Un migliaio di persone ad esultare, ballare, a condividere la festa dall'alba fino al tramonto. E' la cifra del successo della settima edizione del Palio del Grano. Nel campo di località Pietra La Guardia la gara è stata, come al solito, intensa sino alla fine. Le ultime staffette hanno visto un testa a testa tra Forgia e Mardedda, abbinata con il comune di Laurino, ed i detentori del titolo, il Rione Pantanedda comparato con Rofrano. A spuntarla sono stati proprio quest'ultimi facendo, così, il bis consecutivo e raggiungendo nel palmarès lo Scaranu a quota 2 successi. Tutto è cominciato all'alba con la benedizione della compagnia del Grano da parte del parroco di Caselle in Pittari. Quindi il cammino per arrivare nel campo ed il sorteggio per l'attribuzione di ciascuna delle otto piste ai singoli rioni. Pronti, via! Una mezz'ora intrisa di emozioni e tanto tifo, prima di celebrare la riconferma vincente della Pantanedda. Dopo la premiazione ed il consueto gioco del palo della cuccagna, tutti a tavola per condividere il pranzo nella "frescura". Canti, balli e la presenza a sorpresa del vincitore dell'ultima "Corrida" televisiva Giovanni Antonio Lettieri, alias 'Ndunduccio" hanno rimarcato, se mai ce ne fosse bisogno, il clima di grande festa partecipata che è alla base del Palio del Grano. L'evento è stato organizzato dalla Pro Loco di Caselle in Pittari, in collaborazione con l'associazione 'Terra Madre'. " "Il Palio è venuto sempre più arricchendosi, anche con il laboratorio di disegno 'Colorgrano' per i più piccoli oltre che con l'istituzione della Comunità Slowfood delle due sementi 'Russulidda e Ianculidda di Caselle' - sottolinea il presidente della Pro Loco di Caselle in Pittari, Antonio Pellegrino - E' una festa che rende protagonista la gente. Con poche migliaia di euro siamo riusciti ad organizzare un qualcosa che va al di là della semplice rievocazione fine a sé stessa. Il Palio del Grano è davvero pop, ossia una festa del popolo di Caselle e del Cilento. Continueremo a sottolineare i valori della cultura contadina ed a rilanciare l'ètnos cilentano nella possibilità, oltre che dello stare insieme, del creare serie prospettive di sviluppo 'in loco'". (Vito Sansone)
La gara e i vincitori del Palio (Pantanedda)
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