La legge 22 giugno 1911, n.635 ha un solo articolo e recita: Sono dichiarati monumento nazionale la Casa di Genova dove ha abitato Pisacane, la Banchina Camerelle di Sapri, l'Arco dell'Annunziata di Padula e il "Cippo di Sanza" Firmato Vittorio Emanule III, Giovanni Giolitti e Finocchiaro Aprile (guardasigilli). Dalle ricerche condotte nel 2009 dagli alunni del Liceo Pisacane di Sapri direttamente nelle biblioteche parlamentari, risulta che la legge volle ricordare in sequenza 1) il luogo dove fu ideata e da dove partì la Spedizione (Genova) 2) il luogo preciso dello Sbarco (non Sapri genericamente, ma una spiaggia in particolare) 3) il luogo dove avvenne l'eccidio dei Trecento (Padula) 4) il luogo dove morì Pisacane (Sanza). Detto questo, il prof. Abramo dice cosa assolutamente vera e riporta documenti assolutamente attendibili e universalmente riconosciuti dagli storici ma il problema è che anche i documenti sulla legge sono veri (una copia della legge 635 del 1911 gli alunni l'hanno trovata proprio nella biblioteca comunale di Vibonati., riportata negli atti del libro pubblicato per l'editore Galzerano) ed è da veri studiosi non tralasciare alcun contributo, a meno che non lo si dimostri falso o inattendibile. Come si sbroglia la questione? Io sinceramente non lo so, anche se la cosa mi incuriosisce sempre di più e mi spinge a tentare nuove ricerche. Diceva Flaiano che alcune volte il contrario di una verità non è l'errore ma un'altra verità. Non so se nel caso della storia questo può valere. Un saluto cordiale al prof. Abramo. (Corrado Limongi)
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