Ospedale di Sapri: giovane madre partorisce il suo quinto figlio
Giovane mamma 38enne di Salerno partorisce all’Ospedale dell’Immacolata di Sapri, il suo quinto figlio “Ismaele”. Mamma e bebè godono di ottima salute. La particolarità, sta nel fatto che tutti e cinque i figli della donna, sono nati a Sapri con il parto “cesareo”.
Sapri- Intervento di alta “eccellenza” ostetrica al piccolo ma efficiente Ospedale dell’Immacolata di Sapri, dove, medici, ostetriche, infermieri e OSS dell’équipe di Ostetricia e Ginecologia, ognuno per quanto di loro esclusiva competenza, hanno permesso ad una giovane donna di Salerno, la casalinga 38enne Ilaria Di Florio, di dare alla luce il suo quinto figlio, “Ismaele”. La novità, non è questa! Ma il fatto che la Signora ha partorito il suo quintogenito con un “quinto” parto cesareo! Con tutti i rischi e le implicazioni che un’operazione del genere, può avere! Ma la bravura e la professionalità dei camici bianchi del terzo piano del Nosocomio saprese, unita all’ottima assistenza ricevuta a Salerno dal suo ginecologo di fiducia il dott. Gaetano Cammarano, che l’ha presa in carico e seguita fin dall’inizio della gestazione, unitamente all’insigne luminare prof. Mario Polichetti, Direttore del Reparto di Gravidanza a Rischio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona”. “Tutti insieme” hanno fatto sì, che il lieto evento si trasformasse in un qualcosa di eccezionale, sia sul piano umano che sul piano professionale! Il piccolo “Ismaele” (dall’ebraico Yishma’el, che letteralmente significa “Dio mi ha ascoltato”) unitamente a mamma Ilaria godono di ottima salute, e tra rallegramenti, omaggi floreali e una marea di auguri, domenica mattina hanno lasciato la Maternità del Presidio dell’Immacolata e accompagnati da papà Roberto Santoro hanno fatto ritorno a casa a Salerno, dove ad attendere il loro arrivo, c’erano i nonni materni e paterni e gli altri quattro rampolli. Raggiante come non mai, il Direttore Sanitario dott. Claudio Mondelli, fermo assertore della potenzialità della struttura del Golfo che ha diretto con grande fervore, passione ed entusiamo per quasi tre anni, nel corso dei quali, al pari di chi l’ha preceduto, si è speso per salvarne il “Punto Nascita”. Mondelli, al termine di una dura giornata di lavoro, indossato il camice, ha fatto visita alla puerpera e al suo bebè ed ha detto: “Mi inorgoglisce la scelta, di questa giovane mamma di Salerno, con cui mi complimento! Per il suo coraggio e ferrea determinazione a voler affrontare un quinto parto cesareo consecutivo, scegliendo “Noi” per dare alla luce il suo quinto bebè e fare il suo “quinto” cesareo, ben consapevole di tutti i rischi a cui andava incontro! Ebbene, l’intervento è andato benissimo! La Signora, come ha raccontato lei stessa - “Si è trovata benissimo!” - non sono, le nostre parole, ma quelle di una giovane donna, oggi 38enne, che dieci anni fa quando conobbe il dott. Gaetano Cammarano, poi divenuto suo ginecologo di fiducia, scelse di partorire nell’Ospedale di Sapri. Lei è rimasta così contenta, che vi è ritornata ogni volta che ha dovuto fare un altro parto e cesareo! Questo dimostra che abbiamo un’équipe che lavora benissimo, che l’Ospedale è efficiente, che risolviamo le problematiche, perché il cesareo è un parto molto importante! Questo è per noi, motivo di orgoglio visto che tante volte dell’Ospedale di Sapri, se ne parla anche in modo negativo! Vuoi, per carenza di personale, perché altre volte è stata minacciata la chiusura del “Punto Nascita”, ecc. Il parto della Signora, avvalora l’importanza del nostro Punto Nascita, che deve restare perché è vitale per il nostro Territorio, per le donne e i figli che portano in grembo nascituri! Per mantenere il quale, mi sono speso fin dal mio insediamento a Sapri dove trovai una situazione di estrema carenza tant’è che per riuscire a coprire i turni di servizio, tante volte ho dovuto chiamare personalmente a casa ora questo e ora quel “collega”. Da premettere, che usciamo da un periodo molto lungo e buio, a cui ha contribuito non poco il Covid-19. Purtroppo, non va sottaciuto, che essendo un Ospedale di “frontiera” lontano dai grossi centri, qui gli specialisti (ginecologi) non vogliono venire e quindi questa è una carenza atavica nel tempo! Ciò nondimeno, nonostante la carenza di personale e le difficoltà incontrate negli anni, ce l’abbiamo messa tutta! Abbiamo lavorato sodo e oggi si incominciano a intravedere i primi timidi “risultati”: sono arrivati due ginecologi e altri “due”, dovrebbero arrivare a breve! Per cui ringrazio il Direttore, per l’attenzione che ha sempre verso il nostro Presidio”. Allo stato il Reparto può contare su quattro ginecologi stabilizzati e sette ostetriche. All’appello, manca solo qualche unità infermieristica! Diciamo che la carenza più grande era dei ginecologi, perché sono loro che praticamente portavano avanti il Reparto. Però, grazie anche all’aiuto che ci hanno dato molti “colleghi” (in pensione) vedi il prof. Francesco Marino già Direttore della U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia del Ruggi d’Aragona (Salerno), la cui figlia Sara è Responsabile per l’Asl del modulo di allattamento al seno, che oggi è presente in turno a Sapri, e che ringrazio, ci ha dato una grossa mano e permesso di andare avanti con le attività di routine del Reparto. Non è un caso, che oggi lavoriamo più in sicurezza e questo ci rende possibile fare una pianificazione e una programmazione sul Reparto in vista del futuro. Quindi, cosa posso dire? Che per me questo Presidio che ho diretto per un periodo abbastanza lungo di quasi tre anni è un Presidio importante, che va tutelato, anche per via del territorio che serve e che orograficamente è molto vasto e disomogeneo! Trovandoci all’estremo lembo sud della Provincia di Salerno significa che arrivare a Vallo della Lucania, arrivare a Polla, non è facile, soprattutto per i paesi interni! Perché è vero che c’è il mare, ma ciò non toglie che abbiamo anche paesi in montagna, molto distanti come Casaletto Spartano, che addirittura dista un’ora da qui! Lascio a Lei immaginare il disagio per una donna, che in inverno, vuol venire a fare dei controlli o partorire, per Lei è una cosa estremamente complicata! Lo so che oggi non possiamo assicurare tutto sul territorio, perché purtroppo la carenza di personale e di risorse non ce lo permette! Nonostante ciò, non dobbiamo dimenticarci dei paesi dell’interno che hanno grande difficoltà a raggiungere Sapri e dargli la stessa dignità che hanno gli altri posti, con più viabilità e più personale”. Cosa andrebbe ancora fatto per implementare ulteriormente l’attività del Reparto di Ostetricia e Ginecologia? “La cosa più importante in assoluto, è lasciare aperto il Punto Nascita! Poi, chiaramente nell’organizzazione del servizio, sarà compito del Direttore Generale, decidere a chi dare la Responsabilità o fare il concorso!” Cosa ci dice del parto indolore in acqua? “Attualmente non si fa! Spero sia ripristinato a breve! Ne ho parlato con la caposala, che mi informava della situazione e di come organizzare il servizio per tornare a farlo, in un futuro non troppo lontano!” Perchè il parto indolore in acqua è stato sospeso? “La procedura è stata interrotta, per il Covid-19 a Sapri come negli altri Presidi, per motivi di sanità pubblica e sicurezza” “Le posso dire, che quando mi sono insediato, il servizio era stato sospeso in via precauzionale!” Dal sommo del suo sapere medico, può spiegarci, cosa comporta per la partoriente affrontare un parto cesareo? …i rischi per lei e il nascituro? “Visto che oggi è presente il dottor Marino, che è un tecnico, lascio volentieri che a risponderle sia Lui”. Marino: “Dal punto di vista tecnico il cesareo comporta pochi rischi! In verità gli indicatori italiani di qualità, preferiscono il parto “spontaneo” al cesareo perché trattandosi di un intervento addominale, potrebbe dare aderenze! Le cui conseguenze, sono a distanza, come tutti gli interventi addominali e possono avere problematiche. Ma trattandosi di un intervento che è abbastanza di routine, di pericoli reali, non ce ne sono! È raro che possano insorgere complicazioni!” Professor Marino, cosa ci dice della credenza circa il fatto che per la sua conformità anatomica, la donna può avere “in sicurezza” solo tre parti cesarei? Per cui sia il quarto che il quinto sono pericolosi? “Niente di più errato! Durante la mia attività di primario ostetrico al Ruggi, ho fatto sia un quinto che un sesto parto cesareo e tutto è andato sempre bene!” Complimenti! Come ci è riuscito? “Tutto dipende principalmente dalla reattività tissutale della donna! Se la partoriente, ha una buona reattività tissutale, specie nei soggetti giovani, ad esempio: una donna ha il suo primo cesareo a 18 anni, il secondo a 20, il terzo a 22, uno non la va a sterilizzare, perché la paziente, a distanza di 15 anni, potrebbe volere un’altro figlio per le circostanze più varie! Quindi, quando l’addome si presenta libero da aderenze, si può tranquillamente non sterilizzare e reiterare il taglio cesareo”. Mi perdoni, dov’è che è primario? “Lo sono stato al Ruggi! Oggi, sono in pensione e mi limito a coprire qualche turno, più che altro quando come nel caso di Sapri c’è carenza di personale, per venire incontro alle richieste di qualche “collega”. Direttore, mi pare di aver capito che i ginecologi di Sapri, nell’aiutare la signora a far nascere Ismaele con il parto cesareo, le abbiano anche praticato un restyling delle vecchie aderenze (imperfezioni) dell’addome. “Così, mi pare d’aver letto! Come già detto prima dal dott. Marino, quando si pratica il cesareo, si lasciano delle aderenze, imperfezioni, per cui quando si va a praticare un nuovo cesareo (ri-operare) col bisturi si cerca di eliminare, le piccole aderenze, gli inestetismi chirurgici lasciati dall’intervento precedente, che in gergo tecnico si chiama “curettage chirurgico!” Tengo a precisare così da non dare false indicazioni, che il cesareo, va riservato a quei parti che non possono essere fatti per le vie naturali! Ne consegue, che il parto principe, è quello per via naturale! Quindi il cesareo va fatto solo quando non è possibile praticare quello naturale!” Gli fa eco il primario Marino, che afferma: “Fare un cesareo senza indicazione, costituisce reato!” Per rilanciare il Materno Infantile all’Ospedale di Sapri, è necessario nominare quanto prima due Responsabili: il primo a capo della Pediatria, l’altro a capo dell’Ostetricia-Ginecologia. I Responsabili sono le figure che curano i bisogni di un Reparto, li segnalano e li seguono. Ne consegue, che senza Responsabili, un Presidio non può camminare da solo! È necessario designare subito un facente funzioni di primario a Pediatria e Nido e in attesa del Concorso di un Responsabile della U.O.C. Materno Infantile puntando sulla buona volontà di tutti gli operatori!”. Alle parole del Direttore Sanitario Mondelli e del primario ginecologo Marino fanno riscontro, le cordiali e riconoscenti parole della giovane mamma, che a Sapri si è sentita coccolata, bene assistita, curata e soprattutto sostenuta dal punto di vista psicologico; ciò ha permesso di superare con nonchalance l’importante intervento chirurgico che andava a subire! Ed è da parte sua, che è arrivato il grande ringraziamento all’Ospedale di Sapri! Come si chiama? “Mi chiamo Ilaria Di Florio, ho 38 anni, abito e vivo a Salerno, dove faccio la casalinga e la mamma a tempo pieno! Ismaele è l’ultimo di cinque figli, tutti nati all’Ospedale di Sapri con parto cesareo”. Come mai da Salerno, ha deciso di partorire all’Immacolata di Sapri? “Sono capitata a Sapri, la prima volta nella mia vita, 10 anni fa. Dopo la prima gravidanza, conobbi presso un noto studio medico di Salerno, che per questioni di privacy non dico il nome, il ginecologo Gaetano Cammarano. Mi ispirò fiducia e quindi, durante le ultime visite, decisi di venire a fare l’ultima visita a Sapri e di partorire con lui! All’epoca, della mia prima gravidanza, ero giovanissima (28 anni) e ovviamente abbastanza spaventata dal parto. Lui mi ha trattato come una figlia, un papà devo dire. Venni a Sapri, dove non conoscevo nessuno! Ed ho trovato una realtà bellissima! Io e mio marito, non ci siamo mai sentiti soli. Col primo parto cesareo diedi alla luce una femminuccia, il nostro primogenito. Fummo da subito coccolati, e a voler essere sinceri, ci siamo sentiti protetti, assistiti. Vicinanza, sicurezza, professionalità, affetto, in pratica tutto e di più di quello che c’è bisogno in situazioni come questa. Siamo stati assistiti 24 ore su 24; non ci siamo mai sentiti soli!” Dopo Rita, sono nati in questo Ospedale, per “scelta” anche gli altri quattro gioielli di casa!” Possiamo ricordarne i nomi? “Certo! Rita, è nata a dicembre 2013, Eleonora a gennaio 2018, Andrea in quasi pandemia a febbraio 2020, poi c’è stato Emmanuel in piena pandemia ad aprile 2022, per finire con Ismaele, il 12 marzo di quest’anno”. Cosa si prova ad aver dato alla luce col parto cesareo cinque splendidi pargoli, di cui il più piccino Ismaele, è una favola? “E’ una gioia del cuore! Le premetto, che non è stato facile, affrontare questo quinto cesareo! Io però, ringrazio anche chi mi ha seguito, in questi nove mesi, perché la mia era una “gravidanza a rischio!”. Come lo è stato una “gravidanza a rischio” quella per il quarto parto “cesareo” per mio figlio Emmanuel. All’uopo, è doveroso da parte mia ringraziare il prof. Mario Polichetti che mi ha seguito durante la gravidanza, perché non potevo viaggiare per venire dal dott. Torsiello a visita. E quindi un grazie di cuore! Per chi non lo conosce, il prof. Polichetti è responsabile e primario del Reparto di gravidanza a rischio del Ruggi di Salerno ed ha accettato, senza alcuna remora, il fatto che finito il tempo, io abbia deciso di partorire Ismaele, a Sapri. È stato un parto abbastanza complicato! Trattandosi di un quinto cesareo si prospettava una situazione abbastanza delicata, per via delle complicanze che potevano verificarsi durante il parto: le aderenze. Chiudere le tube poteva essere molto complicato e invece è andato tutto benissimo! In sala operatoria con me, c’era il dott. Bruno Torsiello il quale, mi ha salvato la vita! Completavano l’équipe, la dottoressa Costanza Scevola e il primario del Servizio di Anestesia e Rianimazione, dott. Ciro Saturno, che si è occupato dell’Anestesia. Anche lui, mi ha trattato non da paziente ma da figlia! È stato seduto quasi tutto il tempo, accanto a me, e durante l’operazione che è durata un pò più del previsto, l’ostetrica Marcella Esposito mi ha tenuto la mano, distratta da quello che stava succedendo, coccolata! È stata veramente il mio braccio destro. Le dico che mi sono trovata benissimo! Sono entrata terrorizzata che piangevo! ...attenzione! sapevo bene a cosa andavo incontro. Sono uscita sorridente, perché è andato tutto meglio del previsto! Mi sono affidata al Signore ed ho detto: Signore mio, mettici la mano Tu! E visto come è andata, c’è l’ha messa veramente!” “Ringrazio Tutti! ...e per ultimo, la mia dolce e cara mamma! Perché se sono venuta a Sapri a partorire il mio quinto figlio, c’è da dire che oltre alla super mamma, che fa cinque figli, c’è anche la super nonna e i super nonni, (i suoceri), che a casa si stanno occupando degli altri quattro, per permettere a me di stare qui in tranquillità e godermi la nascita di mio figlio, Ismaele!” Cosa fa il consorte? “Mio marito, si chiama Roberto Santoro, ha 44 anni e fa il termo-idraulico a Salerno. Non siamo una famiglia ricchissima! Però, lo siamo di affetto, di amore e ci mettiamo tanta passione! I primi due figli, sono stati voluti! Dal terzo in poi, sono stati accettati! E ci mettiamo tanto amore e tanti sacrifici per crescerli!”. Visto la richiesta della Signora Ilaria, terminiamo l’articolo, citando uno ad uno, tutta l’équipe che forma quella grande famiglia che è la U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia. Dirigenti Medici: Bruno Torsiello, Costanza Scevola, Dalila Mantelli, Cristina Messina, Vincenza Perazzo (già primario della predetta UOC, andata in quiescenza il 2 agosto scorso, di fronte alla carenza di personale medico (ginecologi) è rientrata in servizio e vi resterà fino a fine mese, così da dare una mano a coprire i turni di Reparto in “attesa” dell’arrivo di due nuovi ginecologi); e per finire l’insigne prof. Francesco Marino (primario in quiescenza della U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia del Ruggi di Aragona, alla cui “Scuola” si sono formati decine e decine di bravi ginecologi e ostetriche). Ostetriche: Maria Tramontano (coordinatrice), Cristina Isoldi, Angiola Tancredi, Federica Manco, Fabiana Battista, Anna Vanacore, Marcella Esposito, Arianna Porcaro, Stefania Gorga, Rita Angela Ambrosino e dulcis in fundo, ma non per importanza, ma perché ha partorito da poco, la neo mamma Federica Cardone. CPS Infermiere: Anna Saturno (coordinatrice), Anna Falci, Marina Di Cianni, Elena Grasso, Iolanda Nicolaio, Stefania Condino, Doina Ciursa, Maria Iudici. O.S.S. (Operatore Socio Sanitario): Ida Rocco e Maria Salemme. Alla Signora Ilaria Di Florio, al consorte Roberto Santoro, ai cinque pargoli: Rita, Eleonora, Andrea, Emmanuel e Ismael, gli Auguri di un roseo futuro, ricco di tanta salute, serenità, gioia e felicità, da parte di tutti gli operatori di ogni ordine e grado dell’Ospedale di Sapri, con in testa il Direttore Sanitario, dott. Claudio Mondelli. (Pino Di Donato)
Torraca: concorso pittorico ex tempore «Vedo come Mercadante»
L'APS AUSS si unisce al dolore della comunità di Torraca per la perdita prematura di un suo giovane concittadino. In rispetto del dolore di familiari e amici, la conferenza stampa prevista per il 21 Marzo sarà rimandata a giovedì 28 marzo alle ore 16:00.
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Il giorno giovedì 21 marzo 2024 giovedì 28 marzo 2024 alle ore 16.00 presso la Sala Polifunzionale del comune di Torraca (SA) sarà presentata la prima edizione del concorso pittorico ex tempore "VEDO COME MERCADANTE". L’APS AUSS Architettura e Urbanistica Sostenibili è attiva nel Golfo di Policastro con l’intento di diffondere la sperimentazione e il dibattito sull’architettura e l’urbanistica, pensati secondo criteri di sostenibilità, nel rispetto dell’equilibrio ambientale e sociale. L'APS AUSS è impegnata da tempo nell'archiviazione, studio e dibattito dei testi scritti su Biagio Mercadante, pittore di Torraca (SA) appartenuto alla corrente della scuola artistica napoletana, schivo, non amante della vita mondana e di cui mai è stata valorizzata la valenza artistica. L’APS AUSS intende sviluppare una proposta che mira a far conoscere e valorizzare il patrimonio culturale e ambientale del Comune di Torraca, partendo dalle opere della pinacoteca a cielo aperto che il Comune di Torraca ha realizzato nel 2009 lungo i vicoli del borgo. Abbiamo immaginato come doveva essere il borgo storico di Torraca, quando nei suoi vicoli potevi incontrare il pittore Biagio Mercadante, armato di cavalletto e tavolozza, intento nel cogliere l’attimo, le luci e quasi anche i suoni del suo paese natale. E’ quindi nato il concorso di pittura Estemporanea, o “ex tempore” come si diceva al tempo di Biagio Mercadante, evento in cui i partecipanti devono eseguire l’opera entro un tempo, in un luogo e talvolta con un tema determinato. Avverrà tutto in un giorno, accolti tra i vicoli e dalla gente torrachese! EX-TEMPORE VEDO COME MERCADANTE Prima edizione sabato 27 aprile 2024 TORRACA (SA) - Tutte le tecniche e qualsiasi dimensione ammesse - Giornata di svolgimento: sabato 27 aprile 2024 a TORRACA (SA) con registrazione artisti alle ore 9:00 presso la Fontana vecchia sotto il Palazzo Municipale. - Premiazione 12 maggio 2024 in occasione del MERCADANTE B-DAY - Quota partecipazione: 25,00 € - Termine iscrizioni: 13 aprile 2024
Protocollo d´intesa Forum dei Giovani di Vibonati-Cooperativa Tertium Millenium
Firmato ieri mattina presso il Centro dello Sprar di Vibonati il protocollo d’intesa tra Forum dei Giovani di Vibonati e la Cooperativa Tertium Millenium per la realizzazione di iniziative finalizzate all’integrazione dei soggetti ospiti del Progetto Sai per il periodo 2023-2026. Il Forum promuoverà occasioni di condivisione, conoscenza e darà supporto all’organizzazione per sensibilizzare temi sull’accoglienza volti a sostenere gli ospiti del progetto SAI all’integrazione nella comunità locale. (Forum dei Giovani Vibonati)
Ospedale di Sapri: il nuovo Direttore Sanitario è il dott. Vincenzo De Paola
Il dott. Vincenzo De Paola 63 anni (originario di Teggiano ma residente a Cava de´ Tirreni), è il nuovo Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri. Succede a Claudio Mondelli, chiamato a dirigere il Distretto Socio Sanitario n. 69 di Capaccio-Roccadaspide.
SAPRI- Visita conoscitiva venerdì primo marzo del “neo” Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri, dott. Vincenzo De Paola, che proviene dai ranghi dirigenziali del Ruggi d’Aragona (Salerno), dove da dirigente medico con specializzazione in Igiene e Sanità Pubblica è Responsabile del Governo Clinico e Flussi Informativi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e gestisce le strutture: CUP, Ticket, Ufficio Liste di Attesa, Unità Operativa Complessa Governo per gli Accessi e Flussi Informativi, Ufficio Relazione con il Pubblico (ad interim). Nel corso della sua “breve” ma intensa visita, è stato affiancato da un accompagnatore di “eccezione”, il dott. Michele Di Candia, nella sua triplice veste di Sindaco della Città Medievale di Teggiano che gli ha regalato i “Natali”, operatore sanitario del Servizio Anestesia e Rianimazione del Presidio Luigi Curto di Polla nonchè presidente della conferenza dei sindaci e fine conoscitore della realtà sanitaria dell’area Sud di Salerno, a cui contribuisce come amministratore locale! Nel corso della visita “lampo”, ha avuto modo di fare la conoscenza del suo predecessore, Claudio Mondelli, e di una parte dei camici bianchi e personale amministrativo che a breve saranno i suoi collaboratori nell’esercizio del Governo Clinico del piccolo ma efficiente Ospedale di “frontiera”, che fa da cerniera a tre diverse aree geografiche: il golfo di Policastro, la vicina Basilicata e l’alta Calabria. La collocazione della struttura sanitaria, non solo è ideale dal punto di vista orografico, ma è apprezzabile per il panorama (affaccia su due mari: il golfo di Policastro e la baia di Sapri), ma proprio la vicinanza con il mare, oltre ad offrire un panorama mozzafiato, assicura anche la giusta dose di aria “pulita” che contribuisce al benessere psicofisico di pazienti e quanti vi gravitano nella struttura (oltre ai degenti, gli operatori sanitati e i visitatori). Il neo Direttore Sanitario, venerdì primo marzo, si è presentato al P.O. di Sapri, in punta di piedi con grande rispetto ed umiltà che non è passata inosservata, nonostante la grande professionalità che lo contraddistingue e i “ruoli di prestigio” che ha ricoperto in passato! Secondo i bene informati, De Paola, è giunto in riva al golfo di Policastro, con un suo “sogno nel cassetto” da realizzare: “contribuire al potenziamento e al rilancio dell’Ospedale di Sapri!” Da buon padre di famiglia, non ha esitato ad incoraggiare il suo unico figlio ad andare a studiare all’estero così da arricchire il suo bagaglio di conoscenze personali! Nelle more di far conoscere il neo Direttore Sanitario in pectore ai nostri lettori, abbiamo incontrato il nuovo manager dell’Ospedale dell’Immacolata di Sapri, ed ecco cosa gli abbiamo chiesto: “Dott. De Paola, innanzitutto benvenuto a Sapri! Per la curiosità sia dei nostri lettori, oltre che del personale dipendente (camici bianchi e non), ci dice chi è il dott. Vincenzo De Paola? “Con vero piacere, approdo questa mattina (ndr. 1° marzo) a Sapri, per conoscere un pò di più l’ambiente, che a breve sarà la mia nuova sede di lavoro, vedere come funziona e sapere qualcosa in più. Il fatto di venire a lavorare a Sapri, non mi costa affatto! Anzi, Le dico che lo faccio con immenso piacere, essendo per me una ricongiunzione alla mia zona di “origine” poiché sono di Teggiano, anche se per lo Stato Civile, sono nato ed ho abitato a Cava dei Tirreni, ho sempre vissuto a Teggiano, fino quando i miei genitori non decisero di trasferirsi, ma per problemi esclusivamente “familiari”. È con gioia, che ho ritrovato alla Direzione del Distretto, il “collega” che già conoscevo; per cui, sarà piacevole, collaborare, lavorare con lui, sedere insieme allo stesso tavolo, e “insieme” lavorare a qualcosa di importante, per questa città! Per quanto riguarda le mie esperienze lavorative accumulate in tutti questi anni, Le premetto che vengo da una consolidata esperienza di Direzione Sanitaria. A far data dal 1994, ho sempre lavorato in Direzione Sanitaria: ho iniziato a Scafati, poi sono stato a Nocera, Pagani (DEA di II° livello), finché nel 2001 approdai a Cava dei Tirreni. Giunto a Cava, mi diedero anche il compito di costruire l’Ospedale di Castiglione di Ravello. Ricordo, che fu veramente duro! Perché, l’Ospedale della Costiera Amalfitana era allo stato “zero”. Si trattava di una “vecchia” struttura nella quale non c’era niente! Ci lavorai non poco! Alla fine, riuscimmo ad abilitarlo e a farne, un ottimo Soccorso! Per quindici anni, ho gestito l’Ospedale di Cava dei Tirreni. Poi con l’unificazione, ci sono stati cambiamenti che mi hanno portato alla Direzione Sanitaria del Ruggi, dove a tutt’oggi mi occupo della Struttura Complessa del Governo Clinico”. Quanti figli siete in famiglia? “Sono figlio unico! …ed ho, un unico figlio, che in questo momento si trova in Spagna per studio; per cui, la mia giornata è libera!” Dottore, in campo professionale ha seguito le orme dei suoi genitori? “Affatto! Mamma era un’insegnante elementare; ha insegnato in tutto il Vallo di Diano (…Atena Lucana, Silla di Sassano, Teggiano capoluogo, Pantano, ecc.). Mi ricordo di questi luoghi, perché quando andava a insegnare, mi portava con Lei a Scuola! …e ad essere sinceri, mi piaceva!” Da piccolo, cosa Le sarebbe piaciuto fare da grande?!? “Il ginecologo! Iniziata la specializzazione, a metà del percorso formativo, cambiai idea ed optai per la specializzazione in Igiene e Sanità Pubblica! La mia decisione, per quanto improvvisa si rivelò ben presto vincente! Mi spalancò le porte del lavoro offrendomi l’occasione di utilizzarla, lavorando in Direzione Sanitaria, dove ho gestito la Struttura complessa del Governo Clinico!”. Direttore, quali sono le priorità che un Ospedale deve perseguire? “Essenzialmente due! Pronto Soccorso e accoglienza; sono fondamentali! L’utenza, va in Ospedale, ama sentirsi sereno e tranquillo, certo di trovarsi in un posto dove c’è qualcuno che lo aiuta, a risolvere il problema che ha in quel momento! Ma nondimeno, sono importanti tutti i Reparti! Per cui, gli va data un’attenzione particolare! So che quì a Sapri, come d’altronde in tutti gli Ospedali, e in questo momento anche al Ruggi, c’è una grossa carenza di medici! Sono fiducioso che il problema si risolverà un pò alla volta nei prossimi anni!” A cosa è imputabile tale carenza? “Al fatto, che a Medicina ci sono pochi iscritti! Problema creato dall’iscrizione alla Facoltà di Medicina col numero chiuso! Spero vi si ponga rimedio! È assurdo portare avanti gli Ospedali con poco personale! Bisogna garantire agli operatori il diritto al riposo nei turni di lavoro così da lavorare in armonia, con più serenità! E’ mia ferma intenzione, una volta insediato, chiedere alla Direzione Strategica ulteriore personale, con cui tamponare i buchi in organico, lasciati dalle unità andate in quiescenza, trasferitesi altrove o morti! Possibilmente personale del posto, che sia stanziale, così da evitare l’effetto “ski jump”. Ovvero, che una volta assunti e diventati di ruolo emigrino in altri Ospedali, vicini a casa loro! Inoltre, il legame col territorio li stimolerà a lavorare di più e con più sinergia”. Già conosceva l’Ospedale di Sapri o ne ha sentito parlare, per quanto riportato in cronaca, dai giornali o da altri mass-media? “Sarò sincero! Non lo conoscevo affatto! Quel poco che so, l’ho appreso dai giornali, relativamente ai problemi avuti in passato! Di contro, Sapri la conosco abbastanza bene, perché in estate con mio figlio, veniamo a farci i bagni! Ormai, veniamo da diversi anni! Ecco la giornata tipo: raggiungiamo Sapri in auto dopodichè trascorriamo l’intera giornata a mare; a seguire, pranzo al ristorante e poi, rientro a casa. Sapri, è un posto molto bello dove andare in vacanza! A me e mio figlio, piace davvero tanto! Da farvi ritorno ogni anno!” Forse è difficile da raggiungere? A causa delle vie di comunicazione su gomma, che sono alquanto dissestate! …va decisamente meglio, con la strada ferrata. “Non mi faccio problemi, perché a forza di venirvi in vacanza, ho imparato la strada, per cui non mi preoccupo affatto!” Quando ha oltrepassato la soglia e messo piede in Ospedale, che impressione le ha fatto la struttura? Cosa l’ha di più, colpita? “Vedere che la struttura è nuova! In buono stato di conservazione! Non siamo di fronte a una struttura abbandonata, “vecchia”! Di solito, gli Ospedali venivano ospitati in vecchi e decrepiti Monasteri! Invece, nel caso di specie, ciò che mi ha colpito, è che siamo in presenza di una struttura, nuova, bella, efficiente, che va solo portata avanti, migliorata, con piccoli interventi! Altra cosa che mi ha colpito, è la sua ubicazione! Sorge all’ingresso nord di Sapri, su uno sperone di roccia calcarea da dove domina l’intera baia di Sapri e il golfo di Policastro, da cui si gode un panorama mozzafiato! Ha intenzione di viaggiare o di stabilirsi in loco? “Mi fermerò a Sapri, 3-4 giorni a settimana, per poi, venerdì sabato e domenica, tornare a casa (a Cava)!” Ha qualche hobby? “Il mio hobby preferito è viaggiare! Conoscere nuovi posti!” Complimenti! Ha un gran bell’hobby! Nel corso della sua visita lampo, ha avuto modo di notare, già qualche criticità su cui intervenire? “Assolutamente, no! Oggi, si è trattata di una visita “informale”, volta a conoscere gli amici, vedere dov’è localizzato l’Ospedale, la sua posizione orografica, con quali mezzi è possibile raggiungerlo, da parte dei mezzi di soccorso e dall’utenza. Mi ripropongo, di approfondirne la conoscenza, un pò alla volta! A dire il vero, quella di stamane, più da ritenersi una “fuga” dal San Leonardo, dal quale sono a tutt’oggi dipendente! Ma la voglia di conoscere la struttura e voi tutti, era così grande che non ho resistito; e vi ho raggiunti!”. Da ciò che abbiamo sentito, dalla viva voce del dott. De Paola e appreso, dalle colonne di giornali e media, locali e nazionali, il ritratto che emerge, è quello di un rodato manager della Sanità Campana, umile, gentile, col sorriso e la bontà stampati sul viso, molto rispettoso dei ruoli e delle idee dei suoi sottoposti, nonostante gli incarichi importanti che ha ricoperto. La breve visita conoscitiva avvenuta di recente, non è che un assaggio di quello che sarà il suo incarico a tutti gli effetti, una volta che arriverà in riva al golfo di Policastro a pieno incarico, per assumere il timone di comando del Presidio Ospedaliero dell’Immacolata, che salvo imprevisti, dovrebbe avvenire il prossimo 4 aprile! Al dott. De Paola, gli auguri di buon Lavoro per il nuovo prestigioso incarico, e una messe di risultati positivi nel campo della governance della Sanità locale, potendo contare sulla collaborazione e partecipazione di tutto il personale, di ogni ordine e grado di Ospedale e Distretto Socio Sanitario Sapri- Camerota! (Pino Di Donato)
Il neo Direttore Sanitario dott. De Paola Vincenzo (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
L'Azienda Ospedaliera Regionale Ruggi d'Aragona (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Il gruppo dirigente di Italia del Meridione Campania si dimette dal partito
Il gruppo politico della Campania che ha aderito ad Italia del Meridione, ha iniziato la militanza nel partito politico circa un anno fa, aderendo in pieno ai principi, i valori e la visione politica che metteva al centro la difesa dei territori del meridione d’Italia. Da Napoli, da Salerno, dal Cilento, abbiamo lavorato con impegno per dare concretezza e credibilità ad una presenza regionale del partito. Con grande impegno e passione è stato creato un gruppo di militanti attivissimi nei territori, che ha trovato come sintesi l’espressione del Segretario Regionale di IdM Campania nella persona di Gianfrancesco Caputo. Eravamo in procinto di inaugurare la sede regionale di Italia del Meridione Campania a Poggiomarino, città collocata geograficamente tra Napoli e Salerno. Abbiamo organizzato molti incontri pubblici a Sapri, ad Agropoli, ad Eboli e Salerno, nei quali oltre a presentare il progetto politico di Italia del Meridione, tanti esponenti del mondo politico campano hanno dibattuto in maniera fortemente critica riguardo il progetto di “autonomia differenziata”. Abbiamo impegnato la nostra credibilità contro il progetto di “autonomia differenziata” intesa quale secessione dei ricchi, per la difesa dei territori del sud dalla sistematica spoliazione perpetrata ai danni dei nostri ospedali, uffici amministrativi, tribunali e scuole. Mai avremmo pensato di dover contrastare, all’interno del nostro partito, il progetto di stipula di un patto federativo tra Italia del Meridione e la Lega Salvini Premier, patto che è stato definitivamente formalizzato nel mese di febbraio dagli organi di vertice del partito. La Direzione Regionale IdM Campania in sede di Consiglio Federale, ha espresso fortissime perplessità riguardo la firma di un patto federativo con la Lega Salvini Premier, formulando un’eccezione su metodo riguardante il percorso decisionale poco democratico, poiché non si era provveduto a convocare preventivamente un’assemblea programmatica e organizzativa di tutti gli organi del partito e dei dirigenti, per decidere riguardo un punto così importante per la vita del partito stesso. Nella medesima sede del Consiglio Federale, è stato sottolineato che un patto con un partito quale la Lega, fondamentalmente antimeridionalista, collocato nel Parlamento Europeo nel gruppo di estrema destra Identità e Democrazia - certamente non coincidente con la posizione centrista di Italia del Meridione - che ha utilizzato la riforma costituzionale relativa all’autonomia regionale rafforzata quale battaglia surrettiziamente secessionista soprattutto sul piano economico, avrebbe posto Italia del Meridione in contraddizione alle affermazioni e manifestazioni pubbliche di contrarietà al progetto della cosiddetta “autonomia differenziata”. È opportuno rammentare che appena un anno fa Italia del Meridione manifestava a Roma in Piazza Santi Apostoli e raccoglieva le firme contro il progetto di “autonomia” del Ministro Calderoli, peraltro esponente della Lega. Non è possibile per la Direzione Regionale IdM Campania fare ora l’esatto opposto di tutta l’attività politica fino a questo momento realizzata, pertanto coerentemente con quanto abbiamo sempre dichiarato e con gli interventi politici realizzati su moltissimi temi, non accettiamo l’innaturale patto federativo tra Italia del Meridione e la Lega avendo già consegnato le irrevocabili dimissioni per disaccordo totale con la linea politica di apparentamento federativo, elettorale ed ideologico con la Lega Salvini Premier, augurando ad Italia del Meridione, nel ricordo di una esperienza a tratti entusiasmante, i migliori successi politici.