Condivido pienamente le parole della prof.Maria Trotta che esorta a tralasciare"programmi elettorali" a favore di una comprensione di quelle che sono le istanze,le esigenze e le carenze di tutta la citta' e cittadinanza. I primi a farci un esame di coscienza(dopo i nostri passati e recenti amministratori),siamo proprio noi,i giovani. Che vivendo il nostro paese,dopo essere stati a lungo altrove,non vogliamo piu'lamentarci e basta,ma far qualcosa e lottare per i nostri diritti. Qualcuno puo' pensare,"Dove siete stati fin'ora?" "Perche' parlate solo ora?" Bhe',abbiamo lasciato per fin troppo tempo qualcuno che si occupasse di "politica",fidandoci. Il termine "Politica",cosi come la s'intende oggi,opportunistica,camaleontica e oscurantista(ma non solo),non ha nulla a che fare con quelle che sono le politiche:sociali ed economiche. Fondamentali per dare vita allo svilupo di una societa' civile. Se si va ad indagare sul termine politica,fin dal suo significato piu'atavico,troviamo una miriade di espressioni. Weber la definiva "aspirazione al potere e monopolio legittimo dell'uso della forza". Io preferisco quella del contemporaneo G.Sartori: la politica e' la sfera delle decisioni collettive sovrane. E proprio per questo,cerchiamo di abbandonare "i lamenti" e iniziamo a dire a testa alta cio'che non va,proponendo alternative a un certo modello e a un certo modo di fare politica. A me,personalmente,non interessa ricoprire alcuna carica. Per fortuna,l'unico modo per ribellarsi,o meglio,il primo modo,e' farlo uscendo fuori,esponendosi,gridando a testa alta. Non mi sento manipolata e strumentalizzata da nessuno. Semplicemente,tutto quello che ho detto sul palco di Sapridemocratica(premetto che nessuno mi ha invitata ma e' stata una mia libera scelta) il 19 febbraio,e'frutto della delusione,rabbia e tristezza che ho nutrito dentro di me,nel cuore e nella pancia,per tanto tempo.Magari,sfogandomi soltanto con la mia famiglia e i miei amici. Non e' piu' tollerabile che per far valere i propri diritti,l'unica strada sia associarsi(benche' le associazioni siano fondamentali in una societa') o affidarsi agli avvocati,a striscia o alle iene. Lo Stato,il Parlamento,gli Enti Istituzionali, Regioni,Province,Comuni. Questi devono rappresentarci. Per quanto mi riguarda,la logica della "paura" non mi appartiene. Grazie a mio padre ho imparato il significato di Giustizia e quanto sia importante far valere i propri diritti,pur pagandone le conseguenze,anche caramente. Non ho paura di non trovare o perdere il lavoro. Non ho paura dell'odio e dell'indifferenza. Non ho paura di probabili "sgambetti" o "dispetti" se ho o non ho votato per l'una o l'altra parte. Voglio camminare e discutere alla luce del sole. Voglio confrontarmi. Voglio anche ricredermi e sbagliarmi,ma voglio vivere e non insabbiarmi.E soprattutto,combattere una cultura e una logica omertosa. Dovrebbe far nascere un sentimento di gioia,di soddisfazione,la presenza e la voce dei giovani,e non screditare e distruggere a priori qualcosa o qualcuno. Ascoltate prima,quello che ognuno ha da dire. Abbandonate per un attimo le vostre idee legate ad un altro modo di "fare politica",clientelistico e opportunistico. E soprattutto abbandonate "il timore" che un giovane("un verginello") puo'portarvi via i vostri protetti e assicurati 250 voti. Non e' questo cio' che vogliamo. Non e' questo cio' che chiediamo. Gli errori,le superficialita',le mancanze,sono stati prerogative di tutti indistintamente. Le esigenze e le richieste di un paese sono state disattese,negli anni,da tutti. Il locale e' un perfetto riflesso di cio' che e' accaduto e sta accadendo a livello globale. Ma restando zitti e fermi,legittimeremo tutto un sistema glocale,appunto. Se non ora,quando??? Se non ora che ci apprestiamo ad esercitare il nostro diritto di voto,quando??? Se non ora,afflitti da un paese commissariato,quando??? Se non ora,che siamo alla frutta,quando??? Se non ora,che possiamo decidere del futuro di Sapri (o almeno provarci),quando??? Se non ora,che questo prolungato sistema di fare politica ci fa venire i brividi,quando??? PS d'accordo con il sig.Cantisani:conosco tante persone che,come lei scrive,lavorano alacremente in silenzio,con professionalita' e creativita' e concordo,altresì,nell'intento e nelle finalita' di parlare non solo "agli altri" ma prima di tutto a noi stessi e a quelle persone che sentiamo piu' vicine ai nostri pensieri. Tutti,tralasciando nessuno. Tutti coloro che hanno governato a lungo questa cittadina,cittadina che ,dopo aver toccato il fondo,dovra' per forza risalire dal pantano causato da una indifferente e cattiva amministrazione che si e' susseguita nel corso degli anni. Il meraviglioso fior di loto nasce dal fango. PS2: Per il 35enne che non si firma: Preferirei conoscere l'identita' tralasciando,l'eta' magari..e lo invito per un caffe' da Mazzilli,pur non sapendo con chi ho il piacere di parlare. Trovo molto riduttiva l'espressione sopra citata ,ignorando le persone di cui si sta parlando. Buona giornata a tutti.
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