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Protocollo d´intesa Forum dei Giovani di Vibonati-Cooperativa Tertium Millenium
Firmato ieri mattina presso il Centro dello Sprar di Vibonati il protocollo d’intesa tra Forum dei Giovani di Vibonati e la Cooperativa Tertium Millenium per la realizzazione di iniziative finalizzate all’integrazione dei soggetti ospiti del Progetto Sai per il periodo 2023-2026. Il Forum promuoverà occasioni di condivisione, conoscenza e darà supporto all’organizzazione per sensibilizzare temi sull’accoglienza volti a sostenere gli ospiti del progetto SAI all’integrazione nella comunità locale. (Forum dei Giovani Vibonati)
Ospedale di Sapri: il nuovo Direttore Sanitario è il dott. Vincenzo De Paola
Il dott. Vincenzo De Paola 63 anni (originario di Teggiano ma residente a Cava de´ Tirreni), è il nuovo Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri. Succede a Claudio Mondelli, chiamato a dirigere il Distretto Socio Sanitario n. 69 di Capaccio-Roccadaspide.
SAPRI- Visita conoscitiva venerdì primo marzo del “neo” Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero dell’Immacolata di Sapri, dott. Vincenzo De Paola, che proviene dai ranghi dirigenziali del Ruggi d’Aragona (Salerno), dove da dirigente medico con specializzazione in Igiene e Sanità Pubblica è Responsabile del Governo Clinico e Flussi Informativi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e gestisce le strutture: CUP, Ticket, Ufficio Liste di Attesa, Unità Operativa Complessa Governo per gli Accessi e Flussi Informativi, Ufficio Relazione con il Pubblico (ad interim). Nel corso della sua “breve” ma intensa visita, è stato affiancato da un accompagnatore di “eccezione”, il dott. Michele Di Candia, nella sua triplice veste di Sindaco della Città Medievale di Teggiano che gli ha regalato i “Natali”, operatore sanitario del Servizio Anestesia e Rianimazione del Presidio Luigi Curto di Polla nonchè presidente della conferenza dei sindaci e fine conoscitore della realtà sanitaria dell’area Sud di Salerno, a cui contribuisce come amministratore locale! Nel corso della visita “lampo”, ha avuto modo di fare la conoscenza del suo predecessore, Claudio Mondelli, e di una parte dei camici bianchi e personale amministrativo che a breve saranno i suoi collaboratori nell’esercizio del Governo Clinico del piccolo ma efficiente Ospedale di “frontiera”, che fa da cerniera a tre diverse aree geografiche: il golfo di Policastro, la vicina Basilicata e l’alta Calabria. La collocazione della struttura sanitaria, non solo è ideale dal punto di vista orografico, ma è apprezzabile per il panorama (affaccia su due mari: il golfo di Policastro e la baia di Sapri), ma proprio la vicinanza con il mare, oltre ad offrire un panorama mozzafiato, assicura anche la giusta dose di aria “pulita” che contribuisce al benessere psicofisico di pazienti e quanti vi gravitano nella struttura (oltre ai degenti, gli operatori sanitati e i visitatori). Il neo Direttore Sanitario, venerdì primo marzo, si è presentato al P.O. di Sapri, in punta di piedi con grande rispetto ed umiltà che non è passata inosservata, nonostante la grande professionalità che lo contraddistingue e i “ruoli di prestigio” che ha ricoperto in passato! Secondo i bene informati, De Paola, è giunto in riva al golfo di Policastro, con un suo “sogno nel cassetto” da realizzare: “contribuire al potenziamento e al rilancio dell’Ospedale di Sapri!” Da buon padre di famiglia, non ha esitato ad incoraggiare il suo unico figlio ad andare a studiare all’estero così da arricchire il suo bagaglio di conoscenze personali! Nelle more di far conoscere il neo Direttore Sanitario in pectore ai nostri lettori, abbiamo incontrato il nuovo manager dell’Ospedale dell’Immacolata di Sapri, ed ecco cosa gli abbiamo chiesto: “Dott. De Paola, innanzitutto benvenuto a Sapri! Per la curiosità sia dei nostri lettori, oltre che del personale dipendente (camici bianchi e non), ci dice chi è il dott. Vincenzo De Paola? “Con vero piacere, approdo questa mattina (ndr. 1° marzo) a Sapri, per conoscere un pò di più l’ambiente, che a breve sarà la mia nuova sede di lavoro, vedere come funziona e sapere qualcosa in più. Il fatto di venire a lavorare a Sapri, non mi costa affatto! Anzi, Le dico che lo faccio con immenso piacere, essendo per me una ricongiunzione alla mia zona di “origine” poiché sono di Teggiano, anche se per lo Stato Civile, sono nato ed ho abitato a Cava dei Tirreni, ho sempre vissuto a Teggiano, fino quando i miei genitori non decisero di trasferirsi, ma per problemi esclusivamente “familiari”. È con gioia, che ho ritrovato alla Direzione del Distretto, il “collega” che già conoscevo; per cui, sarà piacevole, collaborare, lavorare con lui, sedere insieme allo stesso tavolo, e “insieme” lavorare a qualcosa di importante, per questa città! Per quanto riguarda le mie esperienze lavorative accumulate in tutti questi anni, Le premetto che vengo da una consolidata esperienza di Direzione Sanitaria. A far data dal 1994, ho sempre lavorato in Direzione Sanitaria: ho iniziato a Scafati, poi sono stato a Nocera, Pagani (DEA di II° livello), finché nel 2001 approdai a Cava dei Tirreni. Giunto a Cava, mi diedero anche il compito di costruire l’Ospedale di Castiglione di Ravello. Ricordo, che fu veramente duro! Perché, l’Ospedale della Costiera Amalfitana era allo stato “zero”. Si trattava di una “vecchia” struttura nella quale non c’era niente! Ci lavorai non poco! Alla fine, riuscimmo ad abilitarlo e a farne, un ottimo Soccorso! Per quindici anni, ho gestito l’Ospedale di Cava dei Tirreni. Poi con l’unificazione, ci sono stati cambiamenti che mi hanno portato alla Direzione Sanitaria del Ruggi, dove a tutt’oggi mi occupo della Struttura Complessa del Governo Clinico”. Quanti figli siete in famiglia? “Sono figlio unico! …ed ho, un unico figlio, che in questo momento si trova in Spagna per studio; per cui, la mia giornata è libera!” Dottore, in campo professionale ha seguito le orme dei suoi genitori? “Affatto! Mamma era un’insegnante elementare; ha insegnato in tutto il Vallo di Diano (…Atena Lucana, Silla di Sassano, Teggiano capoluogo, Pantano, ecc.). Mi ricordo di questi luoghi, perché quando andava a insegnare, mi portava con Lei a Scuola! …e ad essere sinceri, mi piaceva!” Da piccolo, cosa Le sarebbe piaciuto fare da grande?!? “Il ginecologo! Iniziata la specializzazione, a metà del percorso formativo, cambiai idea ed optai per la specializzazione in Igiene e Sanità Pubblica! La mia decisione, per quanto improvvisa si rivelò ben presto vincente! Mi spalancò le porte del lavoro offrendomi l’occasione di utilizzarla, lavorando in Direzione Sanitaria, dove ho gestito la Struttura complessa del Governo Clinico!”. Direttore, quali sono le priorità che un Ospedale deve perseguire? “Essenzialmente due! Pronto Soccorso e accoglienza; sono fondamentali! L’utenza, va in Ospedale, ama sentirsi sereno e tranquillo, certo di trovarsi in un posto dove c’è qualcuno che lo aiuta, a risolvere il problema che ha in quel momento! Ma nondimeno, sono importanti tutti i Reparti! Per cui, gli va data un’attenzione particolare! So che quì a Sapri, come d’altronde in tutti gli Ospedali, e in questo momento anche al Ruggi, c’è una grossa carenza di medici! Sono fiducioso che il problema si risolverà un pò alla volta nei prossimi anni!” A cosa è imputabile tale carenza? “Al fatto, che a Medicina ci sono pochi iscritti! Problema creato dall’iscrizione alla Facoltà di Medicina col numero chiuso! Spero vi si ponga rimedio! È assurdo portare avanti gli Ospedali con poco personale! Bisogna garantire agli operatori il diritto al riposo nei turni di lavoro così da lavorare in armonia, con più serenità! E’ mia ferma intenzione, una volta insediato, chiedere alla Direzione Strategica ulteriore personale, con cui tamponare i buchi in organico, lasciati dalle unità andate in quiescenza, trasferitesi altrove o morti! Possibilmente personale del posto, che sia stanziale, così da evitare l’effetto “ski jump”. Ovvero, che una volta assunti e diventati di ruolo emigrino in altri Ospedali, vicini a casa loro! Inoltre, il legame col territorio li stimolerà a lavorare di più e con più sinergia”. Già conosceva l’Ospedale di Sapri o ne ha sentito parlare, per quanto riportato in cronaca, dai giornali o da altri mass-media? “Sarò sincero! Non lo conoscevo affatto! Quel poco che so, l’ho appreso dai giornali, relativamente ai problemi avuti in passato! Di contro, Sapri la conosco abbastanza bene, perché in estate con mio figlio, veniamo a farci i bagni! Ormai, veniamo da diversi anni! Ecco la giornata tipo: raggiungiamo Sapri in auto dopodichè trascorriamo l’intera giornata a mare; a seguire, pranzo al ristorante e poi, rientro a casa. Sapri, è un posto molto bello dove andare in vacanza! A me e mio figlio, piace davvero tanto! Da farvi ritorno ogni anno!” Forse è difficile da raggiungere? A causa delle vie di comunicazione su gomma, che sono alquanto dissestate! …va decisamente meglio, con la strada ferrata. “Non mi faccio problemi, perché a forza di venirvi in vacanza, ho imparato la strada, per cui non mi preoccupo affatto!” Quando ha oltrepassato la soglia e messo piede in Ospedale, che impressione le ha fatto la struttura? Cosa l’ha di più, colpita? “Vedere che la struttura è nuova! In buono stato di conservazione! Non siamo di fronte a una struttura abbandonata, “vecchia”! Di solito, gli Ospedali venivano ospitati in vecchi e decrepiti Monasteri! Invece, nel caso di specie, ciò che mi ha colpito, è che siamo in presenza di una struttura, nuova, bella, efficiente, che va solo portata avanti, migliorata, con piccoli interventi! Altra cosa che mi ha colpito, è la sua ubicazione! Sorge all’ingresso nord di Sapri, su uno sperone di roccia calcarea da dove domina l’intera baia di Sapri e il golfo di Policastro, da cui si gode un panorama mozzafiato! Ha intenzione di viaggiare o di stabilirsi in loco? “Mi fermerò a Sapri, 3-4 giorni a settimana, per poi, venerdì sabato e domenica, tornare a casa (a Cava)!” Ha qualche hobby? “Il mio hobby preferito è viaggiare! Conoscere nuovi posti!” Complimenti! Ha un gran bell’hobby! Nel corso della sua visita lampo, ha avuto modo di notare, già qualche criticità su cui intervenire? “Assolutamente, no! Oggi, si è trattata di una visita “informale”, volta a conoscere gli amici, vedere dov’è localizzato l’Ospedale, la sua posizione orografica, con quali mezzi è possibile raggiungerlo, da parte dei mezzi di soccorso e dall’utenza. Mi ripropongo, di approfondirne la conoscenza, un pò alla volta! A dire il vero, quella di stamane, più da ritenersi una “fuga” dal San Leonardo, dal quale sono a tutt’oggi dipendente! Ma la voglia di conoscere la struttura e voi tutti, era così grande che non ho resistito; e vi ho raggiunti!”. Da ciò che abbiamo sentito, dalla viva voce del dott. De Paola e appreso, dalle colonne di giornali e media, locali e nazionali, il ritratto che emerge, è quello di un rodato manager della Sanità Campana, umile, gentile, col sorriso e la bontà stampati sul viso, molto rispettoso dei ruoli e delle idee dei suoi sottoposti, nonostante gli incarichi importanti che ha ricoperto. La breve visita conoscitiva avvenuta di recente, non è che un assaggio di quello che sarà il suo incarico a tutti gli effetti, una volta che arriverà in riva al golfo di Policastro a pieno incarico, per assumere il timone di comando del Presidio Ospedaliero dell’Immacolata, che salvo imprevisti, dovrebbe avvenire il prossimo 4 aprile! Al dott. De Paola, gli auguri di buon Lavoro per il nuovo prestigioso incarico, e una messe di risultati positivi nel campo della governance della Sanità locale, potendo contare sulla collaborazione e partecipazione di tutto il personale, di ogni ordine e grado di Ospedale e Distretto Socio Sanitario Sapri- Camerota! (Pino Di Donato)
Il neo Direttore Sanitario dott. De Paola Vincenzo (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
L'Azienda Ospedaliera Regionale Ruggi d'Aragona (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Il gruppo dirigente di Italia del Meridione Campania si dimette dal partito
Il gruppo politico della Campania che ha aderito ad Italia del Meridione, ha iniziato la militanza nel partito politico circa un anno fa, aderendo in pieno ai principi, i valori e la visione politica che metteva al centro la difesa dei territori del meridione d’Italia. Da Napoli, da Salerno, dal Cilento, abbiamo lavorato con impegno per dare concretezza e credibilità ad una presenza regionale del partito. Con grande impegno e passione è stato creato un gruppo di militanti attivissimi nei territori, che ha trovato come sintesi l’espressione del Segretario Regionale di IdM Campania nella persona di Gianfrancesco Caputo. Eravamo in procinto di inaugurare la sede regionale di Italia del Meridione Campania a Poggiomarino, città collocata geograficamente tra Napoli e Salerno. Abbiamo organizzato molti incontri pubblici a Sapri, ad Agropoli, ad Eboli e Salerno, nei quali oltre a presentare il progetto politico di Italia del Meridione, tanti esponenti del mondo politico campano hanno dibattuto in maniera fortemente critica riguardo il progetto di “autonomia differenziata”. Abbiamo impegnato la nostra credibilità contro il progetto di “autonomia differenziata” intesa quale secessione dei ricchi, per la difesa dei territori del sud dalla sistematica spoliazione perpetrata ai danni dei nostri ospedali, uffici amministrativi, tribunali e scuole. Mai avremmo pensato di dover contrastare, all’interno del nostro partito, il progetto di stipula di un patto federativo tra Italia del Meridione e la Lega Salvini Premier, patto che è stato definitivamente formalizzato nel mese di febbraio dagli organi di vertice del partito. La Direzione Regionale IdM Campania in sede di Consiglio Federale, ha espresso fortissime perplessità riguardo la firma di un patto federativo con la Lega Salvini Premier, formulando un’eccezione su metodo riguardante il percorso decisionale poco democratico, poiché non si era provveduto a convocare preventivamente un’assemblea programmatica e organizzativa di tutti gli organi del partito e dei dirigenti, per decidere riguardo un punto così importante per la vita del partito stesso. Nella medesima sede del Consiglio Federale, è stato sottolineato che un patto con un partito quale la Lega, fondamentalmente antimeridionalista, collocato nel Parlamento Europeo nel gruppo di estrema destra Identità e Democrazia - certamente non coincidente con la posizione centrista di Italia del Meridione - che ha utilizzato la riforma costituzionale relativa all’autonomia regionale rafforzata quale battaglia surrettiziamente secessionista soprattutto sul piano economico, avrebbe posto Italia del Meridione in contraddizione alle affermazioni e manifestazioni pubbliche di contrarietà al progetto della cosiddetta “autonomia differenziata”. È opportuno rammentare che appena un anno fa Italia del Meridione manifestava a Roma in Piazza Santi Apostoli e raccoglieva le firme contro il progetto di “autonomia” del Ministro Calderoli, peraltro esponente della Lega. Non è possibile per la Direzione Regionale IdM Campania fare ora l’esatto opposto di tutta l’attività politica fino a questo momento realizzata, pertanto coerentemente con quanto abbiamo sempre dichiarato e con gli interventi politici realizzati su moltissimi temi, non accettiamo l’innaturale patto federativo tra Italia del Meridione e la Lega avendo già consegnato le irrevocabili dimissioni per disaccordo totale con la linea politica di apparentamento federativo, elettorale ed ideologico con la Lega Salvini Premier, augurando ad Italia del Meridione, nel ricordo di una esperienza a tratti entusiasmante, i migliori successi politici.
Diego Milìto: entusiasmo nerazzurro a Trecchina e Lagonegro
Credo che la data del 9 marzo 2024 (l'Inter fu fondata il 9 marzo del 1908!) l'esercito di tifosi nerazzurri, giunti dalla Basilicata, dal golfo di Policastro e da altre località del salernitano e anche dalla Calabria, per incontrare il Campione protagonista del "Triplete" targato Inter nella stagione 2009-2010, cioè il mitico "El Prìncipe" Diego Alberto Milìto, non la dimenticherà mai e poi mai, perché resteranno indelebili il sorriso e la disponibilità di Diego verso tutti: uomini, donne e bambini! Lo dice a chiare lettere il Presidente dell'Inter Club Val Noce Ludovico Iannotti, che è anche Referente regionale dei vari Club, ben 30!, e dimostrano la passione senza limiti dei lucani per l'Inter, che ormai si avvia a conquistare il ventesimo Scudetto e, quindi, la seconda Stella! "Sono più che soddisfatto -osserva Ludovico, che ha accolto all'aeroporto di Napoli Milìto e i suoi Cari per poi riaccompagnarli di nuovo a Napoli nel tardo pomeriggio- del risultato raggiunto, che premia il nostro grande Amore per l'Inter"! "In Basilicata -aggiunge con orgoglio il Presidente Iannotti- abbiamo quasi 5500 tesserati, con Club storici come quello di Terranova del Pollino che vanta 50 anni di vita"! Dunque, Milìto è stato "travolto" da questa "onda nerazzurra", con "standing ovation" e il famoso coro "Diego Milìto facci un goal"! "El Prìncipe eterno", dopo aver firmato sciarpe, magliette, palloni e bandiere, con foto per tutti, ha salutato il Presidente Ludovico Iannotti, il Consigliere regionale Francesco Piro, grande tifoso nerazzurro, e tutto lo staff organizzativo, coordinato da Tonino Cavallaro. Una nota: Diego Milito ha molto gradito il disegno con didascalia, regalatogli da un bambino di Vibonati che indossava una maglietta nerazzurra: Gerardo Scianguetta (nella foto)! (Tonino Luppino)
Ospedale Immacolata di Sapri: impiantata la prima protesi totale in tantalio
All’Ospedale Immacolata di Sapri, impiantata la prima protesi totale in tantalio.
Eseguito presso l’Ospedale dell’Immacolata di Sapri, il primo impianto in Campania di protesi totale in tantalio (simbolo chimico Ta). La particolarità dell’intervento sta nel fatto che è il “primo impianto” ad essere stato eseguito in Regione Campania con le componenti di tibia e femore in tantalio. Fino allo scorso anno si impiantavano protesi soltanto con la componente tibiale in tantalio, la protesi impiantata (lo scorso 7 marzo) dal primario Attilio Molinaro, è completamente in tantalio. Inoltre, questo tipo di protesi, invece delle 5 taglie della componente femorale NEXGEN e similari consente la possibilità di utilizzo di ben 11 taglie femorali, con resezioni di “1 millimetro” anziché dei canonici “2 millimetri”. E pertanto, si adatta meglio ed è più performante! Ma cos’è il tantalio? Per i non addetti ai lavori, lo abbiamo chiesto al professore Attilio Molinaro dirigente II° livello (primario) della “blasonata” U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia che ha eseguito il primo impianto, in Regione Campania, che ci ha spiegato: “Il tantalio (con simbolo chimico Ta, numero atomico 73 e peso atomico 180,95), è un metallo esistente in natura, che ha una elevatissima bio-compatibilità ed ottime capacità osteo-induttive ed osteo conduttive per la sua elevata porosità! Inoltre, tale materiale forgiato con particolare “design” per l’utilizzo nelle protesi di ginocchio, è in grado di mantenere l’elasticità simile all’osso circostante, che riduce al massimo il fenomeno dello stress SHIELDING, attuando una più fisiologica redistribuzione dei carichi. È proprio in questo contesto, che si verifica la necessità di utilizzare materiali protesici sempre più affidabili e che possano garantire, grazie ad una integrazione biologica, a livello dell’osso “ospite”, maggiori garanzie in termini di durata e affidabilità, riducendo i rischi di mobilizzazione asettica e di malattia da detriti. Professor Molinaro, quanto è durato l’intervento? “L’intervento è durato circa un’ora! Il paziente, è un uomo di 74 anni, insegnante in pensione, originario di Caposele, comune in provincia di Avellino”. È arrivato alla sua attenzione tramite l’Ospedale? “No! È arrivato privatamente!” Che grado di criticità ha presentato l’intervento? “L’intervento, è stato un normalissimo intervento di routine. Trattasi però, della prima protesi di questo genere ad essere stata impiantata in Campania!” Certo! Però mi pare di capire, che l’Ospedale dell’Immacolata diretto dal dott. Claudio Mondelli, ancora una volta abbia fatto da apri pista anche in questa branca! Da chi era composta l’équipe che ha collaborato con lei durante l’intervento? “Era formata dai colleghi ortopedici dott. Luca Sodano e Marcello Cammilli e dagli anestesisti dott. Ciro Saturno e Giuseppe Di Gregorio e dall’infermiere ferrista Demetrio Curcio”. Cosa si prova ad esser stato il primo in Campania ad aver impiantato questo tipo di protesi all’avanguardia? “Niente di eccezionale! È solo un fatto di cronaca! La “particolarità” sta nel fatto, che in un piccolo Ospedale, qual’è quello di Sapri, abbiamo infranto un altro tabù: siamo stati i primi ad utilizzare questa variante di protesi al ginocchio! L’intervento, durato circa un’ora, è andato bene. Il paziente sta bene! Così il decorso post-operatorio è stato regolare! Il paziente 24 ore dopo l’intervento ha iniziato la fase della riabilitazione con R.O.M. : O° 95° e iniziato a deambulare con l’appoggio di un girello”. Cosa sta ad indicare il termine R.O.M.? “Letteralmente dall’inglese “range of motion” è l’acronimo di intervallo di movimento! Nonostante la grave carenza di personale, soprattutto medici e fisioterapisti della riabilitazione abbiamo eseguito, da inizio anno, circa 170 interventi, di cui circa 40 protesi in pazienti non stanziali; molti di loro arrivano dalle regioni limitrofe! Dunque, l’Ospedale di Sapri si è ritagliato uno spazio tutto suo nel panorama a cinque stelle di quella buona Sanità a cui tutti anelano e si riconferma un punto strategico, con non trascurabile mobilità “attiva”, risultando punto di riferimento per coloro che necessitano di interventi di elezione e invece di intraprendere costosi “viaggi della speranza” verso gli Ospedali del Nord, possono essere trattati non lontano da casa loro, trovando presso il nostro Ospedale, l’accoglienza, sicurezza, umanità, professionalità, disponibilità, che da più parti ci vengono riconosciute!” Concludendo, tengo a ribadire, che il prof. Molinaro è l’unico chirurgo ortopedico in provincia di Salerno a trattare le fratture di bacino e che in collaborazione con gli anestesisti, ha messo a punto il progetto “Protesi senza dolore!”. (Pino Di Donato)
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Il primario Attilio Molinaro e il caposala Iudici aiutano il paziente (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
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Il primario Attilio Molinaro (Fare clic sull'immagine per ingrandire)
Maratea 2026: audizione del 5 Marzo presso il Ministero della Cultura
Un applauso lungo, intenso, corale levatosi dalla platea presente in Sala Spadolini, a Roma, ha chiuso l'audizione di Maratea città finalista per il titolo di Capitale Italiana della Cultura per l'anno 2026. Il sentimento di un'intera regione, raccolta intorno alla sua città, ha trovato espressione in una reazione spontanea e liberatoria, stimolata dalle parole dei membri della delegazione e dalle emozioni d'autore suscitate dagli artisti Franz Cerami e Rocco Papaleo presenti nella prestigiosa sede del Ministero della Cultura. Abbiamo avuto modo di rimarcare i forti legami tra beni culturali e comunità di valori che i marateoti portano avanti attraverso la storia, dalla fondazione sino ai nostri giorni. Accoglienza e convivenza pacifica tra popoli di diversa estrazione, cultura e religione, difesa della libertà, rappresentano il tratto distintivo di Maratea. I marateoti hanno inoltre il grande merito di essere riusciti, nel tempo e nei secoli, a preservare territorio e paesaggio. Questa virtù si riscontra nei suoi uomini più illustri, come il prof. Francesco Sisinni che ha collaborato con Giovanni Spadolini alla creazione del Ministero dei beni culturali di cui è stato anche Direttore Generale. La candidatura di Maratea a Capitale Italiana della cultura è innanzitutto un doveroso riconoscimento per questa vasta "comunità di valori" e per il suo ampio patrimonio culturale, quale esempio ed occasione di sviluppo per tutta la Basilicata che vuole dare ai giovani la possibilità di realizzare i propri sogni, dandogli la possibilità di scegliere se andare o restare. Da Sindaco vedere la sala gremita di tanti sindaci, tanti lucani e di tanti ragazzi delle nostre scuole ci ha fatto comprendere che il lavoro svolto in questo periodo è stato apprezzato; questo ci dà slancio e energia supplementare da investire in nuove progettualità e iniziative per dare a Maratea il ruolo che merita sul grande palcoscenico nazionale e locale. È stata un’altra dimostrazione della autorevolezza e capacità di questa amministrazione che ha saputo esprimere una visione chiara e lungimirante, già dimostrata in altre occasioni, per esempio con l’ingresso di Maratea nei Borghi più belli d’italia grazie al quale la nostra città partecipa anche al “Borgo dei Borghi”. Ringraziamo Stefano Rolando, per avere guidato questa sfida, i membri della cabina di regia che ha dato vita al dossier, l'Apt e la Regione Basilicata, per il sostegno giunto forte e chiaro anche questa mattina grazie all'intervento del Direttore Antonio Nicoletti e dell'Assessore Cosimo Latronico, il Sindaco di Moliterno, Antonio Rubino, per il suo impegno strategico, tutti i Sindaci, il Gal La Cittadella del Sapere, l’istituto IIS Giovanni Paolo II, le istituzioni, le associazioni e i cittadini e le cittadine che hanno voluto mettersi in cammino con noi. “La mia è la storia di uno che voleva andarsene e se n’è andato, ma che ora vuole tornare.” Rocco Papaleo Il Sindaco Daniele Stoppelli (Comune di Maratea)
Caselle in Pittari: iniziativa di solidarietà «Bentornata Gardensia»
INIZIATIVA DI SOLIDARIETA' "BENTORNATA GARDENSIA" Caselle in Pittari – Piazza Olmo 8/9 e 10 MARZO 2024
Anche quest'anno l'Amministrazione Comunale di Caselle in Pittari aderisce alle iniziative di solidarietà di AISM ONLUS, per contribuire alla raccolta fondi a favore della ricerca sulla Sclerosi Multipla. La manifestazione solidale della “Gardensia” torna a marzo, Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in occasione della Giornata Internazionale della Donna! Torniamo a colorare l’Italia con la Gardenia, nei giorni 8/9 e 10 Marzo 2024, anche a Caselle in Pittari sarà allestito uno stand in Piazza Olmo / Viale Roma, per la distribuzione delle GARDENSIE DELLA SOLIDARIETA’ DI AISM. In migliaia di piazze italiane AISM con i suoi volontari invita a scegliere una pianta di gardenia, di ortensia o entrambe per sostenere la ricerca scientifica e il supporto alle persone con SM e patologie correlate. I due fiori rappresentano lo stretto legame che c’è tra le donne e la sclerosi multipla (SM), una malattia che colpisce la popolazione femminile in misura doppia rispetto agli uomini. La sclerosi multipla (SM) è una delle malattie neurologiche più gravi ma anche più comuni. Spesso provoca disabilità, anche grave. È imprevedibile, variabile e non se ne conoscono le cause. Tra le patologie correlate alla SM vi è la neuromielite ottica (NMO), che ha un quadro di bisogni e di interventi sanitari e socio-assistenziali assimilabili alla SM. Si potrà contribuire anche donando con un SMS SOLIDALE al numero 45512. Per ogni altra ulteriore informazione sull'iniziativa nazionale e sulle attività di ricerca dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla si potrà consultare il sito: www.aism.it FERMIAMO LA SCLEROSI MULTIPLA CON UN FIORE: 8-9-10 MARZO 2024 scegli una Gardenia, il fiore simbolo della lotta alla sclerosi multipla, grazie al tuo contributo possiamo contribuire a garantire e potenziare servizi sul territorio e sostenere la ricerca scientifica, l’unica arma che abbiamo oggi per fermare la sclerosi multipla. #insiemepiùforti (Comune di Caselle in Pittari)