Policastro B.no: domenica 5 Gennaio «Arriva la Befana!»
A Policastro Bussentino il 5 gennaio arriva la Befana, per la gioia di grandi e piccini. Uno spettacolo emozionante, che vedrà la simpatica vecchina scendere dal Campanile della Cattedrale di Policastro in via Federico Pezzullo, per dispensare caramelle e cioccolatini a tutti i bambini presenti. L’appuntamento è per il 5 gennaio 2020 alle ore 16.15 in piazza Duomo a Policastro Bussentino, la discesa della Befana sarà curata dalla Protezione Civile di Padula. L’evento è promosso dal Comune di Santa Marina in collaborazione con la Pro-Loco “Buxentum”. (Comune di Santa Marina)
Caselle in Pittari: sabato 4 Gennaio «L´Amministrazione incontra i Cittadini»
AVVISO PUBBLICO ALLA CITTADINANZA: L’AMMINISTRAZIONE INCONTRA I CITTADINI. SABATO 4 GENNAIO 2020, ore 18.00. Si avvisa che l’Amministrazione Comunale ha promosso un pubblico incontro con i Cittadini per presentare un resoconto sui primi sei mesi di lavoro, per approfondire le attività ed iniziative già programmate, per illustrare i progetti in essere e quelli futuri.L’iniziativa è in programma domani SABATO 4 GENNAIO 2020, alle ore 18.00 presso l’Aula Consiliare Comunale in loc. Pozzo. Tutta la Cittadinanza è invitata a partecipare. (Comune di Caselle in Pittari)
Caselle in Pittari: 2 Gennaio Concerto di Capodanno
MANIFESTAZIONE PUBBLICA “NATALE A CASELLE” CONCERTO DI CAPODANNO - 2 GENNAIO 2020. Nell’ambito della Manifestazione “Natale a Caselle-1^Edizione”, si segnala l’iniziativa culturale del tradizionale Concerto di Capodanno dell’Associazione Culturale Musicale “G. Verdi”,diretto dal M. Antonio Mario Pisano, in programma il 2 Gennaio 2020 alle ore 19.00, presso la Chiesa San Rocco. (Comune di Caselle in Pittari)
L´Ospedale di Sapri si aggiudica il «bollino rosa» per il biennio 2020-2021
SAPRI - Grazie al lavoro certosino dei suoi operatori sanitari (medici, infermieri, tecnici, radiologi, fisioterapisti, OSS e altre figure professionali) e del suo infaticabile Direttore Sanitario, dott. Rocco Mario Calabrese, il Presidio dell'Immacolata di Sapri, si riconferma Ospedale "rosa" e si aggiudica il "bollino rosa" per il terzo biennio consecutivo (l'annualità, 2020-2021). A diramare la notizia è il dott. Rocco Mario Calabrese, Direttore Sanitario della Struttura Sanitaria Complessa che sorge su di uno sperone di roccia all'ingresso nord della città di Sapri, da cui domina e offre un'incantevole vista sulla baia di Sapri, il quale, con un pizzico di orgoglio, afferma: "Mercoledì 11 dicembre 2019, il Presidio che ho l'onore di dirigere da due anni, è stato insignito per il terzo biennio consecutivo (2016-2017, 2018-2019, 2020-2021) del "bollino rosa", il prestigioso riconoscimento che la Fondazione "Onda" (l'Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere), attribuisce con cadenza biennale dal 2007 agli Ospedali vicini alle donne!". Presidi, che offrono Servizi loro "dedicati" come la prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, riservando particolare attenzione alle specifiche esigenze dell'utenza "rosa". È in questa ottica, che da cinque anni, durante il mese di aprile nel nostro Ospedale si tiene l'"(H) Open Week", 7 giornate dedicate all'informazione e sensibilizzazione della popolazione femminile, su determinate patologie che possono interessarle, avvicinando le pazienti alle cure, tramite l'offerta gratuita di taluni servizi (visite, esami, consulenze) e l'organizzazione di altro genere di attività (distribuzione di materiale informativo, info-point, convegni). Quello che più ci inorgoglisce - afferma Calabrese - è il fatto che il nostro piccolo, ma efficiente Presidio, sia l'unica Struttura Complessa dell'ASL in provincia di Salerno ad essere stata premiata, per via delle prestazioni cliniche ivi effettuate specificatamente per l'universo femminile e la presenza di Servizi atti a contrastare la violenza di genere sulle donne (cd. "Percorso Rosa")". A causa di sopraggiunti e indifferibili impegni di lavoro, che hanno impedito di fatto al Direttore Sanitario dott. Rocco Mario Calabrese di potersi recare a Roma, presso il Ministero della Salute, a ritirare l'ambito bollino rosa assegnato al Nosocomio della Spigolatrice, per il terzo biennio consecutivo (2020-2021), a ritirarlo, è stata una delegazione composta dal dott. Giuseppe Di Vita, nella duplice veste di vice Direttore Sanitario e di primario del Servizio di Anestesia e Rianimazione (in quiescenza dal 16 settembre) e dall'infermiere CPS Gerardo Gallo, coordinatore dell'Ufficio Infermieristico nonché, responsabile dell'Open Week in seno all'Ospedale di Sapri. Oltre alla delegazione di Sapri, erano presenti anche le delegazioni di altri 350 Ospedali Italiani. "Il Progetto - precisa il dott. Calabrese - è partito nel 2016 ad opera del mio predecessore, la dottoressa Maria Ruocco (scomparsa prematuramente nell'agosto 2017), promotrice dell'attivazione del cd. "Percorso Rosa": un percorso dedicato alla tutela della salute della donna, che ha subito violenza tra le mura del focolare domestico, che quando arriva al Pronto Soccorso viene, da subito, presa in carico da un'equipe multidisciplinare di professionisti seri e dedicati, che attivano immediatamente una corsia preferenziale o percorso protetto ed "anonimo", fornendo alla donna assistenza medica e psicologica che culmina con una o più informative inviate a Carabinieri e Procura della Repubblica. Da ultimo, e con questo concludo, all'Ospedale di Sapri ho trovato una struttura giovane, efficiente e capace di far fronte ad ogni evenienza in campo lavorativo e un gruppo di lavoro davvero affiatato, preparato, motivato, che al momento opportuno riesce a fare "squadra" e vincere le scommesse in campo lavorativo! Il "bollino rosa" conquistato quest'anno per il terzo biennio consecutivo, ne è la riprova! Sono veramente orgoglioso e fiero dei miei ragazzi!" (Pino Di Donato)
Il Direttore Sanitario dott. Rocco Mario Calabrese (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
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L'infermierie CPS Gerardo Gallo e il dott. Giuseppe Di Vita con la targa del biennio "Onda" 2020-2021 (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Stop ai petardi - 5 buoni motivi per dire basta ai botti di fine anno
STOP AI PETARDI 5 buoni motivi per dire basta ai botti di fine anno:
Producono inquinamento; sono causa di stress e morte per gli animali; inducono paura e disturbo a bambini, anziani e ammalati (in particolar modo di Alzheimer); sono estremamente pericolosi per chi li usa e li detiene; l’acquisto di botti illegali contribuisce a finanziare le organizzazioni criminali.
L’associazione UPI rinnova il consueto appuntamento di fine anno senza botti e rinnova l’appello della Campagna “Stop ai petardi” per sensibilizzare cittadini e amministrazioni pubbliche a non fare uso di inutili e fragorosi petardi e illustra 5 buoni motivi per dire basta ai botti di fine anno. Producono inquinamento, sono causa di stress e morte per gli animali; inducono paura e disturbo a bambini, anziani e ammalati (in particolar modo di Alzheimer); sono estremamente pericolosi per chi li usa e li detiene, l’acquisto di botti illegali contribuisce a finanziare le organizzazioni criminali. Sono dunque cinque i buoni motivi menzionati dall’Università Popolare Interculturale UPI per dire basta ai botti che caratterizzano ogni fine anno e che meritano un’ampia e diffusa riflessione. Secondo un recente studio condotto dall’Ufficio federale dell’ambiente svizzero (UFAM) si è riscontrato che la metà delle cariche esplose dei fuochi di fine anno è costituita da polvere nera, una miscela comprendente tipicamente il 75 percento di nitrato di potassio, il 15 per cento di carbone e il 10 per cento di zolfo. Le altre miscele pirotecniche contengono sostanze comburenti, come perclorati e nitrati, nonché combustibili riducenti come l’alluminio e il magnesio. Infine le miscele contengono additivi coloranti delle fiamme, spesso composti di bario, stronzio e rame per effetti visivi di colore verde, rosso e blu. Le specie metalliche incandescenti, che si formano sotto l’effetto della combustione, sono tra l’altro cloruri metastabili di questi elementi. Per produrli, le cariche contengono donatori di cloro che al momento della decomposizione termica producono acido cloridrico e radicali del cloro, le cui concentrazioni variano tra il 5 e il 15 per cento e riguardano, principalmente, cloruro di polivinile (PVC). I gas di combustione rilasciate nell'aria sono particolarmente nocivi, soprattutto per chi soffre d'asma, allergie e malattie respiratorie croniche. Il fragore liberato dall’esplosione dei petardi è causa non solo di stress e tensione per milioni di animali domestici ma anche, purtroppo, causa di decesso per migliaia di volatili sia urbani che extraurbani a cui l’eccessivo rumore causato dalle esplosioni genera collassi cardiaci. L’eccessivo rumore che si libera dallo scoppio di un petardo può raggiungere i 120 / 180 decibel mentre l'orecchio umano potrebbe sopportare al massimo 85 decibel in condizioni normali, mentre in casi eccezionali come con i fuochi d'artificio l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha alzato la soglia massima di sopportazione a 140 decibel per gli adulti e 120 decibel per i bambini. I rumori generati dall’esplosione di petardi costituiscono particolare stress, paure e timori anche a bambini, anziani e ammalati in particolar modo di chi è allettato o sofferente di Alzheimer. Con i petardi illegali andiamo ben oltre i 180 decibel come per il caso del nuovo ordigno di quest’anno che prende il nome di “Quota 100”; dai recenti sequestri delle forze dell’ordine si è scoperto che contiene fino a 800 grammi di materiale esplosivo, ben superiori ai più comuni petardi che in media ne contengono 10 grammi. UPI ricorda anche che, oltre che essere illegale, la detenzione e l’uso di petardi eccessivamente potenziati nel contenuto di polvere da sparo sono estremamente pericolosi, sia per chi li usa che per chi li detiene. Sono ancora frequenti casi di lesioni alle mani, ustioni o danneggiamento di tessuti, nei casi più gravi sono anche causa di amputazione di arti o traumi agli occhi nonché perdita irreversibile dell'udito (parziale o totale) acufene e patologie di tipo respiratorio quali asma, dovute all'inalazione di polveri sottili di vario genere emesse durante l'esplosione. Inoltre, l’acquisto di botti illegali contribuisce ad alimentare il potere economico delle organizzazioni criminali nel nostro paese. (Upi Università Aperta)