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Ci sono 3420 News in 342 pagine e voi siete nella pagina numero 2

Napoli, brillante operazione del personale di Polizia Penitenziaria

Napoli, ancora una brillante operazione del personale di Polizia Penitenziaria nel carcere di Poggioreale. Trovati cellulari e droga
Un’ importante operazione di servizio è stata effettuata nel carcere di Poggioreale, riferisce Tiziana Guacci, segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Sappe. “L'operazione è stata eseguita dal personale di polizia penitenziaria, coordinato dal Vice Comandante del Reparto, Savina D'Ambrosio, in collaborazione con le unità cinofile ed ha interessato tre padiglioni del Reparto. Sono stati rinvenuti 4 telefoni cellulari e droga. Il compiacimento del Sappe va al personale di polizia penitenziaria che nonostante le tante difficoltà porta avanti ogni giorno una battaglia per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti ed impedire l'ingresso di oggetti non consentiti”. Il Sappe torna a richiamare l'attenzione dei vertici regionali e nazionali dell'Amministrazione Penitenziaria sulla grave carenza di organico ed il sovraffollamento presenti nel carcere più grande d'Italia: “Sono circa 152 i poliziotti in meno rispetto alla pianta organica prevista e circa 2100 detenuti a fronte di 1571 posti, ed il personale di polizia penitenziaria è costretto a svolgere turni di lavoro forzati e massacranti”.
Il Segretario Generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, Donato Capece, evidenzia che “nelle carceri italiane il 30% circa dei detenuti è tossicodipendente ed anche più del 20% degli stranieri ha problemi di droga e che nonostante l'Italia sia un Paese il cui ordinamento è caratterizzato da una legislazione all'avanguardia per quanto riguarda la possibilità che i tossicodipendenti possano scontare la pena all'esterno, i drogati detenuti in carcere sono tantissimi. E’ utile ricorda, ha commentato ancora, che anche nell’ultima relazioni al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia del 2024 è emerso come lo scenario della diffusione e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia è caratterizzato da trend in aumento: in rapporto sia ai consumi, sia ai reati penali in violazione del “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, sia alla domanda di trattamento. Fatto, questo, che coinvolge anche la popolazione detenuta, per cui il SAPPE rinnova percorsi di formazione ed aggiornamento professionale ad hoc per il personale della Polizia Penitenziaria”.
(Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE)



Inserito da Golfonetwork lunedì 13 gennaio 2025 alle 11:03 -

Avellino, altra giornata di tensione in carcere

Avellino, altra giornata di tensione in carcere: sequestrati telefoni cellulari-detenuto aggredisce personale di polizia penitenziaria
Nei giorni scorsi il personale di polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Avellino ha effettuato un sequestro di oggetti non consentiti ben occultati nei cancelli di ferro delle celle. Solo grazie al pronto istinto del personale di Polizia Penitenziaria, riferisce il vice segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, Marianna Argenio, sono stati scoperti e sequestrati tre smartphone, un micro cellulare e 7 schede telefoniche.
Il SAPPe, Primo Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, esprime il proprio compiacimento al Personale che ha effettuato tale rinvenimento e scoperto questa nuova modalità di occultamento di oggetti non consentiti richiedendo sin da subito un monitoraggio per tutte le camere detentive della Casa Circondariale di Avellino.
Sempre nella giornata di ieri un detenuto, pare lo stesso che nella giornata di sabato 04 gennaio allontanandosi dalla sala colloqui ha attuato un'azione verosimilmente riconducibile ad una tentata evasione - episodio poi ridimensionato e smentito dal Dipartimento - ha aggredito il personale di polizia penitenziaria. Sebbene la situazione all’interno dell’istituto Irpino appare meno esplosiva, anche grazie all’invio di Personale da parte del DAP,  ci vuole ancora tempo per migliorare le condizioni di lavoro del Personale ivi in servizio. E' ancora presente una grave carenza di organico nel ruolo dei sottoufficiali che oltre ad incidere sulla sicurezza interna del reparto comporta ripercussioni sul ruolo degli agenti/assistenti che continuano a lavorare senza punti di riferimento ed a vivere una situazione di disorientamento.
Per Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria che esprime solidarietà e vicinanza a tutto il Reparto operativo di Avellino, servono “interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. Servono poliziotti e regole d’ingaggio chiare, tecnologia e formazione per chi sta in prima linea nelle Sezioni, strumenti di difesa e contrasto delle violenze”. Il riferimento del leader nazionale del SAPPE è alla necessità di “prevedere l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro, nelle loro carceri, le pene e la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario”. Ma Capece torna anche a sollecitare, per la Polizia Penitenziaria, “la dotazione del taser, che potrebbe essere lo strumento utile per eccellenza in chiave anti aggressione (anche perché di ogni detenuto è possibile sapere le condizioni fisiche e mediche prima di poter usare la pistola ad impulsi elettrici)”.
(Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE)



Inserito da Golfonetwork domenica 12 gennaio 2025 alle 12:32 -

Campania, comunicato stampa Rivellini (Lega/Napoli Capitale)

Campania, Rivellini (Lega/Napoli Capitale): “Non è che De Luca ha in mente di candidarsi a semplice Consigliere?”
“Nella conferenza stampa di ieri il Governatore, al di là di qualche simpatico atteggiamento “Napoleonico”, ha politicamente ‘messo alle strette’ il suo vero nemico: il PD! Difatti ha chiarito che le sue dimissioni non sono in programma e che effettuerà le tante nomine, in assoluta autonomia. Attenderà poi il responso della Corte Costituzionale sulla legge regionale e se il responso sarà per lui favorevole, il suo nemico (sempre il Pd) dovrà giocoforza fare i conti con lui. In caso contrario si allineerà con serenità al centrosinistra che non potrà fare a meno, se vuole vincere, di una sua lista. E’ facile prevedere, anche per il potere che gli daranno le nomine che effettuerà, che la sua lista otterrà più consiglieri dello stesso Pd e, a quel punto, la giunta e il Governatore, nell’improbabile vittoria della sinistra, saranno “cosa sua”! Conoscendo l’ardire e l’ardore di De Luca non mi meraviglierei, in questa ipotesi, che si candidi addirittura come capolista, presentandosi poi in aula come ‘semplice’ consigliere, ma dominus, di fatto, della Regione. Questo quadro ci avvantaggia e chiediamo a Giampiero Zinzi di ‘liberare’ finalmente la Campania dalla sinistra e da De Luca”. Lo ha dichiarato Enzo Rivellini, coordinatore cittadino della Lega e presidente di Napoli Capitale.
(AM News)

Inserito da Golfonetwork sabato 11 gennaio 2025 alle 19:30 -

Sorrento: 11 e 12 Gennaio Tableaux Vivants tra Barocco e contemporaneo

Città di Sorrento
Associazione Balliamoci su
Direzione artistica: Paolo Scibilia
TABLEAUX VIVANTS
da
SPAGNOLETTO e CARAVAGGIO
"Ténèbres et Lumière”

Elena Fattorusso, Andrea Fersula, Chiara  Kija, Rocco Giordano, Maria Giovanna La Greca, Fiorenzo Madonna
Regia: Dora De Maio
Sorrento, sabato 11 e domenica 12 gennaio, Basilica di Sant’Antonino, ore 17 e 18,30, ingresso gratuito Fino esaurimento posti a sedere / INFO: Official Tourist Board Sorrento - S. Agnello: Tel. (+39) 081.8074033.  

Tableaux Vivants tra Barocco e contemporaneo

Trentasette opere dello Spagnoletto e del Caravaggio, saranno rappresentate dalla compagnia “Ludovica Rambelli Teatro”, sabato 11 e domenica 12 gennaio nella basilica di Sant’Antonino in Sorrento nell’ambito della XVII edizione di “M’illumino d’inverno”, per la direzione artistica di Paolo Scibilia, in due turni di spettacolo, alle 17 e alle 18,30.
"Ténèbres et Lumière - Quadri viventi tratti dalle opere pittoriche di Jusepe de Ribera (detto “Spagnoletto”) e Michelangelo Merisi (detto “Caravaggio”) - a cura di Paolo Scibilia  e Dora De Maio, è il titolo della nuova opera costruita con la tecnica dei Tableaux Vivants. Uno spettacolo, questo che vedrà in scena la compagnia “Ludovica Rambelli Teatro”, sabato 11 e domenica 12 gennaio nella basilica di Sant’Antonino in Sorrento nell’ambito della XVII edizione di “M’illumino d’inverno”, promossa dall’Associazione Balliamoci Su, con il patrocinio del Comune di Sorrento nella persona del Sindaco Massimo Coppola.
L'idea di far rivivere e mettere a confronto i quadri  dello Spagnoletto e Caravaggio, attraverso l'Arte dei Tableaux Vivants, nasce dell'attento studio ed analisi dei quadri originali, esposti nei musei e  collezioni cui le opere provengono.  La grande  pittura  si imprime negli occhi degli attori,  per essere restituita poi dai corpi degli stessi, in un processo di creazione costante, in cui corpi e musica si fondono in un'unica  azione  drammatica.
Sotto gli occhi degli spettatori, Elena Fattorusso, Andrea Fersula, Chiara  Kija, Rocco Giordano, Maria Giovanna La Greca e Fiorenzo Madonna, rappresenteranno trentasette tele (13 di Jusepe de Ribera e 23 di Michelangelo Merisi) che verranno realizzate con i corpi degli attori, l’ausilio di oggetti di uso comune e stoffe drappeggiate, attraverso un lavoro di estrema semplicità e insieme di grande impatto emotivo. Un solo taglio di luce illumina la scena come riquadrata, in una immaginaria cornice, i cambi sono tutti a vista, ritmicamente scanditi da musiche di differenti epoche: dal barocco al contemporaneo.
Jusepe de Ribera per i suoi contemporanei era il tenebroso erede di Caravaggio “più cupo e più feroce del suo maestro”. Il pittore spagnolo prendeva dalla realtà mendicanti e straccioni conferendo loro le fattezze di apostoli e santi, scienziati, filosofi, trasferiti su tela per rispondere alle richieste di viceré e nobili spagnoli e siciliani, ma anche di principi genovesi, mercanti fiamminghi, istituti conventuali ed ecclesiastici. In scena sono riproposti episodi di vita quotidiana, episodi biblici e sconvolgenti scene di tortura, espressioni di un tenebrismo che porta gli spettatori in  un crudo realismo popolato da gesti teatrali, colori sgargianti e da un drammatico chiaroscuro. I cambi sono tutti a vista e ritmicamente scanditi  musicalmente, con frammenti di Sinfonie di Gustav Mahler e Luciano  Berio. Michelangelo Merisi, è rappresentato sotto forma di Tableaux Vivants con l’opera “La conversione di un cavallo” è un lavoro di estrema semplicità e insieme di grande impatto emotivo: sotto gli occhi degli spettatori si compongono 23 tele di Caravaggio realizzate con i corpi degli attori e l’ausilio di oggetti di uso comune e stoffe drappeggiate. Un solo taglio di luce illumina la scena come riquadrata in una immaginaria cornice, i cambi sono tutti a vista, ritmicamente scanditi dalle musiche di Mozart, Bach, Vivaldi, Sibelius. Il lavoro dei Tableaux Vivants nasce nel 2006, grazie a un progetto didattico della Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli. Dopo il primo esito, fu chiara la sua forza scenica, e da allora ha visto molte e diverse forme. È stato ospite a Napoli del: Museo di Capodimonte, MAN Museo Archeologico di Napoli, PAN Palazzo delle Arti , del Maggio dei Monumenti, Museo Diocesano, Chiesa di Donnaregina Nuova; di Benevento Città Spettacolo, in giro per l’Italia in musei, gallerie, piazze, sagrati, Istituti Italiani di Cultura all’estero, riscuotendo sempre ampissimi consensi di pubblico e di critica; conservando sempre la sua suggestione  e la sua magia per un pubblico tanto più attento e complice, quando non avvertito della epifania di un lavoro semplice, rigoroso, artigianale. Il gruppo “Tableaux  Vivants” è invitato spesso dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, nell’ambito del progetto “L’Accademia Svelata”, a condurre laboratori per gli studenti dei diversi corsi sul tema dei Tableaux Vivants. Mette  in scena le rappresentazioni plastiche, tutte costruite sulla tecnica dei Tableaux  Vivants”:  ”Caravaggio” (su 24 opere pittoriche di Michelangelo Merisi da Caravaggio) “Salvi per Miracolo” (ispirato alle edicole sacre della devozione partenopea), “Mysterium” (sugli affreschi ritrovati della Villa dei Misteri di Pompei), “Il Tempio e il Tempo” (su opere scultoree greco -.romane, provenienti prevalentemente dal MAN Museo Archeologico di Napoli).
(Ufficio stampa Società dei Concerti di Sorrento)



Inserito da Golfonetwork venerdì 10 gennaio 2025 alle 19:25 -

Napoli, carcere di Poggioreale: avvistato drone in azione

Napoli, avvistato drone in azione: consegna di cellulari attraverso una finestra del padiglione Avellino del carcere di Poggioreale
“Nella tarda serata del 7 gennaio, ancora un episodio grave che mette in luce le vulnerabilità della sicurezza nei nostri istituti penitenziari”. Lo denuncia Raffaele Serra, dirigente per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Un drone è stato avvistato mentre consegnava due telefoni cellulari attraverso una finestra del padiglione Avellino dove sono ristretti detenuti in regime di Alta sicurezza del carcere di Poggioreale”, prosegue. “Dopo una perquisizione straordinaria nella cella del reparto Avellino, sono stati rinvenuti altre tre cellulari, tre cavetti e due caricabatterie”, prosegue Serra, che rivolge il plauso al personale di Polizia Penitenziaria di Napoli Poggioreale per la brillante operazione. “L'episodio, che testimonia il crescente utilizzo di tecnologie avanzate per eludere i controlli, rappresenta una seria minaccia alla sicurezza interna e al lavoro del personale di Polizia Penitenziaria”, conclude. Tiziana Guacci, segretario regionale del SAPPE, denuncia con forza questa ennesima violazione, “che evidenzia l'urgenza di dotare gli istituti penitenziari della Regione di strumenti tecnologici all'avanguardia per contrastare fenomeni come questi. La sorveglianza attuale, basata su risorse ormai insufficienti, non è in grado di fronteggiare l’evoluzione delle tecniche di contrabbando, mettendo a rischio l'ordine e la sicurezza degli istituti della Campania. È intollerabile che episodi del genere continuino a verificarsi senza una risposta adeguata e tempestiva da parte delle istituzioni regionali competenti. Servono investimenti concreti per sistemi di rilevamento e contrasto dei droni, oltre a un aumento dell'organico campano del personale di Polizia Penitenziaria, ormai ridotto all'osso”. Il SAPPE sollecita un intervento immediato da parte del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria di Napoli presso i competenti uffici del Ministero della Giustizia affinché vengano adottate misure straordinarie per garantire la sicurezza delle carceri italiane. "Non possiamo più permetterci che episodi di questo tipo diventino la norma. La sicurezza degli operatori, dei detenuti e dell’intera comunità è a rischio", affermano i sindacalisti, che assicurano come “il SAPPe continuerà a monitorare la situazione e a denunciare ogni tentativo di compromettere l’integrità degli istituti penitenziari, rinnovando il proprio impegno nella tutela dei diritti e della sicurezza della Polizia Penitenziaria”.
Il segretario generale del SAPPE Donato Capece evidenzia come anche quest’ultimo evento “conferma tutte le ipotesi investigative circa l'ormai conclamato fenomeno di traffico illecito a mezzo droni, fenomeno questo favorito anche dalla libertà di movimento dei detenuti a seguito del regime custodiale aperto e delle criticità operative attuali, in cui opera la Polizia Penitenziaria, con dei livelli minimi di sicurezza” e, nell’esprimere “il compiacimento del SAPPE al personale del Reparto di Polizia Penitenziario di Poggioreale”, evidenzia essere “indispensabile investire sulla formazione del personale nonché sulle dotazioni individuali e di reparto, affinché la Polizia Penitenziaria sia messa nelle migliori condizioni per poter assicurare allo Stato quello che forse è il più importante compito istituzionale affidatogli, cioè garantire l’ordine all’interno degli istituti di prevenzione e di pena, tutelandone la sicurezza, a tutto beneficio della collettività libera”. 
(Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE)



Inserito da Golfonetwork giovedì 9 gennaio 2025 alle 13:19 -

Lettera aperta Al Prefetto e Sindaco di Avellino

Egregi Rappresentanti delle Istituzioni avellinese
Questa Organizzazione Sindacale, vuole farVi notare, ulteriormente, alcune problematiche già inviate alle SS. LL., ma mai prese in considerazione come se i problemi dei cittadini avellinesi non sono importanti.
1) DISABILITÀ. È NECESSARIA PIÙ ATTENZIONE E MENO ARROGANZA.
Abbiamo ricevuto varie segnalazioni in merito alle barriere architettoniche che sono una vergogna. Offendono la personalità e la dignità di coloro che non possono deambulare autonomamente e, quindi, costretti ad usare sedie a rotelle o stampelle per aiutarsi a muoversi nella giungla delle barriere architettoniche ancora presenti sul territorio.
Le Istituzioni, hanno fatto controlli negli esercizi pubblici se i bagni sono predisposti per i disabili? Probabilmente mai controllati ne dall' ASL competente né dalle forze di polizia locale.
Forse in troppi non riflettono che a chiunque può capitare di essere colpito da un incidente stradale o da malattia come la SLA e diventare disabile.
I relatori di questa comunicazione, da sempre, sono al fianco di questi cittadini che hanno il sacrosanto diritto di vedersi riconoscere la loro condizione di cittadini come gli altri e non farli rimanere indietro perché hanno una disabilità motoria. A volte sembra che vengono considerati ingombranti, persone da evitare o avere, nei loro confronti una stupida e sciocca commiserazione e, poiché danno fastidio, si sentono in diritto di dire "abbiamo altro da pensare"
2) MORTE SOLITARIA.  NON È PIU' RINVIABILE UNA "MAPPA DEL BISOGNO".
Il problema della solitudine e dell'emarginazione anche nella provincia di Avellino, è purtroppo, una realtà con la quale confrontarsi. Troppe volte anziani, malati e bisognosi vivono soli e non hanno alcuna rete parentale di sostegno, hanno pensioni da fame e di una badante, nemmeno a parlarne. Sorge spontanea una domanda: chi si interessa di loro, dei loro bisogni, della loro solitudine?
I relatori, ad ogni sindaco pro-tempore, hanno chiesto la realizzazione di una "Mappa del Bisogno" per proteggere gli anziani soli che non hanno famiglia o parenti che non si interessano dei propri genitori. Ogni comune dovrebbe essere capace di vegliare, attraverso i propri Assistenti Sociali, gli anziani a rischio per evitare di trovarli dopo molto tempo dalla loro morte all'interno della propria abitazione in avanzato stato di composizione.
3) Cimitero di Avellino
Il cimitero avellinese viene costruito nel 1818 ed a causa del sisma del 1980 le colonne dell'ingresso del cimitero sono state danneggiate e, da allora, sono rimaste imbragate alla meglio ma mai hanno avuto la restaurazione è una vergogna!! Tanto i defunti non si lamentano ma i loro familiari rischiano ogni volta che attraversano l'ingresso per accedere al cimitero, speriamo che non ci rimangono e restano a fare compagnia ai loro cari defunti.
4) Via Cavour carreggiata ristretta
Le modifiche apportate sulla via Cavour (carreggiata ristretta) vedasi aree riservate a parcheggio veicoli e pista ciclabile). Tale restringimento della carreggiata è un pericolo per i veicoli in transito che si incrociano. A tal riguardo si richiama quanto in materia è stabilito dal Codice della Strada: "le aree destinate al parcheggio veicoli devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati, non ostacolino lo scorrimento del traffico".
5) Trasparenza
In merito alle delibere, i relatori, chiedono più trasparenza per rendere sempre più visibili le delibere comunali dal momento che sono atti pubblici che le più delle volte riguardano i cittadini di Avellino. Tale richiesta è stata più volte fatta al precedente Sindaco Festa ma mai presa in considerazione, in merito si richiama la nota nr.101/SN/24 del 22 gennaio 2024 inviata a mezzo PEC all'Ufficio protocollo del Comune di Avellino.
I relatori della missiva
Dr. Gennaro Sannino
Segretario Nazionale del Libero Sindacato Polizia
Dr. Antonio de Lieto
Segretario Generale della Federazione Sicurezza e Difesa


Inserito da Golfonetwork martedì 31 dicembre 2024 alle 13:00 -

Nominato il primo Garante Nazionale della disabilità



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Inserito da Golfonetwork lunedì 30 dicembre 2024 alle 18:56 -

Infrastrutture. FdI: Interrogazione a Salvini su lavori Galleria Passo del Lupo

“La Galleria Passo del Lupo è un tratto stradale fondamentale, poiché collega tre Regioni: Puglia, Campania e Molise. Dal 2018, a causa dei continui lavori di manutenzione di Anas, la Galleria è spesso soggetta a chiusure che si ripercuotono sul traffico danneggiando la popolazione e le attività economiche locali. Finora sono stati impiegati sei anni di lavori per operare su 500 metri, considerando che per completare la Galleria mancano ancora 900 metri, le previsioni sui disagi futuri sono molto scoraggianti. Sembra, infatti, che molte aziende che avevano investito in quest’area stiano considerando di chiudere la propria attività. Nel settembre scorso, durante un incontro a Foggia tra i sindaci dei comuni interessati e i vertici Anas, era stata convenuta la necessità di evitare ulteriori chiusure se non dopo la realizzazione di un percorso alternativo. A quasi quattro mesi da quell’incontro, chiediamo al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, quali iniziative intenda prendere per garantire la continuità del traffico nella Galleria Passo del Lupo e se non ritenga opportuno intervenire presso Anas per accelerare i lavori di manutenzione e la creazione di un bypass temporaneo al fine di minimizzare l’impatto negativo sull’economia locale”.
Lo dichiarano, in una nota congiunta, i senatori di Fratelli d’Italia Anna Maria Fallucchi, Domenico Matera e Costanzo Della Porta.
(Ufficio stampa Fratelli d'Italia)

Inserito da Golfonetwork sabato 28 dicembre 2024 alle 17:44 -

Campania. Iannone (FdI): Centrodestra unito con disponibilità di nomi autorevoli

“C’è grande consapevolezza che l’unità del centrodestra e’ il presupposto per mettere in campo un’alternativa vincente che porti fuori la nostra Regione da dieci anni di fallimento di De Luca, PD, diversamente deluchiani e diversamente PD. Le disponibilità di candidatura del Vice Ministro agli Esteri Cirielli, dell’Europarlamentare Martusciello e del Deputato Zinzi sono indicazioni politiche autorevoli e sarà il livello nazionale a compiere la scelta. Fratelli d’Italia ritiene che per storia politica, completezza di profilo ed esperienza professionale il nome migliore sia quello del Vice Ministro Cirielli ma siamo pronti a sostenere colui che sarà ritenuto sintesi di coalizione. Intanto reputo importante mettersi a lavoro con tutte le componenti partitiche  di centrodestra per stilare un programma serio e credibile che sia il Vangelo di tutta la coalizione. Subito dopo la breve pausa natalizia occorrerà vedersi affinché tutti i Partiti possano fornire i loro contributi in materia di sanità, trasporti pubblici, ambiente, turismo, infrastrutture, lavoro e sviluppo, politiche per i giovani, lo sport e il sociale. E’ fondamentale poi confrontare il nostro progetto con associazioni di categoria, ordini professionali ed enti dotati di autonomia funzionale. Non più propaganda ed autoreferenzialita’ alla deluchiana maniera ma confronto con chi è la lente per leggere i bisogni veri del territorio: dalle grandi aree urbane ai piccoli comuni, dalla costa all’interno”. Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito in Campania.
(Fratelli d'Italia)



Inserito da Golfonetwork venerdì 27 dicembre 2024 alle 19:05 -

Nisida, tentano la fuga dal carcere minorile due detenuti

Nisida, tentano la fuga dal carcere minorile due detenuti nordafricani. La denuncia del Sappe.
Due detenuti di origine marocchina hanno tentato di evadere, lo scorso 20 dicembre, dal carcere di Nisida. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria per voce del vicecoordinatore regionale campano del settore minorile Sabatino De Rosa. “Scattato l'allarme”, prosegue, “sono subito partite le ricerche e uno dei due é stato subito ripreso, nascosto su di un palo posto nelle vicinanze del cosiddetto Terzo Reparto, che gli avrebbe permesso di scavalcare il muro di cinta, mentre l'altro detenuto, dopo circa 30 minuti, è stato ritrovato quasi alle pendici dell'isola, che si nascondeva tra la boscaglia ormai sempre più incolta che avvolge l'isola”. Netta la denuncia del SAPPE: “É evidente che ormai la catena di comando dell'IPM napoletano non é più al passo con le problematiche e le difficoltà che attanagliano l'IPM. Ormai da troppo tempo a Nisida si pratica una gestione del personale totalmente distante da quello che dovrebbe essere il regolare impiego del personale nel rispetto del grado che si riveste e del ruolo che si dovrebbe ricoprire e questo genera una forte demotivazione tra il personale. Un plauso al personale di Polizia Penitenziaria intervenuto che è riuscito ad evitare una duplice evasione, ma l’inerzia che constatiamo incomincia a far credere che sarebbe il caso che lo stesso Dipartimento della Giustizia minorile e di Comunità pensasse di avvicendare il direttore del carcere minorile, lì da 25 anni.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime vicinanza e solidarietà ai poliziotti penitenziari di Nisida ma denuncia “il fallimento del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità: il DGMC è nato per rispondere all’esigenza legittima di interventi specifici nella cosiddetta esecuzione penale esterna. Tanto che diversi anni fa le competenze degli UEPE sono passati al DGMC nell’ottica di una specializzazione di tale dipartimento nell’intervento sulle misure alternative. Per assolvere ai suoi compiti e attivare interventi di natura preventiva nel settore del disagio minorile, il DGMC prevedeva servizi innovativi quali i Centri di Prima Accoglienza e i Centri Diurni Polifunzionali.  Qualche anno fa, tuttavia, alcuni CPA sono stati soppressi o annessi e oggi ci si rende conto dell’errore di una simile determinazione, che noi come SAPPe abbiamo osteggiato fino all’ultimo, giacché se ne richiede a gran voce la loro riapertura. Tutto ciò ha provocato come conseguenza quella della creazione di un clone del DAP con la gran massa di energie impegnate nel controllo di 500 minori detenuti confermando il carcere dei giovani adulti fino al compimento del 25° anno di età, questa è una delle ragioni principali dell’attuale ingovernabilità delle carceri minorili. Inoltre, qualche settimana fa, la bozza di Decreto del Ministro della Giustizia ha soppresso molti Centri Diurni Polifunzionali, unico presidio, in parecchie realtà, di intervento sul malessere giovanile”. “Peraltro”, aggiunge il leader SAPPE, “da qualche tempo, si sente parlare della riapertura delle comunità chiuse, non molto tempo fa, perché esageratamente onerose, totalmente fuori controllo e affidate, non al Corpo di Polizia Penitenziaria ma a privati in convenzione con specifici e costosi contratti. Se non si tiene nel debito conto la professionalità dei Baschi azzurri nessun servizio e nessuna sperimentazione potrà avere la benché minima possibilità di successo! In più, l’aver distolto energie per fare quello che il DGMC non è in grado di fare, ossia gestire strutture detentive con modalità che non tengono conto del modificarsi dei minori detenuti, ha distolto energie e risorse all’area extramoenia”. “Il che è, per noi”, conclude Capece, “concausa del sovraffollamento carcerario” e per questo torna a chiedere provvedimenti al Ministero della Giustizia.
(Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE)




Inserito da Golfonetwork domenica 22 dicembre 2024 alle 11:31 -

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