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L´angolo del Nonimestre Costituzionale (1820-1821): Motivi del malcontento
Caduto Napoleone, nuovo mutamento e nuova crisi. Il congresso di Vienna, nel 1815, ripristinò la Restaurazione dei precedenti regnanti ed ovunque, le monarchie restaurate, tentarono di cancellare l’esperienza napoleonica che con sé aveva portato i nuovi valori di giustizia e di libertà. Ai Borbone del nuovo Regno delle Due Sicilie, il Congresso impose che le norme promulgate e adottate dai francesi, durante il Decennio 1806-15, per i troppi benefici effetti da esse riportate, dovevano essere mantenute e dovevano restare ai loro posti gli impiegati assunti dagli stessi francesi. Ciò anche al fine di evitare ritorsioni come avvennero nel 1799 quando il Borbone non mantenne fede al capitolato di resa sottoscritto dal Cardinale Fabrizio Ruffo e dai Repubblicani. Il ritorno dei vecchi sovrani fu in parte accolto con gioia dalle popolazioni che, desiderose di rinnovamenti politici e sociali, credettero che esso avrebbe messo fine alle guerre, alle esazioni fiscali ed alle leve obbligatorie. Ma così non fu. Il malessere era vivo non solo tra i proprietari terrieri, ma in tutta la popolazione. Tutti desideravano un nuovo cambiamento e tutti lo speravano. lo sperava il popolo basso, mal nutrito per la scarsità di generi alimentari, mal vestito e spesso rovinato dalla pellagra o dalla malaria, lo sperava per la disperazione. Lo desiderava la borghesia agraria impossibilitata di continuare a subire un governo accentratore dove l’esecutivo e il legislativo erano esclusivamente nella nelle mani del sovrano. L’accentramento politico nella capitale fu una caratteristica del Borbone, esso generò un diffuso malcontento e condizioni di arretratezza nelle province. Il malcontento era anche fra i nobili intelligenti, dolenti a soggiacere nel vedere l’Italia ancora divisa, e soprattutto era presente nella classe degli impiegati. Insomma, il promesso sviluppo con la Restaurazione, soprattutto in Italia, non si ebbe e, la ripresa dei vecchi metodi di governo causò solo amarezza ed insoddisfazione. Immediatamente dopo la Restaurazione cominciarono a manifestarsi tutte quelle forme di fermento popolare contro le autorità che diedero vita a diversi reati politici quali costituzione di sette segrete, detenzione di emblemi ed oggetti settari, discorsi contro il governo, epiteti e frasi ingiuriose verso i sovrani. Le diverse categorie di persone assunte dai francesi non furono considerate come al resto degli altri colleghi, furono trattate con poca benevolenza, escluse dalle promozioni, da incarichi o da guadagni straordinari. Così, via via, nella burocrazia, cominciò a formarsi una selezione non meritoria ma “raccomandata”. L’accentramento dei poteri ed il tecnicismo del Governo non poteva cogliere le aspirazioni di una società decisa alla partecipazione: «aspirazione ad un più vivace progresso civile – scrive A. Scirocco – il desiderio di essere cittadini e non sudditi, che stavano alla radice delle richieste di istituzioni consultive, non erano comprese da lui. (Luigi de’ Medici) Così cresceva il distacco tra il governo e la classe dirigente.» La carriera militare, scossa nel 1799 e nel 1806, si era risollevata con Murat. Ma il Borbone, diffidente dell’elemento murattiano, mal funzionando la “politica dell’amalgama”, mirò a ridurre l’esercito a strumento di polizia. Gli uomini dell’esercito erano stati notevolmente ridimenzionati numericamente ed economicamente. Molti ufficiali napoleonici furono congedati con tenue pensione per la riduzione dei quadri, o per lo scioglimento dei corpi. Altri funzionari furono messi in pensione per la soppressione dei loro uffici o per altro motivo qualsiasi. In chi rimase in servizio si annidò il timore del domani perché le minacce e le provocazioni impunite dei reazionari fecero temere che la Restaurazione non si sarebbe fermata a quei primi atti e che presto avrebbe abrogato le concessioni accordate dal Congresso. Fra questi si ricorda Gerardo Mazziotti da Celso di Pollica, giudice della Gran Corte Criminale di Salerno, fedele agli ideali liberali, iscritto alla Carboneria sin dai tempi del Decennio, faceva parte dell’alta vendita di Salerno. Sospettato di contatti con la setta, il Governo lo trasferì, nel luglio del 1918, alla Corte Criminale di Reggio Calabria. Ma egli, rimanendone contrariato, per non accettare il provvedimento, fece domanda di pensionamento. La richiesta fu rifiutata e preferì lasciare la magistratura per tornare alla professione di avvocato. Con la concessione della Costituzione fu poi eletto deputato al Parlamento Napoletano. La tensione sociale era forte, la mancata politica dell’amalgama aveva generato una spaccatura forte tra murattiani e fedeli della corona. Una politica così concepita, reazionaria, fondata sull'arbitrio, sulla prepotenza, diede maggior spazio alle società segrete, in particolare alla Carboneria, e la speranza universale di un nuovo mutamento venne ravvivata, nel 1820, dalla rivoluzione di Spagna. La svolta era necessaria. (Ferruccio Policicchio)
LUIGI DE' MEDICI (1759 - 1830) Primo Ministro e Massone Consolidando l'influenza austriaca nel regno, rese inevitabili i moti (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Comune di Vibonati:manutenzione gabbionate,affidati lavori alla Comunità Montana
Su richiesta del Sindaco del Comune di Vibonati, Franco Brusco, la Comunità Montana del Bussento Lambro e Mingardo ha affidato, in data odierna, i lavori per la manutenzione straordinaria delle gabbionate in Vallone Anafora e in località Grezzosa. (Comune di Vibonati)
Comune di Vibonati: politiche ambientali, interrogazione di Gerardo Di Giacomo
Al Sig. Sindaco di Vibonati OGGETTO: intervista consigliere Borrelli - Interrogazione a risposta scritta. Io sottoscritto Di Giacomo Gerardo, consigliere comunale in carica del comune di Vibonati, premesso che: nel corso del notiziario trasmesso da una tv locale in data 8.7.2020, il neo consigliere comunale delegato all’ambiente Sig. Borrelli Manuel, ha illustrato la situazione delle politiche ambientali del comune di Vibonati; ha definito, parole sue, la situazione delle politiche ambientali del comune di Vibonati “catastrofica” ; ha riferito, parole sue, “da 4 anni non c’era più un assessore al comune di Vibonati che si occupasse di politiche ambientali”; ha riferito, parole sue, da quando è stato nominato delegato all’ambiente “il comune aveva una situazione debitoria nei confronti della ditta affidataria del servizio di € 150.000,00; ha riferito, parole sue, da quando è subentrato nella nuova carica “alla ditta che svolge il servizio è stato corrisposto il pagamento fino al canone relativo al mese di aprile”; quanto dichiarato nella citata intervista chiama in causa non solo il precedente assessore poi dimessosi ma anche la S.V.;
Tanto premesso interrogo la S.V. sulle seguenti circostanze:
se corrisponde al vero quanto riportato in premessa e dichiarato dal delegato alle politiche ambientali Sig. Borrelli Manuel ed in particolare: “situazione catastrofica” delle politiche ambientali del comune di Vibonati; “da 4 anni non c’era più un assessore al comune di Vibonati che si occupasse di politiche ambientali” “alla ditta che svolge il servizio è stato corrisposto il pagamento fino al canone relativo al mese di aprile”; se in quest'ultimo mese sono stati corrisposti pagamenti di canoni mensili alla ditta che svolge il servizio di raccolta rifiuti; se in quest'ultimo mese sono state pagate mensilità ai dipendenti della raccolta dei rifiuti e a quanto ammontano ad oggi gli stipendi arretrati che ancora vantano gli stessi dalla ditta assegnataria del servizio; se quanto sopra corrisponde al vero, quali sono le azioni che, nel corso degli ultimi quattro anni, la S.V. ha intrapreso per risolvere tale condizione “catastrofica” in cui versava, come da racconto del consigliere Borrelli, e attualmente versa il servizio in questione; quali sono gli atti concreti che l’attuale delegato formalmente ha posto in essere per risolvere tale “catastrofica” situazione. Vibonati 09/07/2020 Il Consigliere comunale Gerardo Di Giacomo
San Giovanni a Piro: Venerdì 10 luglio il 6° Dorothy Dream Day a Casa Stella
Tutto pronto a Casa Stella per la 6° edizione del Dorothy Dream Day, l'evento organizzato dall'associazione culturale Dorothy Dream con il patrocinio del Comune di San Giovanni a Piro nel ricordo di Maria Dorotea Di Sia, la giovane artista di Policastro Bussentino morta tragicamente il 13 maggio del 2014 a causa di un incidente stradale in Puglia. La manifestazione si concentrerà nel pomeriggio e nella serata di venerdì 10 luglio, giorno del 32° compleanno della ragazza, nella struttura di contrada Onofrio, a 2 km dal centro di San Giovanni a Piro, seguendo i protocolli di sicurezza anti-Covid. Il via alle 17 con un convegno intitolato "La sicurezza stradale al tempo del Covid" a cui parteciperanno autorità civili e personalità culturali del territorio. In serata, preceduta e seguita dallo spettacolo di musica popolare a cura di Pino Castelluccio "U'Massaro", ci sarà la premiazione dei vincitori del 6° Contest Fotografico dedicato alla Di Sia, che quest'anno ha come tema "L'infinito ci avvolge". Al termine verranno liberati cento palloncini a memoria di Dorotea. Inoltre, durante la giornata del 10 luglio, verranno allestiti nel territorio comunale di San Giovanni a Piro due pannelli che invitano alla prudenza nei comportamenti alla guida e sulle strade. (Vito Sansone)
Comune di Vibonati: pacchi alimentari, interrogazione di Gerardo Di Giacomo
Al Sig. Sindaco del Comune di Vibonati Al sig. Consigliere delegato alle Politiche sociali Al Sig. Segretario Comunale del comune di Vibonati
OGGETTO: Interrogazione a risposta scritta.
Io sottoscritto Gerardo Di Giacomo consigliere in carica del comune di Vibonati, nell’esercizio del mandato elettorale premesso che: con decreto in data 03/06/2020 prot. 4751 è stata conferita delega alle politiche sociali al consigliere comunale Sig. Fusi Pasquale; il comune di Vibonati svolge il servizio relativo all’assegnazione dei pacchi alimentari per la parte di popolazione che vive situazione di disagio economico; con del. di giunta comunale n. 12 del 20/01/2017 è stato attuato tale servizio e affidato alla Onlus Banco Alimentare Campania. Vi è un certo numero di cittadini che usufruisce del servizio in questione; è necessario garantire la massima trasparenza nell’erogazione del medesimo servizio, affinchè lo stesso non divenga strumento per la realizzazione di interessi diversi da quelli per il quale viene erogato; è necessario garantire altresì la totale e assoluta parità di trattamento nei confronti di quella parte di popolazione che vive in situazioni di disagio; è opportuna una gestione del servizio che distingua dettagliatamente le competenze e lo svolgimento dello stesso al fine di evitare quanto sopra; Tanto premesso interrogo le SS.VV. sulle seguenti circostanze: se è stato regolamentato lo svolgimento del servizio di distribuzione dei pacchi alimentari in caso positivo indicare le modalità di svolgimento dello stesso; in caso negativo come si svolge il servizio in questione indicando le modalità operative dello stesso; il grado di coinvolgimento della ditta incaricata e il grado di coinvolgimento della parte politica delegata al servizio, e le modalità di svolgimento che competono all’una e all’altra; se oltre alla Onlus incaricata del servizio altri provvedono alla consegna dei pacchi alle famiglie.
Il responsabile di tale servizio e chi certifica l’avvenuto svolgimento della prestazione secondo le modalità contrattuali; il responsabile di tale servizio e chi certifica l’avvenuta realizzazione degli obiettivi sanciti del citato servizio; Chiedo infine di acquisire tutta la documentazione relativa al servizio in questione. Vibonati 08.07.2020 Il consigliere Gerardo Di Giacomo
Le nostre spiagge minacciate dall´erosione costiera
Le nostre spiagge, secondo Legambiente risultano essere tra le "Più belle d'Italia" premiate ogni anno con numerose bandiere blu. Siamo nel Cilento, patria della famosa dieta mediterranea ove natura e storia si intrecciano con paesaggi naturalistici di prim'ordine. Cala Bianca, Baia Infreschi, il famoso sbarco di Carlo Pisacane a Sapri. Questi territori così preziosi, così ricchi di tradizione rischiano seriamente di perdere quella risorsa di straordinaria bellezza e suggestione rappresentata dalle spiagge e dal mare azzurro intenso. Da Paestum al Golfo di Policastro fino a Sapri la situazione non è delle migliori, visto che sistematicamente il territorio vede sparire, anno dopo anno, milioni di metri cubi di spiaggia. L'emblema di questo disagio territoriale è quello del tratto di spiaggia "Mingardo" tra Marina di Camerota e Palinuro, meta molto ambita da una quantita' enorme di visitatori ogni anno e patria del modello di gestione balneare eco-sostenibile. Un S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario Vincolato) tutelato e coccolato, ma che guarda inerme il progressivo avanzare del mare. Chi dice mare dice Sapri: già perchè questo piccolo comune vanta all'interno del suo arco, alcune delle spiagge più belle del Cilento e non solo. Peccato pero' che siano poche ed esigue oltre che “ridotte” dall'erosione costiera, nemica numero uno del nostro futuro turistico. E mentre sindaci nuovi e vecchi amministratori passano il tempo a "coltivare” il loro solito orticello o ad andar “uno contro l'altro armati”...(le solite beghe paesane) non hanno mai pensato (tutti insieme) di costituire un consorzio per la difesa e la salvaguardia di quanto piu' prezioso ci ha donato madre natura, ovvero le nostre coste, le nostre spiagge, il nostro mare. Seppure da queste parti il turismo, inteso come fonte di impresa e business stenti a decollare, le spiagge, ma attenzione, solo ad Agosto, cio' deve far riflettere, risultano superaffollate. Tanto da spingere Franco Alfieri, primo cittadino di Paestum, a dire stop alle concessioni demaniali stagionali. Dal canto suo il suo collega Antonio Gentile da Sapri è generoso nel concedere (proprio come il suo predecessore Giuseppe Del Medico) ampliamenti e nuovi metri di concessione, riducendo però sempre di più la libera spiaggia. Molto presto (con l'approssimarsi del pienone di Agosto) avrà le sue gatte da pelare con la gestione di quel che resta delle sempre più esigue porzioni di spiaggia libera che, molto probabilmente, non bastera' a contenere residenti villeggianti e passanti non disposti a sborsare denaro per una sdraio ed un ombrellone. (Nicola Filizola)