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»Messaggio pubblicato martedì 4 luglio 2006 alle 12:42 |
Nome: Webmaster
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Città:
Golfo di Policastro
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Nazione:
Italia
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Sito web:
www.
| Indirizzo Ip: xxxxxx |
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uhm... vedo un potenziale innesco di flame ( www.it.wikipedia.org/wiki/Flame ). Se possibile evitiamo, grazie. |
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»Messaggio pubblicato martedì 4 luglio 2006 alle 12:40 |
Nome: biochip
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Città:
xxx
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Nazione:
xxx
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Sito web:
www.
| Indirizzo Ip: xxxxxx |
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nel deserto dove sorgerebbe larea 51 abita un rospo molto particolare:
IL ROSPO PSIKEDELICO DEL DESERTO DI SONORA di Albert Most estratto da "ROSPI PSICHEDELICI" edito da Nautilus
Il deserto di Sonora è una vasta area dai confini irregolari che si estende per circa 310.000 Km dal sud-est della California attraverso la parte meridionale dell Arizona spingendosi a sud fino a Sonora, Messico. Il deserto si eleva dal livello del mare fino a raggiungere oltre 1500 metri dove gli aridi bassopiani di mesquite e cresoto sono tagliati da canyon montagnosi di quercia e sicomoro. E una zona aspra in cui la temperatura può raggiungere i 60°C all ombra e la piovosità tocca appena i 127 mm annui. Uno degli abitanti più eccezionali del deserto di Sonora è il rospo indigeno, Bufo alvarius. Sebbene il genere Bufo comprenda più di duecento specie di rospi, il B.alvarius è lunica specie che vive esclusivamente nel deserto di Sonora. A differenza della maggior parte dei rospi, il B.alvarius è semi-acquatico e deve restare nelle vicinanze di una fonte sicura d acqua per poter sopravvivere. Di conseguenza, l habitat prediletto da questa specie è costituito dai canali di scolo dei fiumi e ruscelli permanenti del deserto di Sonora. Questo delicato ambiente desertico, come la maggior parte dei luoghi sulla terra, non è stato trascurato dall uomo nella sua costante opera di manipolazione della natura, ma abbastanza sorprendentemente, lo stile di vita semi-acquatico del B.alvarius ha coinciso piuttosto bene con i progressi dell uomo civilizzato. Più di un migliaio di anni fa, gli indiani Hokokam cominciarono a deviare il corso del fiume Gila per irrigare il suolo arido. Lavorando con bastoni e pietre, questa popolazione primitiva aprì la strada ad un sistema di coltura estensiva nel deserto. La loro originale rete di canali è stata estesa nei secoli ed ora irriga più di 1,5 milioni di acri del deserto di Sonora. Questo equivale ad irrigare regolarmente un area desertica pari a circa la metà dell estensione del Connecticut. L umidità dei terreni desertici soddisfa le sempre maggiori esigenze dell uomo e contemporaneamente fornisce una nicchia stabile nell ecosistema per il B.alvarius. Il B.alvarius è un animale notturno e resta tutto il giorno sottoterra, sfuggendo alle temperature estreme della superficie con una strategia di vita sotterranea. All imbrunire, questi rospi del deserto lasciano i loro anfratti nascosti e si riuniscono nelle zone umide vicino ai ruscelli e alle sorgenti, nei campi irrigati per l agricoltura o in stagni temporanei creatisi dopo forti piogge. La stagione dell accoppiamento, da maggio a luglio, è il periodo di maggiore attività per il B.alvarius. E possibile catturare facilmente rospi grossi e robusti al calar della notte munendosi di torcia e un sacco di stoffa. E la specie più grande di rospi nativi del Nord america; per quanto riguarda la lunghezza da grifo a podice, il B.alvarius deve raggiungere un minimo di 76 mm per la maturità sessuale, sebbene gli adulti in grado di riprodursi continuino a crescere fino a circa 18 cm di lunghezza. Questo abitante del deserto ha una costituzione robusta, con un corpo tarkiato ed una testa larga e piatta. La pelle è liscia e coriacea, coperta qua e la da protuberanze di un pallido color arancio, ed il suo colore può cambiare notevolmente dal marrone scuro all oliva o grigioverde. Il ventre è beige di solito privo di segni. Ci sono da una a quattro escrescenze bianche sporgenti agli angoli della bocca ma ciò che identifica inequivocabilmente il B. alvarius è la presenza di grandi ghiandole granulose sul collo e sugli arti. Le ghiandole granulose sono concentrazioni differenti di tessuti multicellulari. Quelle più sporgenti sono le due grosse ghiandole parotidi a forma di rene che si trovano, una per lato, sul collo sopra e dietro il timpano. Le ghiandole larghe e oblunghe sulla parte esterna di entrambe le zampe posteriori, tra il ginokkio e la coscia, sono dette femorali. In modo analogo, le tibiali sono lunghe ghiandole, o una fila di più corte, che si sviluppano in lunghezza dal ginokkio alla caviglia. Una concentrazione supplementare di queste ghiandole si trova su ognuno degli avambracci. Ognuna di queste ghiandole è formata da molti lobuli di forma ovale, che misurano circa 2 mm di diametro. Ogni lobulo è un unità ben distinta, con un canale che emerge dalla pelle come un singolo poro ben definito. Un doppio strato di cellule circonda ogni lobulo e funge da sintesi liberando un siero viscoso bianco - lattiginoso. Il veleno prodotto dal B.alvarius contiene uno spettro molto particolare e costante di amine biologicamente attive. La biosintesi delle amine è compiuta attraverso un sistema enzimatico regolato geneticamente. La via metabolica del B.alvarius è unica nel regno animale in quanto produce grandi quantità di derivati 5 - metossi - indolici. |
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»Messaggio pubblicato martedì 4 luglio 2006 alle 12:34 |
Nome: M
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Città:
M
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Nazione:
Italia
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Sito web:
www.
| Indirizzo Ip: xxxxxx |
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Vabbè...abbiamo capito...questo altro che lsd....!!! Sta fuori di brutto! |
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»Messaggio pubblicato martedì 4 luglio 2006 alle 12:32 |
Nome: biochip
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Città:
xxx
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Nazione:
xxx
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Sito web:
www.
| Indirizzo Ip: xxxxxx |
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Non era per te M, chiedevo solo le conclusioni al new entry. |
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»Messaggio pubblicato martedì 4 luglio 2006 alle 12:31 |
Nome: Effetto X
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Città:
Luponia
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Nazione:
Lupus in web
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Sito web:
www.
| Indirizzo Ip: xxxxxx |
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Gli esperimenti sulle vostre menti le abbiamo fatte in new mexico nellarea 51. E possiamo manipolarvi a piacimento. Alla tua prof delluniveristà ricordagli che il mondo è cambiato ed inizia appena mette il piede fuori dal suo ambiente muffoso. Voi siete voi, io sono io. |
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»Messaggio pubblicato martedì 4 luglio 2006 alle 12:31 |
Nome: M
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Città:
M
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Nazione:
Italia
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Sito web:
www.
| Indirizzo Ip: xxxxxx |
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Scusa ma il "quindi" è per me? Credo di no..... |
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»Messaggio pubblicato martedì 4 luglio 2006 alle 12:27 |
Nome: biochip
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Città:
xxx
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Nazione:
xxx
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Sito web:
www.
| Indirizzo Ip: xxxxxx |
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E vero lLSD è una droga e la Psicologia non è una scienza. E quindi? |
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»Messaggio pubblicato martedì 4 luglio 2006 alle 12:26 |
Nome: M
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Città:
M
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Nazione:
Italia
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Sito web:
www.
| Indirizzo Ip: xxxxxx |
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Bio, ti stavo prendendo in giro... Riguardo a questo "nuovo"...chi lha messo in dubbio che tu sei tu! La psicologia è una scienza che non può essere esatta, ma la parte del cervello inteso come materia grigia, quella è la parte biologia della psicologia e non ci si può sbagliare, quindi quando si parla di effetti su neuroi o sinapsi forse, sottolineo il forse, qualche esperimento è stato fatto! Dovrò chiamare la mia prof delluniversità e metterla al corrente! |
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»Messaggio pubblicato martedì 4 luglio 2006 alle 12:22 |
Nome: Effetto X
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Città:
Luponia
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Nazione:
Lupus in web
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Sito web:
www.
| Indirizzo Ip: xxxxxx |
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vedo che ci sono i simpatizzanti dei drogatoni su questa bacheca: LSD è una droga, non fatevi fregare da quelli che dicono il contrario: vogliono ridurvi come loro! Giovincella che hai preso 30 allesame di psicologia: LA PSICOLOGIA NON E UNA SCIENZA, SONO TUTTE C....E ! E gli psicologi sono i primi pazzi che non hanno trovato una soluzione ai problemi della loro vita ma trasferiscono le proprie frustazioni sui "malcapitati pazienti" facendo loro "autoterapia"! Voi siete voi, io sono io! |
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»Messaggio pubblicato martedì 4 luglio 2006 alle 12:21 |
Nome: biochip
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Città:
xxx
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Nazione:
xxx
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Sito web:
www.
| Indirizzo Ip: xxxxxx |
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qualè il problema?
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