Polemiche su spostamento lidi nei pressi della Spigolatrice. Nicodemo Giudice: «Provvedimento contra personam» Non si placano le polemiche a Sapri dopo la delibera di giunta, atto di indirizzo politico del governo cittadino a guida Antonio Gentile, che impone per le attività commerciali che ostruiscono il cono visivo della Spigolatrice di Sapri, e per una riqualificazione del viale della Spigolatrice, di spostarsi di 10 metri a destra ed a sinistra affinché la scultura sia visibile anche dal mare. Sul posto l’unica attività ricettiva presente, da oltre 30 anni, è il lido di proprietà del consigliere comunale di minoranza Nicodemo Giudice. Quest’ultimo lo ha immediatamente definito un provvedimento “contra personam”. Consigliere Nicodemo Giudice, chiederete come gruppo “Siamo Sapri” alla giunta di rivedere la decisione o comunque un confronto in merito? Voglio subito precisare che nell’affrontare questa situazione non ho coinvolto il mio gruppo “SiAmo Sapri”, né la sto affrontando nel mio ruolo di componente del parlamentino cittadino in quanto ho troppo rispetto delle istituzioni. Fatta questa doverosa premessa, ho chiesto al sindaco di rivedere questa delibera perché era un po’ troppo mirata; difatti lì c’è solo un solo lido ed appartiene a me. La maggioranza e la giunta, del resto, conoscono molto bene il piano spiaggia e sanno che a sinistra non c’è alcuna concessione, mentre a destra della Spigolatrice è presente una concessione trentennale di cui ne sono il titolare. La risposta secca del primo cittadino? “Si tratta di una scelta di indirizzo politico”. Del resto, in tal senso qualcosa fu già pubblicamente espresso dal gruppo Insieme per Sapri durante l’ultima campagna elettorale. Ed anche in un contesto come quello occorre assumersi la responsabilità di quanto si dice. Come imprenditore ho trovato in questa amministrazione zero possibilità di dialogo, fin dal suo insediamento nel 2017. È stato eretto un vero e proprio muro. Come gruppo “SiAmo Sapri” dico che è stato fatto tutto senza alcuna concertazione, anche perché la giunta comunale saprese decise di far installare la statua della Spigolatrice senza un quadro di insieme del contesto, senza una visione a 360°. Attenzione, so dividere la mia funzione pubblica da quella privata; mi sono candidato per dare qualcosa al mio paese, non per ricevere. Andrò avanti in qualità di imprenditore per far valere i miei diritti; nello stesso tempo io ed il mio gruppo consiliare di minoranza restiamo aperti al dialogo e ci auguriamo che il sindaco faccia altrettanto rivedendo questa posizione di chiusura netta. Arriviamo a quanto accaduto nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale a Sapri. Il Comune di Sapri ha deciso di non aderire alla legge sullo stralcio delle cartelle esattoriali sotto ai mille euro, impedendo dunque l’annullamento automatico. Perché siete preoccupati in merito a questo provvedimento? Siamo preoccupati perché notiamo miopia per la problematica delle persone più bisognose, che spesso non parlano e che vanno dunque ascoltate. Immaginiamo siano atti amministrativi di poco conto. Chi non riesce a pagare alcune rate di Imu e di Tari non è che decide di non pagare. Un’operazione di pace fiscale avrebbe fatto godere a tantissimi cittadini di un grande vantaggio, dando una mano a persone che probabilmente quelle multe non possono pagarle. Si tratterebbe di una soluzione positiva anche per l’immagine del Comune e del paese. Questa maggioranza veste i panni di novello Robin Hood, ma in realtà non lo è. (Vito Sansone) Nicodemo Giudice
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