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Lauria (Pz): macellaio morto accoltellato, indagata la moglie

Lauria (Pz)- C’è una persona indagata per la morte di Domenico Chiacchio, il 47enne trovato sabato sera cadavere con un coltello nel petto in una macelleria di Lauria Inferiore. La persona indagata è una donna, F. C., 62 anni, moglie del titolare della macelleria in cui è avvenuta la tragedia. Ciò farebbe escludere la prima ipotesi che era quella del suicidio. Tuttavia sia magistrati sia i Carabinieri di Lagonegro (Pz)  non si sbilanciano e si sono riservati eventuali provvedimenti nei confronti della donna all’esito dell’esame autoptico che ieri a tarda sera era ancora in corso. L’attenzione degli inquirenti si è diretta nei riguardi della donna in quanto al momento della tragedia risulterebbe essere l’unica presente nella macelleria dove è avvenuto il grave fatto. F. C., assistita dagli avvocati Felice e Giovanni Leonasi, è stata sentita a lungo dagli investigatori nella caserma dei Carabinieri di Lauria. Un interrogatorio andato avanti per tutta la notte tra sabato e domenica in cui la donna avrebbe negato di essere coinvolta nell’episodio insistendo sull’ipotesi del suicidio. Anche se molte ombre devono essere ancora diradate si potrebbe fare una prima ricostruzione di quanto accaduto sabato sera nella macelleria di via Ammiraglio Ruggiero a Lauria. Dopo aver sfondato con la propria auto (una Fiat Punto di colore bianco) la vetrina dell’esercizio, Chiacchio sarebbe uscito dall’abitacolo dell’auto e avrebbe avvicinato la donna che si trovava dietro al bancone. Ne sarebbe scaturita una furibonda lite che avrebbe portato addirittura ad una colluttazione tra i due. A questo punto, stando alla versione della donna, sarebbe entrato nella macelleria un commercialista attirato dal violento rumore dell’auto contro la vetrina della macelleria. L’uomo, unico presente sul posto in quel momento e quindi unico testimone dell’accaduto avrebbe trascinato F. C. fuori dal negozio. Rientrati poco dopo entrambi si sono trovati di fronte Domenico Chiacchio praticamente privo di vita con un coltello conficcato nello sterno. Versione questa che in realtà sembra non convincere gli stessi investigatori e i magistrati che coordinano le indagini che come detto si riservano ogni decisione all’esito dell’autopsia. Il perito di settore, Claudio Amirante, nominato dal pm Anna Grillo, si è preso 60 giorni di tempo per depositare gli atti sull’esame autoptico. La famiglia dei titolari della macelleria ha nominato un proprio perito. Si tratta di Luigi Palmieri. (Pino Perciante-La Gazzetta del Mezzogiorno)

Aggiornamento del 4/4/2012:

Sei coltellate avrebbero ucciso il quarantasettenne Domenico Chiacchio di Lauria. A tale conclusione sembrano essere giunti i magistrati e i carabinieri di Lagonegro e del Nucleo investigativo di Potenza dopo i primi risultati dell’autopsia effettuata sul corpo dell’uomo. A compiere il delitto sarebbe stata Francesca Cozzi - 62 anni, anche lei di Lauria - titolare con il marito della macelleria dove sabato scorso Chiacchio è stato trovato cadavere con un coltello conficcato nello sterno dopo che con la sua automobile aveva sfondato la vetrata del negozio. La donna, che era indagata, ieri mattina è stata raggiunta da un provvedimento di fermo con l’accusa di omicidio disposto dal Pm di Lagonegro Anna Grillo che coordina le indagini. A Chiacchio, secondo quanto emerso dall’autopsia, sarebbero state inferte sei coltellate. Fatale quella allo sterno, mentre le altre cinque pugnalate lo hanno raggiunto all’addome. Al fermo si è giunti dopo che inizialmente la vicenda presentava aspetti che facevano credere che si potesse trattare anche di un suicidio. In realtà questa ipotesi fin da subito non aveva convinto né gli investigatori né i magistrati, che però hanno preferito attendere l’esito dell’autopsia prima di prendere provvedimenti nei confronti della donna. La macellaia al momento della tragedia era l’unica presente nel negozio.

(Pino Perciante-La Gazzetta del Mezzogiorno)

Inserito da Golfonetwork martedì 3 aprile 2012 alle 19:15


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