Denuncia identificata contro gli "esposti anonimi"
Credevo che codardia e vigliaccheria, vizi occulti (ma nemmeno tanto) del carattere e della personalità dell’essere umano, fossero dei virus da ripudiare. MI SBAGLIAVO! Non intendo esprimere il mio pensiero soprassedendo la cattedra di Ayatollah, ma semplicemente rivolgendomi e rivolgendovi delle esistenziali domande: Ma cosa siamo diventati? In che mondo viviamo? Ecco, sono queste lampanti interrogazioni che mi pullulano dall’encefalo. Considerato che questa mia riflessione non è da intendersi come atto di contestazione dello ius defero, ma semplicemente ed unicamente come il bisogno morale di poter inquadrare, con raziocinio, il c.d. esposto anonimo; mi preme specificare, che l’imperitura convinzione dell’anonimo segnalatore, di non volersi imprigionare all’omertà di una sua ipotetica scelta volta alla non denuncia, non corrisponde, in ogni caso appunto, al limitarsi ad un comportamento omertoso e quindi passivo rispetto ad una determinata situazione. Senza girarci parecchio attorno, tutti sappiamo che l’esposto anonimo, in molti casi, non è esclusivamente un’azione di moralizzazione (quale dovrebbe essere), ma un’insana carognata diretta a colpire e a fare del male! Ciò che in me fa sorgere il ‘’signore’’ dei dubbi, è proprio la voglia di conoscere la motivazione del PERCHE’ le autorità competenti in materia di controllo assegnino a segnalazioni utopiche ed impersonali, un’importanza tale da effettuare controlli immediati volti alla risoluzione di un ipotizzato abuso. Attenzione, non intendo dire che quest’ultime, alla presenza di una reale difformità, non debbano svolgere quello che è il compito per cui sono preposte, ma semplicemente, vorrei capire qual’è il cavillo che le fa abbrancare a segnalazioni in cui, ripeto, codardia e vigliaccheria fanno da sovrane. Ritornando alle domande precedenti (che credo siano quelle che tutti si pongono riguardo all’argomento trattato); in merito alla prima, si può tranquillamente affermare che l’essere umano è ormai un complicato marchingegno, il quale, credendosi esclusivo artefice di assiomi, ha perso di vista coscienza e razionalità calpestando dignità ed onorabilità. L’anelata frustrazione di chi, nell’osservare continuamente la maggiore florealità del ‘’giardino appartenente al vicinante’’ (come si suol dire <<l’erba del vicino è sempre più verde>>), soprattutto in un momento di crisi come quello in cui versiamo, sta trasformandosi nel tempo, in una dogmatica intenzione di voler indossare i panni dei ‘’paladini della giustizia’’, tralasciando a volte, nei propri armadi, quegli scheletri che soventemente vengono attribuiti in capo ad altri per colpire e fare esclusivamente del male ad una singola persona o ad una intera famiglia (lo ripeto ancora una volta!); in merito alla seconda domanda, ormai viviamo all’interno di un gigantesco Set di ‘’Striscia la Notizia’’, in cui, quella che originariamente doveva essere la finalità di denuncia umanistico-educativa contro sprechi e millantatori, è diventata la vera, insana ed insensata, moda degli ultimi anni che vede ormai chiunque denunciare, anonimamente, tutto e tutti. Infine desidero gridare a gran voce che quello in cui viviamo è soltanto un INCANTEVOLE ABOMINIO! Confido vivamente in VOI, colti lettori; che possiate, con i vostri commenti completare ciò che in precedenza è stato scritto, accendendo una luce lì dov’è buio! (Dario Cattel – uno qualunque)
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