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Ci sono 9162 News in 917 pagine e voi siete nella pagina numero 146

Caselle in Pittari: iniziativa di solidarietà «Bentornata Gardensia»
INIZIATIVA DI SOLIDARIETA'
"BENTORNATA GARDENSIA"
Caselle in Pittari - Piazza Olmo 4/5 e 8 MARZO 2023
Anche quest'anno l'Amministrazione Comunale di Caselle in Pittari aderisce alle iniziative di solidarietà di AISM ONLUS, per contribuire alla raccolta fondi a favore della ricerca sulla Sclerosi Multipla.
Gardensia torna a marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna! Torniamo a colorare l'Italia con la Gardenia, nei giorni 4/5 e 8 Marzo 2023, sarà allestito uno stand in Piazza Olmo / Viale Roma, per la distribuzione delle GARDENSIE DELLA SOLIDARIETA' DI AISM.
In migliaia di piazze italiane AISM con i suoi volontari invita a scegliere una pianta di gardenia, di ortensia o entrambe per sostenere la ricerca scientifica e il supporto alle persone con SM e patologie correlate. I due fiori rappresentano lo stretto legame che c'è tra le donne e la sclerosi multipla (SM), una malattia che colpisce la popolazione femminile in misura doppia rispetto agli uomini. Tra le patologie correlate alla SM vi è la neuromielite ottica (NMO), che ha un quadro di bisogni e di interventi sanitari e socio-assistenziali assimilabili alla SM.
Si potrà contribuire anche con la donazione attraverso un SMS SOLIDALE al numero 45512.
Per ogni altra ulteriore informazione sull'iniziativa nazionale e sulle attività di ricerca dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla si potrà consultare il sito: www.aism.it
FERMIAMO LA SCLEROSI MULTIPLA CON UN FIORE: 4-5-8 MARZO 2023
scegli una Gardenia, il fiore simbolo della lotta alla sclerosi multipla, grazie al tuo contributo possiamo garantire e potenziare servizi sul territorio e sostenere la ricerca scientifica, l'unica arma che abbiamo oggi per fermare la sclerosi multipla. #insiemepiùforti
(Comune di Caselle in Pittari)



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Inserito da Golfonetwork mercoledì 1 marzo 2023 alle 11:33 commenti( 0 ) -

Villammare: Ufficio Postale chiuso,comunicato Comune di Vibonati



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Inserito da Golfonetwork lunedì 27 febbraio 2023 alle 13:48 commenti( 0 ) -

Sapri: 2 Marzo «Autonomia Differenziata:Fermiamo la secessione dei ricchi»
Quello che sembrava, in riferimento al DDL Calderoli sull’Autonomia Differenziata, uno slogan: “La secessione dei ricchi” legato a qualche movimento meridionalista o di parte politica avversa al governo, è invece diventata una battaglia vera e propria a difesa l’Unità del nostro Paese e che vede schierato in prima linea ‘Italia del Meridione’. IdM, nato diversi anni fa su impulso del politico calabrese Orlandino Greco e del professore della Federico II di Napoli, Giuseppe Ferraro, ma ormai imposto come movimento nazionale e prossimo a diventare partito, pone le proprie basi su una politica seria, di unione, che guarda al futuro dell’Italia partendo proprio dal Sud. E mentre fervono i preparativi per il nuovo Congresso nazionale, continua la sua campagna di sensibilizzazione e di conoscenza, iniziata ancor prima che diventasse una ‘questione nazionale’, contro l’autonomia differenziata.
Il prossimo appuntamento, promosso dal Segretario Regionale IdM Campania Gianfrancesco Caputo, è a Sapri, il prossimo 2 Marzo, presso la Sala consiliare del comune del Cilento. L’incontro dal titolo emblematico: “Autonomia differenziata: fermiamo la secessione dei ricchi” vedrà al tavolo della presidenza illustri relatori che si susseguiranno in un dibattito aperto a più voci tra politici, giuristi, rappresentanti istituzionali, giornalisti, che toccheranno i punti salienti della questione. La discussione verterà su un’ipotesi di Autonomia Differenziata, rispetto alla quale IdM non è pregiudizialmente ostile, ma che ha ben chiaro quale siano le basi da cui partire e su cui bisogna intervenire per portare la discussione ad un piano più alto e che prevede e che prevede che venga attuato pienamente, nell’ambito della Riforma del Titolo V, uno dei princìpi fondamentali della Costituzione stessa previsto dall’articolo 3.
Bisogna partire dal rispetto dell’unità nazionale, salvaguardare i diritti dei cittadini del Meridione, garantire le risorse necessarie per contenere il divario Nord-Sud, evitare che le competenze di servizi primari come la Sanità e la Scuola vengano regionalizzate, e per far ciò è necessario continuare a tenere alta l’attenzione promuovendo sulla materia di rilevanza costituzionale un serio dibattito e un confronto nel Paese che coinvolga tutti i soggetti istituzionale e della società civile, questo il messaggio di Italia del Meridione.
Ai saluti iniziali del sindaco di Sapri, Antonio Gentile, si aggiungeranno quelli di Gianfrancesco Caputo, Segretario regionale IdM Campania, della Vicesegreteria Federale, Giovanna D’Ingianna; di Valentina Cartolano, commissaria cittadina IdM Sapri. I lavori, moderati dalla responsabile alla comunicazione IdM Fabrizia Arcuri, si apriranno con la relazione del professore di Diritto costituzionale nonché titolare di Diritto Pubblico Comparato, Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Salerno, Giuseppe Di Genio, seguiranno gli interventi dell’ideologo e fondatore del Movimento IdM e professore di filosofia morale, etica sociale, etica dell’ambiente dell’Università "Federico II" Napoli, Giuseppe Ferraro; della giornalista Antonella Grippo, di Giovanni Guzzo, Vicepresidente Provincia di Salerno, Michele Cammarano, Presidente Commissione speciale aree interne Regione Campania, Tommaso Pellegrino, consigliere regionale, Orlandino Greco, leader e fondatore de Italia del Meridione. Le conclusioni saranno affidate all’Assessore all'Agricoltura Regione Campania, Nicola Caputo.
L’appuntamento sarà anche l’occasione per presentare agli amministratori locali la delibera da portare e approvare nei consigli comunali che di fatto chiede al Governo il ritiro della bozza Calderoli e per continuare la raccolta firma relativa alla Proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare che si propone di modificare radicalmente quelle parti che furono introdotte in Costituzione nel 2001 e che non hanno retto alla prova dei fatti.
(IdM Campania)


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Inserito da Golfonetwork domenica 26 febbraio 2023 alle 20:01 commenti( 0 ) -

Dettagli sull´attentato a Ferdinando II organizzato da Lemmi

La fine del 1856 fu un periodo importante per le operazioni mazziniane nel regno di Napoli. Un agente di Cavour, a nome di Enrico Misley, massone degli alti gradi, aveva presentato, pochi anni prima a Mazzini, a Londra, il barone Bentivegna, siciliano affiliato alle Logge. Crispi, dal canto suo, aveva accreditato Bentivegna con una lettera a Lemmi, al quale da tempo Mazzini si rivolgeva spesso per consigli. Il barone strinse amicizia con Adriano, divenendone un amico molto stretto.
Verso il settembre 1856, il Comitato Centrale Europeo di Mazzini decise l’assassinio del re di Napoli e di scatenare, contemporaneamente, una rivoluzione in Sicilia. Bentivegna fu scelto per fomentare la rivolta, mentre Lemmi s’incaricò dell’assassinio.
Si era progettato di far saltare per aria Ferdinando II per mezzo di una bomba che un affiliato fanatico doveva gettare sotto la carrozza reale, durante una passeggiata pubblica di Sua Maestà. Per l’organizzazione dell’assassinio, Mazzini lasciava piena libertà a Lemmi, e questi scelse un ebreo lombardo, a nome Giosuè Possano, il quale aveva trovato le composizioni chimiche degli ordigni. Sotto falso nome, Adriano andò a Palermo, dove trovò tutto pronto per la rivolta, e da dove scrisse a Mazzini annunciandogli che «gli affari saranno fruttuosi in Sicilia». Poi, andò a Napoli, dove l’assassinio era stato fissato per il 22 novembre, giorno in cui sarebbe scoppiata la rivoluzione in Sicilia. Il Barone Bentivegna aveva fornito a Lemmi un giovane dei dintorni di Messina, un certo Filippo Carabi, che fu suo compagno di viaggio.
Giunti a Napoli, e scelti due diversi alberghi, i due si diedero appuntamento per la domenica nelle cave di pietra di Pianura, per fare le prove con la bomba. Disposero la bomba e l’accesero a distanza con una lunga miccia che bruciava lentamente. L’esplosione fu terribile; fu tanto distruttiva, infrangendo un enorme masso, che il giovane Carabi comprese che, gettando la bomba sotto il cocchio reale, egli sarebbe stato fatto a pezzi insieme a Ferdinando II.
Prendendo la scusa di essere l’unico sostegno della sua vecchia madre, egli, dopo aver giurato che avrebbe mantenuto il segreto, consigliò Lemmi di trovarsi un altro esecutore dell’assassinio. Contrariato per questo rifiuto e, anch’egli molto attaccato alla sua preziosa esistenza, per non portare a termine l’assassinio di persona, Lemmi giurò di castigare il siciliano.
Infatti, il povero Filippo Carabi fu assassinato, cinque anni dopo, in una Loggia di Napoli, un giorno che egli vi si era recato senza alcun sospetto. Questo delitto fu commesso con una ferocia e una destrezza inaudita: gli archivi del Direttorio di Napoli ne danno i più minuti particolari: il sequestro di Carabi nel 1861, il suo processo svoltosi davanti a un tribunale segreto, la tortura spaventevole che gli si fece subire, e l’estremo supplizio posto in esecuzione nel più profondo mistero.
Scoppiata la rivolta in Sicilia, Lemmi si mise in contatto diretto con vari capi massoni napoletani, che lo consigliarono di non far uso di una bomba, ma di un pugnale, e che gli proposero, il 4 dicembre, in casa di un mazziniano a Torre del Greco, due militari affiliati: Giuseppe Locuti e Agesilao Milano. L’emissario del Comitato mazziniano di Londra scelse il Milano.
L’8 dicembre 1856, nel momento in cui Ferdinando II passava in rivista l’esercito di Napoli, il soldato Agesilao Milano si staccò improvvisamente dalle file e tirò due violenti colpi di baionetta al re, colpendolo in mezzo al petto. Per fortuna, la baionetta si curvò e Ferdinando non fu nemmeno ferito. Tratto in arresto, Milano fu giudicato, condannato a morte e giustiziato.
Mazzini fece coniare una medaglia commemorativa in onore dell’assassino, qualificato come “martire”.
Nel frattempo, l’insurrezione in Sicilia fu repressa, il barone Bentivegna fu catturato e fucilato il 20 dicembre.
Il Governo reale ebbe la prova dell’esistenza di una congiura e si credette che tutto fosse stato organizzato dal Comitato di Londra; gli stessi massoni, eccetto Bentivegna, ignoravano la vera identità di Lemmi, ma questo è stabilito dal processo massonico di Filippo Carabi, esistente negli archivi del Direttorio di Napoli.
1 Cfr. Domenico Margiotta, “Ricordi di un 33”, Delhomme e Briguet, Editori, Parigi 1895. pp 21-25
(Ennio Apuzzo)


Ferdinando II

Inserito da Golfonetwork domenica 26 febbraio 2023 alle 19:26 commenti( 1 ) -

Villammare,sottopasso ferroviario: inaugurata l´opera di Sergio Scognamiglio
E’ stata inaugurata questa mattina l’opera murale dell’artista Sergio Scognamiglio che nasce con il Protocollo d’intesa del Comune di Vibonati e il Rotary e-Club.
Un’opera destinata a riqualificare il sottopasso ferroviario lungo la Sp54 che collega il nostro comune a Morigerati, Tortorella, Casaletto Spartano e Torraca.
(Comune di Vibonati)



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Inserito da Golfonetwork sabato 25 febbraio 2023 alle 19:59 commenti( 2 ) -

Sport: domenica 26/2 Consoli Brescia - Cave del Sole Lagonegro

Ancora una trasferta per la Cave del Sole Lagonegro che giocherà domenica pomeriggio all’insolito orario delle 15,30 a Brescia. Mancano sei gare per la fine del campionato e ognuna ha un peso importante per la classifica. “Oramai la classifica si è strutturata in modo tale che le squadre impegnate nella salvezza sono, oltre noi -spiega mister Barbiero- Reggio Emilia, ma bisogna tener d’occhio anche Motta di Livenza che ha fatto ultimamente una serie di risultati positivi. Brescia comunque cerca punti salvezza nonostante abbia qualche posizione in più in classifica. Domenica è una sfida importantissima e la giochiamo sul campo di Brescia che è un campo ostico, ma la dovremmo giocare a viso aperto. Ogni squadra deve far punti in queste ultime sei giornate e cercare di conquistare il terzultimo posto. Ma sarà comunque una battaglia fino all’ultima palla. Noi veniamo da una brutta sconfitta a Ravenna -spiega il tecnico della Cave del Sole- dove pensavamo di far meglio, purtroppo non è andata bene e ora mi aspetto dalla squadra una grossa reazione, cercando di combattere palla su palla contro una squadra che è ben strutturata, oltre che competitiva e contro cui dovremo fare attenzione. Noi dovremo mettere in campo tutte le nostre qualità perché ormai le opportunità rimangono veramente poche, perché ogni partita dovremmo andare a punti”. Brescia arriva da una vittoria al tie break a Reggio Emilia e attualmente ha 25 punti, tre in più rispetto ai lagonegresi. Il fischio d’inizio della gara tra Brescia e Lagonegro sarà domenica alle 15,30.
(Paola Vaiano)



Inserito da Golfonetwork sabato 25 febbraio 2023 alle 19:21 commenti( 0 ) -

L´angolo della ricorrenza storica: il nuovo Re di Napoli in visita a Vibonati



Giuseppe Bonaparte giunse una prima volta in fondo alla Calabria quando, nel 1806, il fratello Napoleone lo pose a capo delle truppe francesi per occupare il regno di Napoli e punire Ferdinando IV per non aver mantenuto fede al trattato sottoscritto, il 21 settembre 1805, tra il marchese del Gallo, ambasciatore straordinario della corona borbonica a Parigi, e il ministro francese Talleyrand.
Occupato il regno, mentre in Francia si stava preparando il decreto per il trono, il Re Giuseppe lasciò la capitale per farsi conoscere dal popolo. Fu accolto con solenni accoglienze. Partì da Napoli il 3 aprile 1806 da conquistatore e attraversò le località toccate dalla strada regia (oggi SS.19), allora carrabile solo fino a Lagonegro. Il 13 aprile, mentre si trovava in Calabria, a Bagnara, ricevette il decreto imperiale che lo riconosceva Re di Napoli. Il 14 maggio, da Re di Napoli, fece imponente ingresso a Napoli e cominciò a introdurre l'ordine vigente in Francia.
Secondo i disegni del Re francese l'occupazione non doveva essere un avvenimento traumatico per il popolo e lo invitò a fare distinzione fra il suo governo e quello dei Borbone che era venuto a punire.
Parlava perfettamente l'italiano ed era considerato figura graziosa, dalle maniere eleganti e dalla conversazione metodica e ricca di osservazioni. Due anni più tardi volle visitare il Cilento e il golfo di Policastro. Il Re Borbone Ferdinando IV, poi I, mai si era allontanato da Napoli per visitare il suo regno.
Si avvertì la necessità di una strada più agevole e, per ordine del colonnello Guye, fu marcata una strada, quasi rotabile, lastricata qua e là, che da Montano arrivava al fiume di Policastro. Ordinata al "costruttore" Rosalbo Bortone di Camerota, fu realizzata con la partecipazione economica dei Comuni interessati con le quote che seguono: S. Giovanni a Piro 12 ducati; Celle 5,90; Bosco 6; Acquavena 4,20; Roccagliorosa 9,40; Rocchetta 4,20; Torre Orsaja 15,80; Castel R. 4,20; Alfano 4,20; Laurito 11,80; Massicelle 4,20; Abbatemarco 4,20; Montano 8,70. A sovrintendere i lavori per l'intero tratto fu designato Saverio Maria De Luca, comandante il 18° battaglione della Legione di Principato Citra (fratello del canonico Antonio Maria De Luca, poi animatore dei moti del Cilento nel 1828) morto giovanissimo, a 37 anni, il 16 settembre 1810.
Il 28 febbraio 1808 da Vibonati, sede di Distretto e di Sotto Intendenza, Giuseppe Bonaparte così scriveva al fratello imperatore: "Sire, j'ai visité la province du Cilento qui borde la mer depuis de Pæstum jusqu'à Sapri." Informandolo su affari di Stato continuava: "Ho qui assegnato delle truppe per ricevere il nemico qualora volesse tentare qualche sbarco." All'epoca frequenti furono gli sbarchi da parte dei natanti inglesi sulle coste cilentane i quali diedero vita al noto brigantaggio del Decennio 1806 - 1815.
"Ho dato ordini - seguitava - che si continui a distribuire approvvigionamenti di ogni specie. Ho messo a disposizione del generale Partouneaux per accelerare tutte le spedizioni e radunare delle imbarcazioni poiché da qui nessuna va a Corfù né ne vengono. Due brick inglesi hanno perso degli uomini e tre prigionieri genovesi dopo una lunga sparatoria con le guardie civiche di Pisciotta, dove ieri ho dormito."
(Ferruccio Policicchio)


Giuseppe Bonaparte (7.1.1768 - 22.7.1844)

Inserito da Golfonetwork sabato 25 febbraio 2023 alle 18:31 commenti( 0 ) -

Maratea:deliberato dal Consiglio dei Ministri del 23/2 lo «Stato di emergenza»
Il 17 ottobre abbiamo richiesto alla Regione Basilicata la dichiarazione dello stato di emergenza dopo che l'alluvione ha interessato Castrocucco e Marina, poi le mareggiate e la frana del 30 novembre. Non abbiamo mai smesso di lottare col sostegno della Regione ed in particolare del Presidente Vito Bardi e dell'assessore Donatella Merra che ha richiesto la dichiarazione dello stato di emergenza.
Abbiamo fatto constatare ai tecnici della Protezione Civile Nazionale l'eccezionale evento che ha devastato la SS 18 e danneggiato i servizi essenziali ed abbiamo fornito loro tutta la documentazione necessaria. Ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato la dichiarazione dello Stato di Emergenza per il Comune di Maratea con un primo stanziamento di risorse per far fronte alle esigenze della comunità colpita.
Dopo la comunicazione dell’inzio lavori di Anas prevista per lunedì 27 febbraio, un’altra bella notizia per la nostra Città, che consentirà di uscire il prima possibile da questa drammatica situazione.
Grazie alla Polizia Locale, grazie ai professionisti che ci hanno supportato, grazie alla Protezione Civile regionale, ed un grazie sentito per tutto il supporto fornito a Maratea all’assessore regionale Donatella Merra.
Per completezza riportiamo dal Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 22
“Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 23 febbraio 2023, alle ore 18.32 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
...
DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato:
...
•la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’evento franoso che si è verificato il giorno 30 novembre 2022 in località Castrocucco, nel comune di Maratea (PZ). Per l’attuazione delle prime misure urgenti sono stati stanziati 1.030.000 euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.”
Il Sindaco Daniele Stoppelli
(Comune di Maratea)



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Inserito da Golfonetwork venerdì 24 febbraio 2023 alle 20:36 commenti( 0 ) -

24 Febbraio 2023: 365 giorni di guerra in Ucraina
L' unica soluzione plausibile per la cessazione della guerra sarebbe stata un golpe militare.
Insomma, l'ammutinamento e dunque il rovesciamento del criminale del Cremlino da parte del cerchio magico degli oligarchi, prima che l'ex funzionario della sanguinaria Unione Sovietica portasse a termine il suo folle piano imperialista.
Ora, giornalisti ben più autorevoli rilanciano la tesi che il sito di informazione indipendente Golfonetwork news, vaticinò a tre settimane dall'inizio del conflitto.
Il particolare rivelatore in grado di annientare in un sol colpo la vita e la carriera del miserabile despota.
(Pasquale Scaldaferri)

- Putin, le colpe dell'occidente (Articolo del 3 marzo 2022 - Fare clic qui per leggere)



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Pasquale Scaldaferri

Inserito da Golfonetwork venerdì 24 febbraio 2023 alle 20:00 commenti( 3 ) -

Maratea, SS18: avvio dei lavori lunedì 27 Febbraio 2023
Lunedì prossimo è prevista la consegna in via di urgenza dei lavori per il ripristino delle condizioni di sicurezza della SS18 e dell’intera area colpita dal grave evento franoso del 30 novembre scorso.
Lo annunciano l’Assessore alle Infrastrutture Donatella Merra e il Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli che esprimono soddisfazione per il rapido avvio degli interventi. In questa prima fase si procederà con il disgaggio e la rimozione dei massi suscettibili di crollo, soprattutto in prossimità della SS18.
La durata di queste operazioni è stimata in circa 40 giorni. Contestualmente alle attività in situ verrà sviluppato il progetto esecutivo per il ripristino della viabilità sull’arteria che sarà finalizzato alla ricostruzione dell’asse viario, insieme alla realizzazione di tre tratti in galleria, anche in funzione di protezione del percorso stradale.
La fase immediatamente successiva consisterà nella installazione di una rete di protezione a ridosso della rupe e lungo il versante su diverse sezioni, con il posizionamento di sensori in grado di monitorare e registrare qualsiasi movimento di natura gravitativa lungo tutto il costone, in tempo reale e 24 ore su 24.
Inoltre, a garanzia della sicurezza delle maestranze che lavoreranno sulla strada e in seguito anche dell’utenza verranno posizionate barriere paramassi a monte dei tratti stradali su cui saranno realizzate le gallerie artificiali. Tale sistema passivo sarà ugualmente dotato di sensori di allerta che saranno mantenuti anche a opere compiute per la fruibilità ordinaria e la maggiore sicurezza dei cittadini che utilizzeranno l’arteria.
A breve, ed è notizia attesa e decisiva, il Consiglio dei Ministri potrà deliberare la dichiarazione dello Stato di Emergenza che incrementerà le capacità operative e finanziarie per tutti gli interventi previsti e da attuare su Maratea, diretti al superamento definitivo delle varie criticità.
Il Sindaco Daniele Stoppelli
(Comune di Maratea)



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Inserito da Golfonetwork giovedì 23 febbraio 2023 alle 20:46 commenti( 0 ) -

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