Lo ha avvicinato per noi il giornalista saprese Tonino Luppino. Il 10 agosto del prossimo anno terrà un Concerto nella Certosa di Padula. Raoul Sosa, argentino di nascita ma canadese d'adozione, pianista, direttore d'orchestra e compositore, è ritenuto uno dei più importanti musicisti del nostro tempo. In Giappone, lo chiamano "il pianista dalla mano sinistra aurea!". Il Maestro Sosa, infatti, alla fine degli anni Ottanta, in seguito ad una banale caduta, ha perso la mobilità della mano destra, e questo incidente è stato il piu' grande dolore della sua vita. Dal 2010, comunque, suona con entrambe le mani. Mi accompagna presso l'hotel ove alloggia con la moglie, il mio amico Mimmo Del Duca che ha combinato l'intervista. Strada facendo, Mimmo mi dice cha ha accompagnato il Maestro a Padula per fargli vedere la Trecentesca Certosa, definita da Sosa "meravigliosa". Alle diciotto in punto, lo incontro. Con un largo sorriso mi accoglie e mi fa accomodare in un tavolo del ristorante all'aperto. Subito mi regala due suoi cd con esecuzioni di musiche di Shubert, Chopin, Bach, Ravel e Scriabin. "Le parole -gli dico- diventano inutili quando si sente il linguaggio dell'Anima! ". Annuisce e mi invita a parlare lentamente, come se già sapesse che sono uno speaker radiofonico: come si sa, gli speakers radiofonici parlano velocemente! Mi confida subito la sua predilezione per la musica romantica e, convinto, osserva che... "nello spazio della Certosa di Padula, ha sentito la presenza dei monaci !" . Che bello ! Comunico al Maestro che i monaci non ci sono più dal 1866, e, a proposito della Certosa, gli propongo di tenere un concerto all'interno del monumentale monastero, magari il 10 agosto del prossimo anno, cioè la notte di San Lorenzo. Gli piace l'idea ed invita me e Mimmo a farci promotori dell'iniziativa. Il Maestro Sosa terrà concerti a luglio e a novembre in Francia (Normandia e Costa Azzurra) ,e, quando non si esibisce, insegna presso il Conservatorio di musica di Montreal in Canada, ove risiede. Gli faccio notare che i suoi ex studenti gli riconoscono la sua ricerca dell'eccellenza. "La gioventù d'oggi - sottolinea - deve acquisire i mezzi per attingere l'eccellenza. I giovani debbono andare oltre, assicurarsi che la loro creazione artistica sia vera !" Io e Mimmo ci congediamo con una forte stretta di mano e il Maestro, con larghi gesti della mano, ci saluta sorridente fino a quando riesce a vedere la nostra macchina. Mitico Maestro Sosa! (Tonino Luppino).
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