Nicola Pisani - I debiti del Comune di Sapri.
I panni sporchi si lavano in famiglia !? Il proverbio, inteso a segnalare l’inopportunità di portare a conoscenza di estranei tutto ciò che potrebbe esporre alle loro critiche ed anche a disorientare, non vale per le Istituzioni. Gli Amministratori, allora, avrebbero l’obbligo di fare una ricognizione dei debiti e verificarne: origine, copertura di bilancio, impegno di spesa, ecc. e di rendere tutto pubblico. A Sapri, invece, si aumenta la tassazione : addizionale irpef da 0,2% a 0,4%, imu da 0,76% a 0,96%, senza indicare se le nuove risorse servono per servizi o per ripianare malefatte: apprezzami l’asino, giro d’Italia, fuochi d’artificio, ecc. I cittadini, salvo eccezioni, ignari di tutto, si lamentano, si rassegnano e pagano. L’agognato nuovo, quindi, resta solo una speranza o un’illusione ! Il cambio di uomini, infatti, non ha dato seguito a modifiche amministrative: è tutto come prima. L’Azienda Comune, per uscire dal buio del tunnel, dovrebbe ripartire da zero: sia per l’organizzazione che per la finanza. La svolta, che richiede specifiche conoscenze e competenze, implicherebbe momenti di resipiscenza e di umiltà. Il ricorso ad esperti-tecnici, per come pare sia ingarbugliata la matassa locale, mostrerebbe onestà intellettuale. D’altra parte, l’assistenza non sarebbe uno scandalo per nessuno, visto che anche il governo nazionale è fatto da professori. L’Amministrare, che significa “aver cura di”, non si esaurisce con la sensibilità sociale, poiché implica anche cultura. L’economia domestica, di antica memoria delle Scuole Medie e l’Economia Aziendale delle moderne Università ne sono la prova e la conferma. Il legislatore che, con una recente legge, ha reso obbligatorio un corso di formazione per gli amministratori di condominio, farà la medesima cosa per quelli dei Comuni ? A presto. (prof. Nicola Pisani)
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