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Riceviamo e pubblichiamo: una RAGAZZATA che si trasforma in tragedia (per LORO!)

Recentemente ho appreso da molte fonti, dell'arresto, per detenzione finalizzata allo spaccio, di due miei giovani amici. Dall'ANSA dei Carabinieri emergeva che l'arresto, avvenuto nel noto periodo in cui a Marina di Camerota ha luogo, ogni anno, il Meeting del Mare (contesto in cui, da tempo ed incongruamente rispetto alle finalità a scopo artistico-culturale degli organizzatori, regna l'anarchica convinzione che il divertimento lo si procuri esclusivamente con l'assunzione di dannose droghe), si compiva a pochi metri dalla Stazione Ferroviaria di Salerno.
Di lì a poco, nella vita di questi miei cari amici, si sarebbe consumata l'inaspettata tragedia. Ignari della loro delicata posizione, i due giovani venivano deportati nel carcere di Fuorni, luogo in cui avrebbero trascorso, così prematuramente, tre lunghe ed interminabili notti, in quanto il loro arresto avveniva di Venerdì notte con il mancato avviso, spettante alle parti in causa, di famiglie e avvocati. Due ''fessi'' (vi lascio la facoltà di assegnare un senso a questa espressione) che per divertirsi stordendosi con i loro amici, quest'ultimi in attesa del ritorno con il MATERIALE dei due ''eroi'' al Meeting del Mare, non erano al corrente del rischio fisico-giuridico nel quale incombevano. Nelle giovani e tanto inesperte menti di questi due ragazzi, assolutamente normali (studenti universitari appartenenti a famiglie rispettose e rispettate di territori vicini ma diversi), decisi a provare nuove sensazioni, non vaneggiava l'idea che quell'unico (e non uno dei molti come in tanti pensano) loro viaggio verso la sconclusionatezza di un acquisto volto a cambiare le sorti di un noioso Meeting del Mare, potesse  provocare una scossa tanto forte nelle loro vite, in quelle delle loro famiglie e nelle vite delle persone che li vogliono ''davvero'' bene. Non immaginavano che la loro reputazione venisse così profondamente scalfita da un evento di tale portata, non sapevano che agli occhi della gente sarebbero risultati due tossici abituali, non capivano che il dissesto morale delle loro famiglie sarebbe stato determinato da un gesto così stupido; insomma si prospettavano un'Estate diversa ,immagino, da quella che realmente trascorreranno. E invece sono costretti a cambiamenti radicali nelle frequenze amicali e al tempo stesso all'isolamento dovuto all'essere domiciliati al territorio comunale. Per non parlare delle opportunità di lavoro estivo preclusesi da quelle che ormai risultano le loro reputazioni. Non conoscono la portata della delusione che hanno causato, e del danno morale che invece hanno procurato ai loro genitori, oramai in preda ad un vero e proprio esaurimento nervoso.
Il loro futuro ORA è esclusivamente nelle loro mani. Sta a loro rifarsi una vita, ricucire i rapporti di fiducia con le loro famiglie, ricostruirsi una reputazione pubblica; ma soprattutto adesso, sta a loro decidere se cambiare per il bene o scegliere la via del dolore.
IO CREDO CHE NEL CASO SPECIFICO L'ABBIANO CAPITO! PERCHE' IN FONDO SONO DUE BRAVI RAGAZZI.
E per questo spero che questa piccola storia funga da monito per chi fa uso ed ABUSO di droghe, affinché questi capisca il male (specificando che non mi riferisco soltanto al noto male fisico) che si sta procurando.
(Dario Cattel - uno qualunque)

Inserito da Golfonetwork martedì 14 giugno 2011 alle 10:39


Eventuali commenti non visibili sono in fase di approvazione.

Commento di: Utente non registrato - Ip: 79.22.127xxx - da: Villammare. Scritto martedì 21 giugno 2011 alle 15:39
per 94.160.39.xxx,lascia stare è una causa persa!

Commento di: Utente non registrato - Ip: 149.132.3xxx - da: Italia. Scritto martedì 21 giugno 2011 alle 13:00
ahia ahia ahia, è proprio il caso di dire:
Game over!!!

Commento di: Utente non registrato - Ip: 94.160.39.xxx - da: Italia. Scritto domenica 19 giugno 2011 alle 00:03
Uomo è chi non copia e incolla il lemma "dignità" da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Dignit%C3%A0...
Rinnovo i saluti, passo e chiudo.

Commento di: Utente non registrato - Ip: 79.56.175xxx - da: Italia. Scritto sabato 18 giugno 2011 alle 20:43
U.O.M.O. acronimo di Unica Onesta Mediatica Organizzazione

Dignita'.
Ebbene si! Proprio la dignità (e non unicamente la razionalità) caratterizza l'uomo, facendolo differire dal primate.
Proprio questo sentimento proveniente dal considerare importante il proprio valore morale e la propria onorabilità, permette all'uomo di scegliere quale percorso compiere al fine di sviluppare il proprio ''io''. Inoltre, la dignità usa riferirsi al valore intrinseco ed inestimabile di ogni essere umano, in quanto proprio quest'ultimo merita un rispetto incondizionato, sul quale nessuna ''Ragion di Stato'', nessun ''Interesse Superiore'' della ''Razza'' o della ''Società'', può imporsi.
Ora, preso atto dell'accezione etimologica del termine ''dignità'', bisogna valutare se questa sia appellabile a tutti gli uomini; o meglio (mi spiego), se un Uomo si renda ''tale'' grazie alla propria dignità.
Dunque è la dignità a rendere, oniricamente, Uomo un essere umano; questa volta, per dignità, intendo anche quella prerogativa spettante primariamente ed unicamente a quei soggetti, i quali decidono di affrontare il campo di ''battaglia'' mettendoci la faccia!
Non è Uomo chi, occupando il trono della tracotanza, non soprassiede alla voglia di calunniare tutto e tutti.
Di fondamentale importanza, quindi, è riconoscere e capire quanto di seguito:
Uomo è chi non si prostituisce intellettualmente.
Uomo è chi non decide di ''apparire'' anche in mancanza di un valido contenuto.
Uomo è chi non demorde alla violenza.
Uomo è chi non tradisce la propria onesta intellettuale.
Uomo è chi non si nasconde dietro falsi appellativi.
Un ''vero'' Uomo appunto, è chi di tutto ciò non ha bisogno, essendo ''Lui'' l'unica cosa di cui si ha necessariamente esigenza.
Infine, Uomo è chi lascia un commento e lo firma!
(Dario Cattel - uno qualunque)

Commento di: Utente non registrato - Ip: 94.163.150.xxx - da: Italia. Scritto sabato 18 giugno 2011 alle 17:38
Egregio Dario,
ma come.. scrive???
Da quel che mi sembra capire lei è un giovane, se vuole avviare una carriera da cronista che dia dei frutti - anche questa intenzione appare implicita - utilizzi termini meno arcaici e non si pieghi alla dialettica giornalistica, sono ben accetti anche neologismi, ma "disadorno", dia retta a me, nun se pò propr' sent'!!!! anche nell'accezione che, credo abbai voluto attribuirgli, di austero.
E poi...in 11 commenti 6 sono sue repliche, rifletta un po' anche su questo dato.
Non prenda la mia come una lezione, non ne avrei i titoli, ma come un desiderio di un lettore qualsiasi
P.S.: Lei si firma perchè ha sete di farsi conoscere, e fa bene, io sinceramente no, e le assicuro che faccio altrettanto bene. Quando riterrà il comportamento di chicchessia vigliacco offensivo o oltraggiosi nei suoi confronti può sempre rivolgersi alle Autorità Competenti, visto che dagli IP si può tranquillamente risalire agli autori dei messaggi.
Saluti

Commento di: Utente non registrato - Ip: 79.56.175xxx - da: Italia. Scritto venerdì 17 giugno 2011 alle 19:22
Sapete, in fin dei conti ho pensato molto, e non per finta, a cosa potesse mai collegare ciò che ho scritto con la mancanza di umiltà contestatami! (Ribadisco che questo articolo è stato scritto con il consenso delle parti in causa).
Per cui se qualcuno potesse spiegarmi, senza prima accusarmi ed offendermi, cosa non è piaciuto o cosa non ha capito di quello che ho scritto, non farebbe altro che ottenere una risposta celere fine alla risoluzione del suo dubbio!
Pregherei, infine, chi mi accusa non firmandosi, o lasciando vaghe le informazioni sul proprio conto, di farlo scrivendo un nome ''reale'', considerato che io mi sono esposto con nome e cognome.
Dario

Commento di: Utente non registrato - Ip: 79.56.175xxx - da: Sapri. Scritto venerdì 17 giugno 2011 alle 19:19
il disadorno Silvio, per rendersi partecipe alla "censura" dell'articolo ha dovuto necessariamente ingiuriare la figura narrante di una storia; probabilmente addolorato da un profondo senso di frustrazione e da una ripicca personale nei confronti dell'articolista? beh se quest'individuo, come molti altri della sua "specie", legge gli articoli scritti solo da persone a lui simpatiche, è per questo che il popolo italiano è il più disinformato!

Commento di: Utente non registrato - Ip: 79.56.175xxx - da: Italia. Scritto venerdì 17 giugno 2011 alle 19:01
Informazione dovuta... (soprattutto per il ''caro'' Silvio che sinceramente non credo di conoscere)
A giorni ciò che ho scritto sarà pubblicato sul giornale Il Roma (cronaca del salernitano e del napoletano).
Grazie di cuore, comunque, a chi mi ha offeso e soprattutto a chi, capendo quello che ho scritto, mi ha difeso...
Dario

Commento di: Utente non registrato - Ip: 151.75.19xxx - da: Italia. Scritto giovedì 16 giugno 2011 alle 21:00
Umiltà?? Il caro Dario Cattel non sa nemmeno dove sta di casa.. Mister io so tutto (ma non sa..)....

Silvio.

Commento di: Utente non registrato - Ip: 79.12.248.xxx - da: Italia. Scritto mercoledì 15 giugno 2011 alle 21:08
Beh, allora lo dico adesso! ''...'' è una persona perbene! Ahahahah...

Commento di: Utente non registrato - Ip: 94.163.50xxx - da: Italia. Scritto martedì 14 giugno 2011 alle 21:59
Dario, però la parentesi sul Meeting dovevi ampliarla. Perchè non hai detto pure che ... è una persona perbene?

Commento di: Utente non registrato - Ip: 79.23.31.xxx - da: Sapri. Scritto martedì 14 giugno 2011 alle 21:40
mi rivolgo all'utente il quale ha dovuto numerare le proprie idee fini alla "critica" dell'articolo, probabilmente timoroso di non riuscire ad esternare due concetti così semplici, ma allo stesso tempo tanto discosti dal contenuto (che evidentemente non ha compreso):
caro il mio "lettore" deporterei lei (e questa volta il senso della parola è quello che lei afferra) lontano dai suo figli , se ne ha, perchè sarà anche umile, ma fa molta confusione sul comprendere quali scelte sono sbagliate e quali giuste, ma dato che "chi non sa non può parlare", e lei indubbiamente, di tutto ciò sa, mi fa supporre quali scelte ha fatto! Saluti

Commento di: Utente non registrato - Ip: 79.12.248.xxx - da: Italia. Scritto martedì 14 giugno 2011 alle 20:38
Dimenticavo...Se ha intenzione di continuare a rispondermi per impartirmi lezioni, si firmi! Sa, nella vita non si smette mai di imparare (soprattutto un giovane studente come me), e quindi se ha qualcos'altro da insegnarmi si firmi (lo ripeto!), così saprò almeno il nome della persona da ringraziare!
Dario

Commento di: Utente non registrato - Ip: 79.12.248.xxx - da: Italia. Scritto martedì 14 giugno 2011 alle 20:24
1 - Ecco:

http://it.wikipedia.org/wiki/Deportazione

Questo è il link, che leggendolo, le darà modo di capire cosa intendevo per ''deportati come sanzione giuridica''.
2 - Non so se lei ha capito che nella storia da me narrata (e sicuramente non l'ha capito), se pur non facendo nomi, ho indicato come responsabili due amici fraterni (di cui uno addirittura mio cugino). Inoltre, ho scritto ciò, con il consenso delle parti in causa, sulla base delle loro affermazioni che successivamente ho fatto mie! Non mi sembra di aver giudicato scelte altrui... Non mi sembra di aver parlato di cose che non conosco... Ed infine non credo di essere stata una persona poco umile, se ho cercato in qualche modo di consigliare a chi fa uso di droghe, di non farlo (essendo io una persona che non si droga)!
Dario

Commento di: Utente non registrato - Ip: 87.12.18xxx - da: Sapri. Scritto martedì 14 giugno 2011 alle 17:00
1- "deportati" non è assolutamente il termine adatto.
2- chi sei tu per giudicare le scelte altrui??come fai a parlare di cose che nemmeno sai??un pò di umiltà sarebbe gradita

Commento di: Utente non registrato - Ip: 79.23.31.xxx - da: Sapri. Scritto martedì 14 giugno 2011 alle 13:24
volesse il cielo una genuina analisi dell'accaduto, con corrispettivo riguardo personale agli individui menzionati, bastasse a vagliare la giovane oppressa generazione, vessata da consumismo e convenzionalismo (comprendenti valori immorali e tradizioni infangate). Allorchè il ceto predominante (i non-perbenisti) contempleranno tali atti come atti eroici, voci come le nostre verranno inabissate dalla folla rumorosa. Riguardi, un aggiunto qualunque.



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