San Giovanni a Piro- Questa mattina, a conclusione di complessa attività d'indagine, i militari della Stazione Carabinieri di San Giovanni a Piro (agli ordini del Mar.A.s.UPS Roberto RICOTTA), hanno deferito in stato di libertà un venticinquenne pregiudicato, proveniente da Eboli, perché responsabile di furto aggravato. Gli uomini della Benemerita hanno accertato che il predetto, a Scario, frazione di San Giovanni a Piro, in data 8 giugno 2011, aveva asportato da un'autovettura Citroen, di proprietà di un turista, parcheggiata sulla pubblica via, un borsello, contenente la somma in denaro contante, pari ad Euro 300,00, due carte di credito, ed un carnet di assegni in bianco. E sempre in mattinata, a Marina, frazione di Camerota, a conclusione di articolata attività d'indagine, a seguito di denuncia, i militari della Stazione Carabinieri di Marina di Camerota (agli ordini del Luogotenente Massimo DI FRANCO), hanno deferito in stato di libertà dieci persone, non del posto, poiché responsabili di ricettazione. I militari operanti hanno accertato che i predetti, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, detenevano ed utilizzavano, n. 4 telefoni cellulari, provento di furti, avvenuti nei mesi di giugno e luglio 2011, in Marina di Camerota. La predetta refurtiva veniva recuperata e consegnata agli aventi diritto. E concludendo, sempre nella mattinata odierna, a Montano Antilia, a conclusione di attività d'indagine di iniziativa, finalizzata al contrasto di ogni forma di illegalità, i militari della Stazione Carabinieri di Laurito (agli ordini del Mar.Ca. Francesco BENEVENTO), hanno deferito in stato di libertà due persone, del posto, per il reato di illecito edilizio ed alterazione delle bellezze naturali in luoghi soggetti a speciale protezione, realizzazione di opere sottoposte a vincolo paesaggistico ed ambientale. Gli uomini della Benemerita hanno accertato che i predetti, in Montano Antilia, alla località Murice-Santa Caterina, a vario titolo ed in assenza del permesso a costruire, avevano realizzato, su terreno comunale, due manufatti edili, di cui uno per uso abitativo, ed uno per ricovero attrezzi, per una volumetria complessiva di mille metri cubi, ed un valore complessivo di centomila Euro. Le predette opere non venivano sottoposte a sequestro, perché già ultimate. |