento complessivo di 2,2 milioni di euro, riguardano il rifacimento della pavimentazione ed il ripristino della segnaletica orizzontale e sostituzione di quella verticale.
In particolare, in alcuni in tratti specifici, l’arteria stradale verrà interessata dalla rimozione totale della vecchia pavimentazione e dalla realizzazione ex novo di un nuovo piano viabile.
Le attività interesseranno i territori comunali di Reino, Pesco Sannita, Circello e Colle Sannita.
Per l’esecuzione dei lavori è attivo il senso unico alternato, in tratti saltuari compresi tra il km 25,796 ed il km 49,670, svincoli compresi, in funzione dell’andamento dei lavori; il cantiere sarà attivo tra le 7.00 e le 20.00 ad esclusione dei giorni festivi.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri
(Biggi Chiara)



Inserito da Golfonetwork venerdì 9 aprile 2021 alle 12:38 -

Anas: chiuso per una notte tunnel sulla SS700 della Reggia di Caserta

CAMPANIA, ANAS: PER INTERVENTI NELLA GALLERIA ‘PARCO DELLA REGGIA’, CHIUSO AL TRANSITO, PER UNA NOTTE, IL TUNNEL SITUATO SULLA SS700 “DELLA REGGIA DI CASERTA”
per l’esecuzione di attività relative al sistema di controllo e gestione del tunnel
- tra le ore 22.00 di venerdì 9 e le ore 6.00 di sabato 10 aprile

Napoli, 7 aprile 2021
Per l’esecuzione di alcune attività sul sistema di controllo e gestione della galleria ‘Parco della Reggia’, situata tra il km 8,700 ed il km 10,505 della strada statale 700 “della Reggia di Caserta”, si rende necessario interdire la circolazione all’interno del tunnel per una notte.
Nel dettaglio, la tratta stradale sarà chiusa al transito tra le ore 22.00 di venerdì 9 e le ore 6.00 di sabato 10 aprile 2021.
Durante l’interdizione della galleria restano validi i percorsi alternativi individuati in occasione di altre chiusure al traffico per lavori, ovvero:

Viabilità alternativa per i mezzi di massa inferiore a 3,5 tonnellate:
Direzione Maddaloni: via San Leucio, via Tenga, via Ponte, via Tescione, via Amalfi, via La Pira, via Cappuccini (ingresso SS700 - svincolo Caserta Ospedale);
Direzione Santa Maria Capua Vetere: via Cappuccini, piazza della Rimembranza (cimitero), via Raffaello, viale Cappiello, viale Beneduce, via Roma, viale Ellittico, SS7 Appia, via Tifata, SS700 svincolo di Casagiove;

Viabilità alternativa per i mezzi di massa superiore a 3,5 tonnellate:
Direzione Maddaloni: uscita SS700 svincolo Casagiove, via Tifata, SS7 Appia Direzione Autostrada A1, ingresso autostrada A1 - Caserta Nord direzione Napoli, uscita autostrada
A1 - Caserta Sud direzione Benevento, SP335 (exSS265), SS700 - svincolo Maddaloni;
Direzione Santa Maria Capua Vetere: SS700 direzione Maddaloni, SP335 (exSS265) direzione autostrada A1, ingresso autostrada A1 - Caserta Sud direzione Roma, uscita autostrada A1 - S. M. Capua Vetere, ingresso SS700 - svincolo Santa Maria Capua Vetere.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri
(Biggi Chiara)

Inserito da Golfonetwork mercoledì 7 aprile 2021 alle 20:03 -

Anas: risultati primo piano rientro strade
- A fine 2018 sono rientrati nella gestione di Anas 3.513 km di strade ex statali, regionali e provinciali, con 1.619 ponti e viadotti e 123 gallerie. In particolare questo primo passaggio ha riguardato le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria.

- Simonini: “Piano Rientro Strade con obiettivi di sostenibilità per migliorare qualità del servizio complessivo offerto agli utenti. Aumenta l’efficienza gestione, manutenzione programmata più omogenea, potenzia standard di sicurezza. Applichiamo nuove tecnologie come Smart Road Anas, sensoristica per monitoraggio ponti e viadotti, sostegno alla mobilità elettrica”

Roma, 7 aprile 2021
In occasione dell’avvio della seconda tranche di rientro strade ad Anas da parte di Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Toscana per 3.000 km, Anas fa un bilancio delle attività svolte sulla rete rientrata con la prima tranche avviata alla fine del 2018 da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria per una estesa complessiva di 3.513 km.
“Il Piano Rientro Strade ad Anas – ha dichiarato l’Amministratore delegato Massimo Simonini – ha diversi obiettivi che riguardano l’ambito della sostenibilità nell’ottica di migliorare la qualità del servizio complessivo offerto agli utenti. Aumenta l’efficienza della gestione dell’intera rete, con interventi di manutenzione programmata più omogenei, potenzia gli standard di sicurezza con benefici in termini di accessibilità a tutti i territori e alle aree interne. Inoltre, concentrare le competenze in un unico gestore, che ha un unico core business, evita la frammentazione delle competenze nella gestione delle strade e dei trasporti e rappresenta una garanzia per la destinazione degli investimenti, mantenendo e sviluppando al contempo il know how di Anas. Mi riferisco anche all’implementazione delle nuove tecnologie come le Smart Road Anas, la nuova sensoristica per il monitoraggio di ponti e viadotti, il sostegno alla mobilità elettrica. Nell’ambito del Contratto di Programma abbiamo stanziamenti appositamente dedicati al Piano rientro strade, prima e seconda tranche, pari a 1,1 miliardi di euro che abbiamo messo da subito in produzione. A fronte degli oltre 6.600 km di strade rientrate con la prima e la seconda tranche, il nostro obiettivo è di accrescere l’investimento complessivo nel prossimo Contratto di Programma e potenziare il relativo piano assunzioni, che al momento ha riguardato 63 nuove risorse tecniche tra ingegneri e personale di esercizio su strada”.
Molte tratte hanno richiesto interventi urgenti di messa in sicurezza e riqualificazione, nel complesso Anas ha speso 360 milioni di euro per lavori ultimati o in corso d’opera. In particolare sono stati oggetto di nuova pavimentazione oltre 18 milioni di metri quadrati di strade, sono stati eseguiti lavori sulle opere d’arte, come ponti, viadotti e gallerie, interventi di miglioramento sismico, sostituzione e installazione di barriere sia laterali che spartitraffico, interventi di riparazione di locali, muri e tombini, di impianti di illuminazione all’aperto e in galleria e di opere complementari riguardanti il dissesto idrogeologico, il consolidamento del corpo stradale, la protezione delle scarpate e la riconfigurazione stradale e della segnaletica.
Tutte le opere d’arte maggiori, 1.619 ponti e viadotti presenti sulle tratte rientrate nel 2018, sono state sottoposte a ispezioni nell’ambito del Bridge Management System di Anas. Sono state avviate attività di manutenzione ricorrente, la continua sorveglianza della rete ed il tempestivo intervento nei casi di emergenza, attraverso il coordinamento della Sala Situazioni e della Sala Operativa di competenza.
(Biggi Chiara)



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Inserito da Golfonetwork mercoledì 7 aprile 2021 alle 13:11 -

Cisl Scuola: Più docenti specializzati, è l´obiettivo del protocollo

Più docenti specializzati, è l'obiettivo del protocollo per l'inclusione sottoscritto in Piemonte. Gissi: la strada giusta
Un passo in avanti importante per la promozione della cultura dell’inclusione, con particolare riferimento all’ampliamento del numero di docenti specializzati per l’attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, è quello compiuto con la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra Università degli Studi di Torino, la Regione Piemonte, l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, l’Università del Piemonte Orientale e la Città Metropolitana di Torino, in collaborazione con i sindacati scuola regionali di CISL, CGIL e UIL.
Il Patto, presentato oggi alla stampa, prevede fra l’altro la costituzione di un Gruppo tecnico di Lavoro con l’obiettivo di sviluppare azioni di sistema tramite l’avvio di percorsi di formazione su focus specifici per incrementare il numero di docenti di sostegno specializzati e formare un pool di esperti sulla disabilità che potranno essere ambasciatori della cultura dell’inclusione sul territorio. Presentato, nell'ambito delle azioni previste dal Protocollo, il Corso di aggiornamento e formazione professionale “Esperto nei processi di inclusione scolastica”, finanziato dalla Regione Piemonte, che sarà attivato presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino, finalizzato a formare i formatori del Corso per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.
Si va insomma nella direzione auspicata di recente dalla CISL Scuola nel dossier “Per una scuola inclusiva”, nel quale si fa esplicito accenno al Protocollo del Piemonte come esempio di una concreta risposta alla necessità di incrementare un’offerta formativa, quella rappresentata dai corsi di specializzazione, da sempre largamente inferiore alla domanda e al fabbisogno.
«Aumentare il numero di docenti specializzati per l’attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità – ha dichiarato Stefano Geuna, Rettore dell’Università degli Studi di Torino – è una forte azione concreta per ampliare la cultura dell’inclusione, necessaria alla società di oggi, modello di una formazione fondata sulla persona in cui nessuno possa sentirsi escluso o considerato con minore attenzione».
«L’attivazione del corso 'Esperto nei processi di inclusione scolastica – Scuola Secondaria – Anno Accademico 2020-2021' – afferma Giuseppe Bordonaro, vice Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Piemonte – finalizzato a formare i futuri docenti di laboratorio dei corsi di specializzazione sul sostegno, permetterà all’Università piemontese di ampliare la platea dei destinatari, assicurando alle scuole, agli studenti più fragili ed alle loro famiglie, docenti esperti e formati».
Maria Grazia Penna, segretaria generale della CISL Scuola Piemonte, sottolinea come la formazione iniziale ed il reclutamento di personale specializzato abbiano toccato in Piemonte minimi storici. «A titolo esemplificativo – ricorda la Penna – nella nostra regione per il 2020/21 erano possibili 2783 immissioni in ruolo e ne sono state effettuate solo 5 per la mancanza di personale specializzato. È quanto mai opportuna un’intesa che punta ad allargare la platea degli specializzati, e dunque è fortemente auspicabile una significativa partecipazione al CUAP, per garantire qualità nella formazione, oltre che per ampliare i possibili accessi ai futuri TFA per il sostegno».
Grande apprezzamento per l’intesa raggiunta in Piemonte con la firma del Protocollo lo esprime anche la segretaria generale CISL Scuola, Maddalena Gissi. «Un’intesa di grande rilevanza per i suoi contenuti e per gli strumenti che mette in campo, ma indicativa anche per il metodo grazie al quale è stato possibile costruire un risultato di quella portata. Una dimostrazione concreta di quanto si può fare attraverso il dialogo, il confronto e la concertazione fra soggetti diversi, unendo le risorse e le diverse competenze in un quadro di forte sinergia. L’obiettivo è chiaro, superare una condizione insostenibile che impedisce di formare un numero sufficiente di docenti specializzati per il sostegno. Mi auguro che l’esempio piemontese possa essere raccolto e messo in atto anche in altre realtà, penso anzi che possa e debba ‘fare scuola’ a livello più generale».
(Cisl Scuola Nazionale)

Inserito da Golfonetwork sabato 3 aprile 2021 alle 13:22 -

Cittadinanzattiva: Pediatri in campo per vaccinare genitori e caregiver

Pediatri in campo per vaccinare genitori e caregiver, Antonio D’Avino: “Non solo Covid, cambia definitivamente l’approccio al Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale”. Cittadinanzattiva: “Una conquista per tutte le famiglie che vedranno garantito il proprio diritto alla salute”.
“Le vaccinazioni nei nostri studi e negli hub creati dalle Aziende Sanitarie consentiranno di imprimere un significativo passo avanti alla campagna vaccinale per il Covid, ma anche un cambiamento radicale nell‘applicazione del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale”. Antonio D’Avino, vice presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), commenta con soddisfazione l’accordo che la categoria dei Pediatri di libera scelta si appresta a siglare con la Regione Campania, nel solco del protocollo già siglato a Roma con il dicastero della Salute. Un accordo integrativo che in Campania semplificherà la vita di migliaia di famiglie. “La categoria dei Pediatri di Famiglia risponde ancora una volta con slancio alle richieste del Governo e della Conferenza delle Regioni, garantendo il proprio sostegno alla campagna vaccinale COVID-19 che a breve interesserà decine di migliaia di cittadini della Campania. L’aspetto aggiuntivo, e davvero  innovativo, di questo accordo - sottolinea D’Avino - è nell’apertura dei nostri studi professionali alla somministrazione di tutti i vaccini previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale”. Questo significa che la vaccinazione dei caregiver e dei genitori di bimbi fragili contro il COVID-19 si accompagnerà alla possibilità di incrementare anche tutte le altre coperture vaccinali, per le quali quegli stessi genitori avrebbero dovuto spostarsi verso i centri vaccinali delle ASL. L’accordo regionale consentirà quindi di semplificare di molto la vita di queste famiglie, riducendo gli spostamenti (e di conseguenza le occasioni di contagio) e dando una forte accelerazione alla campagna vaccinale COVID-19, creando una bolla di sicurezza attorno ai bimbi immunodepressi o a rischio per patologie croniche. “I pediatri di libera scelta che decideranno di aderire alle vaccinazioni - conclude D’Avino - saranno gli stessi che somministreranno i vaccini anti Covid ai bambini non appena saranno disponibili e approvati dalle autorità competenti”. Ad esprimere soddisfazione per l’accordo che verrà siglato nei prossimi giorni è anche Cittadinanzattiva Campania che attraverso il Segretario Latella afferma: “L’accordo siglato a livello nazionale ,  che sarà recepito in pieno   dalla Regione Campania, rappresenta un chiaro punto di svolta nella campagna di vaccinazione contro il Covid - 19. Siamo particolarmente soddisfatti di questo percorso che coinvolge i pediatri, da sempre in prima linea non solo nella cura dei più giovani, ma soprattutto per la prevenzione e per la tutela sanitaria e sociale  di soggetti  fragili. La possibilità di inserire all’interno di questo percorso anche le altre coperture vaccinali previste limiterà notevolmente lo spostamento di persone verso le strutture sanitarie dislocate sul territorio a volte anche a km di distanza e consentirà un maggior controllo della salute dei cittadini più giovani. Rappresenta inoltre un servizio che va proprio nella direzione che Cittadinanzattiva promuove da sempre, ovvero la sussidairità dei servizi e l’attenzione ai reali bisogni della salute dei cittadini”.
(Responsabile della comunicazione di Cittadinanzattiva Campania Anna Maria Maiorano - Addetto stampa Fimp Raffaele Nespoli)

Inserito da Golfonetwork sabato 3 aprile 2021 alle 13:21 -

Monteforte Irpino: per incidente temporaneamente chiusa la SS7 Bis

+++AGGIORNAMENTO+++

RIAPERTA - IN ENTRAMBE LE DIREZIONI - LA STRADA STATALE 7 BIS ' TERRA DI LAVORO', A MONTEFORTE IRPINO, IN PROVINCIA DI AVELLINO.
CIRCOLAZIONE DI NUOVO REGOLARE.

* * *

CAMPANIA, ANAS: PER INCIDENTE, TEMPORANEAMENTE CHIUSA LA SS7 BIS ‘TERRA DI LAVORO’, A MONTEFORTE IRPINO, IN PROVINCIA DI AVELLINO

Napoli,3 aprile 2021
A causa di un incidente, è  temporaneamente chiusa al transito - in entrambe le direzioni – la strada statale 7 Bis ‘Terra di Lavoro' (km 65,350), in località Monteforte Irpino, in provincia di Avellino.
L’incidente, sulle cui cause sono in corso accertamenti, ha coinvolto un' autovettura ed un mezzo pesante, causando il ferimento di una persona.
Sul posto sono presenti le squadre Anas, delle Forze dell'Ordine e dei Vigili del Fuoco per la gestione dell'evento e per consentire la riapertura del tratto nel più breve tempo possibile.
Anas, società del Gruppo FS Italiane, ricorda che quando guidi, Guida e Basta! No distrazioni, no alcol, no droga per la tua sicurezza e quella degli altri.
(Anas)


Inserito da Golfonetwork sabato 3 aprile 2021 alle 11:35 -

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