Alle dichiarazioni rilasciate dal segretario locale del PD alla “alba del giorno dopo” delle primarie del centrosinistra si potrebbe commentare con un laconico “niente di nuovo!”. Il capogruppo di minoranza Speranza è, infatti, aduso a gridare al complotto, in via ufficiale e non, ogni qual volta è chiamato a rispondere dei deludenti risultati politici conseguiti. Questa volta è toccato a noi, gruppo casellese PDL, fungere da capro espiatorio per l'ennesimo frustrante (o insoddisfacente...ma noi preferiamo frustrante) risultato. IL segretario locale del PD ha, infatti, pubblicamente ed ufficialmente asserito che “ consiglieri comunali del PDL” si sarebbero recati, lo scorso 25 novembre, alle urne al fine di falsare, a suo discapito, i risultati delle primarie a Caselle in Pittari . In primo luogo, è bene premettere che un' imprescindibile norma di comune civiltà impone a tutti - a maggior ragione a chi ricopre ruoli di rappresentanza- di essere dettagliati e precisi ogni qual volta si muovano accuse pesanti e gravi come quelle sollevate nella fattispecie. Nome, cognome e circostanze di tempo e luogo è ciò che si pretende!!! La genericità delle accuse in questione è dannosa sia per chi le formula, sia per i destinatari che vengono privati dell'inalienabile possibilità di controbattere. Una dignitosa “battaglia politica” impone alle parti lealtà, dignità e soprattutto coraggio. Tutti concetti, questi, che, sulla scorta di esperienze concrete, reputiamo essere estranei al “complottista segretario”. Chiusa la dovuta premessa, è il caso ora di spendere brevi parole sul contenuto delle recriminazioni del suddetto. Ammesso che un consigliere del PDL avesse deciso di partecipare alla consultazione elettorale delle primarie, si tratta comunque di una libera scelta ispirata da motivi squisitamente personali e di cui, in nessun modo, questo gruppo, si assume la paternità. E' superfluo far rimarcare che comunque si tratta di un singolo voto che di fatto non potrebbe alterare o inquinare nessun risultato! Inoltre, è il caso di far notare al segretario, che le sue farneticanti accuse ledono principalmente lui. Chi, infatti, era deputato a controllare che il voto venisse espresso da soggetti legittimi e nel rispetto delle norme regolamentari previste per le primarie era proprio segretario Speranza! Dei suoi eventuali errori ed omissioni deve rispondere, a chi di dovere, solo ed esclusivamente lui! A nulla vale l'escamotage della necessità di mantenere l'ordine pubblico! Le regole sono tali perché vanno rispettate ed imposte anche ricorrendo, ove fosse necessario, a mezzi coercitivi. Bastava richiedere, in caso di resistenza o disordini, caro segretario, l'intervento delle forze pubbliche e le sue ragioni le sarebbero state, senza dubbio, riconosciute. Tutto questo, ovviamente, volendo dare per buona l'offensiva e sminuente descrizione che il segretario ha dato della cittadinanza casellese! Ma di fatto così non è! Le ansie ed i timori del segretario non avevano ragion d'essere! Stiamo, infatti, parlando di una popolazione, quella casellese, civile e rispettosa che ha egregiamente gestito e superato situazioni di tensione e pressioni ben più pesanti rispetto a quelle che possono scaturire da primarie nazionali. Ci sentiamo, quindi, in dovere, in quanto casellesi ,di rivendicare lo spirito di grande responsabilità che contraddistingue il nostro popolo allorquando, come oggi, venga messo in discussione da strumentali millanterie! Il segretario farebbe bene, a questo punto, non solo e per prima cosa, a porgere le sue più sentite scuse ai cittadini casellesi, dei quali ha offeso intelligenza ed integrità morale, ma anche, e forse per la prima volta, ad accettare l'ennesimo inappagante risultato con umiltà e con un po' di dovuto sano costruttivo spirito di autocritica. (Il gruppo PDL CASELLE IN PITTARI) (30 novembre 2012) |