Quasi un treno pendolare su due arriva in ritardo in Campania; su 70 treni sulle tratte dei pendolari, il 47% arriva almeno cinque minuti dopo rispetto all'orario previsto. È quanto emerge dai risultati di un'indagine di Legambiente su oltre 70 treni «pendolari» in arrivo nella stazione di Napoli Centrale, monitorati dai volontari di Legambiente nel periodo dall'11 al 14 novembre, nella fascia oraria che va dalle 7 alle 10 nell'ambito di «Pendolaria», la campagna che punta i riflettori sui problemi di chi viaggia in treno e sulla necessità di un rilancio del trasporto ferroviario locale. In Campania il primato del treno più ritardatario della settimana di monitoraggio spetta al regionale proveniente da Sapri del 14 novembre partito alle 5,43 è arrivato a Napoli con ben 70 minuti di ritardo.
«Sui treni pendolari viaggiano ogni giorno in Campania oltre 400 mila persone, ma il servizio del trasporto locale è stato finora scadente, e i risultati li pagano ogni giorno i cittadini pendolari», ha commentato Susanna Iraci, responsabile mobilità Legambiente Campania. Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania, ha aggiunto: «A scatenare le ire dei cittadini che ogni mattina salgono su un treno per andare al lavoro non ci sono solo i ritardi, la carenza di informazioni e di assistenza, c'è anche lo stato di degrado generale con cui sono obbligati a fare puntualmente i conti». «Nuovi treni migliorerebbero la situazione del sovraffollamento che, a parte alcuni episodi di maltempo, è la causa principale dei ritardi. Non possiamo pensare di convincere le persone a lasciare a casa l'auto se in treno impiegano più tempo e incontrano condizioni di disagio. Per questo Legambiente con la campagna Pendolaria chiede che venga finanziato il progetto per l'acquisto dei 1000 nuovi treni - ha concluso Buonomo - È urgente un intervento che Governo e Regioni non possono più rimandare ». Per sollecitare l'azione Legambiente Campania invita tutti a firmare l'appello on-line: 1000 treni per i pendolari su www.legambiente.campania.it
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