Salerno- Ladri rompono il finestrino di un'auto di una coppia di Teggiano in sosta nei pressi dello Stadio Arechi e rubano gli oggetti all'interno. E' accaduto ieri sera. Sull'episodio indaga la Polizia di Stato.
Giffoni Valle Piana- Ciro Palmieri, panettiere ucciso e mutilato dai familiari nel 2022: condannato a 16 anni di reclusione (con il rito abbreviato) il figlio minore.
Salerno- Uomo trovato morto in casa dopo alcuni giorni. E' accaduto ieri in via Zara.
Salerno- Questa mattina l'insediamento del nuovo Prefetto Francesco Esposito.
Salerno- Bambino di otto anni cade in acqua alla Stazione Marittima e rischia di annegare: salvato. E' accaduto questa mattina.
Battipaglia- Amministrazione comunale: si è dimesso l'assessore Silvana Rocca per motivazioni personali e familiari.
Salerno- Malvivente scippa collanina d'oro a una donna sul Corso Vittorio Emanuele: arrestato. E' accaduto questa mattina.
Capaccio/Paestum- L'imprenditore Ettore Bellelli è il nuovo presidente regionale di Coldiretti.
Trecchina (Pz)- Tornata transitabile da ieri la Strada Provinciale N.3 Trecchina-Maratea: terminati i lavori a seguito della frana di inizio estate.
Comitato per la perequazione: 4 Ottobre incontro con Asl Salerno
COMITATO PER LA PEREQUAZIONE: DOMANI, MERCOLEDI' 4 OTTOBRE, INCONTRO CON L'ASL. IL TAR ENTRERA' NEL MERITO ENTRO UN MESE Prosegue la battaglia perché tutti i cittadini della ASL di Salerno abbiano gli stessi diritti alle cure riabilitative. Com’è noto, le differenze all’interno della ASL sono enormi per cui ci sono distretti in cui la spesa pro-capite per la riabilitazione è nettamente inferiore di quella di altri distretti, in alcuni casi addirittura un sesto. Questa discriminazione riguarda un cittadino su due della provincia, mezzo milione di abitanti in 77 comuni. Per questo amministratori, associazioni, sindacati hanno dato vita al Comitato per la perequazione e hanno già raccolto oltre 2.700 firme per la loro petizione. Domani, mercoledì 4 ottobre, il Comitato verrà ricevuto dalla ASL. A rappresentarlo ci saranno il sindaco di Pagani Raffaele de Prisco, l’assessore e portavoce del Comitato Pietro Sessa e Vincenzo Pepe di Federlab. Si incontreranno con il Direttore sanitario della ASL Primo Sergianni. “E’ un primo passo nel confronto fondamentale con la ASL” commenta Vincenzo Pepe. “Anche se – continua - il tavolo giusto, più che con il Direttore sanitario, riteniamo sia quello con il Direttore generale perché sono questioni che riguardano la politica e la strategia della ASL. Comunque dal Direttore sanitario, in quanto medico, ci aspettiamo piena solidarietà perché in gioco c’è proprio il diritto per tutti i cittadini alla salute e alle cure. Ci auguriamo comunque sia un primo passo verso la soluzione di un problema di giustizia sanitaria davvero enorme e che non può più essere ignorato”. Sulla questione l’altra notizia viene dal TAR Campania – Salerno dove il Presidente, di fronte a un ricorso riguardante proprio il tema della perequazione, ha deciso che in considerazione della “rilevanza” del tema entrerà direttamente nel merito entro tempi brevissimi, circa un mese. “Sappiamo bene – spiega Sessa – che in genere ci vogliono tempi lunghissimi perché il TAR affronti il merito. Questa decisione del Presidente è quindi un riconoscimento della straordinaria importanza della questione che abbiamo sollevato e che deve essere risolta”. Domani, intanto, sarà discussa con la ASL. Salerno, 3 ottobre 2023 (Comitato per la perequazione)
Sala Consilina: «Sala...Ieri, Oggi e Domani», ecco i vincitori
“SALA… IERI, OGGI E DOMANI”, ECCO I VINCITORI. PIAZZA UMBERTO I IN DELIRIO PER ENZO AVITABILE
All’insegna della musica, del divertimento e della partecipazione, con l’eccezionale colpo d’occhio di Piazza Umberto I gremita di persone in festa, si è conclusa sabato scorso nel migliore dei modi la tappa di Sala Consilina del progetto “Viaggio nel Vallo di Diano”. Gli appuntamenti più importanti programmati nella città capofila del Vallo di Diano hanno coinciso con uno dei momenti più sentiti per tutta la comunità, quello delle celebrazioni per il Santo Patrono San Michele Arcangelo. In questa ottica, particolarmente significativa è stata la Santa Messa celebrata in Piazza Umberto I venerdì 29 settembre, con in bella mostra la Statua del Santo, portata in processione dai fedeli dal Santuario del Monte Balzata, sua sede estiva, e in attesa di essere restituita alla sua sede invernale, la Chiesa della SS. Annunziata. La serata del 30 settembre è invece iniziata con la consegna dei premi del Concorso di Pittura ““Sala… Ieri, Oggi e Domani”, organizzato dalla Città di Sala Consilina, in collaborazione con l’Associazione Allegra Core, con la consulenza di Lucio Mori e il fondamentale supporto della Banca 2021. Le 46 opere in gara sono rimaste in esposizione presso lo storico Palazzo Fiordelisi fino al momento della premiazione, ed il compito della giuria non è stato certamente dei più semplici, vista l’alta qualità media delle tele. C’era molta attesa per conoscere i vincitori della competizione, alla quale hanno partecipato artisti provenienti da diverse regioni d’Italia. D’altra parte, i premi messi a disposizione dalla Banca 2021 erano consistenti: 1000 euro al primo classificato, 700 euro al secondo e 300 euro al terzo. Alla fine sul terzo gradino del podio è salito un artista di Teggiano, Cono Giardullo, con “Briciole d’Autunno”, mentre ad aggiudicarsi il secondo posto è stato Antonio Mazziale, di Campobasso, con la “Chiesa della Madonna del Monte”. La vittoria è andata a Pietro Lo Monte, di Potenza, con “Sala I Love You”, opera sicuramente molto originale, apprezzata in modo unanime dalla giuria e anche dal pubblico, e che tra i tanti pregi ha avuto indubbiamente anche quello di interpretare in modo molto convincente il complesso tema del Concorso. In generale, tutte le opere in gara erano davvero apprezzabili: e al di là dei premi, a vincere sono state l’arte, la cultura e la promozione territoriale. Un concetto ribadito dagli organizzatori nel corso delle premiazioni, moderate dal direttore artistico Lucio Mori e hanno visto sul palco -tra gli altri- il sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone, il consigliere Vincenzo Garofalo e il presidente dell’Associazione Allegra Core Alfredo D’Alto. A consegnare ai vincitori i consistenti assegni, in rappresentanza della Banca 2021, il membro del CDA Rosa Lefante, accompagnata dal preposto della Filiale di Sala Consilina Carmela Galatro. Un altro risultato non trascurabile dell’iniziativa è stato quello di stimolare diversi bambini e giovanissimi a mettersi alla prova come “artisti in erba”: a tutti loro, a cui era stata dedicata una apposita sala della mostra allestita a Palazzo Fiordelisi, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione, con la raccomandazione di continuare a coltivare la passione per la pittura. Dopo la consegna del Premio “Città di Sala Consilina” a Gianfranco Santopaolo, anima dell’Associazione “Una speranza” Onlus, è iniziato il countdown verso il momento clou della serata, l’esibizione di Enzo Avitabile e dei Bottari. Le attese non sono state tradite: è stato un concerto indimenticabile, con un Enzo Avitabile in stato di grazia ed un pubblico straordinario, che ha gremito in ogni spazio disponibile l’ampia piazza salese. La musica, veicolo di pace e armonia, ha regalato ai tantissimi presenti una esperienza magica, concludendo in modo davvero entusiasmante la tappa di Sala Consilina del “Viaggio nel Vallo di Diano”. (Freedom Comunicazioni)
Santa Messa 29 settembre (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Primo Premio (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Primo, Secondo e Terzo classificato (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Terzo Premio (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Enzo Avitabile in concerto (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Enzo Avitabile in concerto (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Castello di Rocca Cilento: 6 ottobre Assemblea organizzativa Cisl Campania
“Guidiamo il cambiamento”. Venerdì 6 ottobre l’ Assemblea organizzativa della Cisl Campania Buonavita: quale Cisl costruire per accompagnare le transizioni economiche e sociali
“Guidiamo il cambiamento”. E’ il tema dell'Assemblea Organizzativa che si terrà venerdì 6 ottobre dalle ore 10 presso Castello di Rocca Cilento, in provincia di Salerno. Un percorso che vedrà coinvolte tutte le regioni italiane che si concluderà a Roma con l’assise nazionale prevista all’Auditorium Massimo il 5 e 6 dicembre prossimi. Al centro dei lavori e del dibattito del “parlamentino” regionale formato dai componenti del Consiglio generale il rilancio organizzativo del sindacato, le ripercussioni delle trasformazioni tecnologiche sull’occupazione, le strategie future in un territorio dove sono ancora molteplici le tematiche da risolvere. L’occasione – afferma la segretaria generale Doriana Buonavita – è per fare il punto su quanto abbiamo prodotto dalla precedente Assemblea del 2019 e quanto ancora dobbiamo realizzare per rapportarci al meglio con le nuove sfide del mondo del lavoro che ci vedono impegnati come organizzazione sindacale affinché il gruppo dirigente a tutti i livelli abbia capacità di porsi in ascolto rispetto alle istanze e ai bisogni emergenti dai territori e dai luoghi di lavoro”. I lavori avranno inizio alle ore 10 con i saluti di Luigi Guerra, sindaco di Lustra, di cui Rocca Cilento è una frazione. L’introduzione sarà affidata alla Segretaria Generale della Cisl Campania Doriana Buonavita, alla quale seguirà la relazione del Segretario Organizzativo Regionale Salvatore Topo. Le conclusioni, dopo il dibattito, sono affidate alla Segretaria Confederale Organizzativa Daniela Fumarola. (Cisl Campania e Napoli)
Paestum: giovani sarnesi FI protagonisti alla convention nazionale del partito
Il movimento giovanile di Forza Italia a Sarno si è distinto per la sua vivacità e impegno durante la recente convention nazionale del partito a Paestum. L'evento ha visto la partecipazione attiva dei giovani forzisti, che hanno sottolineato l'importanza di proposte concrete per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro solido. Tra i temi centrali della convention, spiccano la priorità al lavoro, la promozione di salari più consistenti, la tutela del risparmio e gli investimenti nelle grandi opere infrastrutturali. Questi punti chiave riflettono l'approccio di Forza Italia, che abbandona gli slogan per concentrarsi esclusivamente su proposte realistiche. Il lavoro è stato al cuore del progetto, con un'accanita determinazione nel favorire la creazione di nuovi posti di lavoro e il sostegno alle imprese. Il movimento giovanile sarnese ha evidenziato la necessità di progetti mirati alle nuove generazioni, per agevolarne l'ingresso nel mondo del lavoro e la crescita professionale. L'attenzione al salario è stata enfatizzata con l'obiettivo di promuovere un reddito più sostenibile per i cittadini, riducendo la pressione del cuneo fiscale dei lavoratori. La tutela del risparmio è stata anch'essa messa in primo piano, con proposte per consolidare la sicurezza finanziaria dei cittadini. Il tema delle grandi opere infrastrutturali è stato affrontato con un'ottica di crescita e sviluppo. Il sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, ha evidenziato l'importanza degli investimenti in infrastrutture come catalizzatori per la ripresa economica e lo sviluppo sostenibile, menzionando progetti come l'alta velocità Salerno-Reggio Calabria e il Ponte sullo Stretto. In questo contesto, Domenico Crescenzo, capogruppo consiliare di Forza Italia a Sarno, ha condiviso il pensiero dei giovani forzisti guidati dal brillante Francesco Pio De Stefano, esprimendo gratitudine all'onorevole Fulvio Martusciello e a tutti i dirigenti e rappresentanti istituzionali della Regione Campania. Crescenzo ha sottolineato "l'importanza della sinergia di tutti coloro che hanno lavorato per il successo della convention, elogiando il ruolo di Martusciello come capitano che ha guidato la nave in porto sicuro". "L'attiva partecipazione del movimento giovanile di Forza Italia Sarno alla convention ha dimostrato un impegno tangibile nel costruire un futuro prospero per il partito. L'orientamento verso proposte concrete “spinte dal gruppo giovanile” conferma il ruolo determinante di Forza Italia nel plasmare la politica futura", ha concluso Crescenzo. (Domenico Crescenzo)
Assunzioni all´Azienda «Ruggi» di Salerno:Fials provinciale chiede proroga
Assunzioni all'Azienda "Ruggi" di Salerno: la Fials provinciale chiede una proroga della scadenza della graduatoria per completare l'iter delle selezioni. Il segretario generale della Fials Salerno, Carlo Lopopolo, chiede una proroga della scadenza della graduatoria per garantire il completamento delle assunzioni all'azienda "Ruggi". A gennaio del prossimo anno, infatti, scadrà la graduatoria del celebre concorso indetto dall'Azienda San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona nel 2019 per 160 posti di infermiere. Questo concorso era stato concepito per risolvere il problema della carenza di personale infermieristico nelle strutture sanitarie pubbliche della Provincia di Salerno e della Regione Campania. Nonostante gli sforzi dei candidati e delle autorità coinvolte, la pandemia ha creato numerosi ostacoli lungo il percorso. Carlo Lopopolo, segretario generale della Fials Salerno, esprime preoccupazione per la scadenza imminente della graduatoria. "Finora, solo 1.500 infermieri sono riusciti a rientrare nella graduatoria, nonostante più di 9mila domande fossero state presentate. Il concorso, originariamente bandito nel 2019, ha subito diversi ritardi e difficoltà, culminando con gli esami concorsuali svolti solo nel 2021 durante la pandemia", ha detto. Molte persone che avrebbero voluto partecipare sono state impossibilitate a farlo a causa del loro impegno nell'emergenza Covid nelle strutture sanitarie in cui lavoravano. Nonostante le aspettative di numerose assunzioni nel personale sanitario, la graduatoria non è stata completamente utilizzata. Infermieri che si trovano ancora in graduatoria rischiano ora di perdere l'opportunità di lavorare a tempo indeterminato presso l'Azienda Ruggi di Salerno o nelle Aziende del Servizio Sanitario della Regione, poiché molti di loro sono già impiegati a tempo determinato e/o indeterminato in altre regioni. La mancanza di personale infermieristico potrebbe causare gravi carenze nelle Unità Operative, specialmente in un momento in cui il personale sanitario è sottoposto a un carico di lavoro straordinario per garantire i livelli essenziali di assistenza. In risposta a questa situazione critica, la Fials Salerno sta chiedendo con urgenza una proroga della scadenza della graduatoria di almeno un anno. Altre regioni italiane hanno già adottato misure simili per garantire il completamento delle assunzioni. "Il concorso del 2019 ha richiesto investimenti di fondi, tempo ed energie, e molti professionisti attendono ancora l'opportunità di lavorare nelle strutture sanitarie della regione. La richiesta del sindacato mira a evitare ulteriori ritardi e a garantire che il personale infermieristico necessario possa essere impiegato tempestivamente per garantire un servizio di alta qualità nella sanità campana", ha concluso Lopopolo. (Fials Salerno)
Sanza: al via Bibliotechiamo per gli alunni delle scuole
Sanza (SA) – Un servizio doposcuola, promosso dal Comune di Sanza con il prezioso supporto dei volontari del Servizio Civile, per aiutare i ragazzi nel fare i compiti ma anche per seguire un corso di lingua inglese, un corso di decoupage. Ragazzi che saranno seguiti ed accompagnati in attività ludiche e di animazione. Da lunedì 9 ottobre, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.30 presso la biblioteca comunale in via Val D’agri. I genitori che desiderano far seguire ai propri figli le attività previste da “Bibiotechiamo” posso iscrivere gli alunni a partire da oggi, martedì 3 ottobre, presso la biblioteca dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Il doposcuola “Bibliotechiamo” nasce su impulso dell’assessorato alle politiche sociali del Comune con l’obiettivo di aiutare gli alunni a svolgere attività educative e didattiche sotto la guida attenta di animatori, ma certamente anche di garantire occasioni di socializzazione. Un luogo importate quello scelto per le attività di Bibiotechiamo, la biblioteca comunale, dove i ragazzi si ritrovano e condividono esperienze trasformando il momento dei compiti in un lavoro collettivo di condivisione degli argomenti. “Siamo orgogliosi di questo servizio che arricchisce la nostra comunità di valori e di cultura – ha sottolineato l’assessore alle politiche sociali Marianna Citera – la nostra intenzione è anche quella di togliere i ragazzi dalla strada spingendoli ad innamorarsi di attività culturali finalizzate alla costruzione dello spirito di comunità e della condivisione” ha concluso l’Assessore Citera. (Comune di Sanza)
Motociclismo, Yari Montella sul podio a Portimao: "E' stata veramente una bella gara, mi sono divertito" Nella giornata di sabato 30 settembre Danilo Petrucci ha perso parte del feeling mostrato venerdì e in gara non è riuscito a ripetere lo stesso passo delle prove. Con la gomma SCX, in Superpole, ha tolto un secondo rispetto al suo precedente best lap e grazie all'1'40.198 ha conquistato la terza fila, con l'ottavo tempo. In gara, però, "Petrux" non è mai riuscito a essere costante; nelle prime fasi è scivolato in quattordicesima posizione. Nella seconda parte ha provato a reagire sorpassando Redding e, all'ultimo giro, anche Bassani, per chiudere in P12. Nella Superpole della Supersport, Montella ha stampato il terzo miglior tempo (1'43.504), "frenato" nel secondo settore da piloti più lenti. Per il pilota salernitano si tratta della quinta prima ottenuta in qualifica dopo Phillip Island, Misano, Donington e Aragon. Yari Montella è uscito bene dalla casella di partenza e nelle prime fasi è riuscito ad attaccare e a superare Manzi, portandosi nella scia del leader Bulega. Il pilota nativo di Oliveto Citra ha fatto il giro veloce della gara, ma al sesto dei 17 giri, la Ducati Panigale V2 si è spenta e Montella è stato costretto al ritiro. "E' stato davvero un peccato. La qualifica - afferma lo stesso Yari Montella - è stata buona, ma potevo fare anche meglio in termini di tempo sul giro. Per quanto riguarda la gara non ho molto da dire: ero nella scia di Bulega e potevo giocarmela". Domenica (primo ottobre) di riscatto per il Barni Spark Racing Team a Portimao: Danilo Petrucci rimonta cinque posizioni in gara 2, Montella è terzo dopo una gara nel gruppetto di testa. In Supersport Yari Montella ha fatto la gara più bella dell'anno: partito dalla prima fila si é messo subito in scia a Manzi. I due, seguiti da Bulega, hanno fatto il vuoto e hanno animato tutta la gara con sorpassi e contro sorpassi. A tre giri dalla fine Montella ha preso una "folle" alla curva 3, è finito lungo e ha perso la leadership della gara. A quel punto era impossibile recuperare ed il pilota salernitano si è dovuto accontentare del terzo posto. Resta comunque la bellissima prestazione per tutta la durata della gara. "E' stata - conclude lo stesso Yari Montella - veramente una bella gara, mi sono proprio divertito. Nella giornata di sabato abbiamo avuto un inconveniente tecnico, ma in alcuni punti della pista perdevo troppo. Oggi (domenica ndr) invece la moto era perfetta, peccato per aver beccato quella folle altrimenti sarei stato lì per giocarmela con Bulega e Manzi fino alla fine". (Alex Luciani)
Polizia di Stato, Battipaglia: Campagna Sicurezza Anziani
Io non ci casco! Continua la campagna della Polizia di Stato rivolta alle persone anziane per sensibilizzarle sulle truffe più frequenti e sulle modalità per arginarle. Oggi presso il Comune di Battipaglia, in collaborazione con la parrocchia S. Maria della Speranza, il VQA Vincenzo ALAGIA ha tenuto un incontro con la cittadinanza, finalizzato a sensibilizzare gli utenti sui pericoli delle truffe e come prevenirle concretamente; con la moderazione del parroco Don Vincenzo Sirignano sono state affrontati alcuni casi pratici partendo da testimonianze di persone in platea. Inoltre, durante l’iniziativa sono state mostrate alcune slide illustrative sulle diverse tipologie di truffa utilizzate dagli autori delle stesse. Infine, tutti i partecipanti sono stati invitati a non esitare a contattare il Numero pubblico di emergenza 112 in caso di difficoltà. (Polizia di Stato)
Ho partecipato lo scorso 30 settembre, al convegno organizzato dalla Camera Penale Salernitana, cui mi onoro di appartenere, “Mafia e Appalti”, che si è svolto nell’Aula Magna della Corte di Appello di Salerno. Dico subito che, purtroppo sono arrivato un po’ in ritardo e non ho potuto seguire tutti gli interventi dei relatori. Ho ascoltato con interesse quelli dell’avv. Rosanna Natoli, del “mio” Presidente, avv. Luigi Gargiulo, e dell’on.le Chiara Colosimo Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia. Tranne che per l’intervento dell’avv. Gargiulo, non ho riportato un giudizio favorevole per quello che ho sentito dire dal membro del CSM e dal Presidente della Commissione. Vorrei però premettere che il fatto di criticare, legittimamente, un membro del CSM e il Presidente della Commissione Antimafia, perché ritengo che abbiano usato argomenti in contrasto con principi costituzionali, non vorrei che mi facesse additare come mafioso; bisogna uscire dal rischio di un’antimafia che si fa potere, che diventa inattaccabile e non criticabile, in una logica assolutistica e deprecabile: o sei con me o sei contro di me. So di proporre una lettura assai scomoda, impopolare e controcorrente: abdicare, con leggi speciali, allo Stato di Diritto per combattere il crimine mafioso significa percorrere una strada pericolosa di matrice fascista e autoritaria, non democratica. In estrema sintesi è questo il succo della mia critica degli interventi cui mi riferisco. E’ il rischio del c.d. professionismo dell’antimafia di cui ha parlato, per primo e bene, Leonardo Sciascia fin dagli anni 80. Ora, io capisco che tali tesi che ho sentito al convegno, possano essere proposte da politici in cerca di consensi, ma da operatori del diritto non sono accettabili. Gli stessi discorsi, le stesse frasi, anche a effetto, in un comizio in un talk show hanno un senso, hanno una loro posizione “quasi” naturale, anzi, tollerabile (se si dicono cose inesatte non c’è nessun luogo adatto), ma in un Palazzo di Giustizia non dovrebbero trovare cittadinanza. All’avvocato Gargiulo che portava correttamente il discorso sul pericolo di un giustizialismo fuori dalle regole del giusto processo che governa il procedimento di prevenzione, l’on.le Colosimo ha risposto evocando “avvocati che devono difendere gli innocenti”. Sono sicuro che si sia trattato di un errore dovuto allo slancio e alla partecipazione emotiva di quel momento del suo intervento perché un’affermazione del genere è vuota di qualsiasi contenuto, logico e giuridico. Il diritto di difesa è garantito dalla Costituzione a TUTTI gli imputati, innocenti o colpevoli che, per inciso, quando inizia il processo a loro carico, sono per legge, non colpevoli; hanno uno status privilegiato; la tesi della loro innocenza è quella da battere. E poi, se fosse vera l’affermazione dell’on.le Colosimo come la mettiamo con quella voce del bilancio dello Stato che prevede la spesa per il pagamento degli avvocati dei collaboratori di giustizia? Il “pentito” è il colpevole per antonomasia a cui lo Stato paga il suo difensore. E, ancora, sempre in un passaggio passionale e impulsivo del suo intervento, l’on.le Colosimo ha detto che “la Mafia va combattuta da parte delle forze dell’Ordine, dei Magistrati, dei politici e anche degli avvocati”; si è dimenticata una, anzi, la componente principale che non ha nominato: IL POPOLO. La Mafia va combattuta con le Leggi che sono fatte dal popolo (Articolo 1 della Costituzione: (…). La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione). La sovranità popolare è la premessa fondamentale del governo che tutto il potere, in particolare il potere legislativo, riposa nella volontà del popolo. E allora, quando andiamo a toccare non più gli slogan di propaganda, ma il rispetto delle leggi che ci differenzia dai mafiosi, allora il discorso si fa serio e tecnico. L’avv. Rosanna Natoli e l’on.le Chiara Colosimo, ma mi è sembrato di capire anche il Procuratore Borrelli, hanno tutti esaltato e evocato le misure di prevenzione come strumento efficace di lotta alla Mafia. E su questo siamo tutti d’accordo! Anche Luigi Gargiulo nel suo intervento ne ha parlato. Il problema è che quello delle misure di prevenzione è un argomento molto delicato perché, dietro all’istituto giuridico si cela il rischio d’introduzione di procedure d’indagine e procedure processuali speciali, con la concreta possibilità che, in nome della lotta alla mafia, si può agire con eccessiva discrezionalità e che di conseguenza si possono commettere ingiustizie. Le misure di prevenzione non hanno posto nella Costituzione, non sono soggette alla “obbligatorietà” com’è invece per l’azione penale. Il caso di Pietro Cavallotti sub iudice innanzi alla CEDU, di cui ci ha parlato l’avv. Gargiulo è emblematico di questo rischio che va affrontato e risolto. La confisca è una sanzione che è afflittiva come una vera e propria pena che si applica nel processo penale. La strada da percorrere è una ridefinizione in via interpretativa – ove possibile – degli standards probatori dei procedimenti di prevenzione. Si confisca quasi l’intero patrimonio a una persona sostanzialmente incensurata. Sulla base di denunce a volte culminate in rinvii a giudizio chiusi con pronunce di prescrizione o di improcedibilità dell’azione penale. Su queste basi le persone pericolose in Italia si conterebbero nell’ordine di centinaia di migliaia. Poiché, a quanto pare, nel nostro Paese l’evasione è un fenomeno di massa, le misure di prevenzione nella forma della confisca dei beni potrebbero diventare l’arma letale nella lotta all’evasione, il che sul piano della coerenza e ragionevolezza non farebbe una piega. C’è da chiedersi, però, se non si ridurrebbe, oltre l’evasione fiscale, anche il livello di civiltà giuridica. La difficoltà è che il procedimento di prevenzione è regolato dal c.d. codice antimafia che è assai “parco” nel dettare la disciplina dell'assunzione delle prove. Soprattutto quel codice non prevede nulla in tema di valutazione delle prove. Il rischio è, perciò, di avere un processo senza giurisdizione. Cioè un rito pieno di forme e vuoto di sostanza perché senza tutela effettiva dei diritti. Se non si tipizzano le fattispecie di pericolosità, si disarma la difesa perché si svuota il contraddittorio. Se non si stabilisce lo standard probatorio – cioè il quantum di prova necessario per accertare la pericolosità sociale del soggetto – la difesa è automaticamente messa nell’angolo. Invero, più basso è lo standard probatorio, più facile è la prova per l’accusa e più facile è per il giudice dichiarare raggiunta la prova della pericolosità. Nel procedimento di prevenzione la qualità della legge – come ci ammonisce la Corte Edu – è scadente e lo standard probatorio è minimo. Ecco perché piace ai giustizialisti, perché è una scorciatoia probatoria. Ho sentito l’avv. Natoli parlare di “doppio binario” anche ieri dopo gli approdi della Cassazione che ha stabilito che “quando il fatto delittuoso riferito al proposto, sia coperto da giudicato di assoluzione, il Giudice della prevenzione non potrà ritenere in via autonoma – per effetto del c.d. doppio binario appunto – la rilevanza di quel fatto la cui antigiuridicità sia stata esclusa in sede di accertamento penale”. Sfrangiando le fattispecie di pericolosità sociale e abbassando gli standard probatori si aggira – con astuzia giuridica – il divieto del bis in idem. L’avv. Natoli ha in sostanza detto che se nel processo di cognizione non riesco a provare il reato perché la tipicità penale e lo standard dell’oltre il ragionevole dubbio sono mete troppo ambiziose da raggiungere, ecco che lo stesso materiale probatorio - inidoneo per la condanna per reato - mi diventa idoneo per la condanna di prevenzione. Il rischio è che il procedimento di prevenzione sia il “procedimento di riserva” del processo di cognizione. Il rischio è che la misura di prevenzione sia una pena senza reato e senza prova. Il tema meriterebbe un approfondimento maggiore che non può essere fatto in questa sede; bisognerebbe, cioè, chiederci se le misure di prevenzione siano uno strumento del futuro o uno strumento del passato; bisognerebbe interrogarci se la giurisdizionalizzazione del procedimento di prevenzione sia stata una conquista effimera; se c’è possibilità, anzi necessità di una diversa interpretazione delle norme di prevenzione con una incisiva visione della Corte Edu; e altro ancora. Per ora mi resta che concludere condividendo una frase molto incisiva di Leonardo Sciascia: la “vera antimafia è un acquedotto in più, anche a costo di un convegno in meno” (Giovanni Falci)
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Avv. Giovanni Falci (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Avv. Luigi Gargiulo (Fare clic sull'immagine per ingrandire)