Ho raccolto il S.O.S. di numerosi commercianti, -cosa che spero farà anche il network- che sono in difficoltà, a causa del calo dei loro affari, in conseguenza delle limitazioni di traffico automobilistico. Giovanni, figlio di “Litrico” di Sapri, mi ha mandato a mezzo e-mail anche la fotografia allegata, che mostra un deserto: corso Garibaldi. L’iniziativa comunale ha aggiunto problemi alle attività mercantili, già spossate dalla congiuntura. Si susseguono, pertanto, le cessazioni di attività e tra le altre la mitica merceria-pelletteria-profumeria da “Rina”, ubicata in un terraneo dell’Hotel Vittoria. Proteste e lamentele, a dire di Vincenzo ex giornalaio, non hanno prodotto effetti. La cosa crea sconcerto anche nei non addetti ai lavori. La Democrazia è partecipazione e concertazione e non arroganza e prevaricazione. Reminiscenze di studi universitari di tecnica della distribuzione mi hanno fatto ricordare che, al corso di Napoli, il fitto di un locale in prossimità di una fermata dei mezzi pubblici -tram, autobus- costava il triplo di altri cadenti sul medesimo marciapiedi. Più pubblico, più vendite, maggior reddito e fitto costoso. La drammaticità delle scelte fatte - limitazioni in ben tre cosi: Garibaldi, Umberto e Italia - è aggravata dalla totale assenza di aree di parcheggio nei pressi di tali siti. Chi scende in Città dal Timpone per un qualsiasi acquisto, specialmente in una giornata fredda e piovosa, è costretto, suo malgrado, a tornarsene a casa o recarsi presso la grande distribuzione periferica. Gli Amministratori, che stanno perdendo consensi e che sono già una minoranza nel paese, con un atto di umiltà, farebbero bene a tornare sui loro passi. Errare è umano, ma perseverare è diabolico. (prof. Nicola Pisani)
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