Lagonegro (Pz): ricattavano preti gay, arrestati dai Carabinieri |
Lagonegro (Pz)- Due uomini, originari della provincia de L’Aquila e di Isernia, ricattavano un sacerdote (non lucano), minacciandolo di rivelare la sua omosessualità. Il prete non ha ceduto alle loro minacce e li ha denunciati. Da questa denuncia è partita l’indagine della procura di Lagonegro, che ha portato all’arresto ieri mattina di Diego Caggiano, trentacinquenne di Torrinparte (provincia de L’Aquila) originario di Torraca e Giuseppe Trementino, trentenne di Bagnoli del Trigno (provincia di Isernia). L’operazione è stata eseguita dai carabinieri del comando provinciale di Potenza e di Isernia, mentre le indagini sono state condotte dai militari dell’Arma delle compagnie di Lagonegro e Agnone, rispettivamente guidate dal capitano Luigi Salvati Tanagro e dal capitano Gianfranco Campobasso, perchè la prima richiesta di estorsione è avvenuta a Maratea. Le due ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip del tribunale di Lagonegro, Lucia Iodice su richiesta del sostituto procuratore presso la procura del centro lucano, Francesco Greco. Agli arrestati viene contestato il reato di estorsione aggravata e continuata a danno di sacerdoti. Le indagini hanno infatti accertato che i due, in tempi diversi, avevano ideato un disegno criminoso finalizzato a costringere alcuni sacerdoti – non in relazione tra di loro – a corrispondere cospicue somme di denaro, dietro minaccia di informare i loro superiori dell’omosessualità degli interessati. Caggiano e Trementino cercavano sacerdoti su Facebook fingendosi omosessuali, chiedevano loro amicizia a quelli e, aggiudicatisi la loro fiducia, riuscivano a ottenere confidenze intime usate successivamente per il ricatto. Il sacerdote ricattato – che ha raccontato tutto quando la richiesta di denaro è aumentata – ha riferito di sapere che anche altri due preti avevano avuto richieste estorsive simili. I Carabinieri hanno ricostruito il tutto attraverso le perquisizioni in casa dei due indagati e la verifica dei loro contatti su Facebook. I due sono stati arrestati nell’abitazione di Trementino, dove vivono insieme: attualmente si trovano nel carcere di Ponte San Leonardo a Isernia. Il valore dell’estorsione non è stato ancora accertato, e sono ancora in corso indagini per accertare se siano state prese di mira altre persone. (G.L.) |
Inserito da Golfonetwork mercoledì 27 luglio 2011 alle 10:23 |
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