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Vallo della Lucania: FSI-USAE promuove un corso teorico-pratico BLSD
La Segreteria Territoriale FSI-USAE, promuove un corso teorico-pratico BLSD
le manovre salvavita con rilascio della certificazione IRC e l’abilitazione all’utilizzo del DAE.

Vallo della Lucania- L’infarto del miocardio è oggi tra le prime cause di morte in Europa! Lo sa bene, il Sindacato Autonomo FSI-USAE, il cui Segretario Territoriale Maria Teresa Esposito, ha promosso e organizzato attraverso il delegato aziendale Roberto Ronca un Corso teorico-pratico di primo soccorso BLSDA manovre salvavita con rilascio certificazione IRC e l’abilitazione all’uso del DAE. Tale corso, oltre a insegnare ai discenti, le tecniche di rianimazione su soggetto colpito da arresto circolatorio, ha addestrato anche a prevenire l’insorgere di tale condizione. Il corso BLSDA, è l’addestramento di livello iniziale ideato per “educare” i soccorritori a fornire tecniche di supporto di base alla vita, Basic Life Support (adulti), mentre viene attivato il Servizio Medico di Emergenza (SME). Il corso teorico-pratico si è tenuto giovedì 4 aprile 2019 nell’aula magna del Presidio San Luca di Vallo della Lucania. Erano presenti 25 partecipanti (da regolamento, è previsto un istruttore ogni 6-8 discenti), il direttore del corso l’istruttore Antonio Stifano che lavora presso la Centrale Operativa 118 di Vallo della Lucania (è responsabile dell’Associazione Vallo Cuore), Andrea Sansone, che ha curato la parte “teorica” del corso, Roberto Ronca e Carmine Citro. Questi ultimi, unitamente al direttore del corso Antonio Stifano, hanno simulato (“pratica”), situazioni di emergenza con l’uso di manichini e l’utilizzo di defibrillatore DAE. Tutti e quattro, sono istruttori dell’Associazione “Vallo Cuore”. “Il corso - spiega Ronca - è stato studiato per insegnare le conoscenze e le “abilità pratiche” necessarie per fornire Basic Life Support (BLS-D) e le terapie dello shock a vittime adulte, bambini e lattanti. Alla teoria (proiezione e commento di slide) è seguita la “simulazione” su manichino delle diverse tecniche di primo soccorso “First Aid”, atte a mantenere o riportare la vita! In verità - spiega Ronca - quello di stamane è un corso indirizzato ai laici, a persone non del settore sanitario! Tant’è vero, che io sono un amministrativo, oggi qui in veste di istruttore BLSD. Poiché la morte per arresto cardiaco è uno dei principali fattori dei decessi in Europa, noi dell’Associazione Vallo Cuore, stiamo cominciando a divulgare sempre di più queste manovre salvavita, in modo che tutte le persone da noi formate, siano pronte ad intervenire in caso di “emergenza”. Per accedere al corso non sono richiesti prerequisiti!”. “Quello di oggi -aggiunge il direttore Antonio Stifano- è un corso teorico-pratico di primo soccorso BLSDA; la parte teorica è affidata al collega Andrea Sansone. A seguire le manovre di rianimazione cardiopolmonare su manichino eseguite da me, Ronca e Citro. “Simulazioni”, di situazioni vere, che presuppongono: massaggio cardiaco e l’utilizzo del DAE (defibrillatore semiautomatico esterno). A tal riguardo ringrazio IRC Comunità che ci ha dato la possibilità di tenere questo corso sul territorio. Al termine della giornata faremo una valutazione finale con rilascio ai “meritevoli”, dell’attestato BLSDA che abilita all’utilizzo del DAE e costituisce valido “punteggio” nei concorsi pubblici.
Durante la teoria, il collega istruttore Sansone, ha fatto un distinguo nelle manovre salvavita per soggetti da 1 a 8 anni ritenuti “bambini” e da 8 anni in sù considerati “adulti”. Nel defibrillatore, vi dovrebbero essere placche adulto-pediatrico, che servono a distinguere tra le due categorie. Con l’avvento dei nuovi defibrillatori, c’è un’unica placca con lo switch che smista la carica”. Cos’è lo switch? “E’ un pulsantino, che regola l’urto a seconda che si tratti di un soggetto “adulto” o in età “pediatrica”. Qual’è, il range temporale entro cui è possibile salvare un soggetto in arresto cardiaco? “I primi 7 minuti sono di fondamentale importanza! Dopodiché, iniziano i danni “anossici” (il cervello, inizia a morire!). Oltre i 10 minuti, le probabilità di sopravvivenza sono davvero molto basse! Per questo è molto importante divulgare sul territorio nazionale la rianimazione cardiopolmonare (BLSDA); e poiché, sul territorio (nei vari Comuni), con le Associazioni si divulga l’uso del defibrillatore, è buona norma “frequentare” questi corsi per apprendere correttamente le manovre salvavita. Inoltre personale infermieristico e operatori sanitari, che già operano sul campo, possono addestrare in maniera adeguata coloro che intendono acquisire nozioni teoriche e pratiche sull’argomento. In altri Paesi Europei e in America, si inizia a formare i ragazzi sulle manovre salvavita, educandoli già alle Scuole medie e superiori, istruendoli al primo soccorso. L’Associazione Vallo Cuore, punta a fare lo stesso nella nostra realtà territoriale, educando ed informando i giovani, già tra i banchi scolastici. L’Associazione Vallo Cuore, segue le linee guida internazionali dettate da ERC IRC 2015 diffuse da IRC Comunità sul territorio. Gli fa eco Andrea Sansone al quale abbiamo chiesto: perché è così importante frequentare questo corso? “Perché ahimè, l’arresto cardio-respiratorio è una patologia improvvisa che non da avvisaglie! Ciò significa che, di fronte a una situazione critica ed improvvisa, un soccorritore con una buona conoscenza in rianimazione cardio polmonare può fare la differenza! Il paziente che non subisce danni cerebrali, di lì a qualche giorno, sta nuovamente bene e condurrà una vita normale! Mentre il paziente, a cui non è stata eseguita alcuna pratica rianimatoria, può riportare danni permanenti, finanche perdere la vita! Il corso di questa mattina, è destinato a tutti, laici, sanitari, medici. Si tratta di manovre basilari “uniche” che salvano la vita! Sono le stesse, sia che le faccia il medico, il sanitario, l’infermiere o il falegname”. Sbaglio o oltre alle manovre di rianimazione BLSD, si è parlato anche di disostruzione delle prime vie aeree? “Ha perfettamente ragione! Sebbene si tratti di un corso per adulti, avendo la disponibilità di 5-6 ore vi abbiamo inserito, spero in maniera molto esaustiva, accenni sul pediatrico (rianimazione cardio polmonare e disostruzione delle prime vie aeree); infatti spesso ci viene chiesto dalle mamme che hanno figli piccoli a casa!” Qual’è il paziente più difficile da trattare? Il pediatrico o l’adulto? “Dico sempre a tutti, se sai fare, se conosci, fai! Sia bambino che adulto! Se non sai non saprai mai fare! In qualche caso non fare nulla è fare sicurezza! La disostruzione parziale, va trattata “facendo sicurezza”; incitando il paziente a restare tranquillo e respirare! Non va fatto niente perché qualsiasi manovra si fa, in caso di disostruzione parziale può peggiorare gravemente la situazione! E se la situazione peggiora, in questo caso è necessario ricorrere ad altre manovre! Dico sempre, perché dobbiamo farla peggiorare noi? Perché non aspettare l’arrivo dei soccorsi? E poi …si vedrà!”.
(Pino Di Donato)



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Inserito da Golfonetwork lunedì 8 aprile 2019 alle 13:36




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