Sentenza rinviata all' 8 gennaio per il processo sui presunti abusi sessuali subiti da Maria Teresa L. da parte del nonno Luigi P. e dello zio Leonardo P.,tutti residenti a Sicili'.Richiesta di condanna da parte del pubblico ministero di 10 anni di reclusione per il nonno,8 anni di reclusione per lo zio,affetto da problemi psichici,e 2 anni di reclusione per la nonna Maria V., accusata di aver minacciato di cacciare di casa la nipote, se non avesse ritirato la querela nei confronti dei congiunti. Una storia di degrado sociale e morale,in cui e' coinvolta una ragazza anche affetta da deficit cognitivo,scoperta nel giugno 2007,grazie alla denuncia del padre di Maria Teresa,allora diciannovenne. II primo a raccoglierne le confidenze. Dai racconti,gli abusi,che avvenivano nell'abitazione della nipote,sul furgone e nella cantina del nonno,consistevano in palpeggiamenti e atti osceni. La fase istruttoria,in cui sono state acquisite prove e informazioni e sono stati ascoltati i 5 testimoni,è stata completata il 6 novembre. Ieri la discussione con la richiesta delle condanne agli imputati da parte del pubblico ministero e la richiesta della parte civile di Maria Teresa L., rappresentata dall'avvocato Francesco Borea, di una condanna a pena di giustizia e di una condanna a risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede con una provvigione immediatamente esecutiva di 50.000 euro. Ieri i difensori degli imputati, gli avvocati Lentini e Vallone, hanno chiesto nuovamente una consulenza per accertare la capacita' a testimoniare della ragazza. Il tribunale ha rigettato la proposta. Adesso rimane da ascoltare solo l'arringa dell'avvocato Vallone e poi si emetterà la sentenza, prevista nel nuovo anno. (Biagina Grippo) |