Una delegazione di Mare Libero incontra il sindaco di Sapri
Una delegazione di Mare Libero incontra il sindaco di Sapri
Una delegazione di attivisti di Mare Libero (associazione nazionale che esiste dal 2019 e che ha fra i soci fondatori un'abitante a Sapri) ha finalmente ottenuto un primo incontro col sindaco di Sapri. Scopo dell'incontro, nell'intento dei richiedenti, era la richiesta di coinvolgere tutta la cittadinanza (legittima proprietaria e beneficiaria dei beni comuni) nelle scelte che riguardano appunto l'utilizzo delle spiagge (piano spiagge-PUA, percentuale e dislocazione delle spiagge libere e selezione di quelle da poter essere messe a gara per poi essere date in concessione, criteri equilibrati e durata per la messa a gara delle concessioni, eccetera) e l'invito a portare le spiagge libere al 50 per cento del totale. La delegazione ribadiva che bene comune non significa che è di totale e libera disponibilità dell'istituzione comunale e che la cittadinanza tutta vada coinvolta nelle decisioni che la riguardano (e che spesso possono danneggiarla). Il sindaco ha assicurato che il 30 per cento di spiagge è comunque libero, ma un attimo dopo è venuto il vicesindaco con delega al demanio e ha sostenuto che addirittura oltre il 50 per cento è spiaggia libera. A sostegno della perplessità di Mare libero su tale eccessiva percentuale, si è obiettato che le spiagge di Sapri sono così strette che teoricamente non dovrebbero proprio ospitare lidi, non potendo assicurare la distanza di cinque metri dalla battigia, e che comunque le poche spiagge libere sono davanti allo scolo dei canali o in luoghi difficilmente raggiungibili. Il sindaco ha poi sostenuto che le concessioni sono regolari perché c'è stata la pubblicità degli atti. La delegazione ha mostrato sincero stupore a questa affermazione, ha chiesto chiarimenti, poiché essendo in possesso di diversi atti concessori sa che questi sono tutti di proroga delle concessioni e non esito di messa a gara; forse "pubblicità degli atti" è la loro pubblicazione a posteriori sull'albo pretorio, ma non è sinonimo di evidenza pubblica di una messa a gara. In merito allo smantellamento dell'area ex AGIP sindaco e vicesindaco assicurano che la spiaggia che se ne ricaverà sarà libera ed andrà ad ampliare la spiaggia libera di Santa Croce. In riferimento al più che raddoppio dell'estensione dei singoli lidi il sindaco fa presente che avviene per ripristino dei metri quadri chiesto dal concessionario per compensare l'erosione costiera. Mare Libero giustamente obietta che così i fruitori di spiagge libere ci rimetterebbero due volte: dall'erosione (che colpisce anche le spiagge libere) e dalla sottrazione che subirebbero per ripristinare i metri quadri ai concessionari.(Infatti l'articolo 145 del codice della navigazione non autorizza i comuni ad ampliare le concessioni a danno delle spiagge libere, ma quando il bene oggetto di concessione demaniale marittima si restringe per cause naturali ma ne è ancora possibile l'utilizzo, la pubblica amministrazione HA L'OBBLIGO DI RIDURRE IL CANONE AL CONCESSIONARIO). A specifica domanda su quale percentuale degli oneri demaniali competa al comune di Sapri, sia il sindaco che il vicesindaco assicurano che nessuna percentuale ricavano dal demanio sui canoni pagati dai concessionari. Se abbiamo capito o decodificato male chiediamo al sindaco di correggere là dove abbiamo capito o decodificato male, sempre confidando che i fruitori di spiagge libere in futuro vengano trattati almeno come gli affittuari delle stesse, vengano coinvolti finalmente nelle scelte sui beni comuni e possano godere liberamente della metà delle spiagge comunali. (Mare Libero)