Questa mattina, decine e decine di persone e commercianti davanti alle proprie abitazioni ed ai propri esercizi commerciali a spalare fango e acqua a causa della prima pioggerellina degli ultimi mesi (poco più di 18mm come si evince dal dato del Centro Funzionale Multirischi di Protezione Civile Regione Campania). Sembra che questo problema, per il quale negli anni si è vantata la risoluzione, non sia stato neanche lontanamente risolto. La Protezione Civile, in prima linea alle sagre e ai concertini, del tutto disorganizzata di fronte al problema. Le scuole chiuse a metà mattina, come se gli alunni fossero più al sicuro per strada piuttosto che negli edifici, e con problemi di trasporto e organizzazione per i genitori. Milioni e milioni di euro spesi, per i quali più volte abbiamo chiesto conto e per i quali ci è stato risposto che gli atti possiamo leggerli sull’albo pretorio, rifiutando qualsiasi confronto, dando la sensazione che qualcosa non sia stata fatta a dovere. I danni provacati dal vallone esondato con molta probabilità sono direttamente correlati con i lavori di ripascimento sulla spiaggia. L’accumolo di materiale ha innalzato la quota dell'arenile creando un tappo al deflusso già al limite del canale. Con una normale pioggia, come si può verificare dai dati regionali, il sistema del deflusso è andato in crisi. Spendiamo centinaia di migliaia di euro per studi e progettazioni che hanno dimostrato tutte le loro criticità. É proprio il caso di dire, che ci sarebbe bisogno di un bagno di umiltà e di una presa di coscienza dei propri limiti, con la necessità di un cambio di metodo. (Emanuele Vita)
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