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Il Colonnello pilota Massimo Anedda entra in ausiliaria
Il Colonnello pilota Massimo Anedda entra in ausiliaria
Il Colonnello pilota Massimo Anedda, dopo 40 anni di servizio attivo, entra in ausiliaria.
Il suo racconto di una “vita vissuta con la testa fra le nuvole e i piedi per terra!” ...e un esempio per le giovani leve, di come una “passione” possa trasformarsi in “professione!”

Dopo 40 anni di servizio, il Tenente Colonnello Massimo Anedda, punta di diamante del Servizio Aereo della Guardia di Finanza e Comandante delle “Volpi” della Sezione Aerea (elicotteri) di Pisa, lascia il servizio attivo con alle spalle un maturato di ben 36 anni, trascorsi a volare con la testa tra le nuvole. Ha appeso il casco, la tuta di volo, il brevetto di pilota-istruttore al chiodo, entrato a far parte della “riserva”. Nel corso della sua intensa attività operativa, tante le missioni e i voli di trasferimento effettuate da un capo all’altro dello Stivale a bordo del suo “uovo” volante (nomignolo, attribuito al Breda-Nardi NH-500MC). Tra le location in cui ha fatto scalo, figura anche la “Città della Spigolatrice”, quando all’epoca (2016) questa disponeva di una efficiente Base Appoggio Elicotteri per la Linea Volo Guardia di Finanza con tanto di hangar e due piazzole di atterraggio ed un palo anemometro per misurare la direzione e intensità del vento, asservita e gestita dalla locale Tenenza, che fu costruita nel 1954 come “appendice” operativa della Sezione Aerea di Napoli e che fu la “prima” Sezione Aerea del Corpo a essere costituita sull’Aeroporto di Napoli/Capodichino con lo scopo di contrastare il contrabbando di “bionde” (sigarette). Tale Base Appoggio, attraverso l’approvvigionamento di carburante avio ai “canarini” (così appellati per la loro livrea giallo-yellow) Agusta/Bell 47J Sioux (elicottero da pattugliamento caratterizzato da una trave di coda in struttura tubolare nuda realizzato nel 1971 dall’Azienda Italiana Agusta su licenza dell’americana Bell) cui fecero seguito i Super Alpino e Ranger (caratterizzati dalla trave di coda carenata, motore potenziato e carrello a pattino fornito di 4 ruote per facilitarne il trasporto dalla piazzola d’involo/atterraggio al riparo in hangar) aumentò il raggio di esplorazione aerea integrata con il dispositivo navale. Per la cronaca, nonostante la ferma opposizione da parte di cittadini, aficionados del volo e la locale Associazione Arma Aeronautica, la Base Appoggio Elicotteri Guardia di Finanza di Sapri, costruita nel febbraio 1954, venne demolita in un freddo mattino nel dicembre 2018 ad opera dell’allora Amministrazione comunale in carica Del Medico, per far posto “al nulla!”. Ma non è tutto! Anedda, Comandante delle "Volpi" della Sezione Aerea di Pisa, prima di lasciare il servizio attivo, ha effettuato diverse sortite in territorio campano. Rischierato col suo Agusta MCH-109 “Nexus”, sull’avio superficie della Sezione Aerea di Napoli/Capodichino, sia come istruttorre che come pilota operativo, ha eseguito sia il monitoraggio di numerosi comuni del salernitano e del napoletano, dove ha eseguito attività di controllo e di polizia ambientale con missioni mirate alla “Terra dei fuochi”. Dopo 40 anni di servizio nella Guardia di Finanza, Anedda ha salutato la “passione” per il volo (ne ha trascorsi 36 con la testa fra le nuvole), che ha trasformato in “professione” (pilota/istruttore di elicottero militare), ma non ha dismesso quella sua insaziabile voglia di spendersi nel sociale per il bene della collettività! Da neo pensionato Anedda, non vuole che il suo vissuto storico, il background accumulato in questi 40 anni, la sua esperienza vada persa! Fermamente intenzionato a spendere le energie residue a favore di altre Istituzioni, Associazioni e Collettività! Nella mattinata di giovedì 21 marzo presso l’hangar ove ha sede la Sezione Aerea Guardia di Finanza di Pisa ha avuto luogo una toccante cerimonia, con a seguire un momento conviviale con il quale si è festeggiato l’avvicendamento al vertice della catena di comando delle Volpi della Sezione Aerea di Pisa tra il Tenente Colonnello pilota Massimo Anedda cedente e il Capitano pilota Damiano Andrulli (suo secondo) subentrante. Contestualmente, Anedda (60 anni) e 40 anni di servizio nell’Istituzione, si è congedato dalla famiglia delle Volpi delle Fiamme Gialle ed è entrato a far parte della “riserva”.
Ricco e autorevole il parterre delle autorità intervenute. Solo per citarne alcune: il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno, Tenente Colonnello pilota Nicola Navarra, il personale del Reparto Volo (ufficiali e truppa), il Comandante del Comando Operativo Aeronavale Guardia di Finanza di Pratica di Mare (Roma), in acronimo COAN, Generale di Brigata Joselito Minuto, il Comandante della 46° Aerobrigata Aerea Trasporti di Pisa dell’Aeronautica Militare Italiana Generale di Brigata Giuseppe Addesa, il Comandante Provinciale Guardia di Finanza di Livorno, Pistoia e Lucca, Colonnello t.St Cesare Antuofermo, il Comandante Centro Addestramento Paracadutismo Esercito Italiano Brigata Paracadutisti “Folgore”, colonnello Antonio D’Agostino, il Direttore del CISAM (Centro Interforze Studi Applicazioni Militari) Contrammiraglio Mauro Galliussi, il Direttore del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), Dott. Ingegnere Ottavio Zirilli, familiari, amici e ospiti delle varie Forze Armate di stanza a Pisa e Roma unitamente ai Comandanti dei Reparti Navali dipendenti. Nel corso della cerimonia Anedda, ha rivolto espressioni di vivo apprezzamento nei confronti del personale alle sue dipendenze, per la professionalità e l’impegno dimostrati nell’espletamento delle specifiche attività di servizio, Protezione Civile, Soccorso (Search and Rescue), effettuate in cooperazione col Reparto Soccorso Alpino delle Fiamme Gialle di Abetone Cutigliano. Nel corso della cerimonia, il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno, Tenente Colonnello pilota Nicola Navarra ha rivolto parole di apprezzamento all’indirizzo del collega pari grado Anedda, che ha ringraziato per l’attività svolta, non solo nei sette anni di comando alla Sezione di Pisa, ma per l’intera carriera svolta nel Servizio Aereo della Guardia di Finanza, in qualità di istruttore di volo e dei vari Reparti che ha diretto, a tutela della legalità e della sicurezza economico-finanziara. Quindi ha formulato i migliori auguri al subentrante Capitano Andrulli, per il prestigioso incarico.
Ma chi è il Comandante Massimo Anedda? È presto detto! Il Tenente Colonnello pilota Massimo Anedda, Laurea in Scienze dell’Amministrazione, è un ufficiale gentiluomo delle Fiamme Gialle che ha fatto della passione per il volo la sua professione e stile di vita! Per i non addetti ai lavori stiamo parlando di un ufficiale che ha diretto e formato intere generazioni di Volpi della Guardia di Finanza (Linea Volo); con alle spalle un eccellente bagaglio di esperienza e professionalità. Prima di atterrare a Pisa, ha operato intensamente in territorio siciliano. Comandante della Sezione Aerea di Palermo, si è distinto per varie missioni di soccorso finalizzate alla ricerca e salvataggio di persone: la prima delle quali, risale al 1991. Siamo in Calabria, per l’esattezza sul Monte Pollino, con particolare sprezzo del pericolo e abilità in alta quota, in condizioni ambientali “difficili”, individuava, soccorreva e traeva in salvo, una persona isolata. Questo non è stato che il primo di una lunga serie di salvataggi operati in circa 4.000 ore di volo, come ad esempio, quando l’otto ottobre 1993, a seguito di un violento nubifragio che si abbattè sulle Province di Pisa e Livorno, causando ingenti danni, allagamenti e isolando le diverse frazioni, un allora giovane Brigadiere pilota Massimo Anedda, ai comandi del suo piccolo ma versatile NH-500 MC (ribattezzato “uovo volante”, per la sua caratteristica forma), individuò e trasse in salvo due ragazzi che si erano riparati sul tetto della loro utilitaria in balia della corrente. L’anno successivo (1994) nel corso di una missione di volo operativa di ricerca natanti al largo della costa toscana, captò un disperato segnale radio “may day” (S.O.S.), lanciato dal motoryacht “Fair Way” in avaria al largo dell’isola Gorgona, in procinto di affondare. Col suo piccolo elicottero fece prontamente rotta sul punto da cui era partita la richiesta di aiuto, coordinando le operazioni di soccorso che portarono al salvataggio dell’intero equipaggio. Durante l’alluvione del giugno 1996 in alta Versilia-Garfagnana concorse alle operazioni di soccorso alla popolazione locale effettuando molteplici sortite (missioni di volo) grazie alle quali vennero evacuate e poste in salvo 162 persone, tra il plauso del Capo dello Stato e il riconoscimento della popolazione locale. La sera del 9 ottobre 2007, libero dal servizio dando prova di non comuni doti di coraggio, altruismo, determinazione ed alto senso del dovere, interveniva in soccorso di una persona vittima di aggressione a mano armata. Immediatamente dopo si poneva all’inseguimento del malvivente responsabile dell’aggressione bloccandolo, disarmandolo e infine assicurandolo alla Giustizia. Il 13 giugno 2014, Comandante delle Volpi di Palermo e capo equipaggio, dopo vari sorvoli e perlustrazioni sulla città di Palermo e sul Monte Pellegrino, riuscì a individuare una persona dispersa. Dal 2013 al 2016, in qualità di Comandante della Sezione Aerea di Palermo, ha partecipato a numerose missioni “Frontex” con vari rischieramenti operativi sull’isola di Lampedusa, che gli hanno fruttato il distintivo per l’impegno e l’impiego in operazioni Frontex svolte dalla Guardia di Finanza. Successivamente, si è distinto nella lotta ai reati ambientali, coordinando e dirigendo, le complesse indagini ai fini del controllo e repressione di reati e violazioni in materia ambientale in Toscana (Operazione “verde-azzurro” e “green-fox”), Liguria e Sicilia. Attività, che portavano al sequestro di oltre 25.000 tonnellate di rifiuti speciali e tossici nocivi e al sequestro di intere aree e la denuncia di oltre 110 persone. A questo va aggiunto il sequestro operato in flagranza di reato della motonave “Valsesia” che sversava idrocarburi in mare al largo di Rosignano Solvay. Dulcis in fundo, in occasione dell’incendio sul Monte Serra a Pisa, il Comandante Anedda ha personalmente coordinato e diretto le attività di volo diurne e notturne partecipando alle relative attività facendo salire a bordo del suo elicottero, Prefetto, Procuratore Capo di Pisa e il Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente, che lo hanno ringraziato per la sua disponibilità e professionalità! Inoltre, ha collaborato alla formazione del personale della Croce Rossa Italiana organizzando una familiarizzazione sulle tecniche di imbarco e sbarco in sicurezza da elicottero in caso di trasporto a bordo di traumatizzati.
Nel corso degli anni, si è reso promotore di eventi e manifestazioni a scopo benefico, volte a sensibilizzare e coinvolgere le Istituzioni, come: le raccolte benefiche a favore dei più bisognosi, Babbo Natale solidale (pianificato dal 2013 al 2016) quando era a capo della Sezione Aerea di Palermo. Risale a quel periodo l’invito ai bambini di alcune case famiglia e la raccolta fondi da destinare alla Fondazione del missionario laico, Biagio Conte. Dal 2017, ha collaborato e supportato la Scuola Italiani Cani Salvataggio, attraverso la formazione di unità cinofile SICS, formate alle specifiche procedure di imbarco e sbarco dall’elicottero. Nel 2018, è stato premiato a Firenze dal presidente SICS, per l’importante contributo fornito alla causa. Sempre in quell’anno in occasione del 60° Anniversario dell’istituzione della storica Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pisa, di concerto con il giornalista e storico, dott. Paolo Farina, ha dato alle stampe un’opera, che narra la storia del Reparto dal 1958 al 2018, frutto di un’appassionante ricerca storica di dati e fotografie, che rievoca la memoria delle operazioni di soccorso, fatti e vicende, accadute in Regione Toscana, che ha visto impegnati equipaggi ed elicotteri delle Fiamme Gialle pisane. Le eccellenti doti professionali, unite a quelle umane e ai sentimenti che trovano radice nella sua formazione cristiana, nel 2009 gli sono valsi il titolo di Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Dai nobili sentimenti che manifesta nella quotidianità alla pronta collaborazione di forme di solidarietà ed altruismo, trovano fondamento le iniziative che recano la sua griffe, quali: il “Babbo Natale solidale”, “Volere volare sopra il pregiudizio”, “il calendario delle Volpi” a favore di Associazioni di disabili del territorio e Fondazioni, come Stella Maris. Si segnala inoltre la fattiva collaborazione con Enti e Associazioni operanti nel sociale: Pubblica Assistenza Toscana, ANPAS, Croce Verde di Lucca, le Confederazioni delle Misericordie della Provincia di Pisa. Nel 2022, è stato nominato accademico di Marina dei Cavalieri di Santo Stefano durante una bella cerimonia a Palazzo dei Dodici (Pisa). Infine, il 7 agosto 2022 in qualità di Comandante della Sezione Aerea delle Volpi pisane, era in volo ai comandi del suo AB-412CS-SEM “Grifone” quando veniva allertato e coinvolto nella ricerca di 2 alpinisti e 4 escursionisti che si erano dispersi durante l’escursione alla sommità della montagna. Il Comandante Anedda operati vari passaggi con l’ausilio delle sofisticate dotazioni di bordo, individuava i sei “dispersi” in un ambiente impervio dal quale li traeva in salvo con l’ausilio del verricello. Il salvataggio è stato reso possibile grazie all’esperienza, professionalità e manualità acquisite durante i vari rischieramenti sulle diverse Sezioni Aeree, in qualità di pilota operativo e comandante pronto all’impiego che dopo gli ha permesso di conseguire la “Combat Ready” cioè la capacità operativa notturna e l’abilitazione al volo strumentale (IFR) e acquisire il brevetto di pilota-istruttore sulle seguenti macchine: Breda Nardi NH-500MC (coda a V) e NH-500MC (coda a T), nelle versioni con pattini e pattini forniti di galleggianti (in gergo tecnico chiamati “scarponi”), l’Agusta A109AII, l’Agusta MCH-109A “Nexus”, l’Agusta/Bell AB-412CS-SEM “Grifone” sulle quali ha maturato oltre 4.000 ore di volo e conseguito diverse abilitazioni!
Comandante Anedda, come può una passione per il volo, maturare nel tempo fino a trasformarsi in professione? “Il mio approccio con il volo è iniziato molto presto! Avevo solo 17 anni, quando conseguii il brevetto di pilota di 1°classe presso l’Aero Club di Siena Ampugnano. Poiché all’epoca non avevo ancora la patente di guida (che ho conseguito molto più tardi), ad accompagnarmi alle lezioni di volo all’Aero Club era mio padre! Di lì a breve, conseguii, anche il brevetto di 2°classe. Sentivo crescere dentro di me, giorno dopo giorno, la passione per il volo, da cui scoccò la “scintilla” in “professione”. Subito dopo aver conseguito il 2° brevetto, partecipai al concorso per entrare in Aeronautica; che non passai, per cui l’anno dopo riprovai con la Guardia di Finanza, che superai alla grande! Superai la selezione abbastanza facilmente, anche grazie ai punti ottenuti per i due brevetti di 1° e 2° classe.
Contestualmente, nasceva in quel periodo il “Servizio Aereo” il cui simbolo, era una volpe rossa in campo giallo. Entrato in Finanza (1988), venni spedito alla Scuola di Volo dell’Aeronautica Militare per elicotteri a Frosinone (72° Stormo), dove ho conseguito il brevetto di pilota militare di elicottero (1989). Quello stesso anno, presso il Centro Aviazione di Pratica di Mare ho conseguito la Capacità Operativa (“Combat Ready”) su NH-500MC che era stato ribattezzato col nomignolo di “uovo volante” per via della sua caratteristica sagoma a uovo; per via della sua estrema versatilità e manovrabilità, gli USA lo impiegarono largamente nella guerra in Vietnam! Conseguito il brevetto di pilota militare e la Combat Ready sull’NH500 MC venni aggregato al Reparto Operativo di Lamezia Terme dove operai per 3 anni; fu un periodo molto “caldo” caratterizzato da diversi sequestri di persona, di cui il più noto, quello di Cesare Casella! Partecipai a diverse sortite in Aspromonte! Successivamente, la seconda “assegnazione” fu la Sezione Aerea di Pisa dove sono stato circa 10 anni; prima da Maresciallo, poi vinto il concorso da ufficiale e raggiunta la laurea in Scienze dell’Amministrazione, iniziò la mia carriera di Comandante! Il mio primo comando, è stato in Liguria, a Genova, dove ho diretto la locale Sezione Aerea per più di 6 anni. Dopodichè, il Comando Generale, vuoi anche per il mio background appreso, mi destinò a Roma, dove ho diretto la Sezione Corsi. Conseguito il brevetto da istruttore, mi sono occupato della formazione dei piloti freschi di brevetto, destinati al neo Servizio Aereo. Ho quindi assunto il comando della Sezione Addestramento Elicotteri e successivamente, ho diretto (4 anni) il Centro Aviazione. Sono stato nuovamente trasferito alla Sezione Aerea di Palermo, che devo dire è stata un’esperienza molto bella e performante dal punto di vista operativo, essendo che la Trinacria (Sicilia) è una grande circoscrizione! Purtroppo lì ho avuto modo di vedere anche tanti “drammi”, essendo stati rischierati più volte a Lampedusa, dove abbiamo svolto diverse sortite ed eseguito un’accurata attività di monitoraggio, pattugliamento, ricerca e soccorso in mare (in inglese, Search and Rescue), eseguito operazioni aeronavali anche abbastanza importanti! Dopo Palermo, sono rientrato a Pisa, dove ho assunto il comando della locale Sezione Aerea delle Volpi e concluso la mia carriera operativa! Quello di Pisa, è un Reparto abbastanza grande e importante! Qui, ho effettuato la transizione su una nuova macchina: il “169” e abilitato il Reparto che ancora non lo era, all’uso del verricello, diventando di fatto, la prima Sezione Aerea ad esserlo! Abilitato a operare, sia sul mare che in montagna! Questo per me, è una gran bella soddisfazione! Altra grande soddisfazione, è stato poter celebrare da Comandante i primi 60 anni di Costituzione del Reparto Volo di Pisa (2018), curando tutto fin nel più piccolo dettaglio; ciò ha contribuito alla perfetta riuscita della manifestazione. Vuoi per come ho organizzato e curato l’intero cerimoniale, che per le mie innumerevoli attività operative, ho avuto la fortuna di venir proposto dalla Prefettura di Pisa per essere insignito dell’Ordine di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, che per me, è motivo di grande soddisfazione e gratificazione! Ho concluso la carriera, col grado di Tenente Colonnello e il giorno dopo, con quello da Colonnello della riserva, essendo che da Noi, si va in pensione, con il grado successivo! Da pensionato, avendo tanto tempo libero da spendere, mi dedicherò soprattutto a quelle cose che da pilota militare ho trascurato e che ora che sono in riserva potrò fare: operare nel sociale. Ciò non di meno, non dimenticherò mai il mio vissuto umano di pilota militare, infatti oggi il Servizio Aereo della Guardia di Finanza rappresenta un’eccellenza in campo nazionale e a livello europeo avendo avuto l’onore e il piacere di pilotare macchine eccezionali, come: NH-500MC (coda a V) con e senza galleggianti e l’NH-500MC (coda a T) con e senza galleggianti che in gergo aeronautico sono chiamati scarponi, l’A-109AII, l’MCH-109A “Nexus”, l’AB-412CS-SEM “Grifone”, l’AW-169M, l’AW-139, il Leonardo ATR 72 MP (Marittimre Patrol), e “istruttore” su tutte le macchine”.
Ci descrive qualche evento positivo e qualcuno negativo della sua carriera di pilota militare? “Ce ne sono stati così tanti, sia dell’uno che dell’altro, che non so dove cominciare! A mare abbiamo effettuato una nutrita attività di Ricerca e Soccorso (in inglese Rescue & Search) per via delle tante richieste d’intervento che ci sono pervenute per eventi importanti, emergenze e operazioni di addestramento. Tra gli eventi “negativi” c’è sicuramente l’addestramento all’utilizzo del “dilbert dunker”; quella volta, rischiai davvero tanto! Trattasi di un dispositivo di addestramento utilizzato dagli equipaggi di aerei ed elicotteri al fine di valutare e migliorare le loro capacità di uscire da una carlinga sott’acqua, dopo un’incidente. Mentre di episodi “belli” ce ne sono tantissimi!
L’ultima cosa che ho fatto per il sociale, pur vestendo la divisa, è stato aprire la Sezione Aerea a incontri con i bambini meno fortunati, il cosiddetto “Babbo Natale solidale”. Abbiamo collaborato, con la Stella Maris e portato in volo, previa approvazione della procedura dal Comando Generale la piccola Matilde in volo (2023) che aveva questo desiderio. Purtroppo, non c'è più! Ci ha lasciati lo scorso anno! Continuando, un altro episodio “bello” e inaspettato, è essere stato insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica, che per me è motivo di vanto e un grande onore! È stata una piacevole sorpresa! Per me il Lavoro è passione!” Comandante, mi permetta, si è dimenticato di citare un’altra sua creatura: “il calendario delle Volpi!” nato quando Lei dirigeva la Sezione Aerea di Palermo! “Ha perfettamente ragione! Ma “il calendario delle Volpi” cui Lei ha fatto giustamente riferimento, non è nato a Palermo, bensì al pari del “Babbo Natale solidale” è stato concepito ed è nato a Pisa! Quindi, l’ho esportato a Genova e da lì, a Palermo! Attraverso il calendario delle Volpi, ho voluto raccontare la “Storia” del Reparto Volo. In poche parole, si affianca al Calendario Storico della Guardia di Finanza e lo integra con la sua “specialità”. In che anno l’ha concepito? Cosa l’ha spinta? “Mi ha ispirato, la nostro attività, che è un Lavoro “particolare”, altamente specializzato! Ci sono molte persone, appassionate di volo che vogliono conoscerci! Quindi, questo era un modo per farci conoscere fuori, non soltanto come Guardia di Finanza ma come “specializzati” del Comparto Aereo! Un “biglietto da visita”, sui generis per far conoscere la nostra attività e aprire le porte del Reparto, a quelle persone che hanno il piacere di “conoscere” Noi e la nostra attività, i nostri mezzi, quello che facciamo!” Ho visto che si è fatto immortalare sulla sella di una Harley Davidson, è il mezzo che predilige per velocità e libertà dopo l’elicottero? “Si! Trattasi di una Harley Davidson non mia ma di un’amico che mi ha prestato, per farmi provare l’ebbrezza del vento sul viso! Anche se per me, il primo mezzo è, e rimane l’aereo, seguito dall’elicottero. Poi viene la macchina, ma molto più in là! Diciamo che la mia, è stata una vita vissuta con la testa fra le nuvole e i piedi per terra!” Cosa si prova a stare con la testa fra le nuvole quando si è lassù? Qual’è il pensiero più ricorrente? “Quando sei in volo operativo, i pensieri sono tutti per la missione! Specialmente se è una missione particolarmente impegnativa, del tipo: notturna, di soccorso o specializzata. Quando ci sono voli un pò più tranquilli, mi piace farmi pervadere dalla consapevolezza, che quello del pilota è il lavoro più bello del mondo! Librarsi in aria, con la testa fra le nuvole, arrivare a sfiorare le nubi, fino a poterle toccare con un dito, è davvero molto bello e appagante! È un’esperienza “unica” nel suo genere che offre relax e ti permette di gustare tutta la bellezza del volo, la bellezza di essere liberi fra le nubi, di giocare con esse. A volte, mi sembra di essere un’aquila che si volteggia libera in un mondo, libero da ogni sorta di legame. È bello guardare il mondo dall’alto in basso, scrutare dal cielo le persone che ci appaiono piccole; le vedi e ti rendi conto, che questo è un mondo bellissimo! Peccato, che una così gran bellezza rischi di essere sporcata da certe cose brutte che accadono nel mondo, vedi le guerre e quant’altro!”
Che cosa si lascia alle spalle e cosa porta con sé del suo lavoro di pilota? “Del lavoro di pilota, mi porto quei “valori”, che mi hanno permesso di crescere, sia come uomo che come Comandante e mi hanno permesso di assistere a una nuova “alba”: ossia l’evoluzione del Servizio Aereo della Guardia di Finanza, che quando mi sono arruolato era in fase larvale con il preistorico NH-500MC, e che a distanza di quasi 40 anni, ha avuto una crescita esponenziale! Oggi, come Forza di Polizia, siamo sicuramente il Servizio Aereo più performante rispetto alle altre Forze di Polizia sia come ala rotante che ala fissa, oltre che come uomini e mezzi, siamo numericamente e strategicamente presenti su tutto il confine dello scacchiere nazionale. Credo di poter ben affermare viste le macchine su cui operiamo, sempre più sofisticate, la preparazione e la nostra mission, di essere “secondi” solo all’Aeronautica Militare! Disponiamo e voliamo su macchine di ultimissima generazione, equipaggiate con software touch screen (monitor realizzato in modo da essere sensibile nei diversi punti, che consente di trasmettere informazioni, toccando il punto desiderato dei comandi, a un dispositivo digitale), il glass cockpit (cabina di pilotaggio in cui le informazioni e i parametri di volo, vengono presentati ai piloti in formato digitale su display anziché i tradizionali strumenti analogici), macchine altamente sofisticate e interconnesse, come l’AW-169M e AW-139 che tutto il mondo ci invidia! Macchine, che hanno strumentazione che ci permette di agganciare cellulari e trovare persone, sia in attività di polizia che in attività di soccorso, in funzione insi checker; che dire del GEA comunemente utilizzato per l’esplorazione aeromarittima, montato sul Leonardo ATR 72 MP (Marittime Patrol) altro gioiello aeronautico prodotto dalla Leonardo, che è una versatile macchina da esplorazione del bacino del Mediterraneo a dir poco eccezionale! Per non parlare del Comparto Aeronavale che oggi, è davvero un’eccellenza! Attualmente, la Guardia di Finanza come Forza di Polizia è unica al mondo! Così anche il Comparto Aeronavale, ha delle “caratteristiche” che lo rendono veramente invidiato dalle altre Forze di Polizia, perché siamo un’eccellenza! Sono andato via, non senza rimpianti, ma con la consapevolezza d’aver lasciato in eredità alle giovani leve, un Comparto molto evoluto sia dal punto di vista tecnico, che aeronautico, di sensori per missioni e anche di Arma!”
(Pino Di Donato)





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Inserito da Golfonetwork giovedì 11 aprile 2024 alle 19:35



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